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Autore: softkitty    04/05/2015    2 recensioni
La protagonista di questa storia è Nicky, neolaureata in lettere e barista per necessità.
Accanto a lei vedremo Noah, il suo fidanzato dalla famiglia ingombrante, Diane, la sua amica di una vita e Oneweek, metodico giovane incontrato in metro.
Attorno a loro ruoteranno vari personaggi, dalla ex fidanzata decisamente poco "ex" alla suocera molto "suocera", passando per genitori amorevoli e amici privi di tatto.
SOSPESA.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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In metro con amore

 

Capitolo 21

 

«Daniel, chi abita qui?»

L'avvocato scese dall'auto e le aprì la portiera, senza risponderle. «Vieni»

«Daniel, dove mi stai portando?»

Il tono allarmato di Nicky lo fece bloccare mentre la trascinava verso le scale. «Nicky?»

«Daniel, ti ho fatto una domanda, potresti rispondermi, per favore?»

«Voglio presentarti la mia famiglia»

Nicky puntò i piedi e lo fissò allucinata. «Cosa? No!»

«No?»

«Daniel, siamo a casa dei tuoi genitori?»

«Sì»

«Perché?»

«Perché ti amo e voglio vederti con la mia famiglia, perché ne sei parte». Nicky, che non si aspettava una risposta del genere, schiuse la bocca, meravigliata. «Dom?»

«Ho i capelli bagnati. Sono struccata. Ho addosso una tuta. E tu vuoi farmi conoscere i tuoi genitori?»

Daniel le sorrise e le carezzò una guancia: «Sei bellissima»

Nicky lo fulminò con lo sguardo. «Sono un disastro! Non posso presentarmi così ai tuoi! Sei un cretino!»

Daniel aprì bocca per rispondere, ma fu anticipato da un'altra voce: «Daniel, questa ragazza mi piace! Credo che andremo d'accordo». I due alzarono lo sguardo e trovarono Terry che sorrideva, con le mani posate sui fianchi. «Tua madre ha visto l'auto arrivare, non salivi più, così sono scesa a vedere»

«Simpatica come sempre, eh, cognatina?» disse Daniel, che poi si rivolse a Nicky: «Posso presentarti...»

«Ciao Terry, piacere di rivederti»

Daniel la fissò stralunato: «Vi conoscete?»

«La tua dolce cognatina oggi mi ha teso un'imboscata, presentandosi a scuola per conoscermi»

«Cosa?!»

«E lo ha fatto anche tua madre. In effetti – aggiunse Nicky – lo hai fatto anche tu! L'imboscata è un vizio di famiglia?»

Terry scoppiò a ridere e attese che la coppia la raggiungesse in cima alle scale. «Pronta?»

«No! Sono stata portata qui con l'inganno. Terry, aiutami a fuggire. Puoi fingere di non averci visti? Ce la svigniamo in silenzio!»

Ma Daniel non gliene diede l'opportunità: prese Nicky in braccio e sorpassò la donna, entrando finalmente in casa. «Famiglia? Ci siete? Voglio presentarvi la donna che amo»

Nicky rischiò di svenirgli tra le braccia, quando l'avvocato raggiunse il salotto, dov'era riunita la famiglia Fisher-Morris.

Miranda sorrise, alzandosi dal divano. «Benvenuta, Dominique»

Nicky poggiò i piedi a terra e le strinse la mano: «Grazie, signora Fisher-Morris, è un piacere rivederla»

«Zia Dom!»

La giovane si chinò giusto in tempo per acciuffare Taylor che le si era lanciato addosso. «Ciao piccolo! Come stai?»

«Bene! Vieni, ti presento il mio papà» Il bimbo la prese per mano e la trascinò verso un uomo che la scrutava con attenzione.

«Premetto che è stata mia moglie a dire a mio figlio di chiamarti “zia Dom”. Finalmente ci conosciamo, Dominique»

«Piacere di conoscerti, papà di Taylor»

L'uomo ridacchiò: «Puoi chiamarmi Nelson»

«In effetti, credo sia più corto»

«E adesso il nonno!»

