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Autore: _NAO 94    30/12/2008    1 recensioni
Una piccola storiella per natale alla mia Mary!!!! Ti lovvo^^ Tom Riddle,ha appena sguizagliato il basilisco contro Mirtilla,ed ora ha intenzione di andarsene,pronto a creare i suoi Horcrux,ma qualcuno sarà con lui.L'inizio di una nuova coppia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tom O. Riddle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La coppia di assassini Salve^^ Eccomi qui con una piccola One-Shot Natalizia!
E' la mia prima one-shot spero di farla decentemente XD
Comunque questo è un piccolo pensiero per Natale alla mia Mary!!
Ti lovvo tesora^^

La  notte avvolgeva ogni cosa,ogni pensiero,ogni persona.
La notte,questa volta,si sarebbe portata il peso del fardello,che costudivano due persone.
I passi nei lunghi corridoi,risuonavano,nonostante volessero essere celati.
Il respiro affannato,i capelli disordinati,e il cuore che tamburellava nel petto.
- Alohomora...- sussurrò come un fiato di vento.
Percorse i cunicoli tra gli scaffali,fino ad arrivare ad una porta nascosta di pietra,aperta.
Quella porta non doveva essere aperta,eppure...
Con passo titubante,vi mise piede,sfoderando la bacchetta pronta ad eventuali agguati,anche se in una scuola teoricamente di attacchi non dovrebbero esistere.
Mise un piede davanti all'altro,spinta dalla curiosità,e dall'attrazione irresistibile della morte.
Sapeva che stava per morire,eppure non le importava granchè.
Una vita,una miserabile vita,che differenza faceva tra tante in quel castello?
Aveva seguito,pedinato,e ora avrebbe origliato.
- Tom,dimmi cosa hai intenzione di fare!- sentì Federica,nascosta dietro uno scaffale.Non era l'unica in quella stanza,e la voce della ragazza sembrava terrorizzata,quanto decisa.
- Mary,spostati non sono affari tuoi- ribattè quella voce,da fare gelare il sangue nelle vene.
- Si che lo sono!- disse la ragazza piazzandosi davanti al giovane Tom Orvoloson Riddle - non dovresti essere qua...-
- Neanche tu,o sbaglio?- disse quello con un ghigno stampato in viso.
- Smettila!Non puoi andartene!- disse quella strattonandolo dalla divisa scolastica.
- Scommetto che sarai tu ad impedirmelo vero?- disse in tono arrogante.
- Ascoltami.Puoi fare il duro con tutta la tua squallida cricca,ma non puoi farlo con me!- disse severa.
- Perchè non posso?Chi sei tu per me,da impedirmi ciò che io voglio fare?!- sibilò Tom avvicinandosi,pericolosamente,al viso di Mary.
La ragazza dai capelli,corti e caramellati,non si mosse di una virgola,rimase immobile,ascoltando quel sibilio,fissando quegli occhi duri e freddi.
- Tom ti prego...- disse infine in un fil di voce.
Il ragazzo si allontanò con un passo rapido dalla ragazza,e si mise a trafficare con un libro che teneva ben stretto in mano.
Quella non si scompose e lo seguì,cercando di sbirciare il contenuto del libro.
Quando lo capì aprì la bocca senza farne uscire alcun suono.
- To..Tom,non sarà quello che penso?- disse titubante.
Lui non rispose richiuse il libro soddisfatto riponendolo con la bacchetta so uno scaffale poco lontano.
- Non vorrai fare ciò che mi hai detto?Stai scherzando?- chiese quella seguendo ogni suo movimento con lo sguardo.
- Quando mai ho scherzato?- disse quello soggnignando maligno.
- Non puoi usare gli Horcrux!Non soppravviverai!- disse quella furiosa.
Tom scattò la testa e la guardò con uno sguardo minaccioso,davvero troppo pericoloso da guardare.
- Io soppravviverò,io sono l'unico erede di Salazar Serpeverde,ed io,solo io,sarò meglio di lui!- disse muovendo un passo in avanti - sarò ricordato e temuto,avrò servi,alleati e potere!-
Mary non disse nulla,lo guardò impassibile.
Dopo vari minuti di silenzio,dove l'unico rumore udibile era il vento notturno contro le vetrate,la ragazza allungò la mano,lentamente verso il viso del ragazzo.
Quando le dita di lei,sfiorarono il viso appuntito del giovane,subito si ritrassero,come se si fossero scottate,ma lui le riprese,posandole sul proprio viso,chiudendo gli occhi,e gustandosi quel gesto.
Mary sorrise,e si avvicinò con il viso a Tom,alzandosi con le punte dei piedi.
La cosa procedeva lentamente,i minuti trascorrevano e i due non si erano ancora sfiorati con le labbra.