Nicky deglutì pesantemente, sentendo le parole del bambino. Quando si voltò, si trovò di fronte un uomo sulla sessantina, con indosso una tuta blu e un sorriso smagliante. «Buonasera signor Morris»

«Piacere mio, benvenuta. Come vuoi che ti chiami? Dominique? Nicky? Dom? Miss Stanton?»

«Uno dei primi tre va benissimo, signor Morris»

«Chiamami Grayson, per favore»

«Tesoro, è inutile. Anche io oggi le ho chiesto di chiamarmi Miranda, ma...»

Il padre di Daniel si voltò verso la moglie: «Quando l'hai vista, scusa?»

La donna diventò rossa come un peperone. «Questa mattina, a scuola»

«Non ci posso credere! Sei una pettegola, tesoro!» disse il signor Morris, dando un bacio sul capo alla moglie, prima di rivolgersi alla nuova arrivata: «Perdonala, non è cattiva, ma è curiosa ai limiti della morbosità. Dovrai abituarti. Se ti servisse un avvocato, io sono più che disponibile!»

Nicky fece un mezzo sorriso, non sapendo come replicare, ma fu salvata dal suo carnefice che la raggiunse, posandole un braccio attorno alle spalle. «Papà, sono io il suo avvocato di fiducia! Mamma, siamo arrivati in tempo per il dolce?»

«Ma certo, tesoro! Vi stavamo aspettando»

La giovane aggrottò le sopracciglia: «Sapevate che mi avrebbe portata qui?»

Miranda sorrise: «Non ne eravamo certi, ma lo speravamo!»

«Se lo avessi saputo, mi sarei vestita in una maniera più consona, mi dispiace»

La donna fece un cenno con la mano: «Siamo tutti comodi, come potrai notare. Beh, tutti a parte Daniel che non si è cambiato. È una cena in famiglia, non una serata di gala. Vestita così vai benissimo»

«Visto?» Daniel glielo sussurrò in un orecchio, mentre si spostavano in un'altra sala.

«Con te faccio i conti dopo».

I sette si accomodarono ad un tavolo, al centro del quale era posta una torta ai frutti di bosco. Miranda la tagliò e ne servì una fetta ciascuno. Mentre tutti erano impegnati a mangiare, prese la parola Grayson Morris.

Ecco, pensò Nicky, parte l'interrogatorio!

«Non ti chiedo che lavoro fai, dato che me lo hanno già spifferato. I tuoi genitori?»

«Sono – deglutì il boccone di torta – morti»

La faccia sbigottita dell'uomo parlò per lui. «Mi dispiace! Daniel non me lo aveva detto, avevo capito che andassi da loro tutte le settimane a cena»

«I miei genitori naturali sono morti, quelli a cui si riferiva Daniel sono i genitori della mia migliore amica. Sono stati i miei tutori legali quando mio padre è morto ed io non ero ancora maggiorenne. Sono importanti come dei genitori, per me»

«Capisco, ti chiedo scusa, non volevo rievocare brutti ricordi»

«Non si preoccupi. Comunque – aggiunse Nicky per stemperare la tensione – forse li conosce: sono Peter ed Elizabeth Cassidy»

«Ma certo che li conosco! È da un sacco che non li vedo, come stanno?»

«Benissimo. Peter finalmente è in pensione e si sta godendo il riposo. Ora credo si stia dando al giardinaggio». Fece una smorfia che provocò una risata nell'uomo. «Per la gioia di Elizabeth»

Miranda intervenne ridacchiando: «Immagino!»

Nicky deglutì la torta: «Mh, è ottima!»

«Grazie, Dominique. L'ho preparata questo pomeriggio, è la preferita di Daniel»

Il giovane, sentitosi chiamato in causa, posò un braccio sullo schienale di Nicky e le lasciò un bacio sulla tempia. «Non svelare tutti i segreti subito, mamma!»

«No no, Miranda, per favore, me li dica pure! Anzi – aggiunse ghignando – mi racconti qualcosa di quando il mio Danny era piccolo»

Daniel tentò di bloccare sua madre, ma la donna fu più veloce e sgusciò al piano di sopra. Terry rise, vedendo la faccia preoccupata del cognato: «Scommetto che tornerà con l'album delle foto»

«Questa me la paghi!» disse il giovane avvocato, rubando un lampone dalla fetta di Nicky.

«Hey! Questo è furto!»

«Ti serve un avvocato, futura cognata? Se vuoi, mi offro io!»

Nicky aprì la bocca per rispondere, ma Daniel la precedette: «Non serve, credo che potremo risolvere in maniera molto più pacifica, senza percorrere vie legali»

La giovane lo fissò con la bocca spalancata e gli diede una gomitata: «Daniel!»

«Eccolo!» disse Miranda, rientrando nella sala, con un enorme album tra le braccia.

«Mamma, vorremmo tanto rimanere, ma si è fatto tardi e...»

«Non lo stia ad ascoltare, abbiamo tutto il tempo del mondo!»

Miranda Fisher-Morris fece un cenno a Nicky e le due presero posto sul divano, con l'album incriminato poggiato sulle gambe. «Anch'io! Anch'io!»

Taylor le raggiunse e tese le braccia verso Nicky che lo sollevò e se lo posò sulle ginocchia, mentre Miranda svogliava le pagine e, per ogni foto, raccontava qualcosa di imbarazzante su Daniel o Nelson.

«Allora, fratellino, ti sei imbambolato?» Nelson diede una lieve spallata a Daniel per attirare la sua attenzione.

«Imbambolato? No!»

«Andiamo, la stai fissando»

«Ok, la sto fissando. È bello averla qui, con voi»

«Ma immagino che ora vorrai sequestrarla» insinuò il maggiore, sorridendo malizioso.

«Non sai quanto» rispose e si allontanò per raggiungere il divano. «Dom, si è fatto davvero tardi»

La giovane alzò lo sguardo dall'album. «Due secondi, il tempo di dare il bacio della buonanotte a Tay e arrivo». Il piccolo infatti sonnecchiava beatamente appoggiato al petto di Nicky. «Piccolo, è ora di fare le nanne»

Taylor si strofinò gli occhietti e venne sollevato da Terry che lo prese. «Mamma, pigiamino»

«Certo, tesoro! Prima però dobbiamo lavarci i denti»

«Zia Dom, mi aspetti?»

«Certo, piccolo»

Dopo che Terry si fu allontanata con il figlio e Nelson, Miranda prese la parola: «Lo hai conquistato»

«Direi che lui ha conquistato me. È un bambino adorabile». Si alzò in piedi. «La aiuto con i piatti»

«Non ti preoccupare, Dominique»

«Mi fa piacere». La giovane si alzò e seguì la suocera in sala per raccogliere i piattini del dolce e portarli nell'enorme cucina. «Questa cucina è... è meravigliosa»

«Ti piace?»

«Dire che mi piace è poco! È un sogno! È spaziosa, ha 5 fornelli! E i ripiani! Ucciderei per poter cucinare in una cucina simile». La giovane aveva gli occhi a cuore e la bava alla bocca.

«Che ne dici di domenica?»

Quella domanda la fece tornare con i piedi per terra: «Cosa?»

«Che ne dici di domenica per cucinare? Potresti aiutarmi a preparare la cena»

«Oh, veramente io... ahm...» Nicky tentennò, non sapendo come uscire da quella situazione.

«Non volevo metterti in imbarazzo!»

Nicky, rossa di vergogna, fu anticipata dall'arrivo di Daniel e suo padre: «Te l'ho detto, Dominique. Mia moglie non è cattiva, ma è curiosa ed invadente, dovrai abituarti»

Miranda lo fissò fingendosi offesa: «Grayson!»