Finalmentepoi le labbra dei due si sfiorarono studiandosi,timide e impaurite.
Poi tutto accadde molto velocemente.
Quel tenero bacio,quasi infantile si era velocemente trasformato in qualcosa di più serio,e appassionato,le mani dei giovani studiavano i corpi e le forme,e i respiri affannati tra un bacio e l'altro rendevano l'atmosfera più calda e afosa.
Era come se la biblioteca non esistesse più.
Quello era diventato il loro spazio,il loro ultimo incontro,il loro addio.
Lui volenteroso e ambizioso,in cerca di gloria e potere.
Lei innamorata e affascinata,in cerca di divertimento e forse....amore.
Che bella cosa l'amore!
L'unico problema era che Tom Orvoloson Riddle,sin da 11 anni non aveva mai dimostrato grandi attenzioni di affetto verso nessuno.
Verso i 14 aveva costruito una cerchia di seguaci,che tuttavia si definivano amici,ma oltre a servigi e comodità nulla vi era stato.
Eppure quella ragazza perchè causava quella strana sensazione di bisogno?Disperato bisogno di attenzione,e...affetto,anche solo del tenero e sincerissimo affetto.
Non lo aveva mai ammesso,e mai lo avrebbe fatto,ma questo era quello che provava.
Possibile che quella ragazza riuscisse a capirlo,senza fare alcuna domanda?
Eppure si erano conosciuti grazie ad uno stupido compito a coppia.
Tuttavia ogni giorno che passava,tra i due nasceva qualcosa,all'inizio stupido e controllabile,ma dopo davvero troppo potente da negare e contrastare.
Come le note di una melodia,che si susseguono,senza una sosta,ma che riescono insieme a creare la giusta dose di emozioni e sentimenti.
- Resta...- un sussurro inudibile.
- Non posso...- la risposta sincera ma dura.
Perchè si erano fermati?
- Vieni com me...-
Mary guardò il ragazzo scuotendo la testa.
Tom non si diede per vinto.
- Insieme,potremmo fare cosa mai viste prima,potremmo essere tutto ciò che vogliamo,ma ti prego non lasciarmi solo...- disse con un tono di voce supplichevole,tono che non gli si addiceva.
Mary parve pensarci un pò su.
La proposta era buona.
Viaggiare,potere,fama,gloria,ma sopprattutto lui.E questa era l'unica cosa importante.
- Vengo con te,ma devi promettermi una cosa,una soltanto...-
Lui con un gesto la spronò a continuare.
- Non mi devi abbandonare,mai.Non riuscirei a sopportarlo...-
Lui ghignò e passò il dito indice snello e affusolato,sul viso della giovane ragazza,tracciando il contorno delle labbra,carnose e rosee.
- Mai.Ora sei mia,solo mia...- disse in un roco sussurro.
- Allora,dimmi quali sono i tuoi brillanti piani?- disse maliziosa.
- Andare via da qui...quella lurida mezzosangue è morta.Quel sempliciotto di Hagrid è finito,ed io e te dobbiamo solo sparire,nessuno potrà mai arrivare alla conclusione che io sia stato ad uccidere Mirtilla,e nessuno lo verrà mai a sapere,perchè insieme andremo via da qui,espanderemo i nostri orizzonti...- disse con voce sognante.
Ora le parole non erano più importanti.
L'unica cosa da fare era cammianre,via da quel castello,via da quella gente,via.
Io?
Io,ero ancora lì,dietro allo scaffale,sentivo i loro passi avvicinarsi,ma non riuscivo a muovermi.
Dopotutto ero solo una ragazzina!Una stupida ragazzina,una vita in più,una vita di intralcio per quella coppia,che a quanto pare erano assassini.
Già,e solo io lo sapevo,ed il segreto sarebbe morto con me.
Lo sapevo,lo avevo sempre saputo.
Da quando avevo stupidamente deciso di pedinare quella strana coppia,sapevo che la mia vita sarebbe stata persa.
La conferma la ebbi quando vidi una luce verde,venirmi incontro,e risate gelide e maligne risuonarmi nelle orecchie.
Gli assassini avevano trionfato ancora una volta,ed ora dopo anche il mio assassinio,si dirigevano verso l'ignoto.
Chissà poi se i loro piani si sarebbero mai avverati,se quel Tom Riddle,sarebbe veramente diventato un mago potente e temuto,chissà se quella coppia sarebbe rimasta unita legata da quella promessa stipulata sul luogo del delitto,ma questa è un'altra storia,e qui il mio tempo è già finito,la mia vità è volata con esso,mentre Mary e Tom,sono volati nella notte,in quella gelida notte della vigilia di Natale.


  
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