I quattro scoppiarono a ridere e Daniel rispose: «Comunque, domenica sera veniamo a cena»

«In tal caso – aggiunse Nicky – accetto anche l'invito ad aiutarla nella preparazione!»

«Danny caro, la tua donna e tua madre in cucina insieme! Sei rovinato» disse Grayson con una finta espressione terrorizzata.

«Scusate se vi disturbo, ma mio figlio vuole il bacio della buonanotte»

Nicky e Daniel seguirono Nelson su per le scale, fino alla stanza di Taylor.

Daniel gli scompigliò i capelli: «Buonanotte campione»

«Notte zio»

«Buonanotte piccolo» disse Nicky, sporgendosi per baciargli la fronte.

«Notte zia Dom, ti voglio bene»

«Anche io, Tay. Ciao Terry, ciao Nelson». Abbandonarono la stanza, mentre Terry iniziava a leggere una favola della buonanotte. «Andiamo?»

«Sì, il tempo di salutare i miei e andiamo». Nicky annuì e si sporse per lasciargli un rapido bacio sulle labbra. «Mamma, papà! Noi andiamo»

«Di già? Dominique, va bene se ti chiamo sabato? Così decidiamo il menu e vado a fare la spesa»

«D'accordo, per me va benissimo. Grazie per il dolce. Sono felice di avervi conosciuti»

«Il piacere è nostro, Dominique. Siamo felici di averti in famiglia»

Grayson sorrise: «Benvenuta in famiglia!»

Daniel le mise un braccio attorno alle spalle e la strinse: «Ok, basta convenevoli, altrimenti mi si commuove troppo! Buonanotte, ci vediamo domani».

La coppia scese nel garage e salì in auto. «Allora? Che te ne pare?»

«Sono stati gentilissimi. Tuo padre è uno spasso e tua madre è davvero una forza. Nelson e Terry sono una coppia perfetta. Abitano con i tuoi?»

«No, hanno un appartamento in centro, ma di solito, quando siamo a cena dai miei, ci fermiamo a dormire perché facciamo sempre tardi. Come avrai notato, ci sono camere in abbondanza»

«Quindi di solito ti fermi anche tu?»

Daniel le rispose guardingo: «Sì»

«Volevi fermarti?»

«Assolutamente no! E come avrai notato, mia madre ha avuto il tatto di non chiedercelo. Probabilmente mio padre l'ha avvisata». Nicky lo guardò interrogativamente. «Per quanto i miei ti adorino e siano una coppia moderna, non credo che vogliano sentire quello che io e te facciamo»

Nicky divenne più rossa delle fragole che aveva mangiato quella sera. «Oddio! Che vergogna!»

Oneweek scoppiò a ridere: «Vergogna? E di cosa? Siamo maggiorenni e innamorati. E poi – aggiunse sogghignando – come credi che sia nato, io?»

«Oddio, che impressione!» Nicky rabbrividì schifata. «Puoi smetterla? Immaginarmi i tuoi che fanno sesso non mi aiuterà a sentirmi più a mio agio la prossima volta che li vedrò, grazie tante!»

«Ok ok, non parlerò più!» Daniel parcheggiò l'auto nel suo box. «Sei pronta ad entrare in casa mia?»

«Sono nata pronta!»

 

 

 

 

Il mio angolo.

Bonsoir! :)

Come state?

Daniel ha rischiato mooolto grosso in questo capitolo! Nicky sembrava pronta a farlo fuori XD Come vi è sembrata la famiglia Fisher-Morris?

Grazie a tutti per il vostro supporto, per le recensioni, perché inserite la storia tra le preferite/ricordate/seguite e grazie perché continuate a leggere la storia!

Spero non ci siano errori, ma non vi assicuro niente, non ho avuto tempo di ricontrollarlo.

Risponderò alle recensioni passate e future (se ce ne saranno) asap!

Bisous,

Softkitty

  
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