Note: Eccoci giunti al capitolo cinque! Wow! Sto quasi per battere il mio record di lunghezza di una storia! E come l’altra volta ho deciso di raccontarvi in qualche modo come prendono vita i miei capitoli. Ho fatto un pochino di fatica a scrivere quello che segue, perché avevo la sensazione di dover fare evolvere il rapporto tra Bellamy e Clarke con il passare della storia e non riuscivo a capire come fare… Ma poi mi sono ricordata che “Ehi! ma questa è una racconta di OS! Non deve mica seguire un’ordine cronologico!” e la mia anima si è riappacificata! Quindi niente! Ecco a voi un capitolo ambientato nella serie TV (“Finalmente!” dirette tutti.).
Ma prima di iniziare…Recensioni!!
Fangirl_G: Accidenti! Mi dispiace di averti spoilerato una parte del libro! Però se tempo che pubblico questo nuovo capitolo hai già riletto quella parte saprai che non è andata davvero come ho scritto! ;)
Eheh! Lo ammetto, mi sono presa qualche licenza poetica per non spolverare del tutto la parte interessante!
Al contrario di quello che avevo detto questo capitolo è forse ancora più corto degli altri, ma… non so, mi piaceva così! Spero davvero che ti piaccia!
E mi raccomando, lasciate direttive, commenti o suggerimenti vari!
AdharaSlyth
Ten things I hate about you (“Io ti odio Bellamy Blake!”)
I hate your big dumb combat boots…
Era stata l’ennesima giornata folle al campo.
Nonostante le cose fossero molto migliorate da quando Murphy era stato bandito non esisteva che passasse un giorno senza niente da fare.
Bisognava trovare un nuovo modo di conservare l’acqua, un luogo dove conservare il cibo che veniva cacciato, costruire delle difese da potenziali animali selvatici e dai misteriosi Grounders che abitavano i boschi attorno alloro campo.
Clarke era incredibilmente stanca dopo aver passato la giornata a costruire un specie di capanna dove avrebbero potuto far essiccare la carne. I muscoli delle braccia le dolevano terribilmente per lo sforzo di aver dovuto reggere i tronchi usati per fare il soffitto e i palmi delle mani le sanguinavano ancora a causa dei tagli e delle schegge della corteccia ruvida.
L’idea di potersi finalmente buttare nella sua tenda era così confortate che la ragazza tirò un sospiro di sollievo ancora prima di scostare il telo che fungeva da porta.
<< Buonasera principessa! >> la voce ironica giunta dalla penombra la fece sobbalzare.
<< Che diamine ci fai qua Bellamy?! >> gli chiese Clarke vedendolo sdraiato sul suo sacco a pelo << E tira via gli stivali dalla mia coperta! >> continuò sdegnata piazzandosi di fianco a lui e con sguardo aggressivo e mani sui fianchi << Non cerco di tenere in ordine solo perché tu possa poi sporcare tutto di fango con i tuoi anfibi! >>
<< Andiamo principessa! >> le disse girandosi su un fianco e alzando lo sguardo verso di lei << E’ così che accogli l’eroe che torna vittorioso dalla caccia? >>
<< Ascoltami bene, Bellamy Blake! Sono stanca e mi fa male tutto e voglio solo riposarmi quindi smamma dalla mia tenda e vai a disturbare qualche altra povera malcapitata? . >> gli disse la ragazza alzando gli occhi al cielo.
<< Perché invece >> disse il ragazzo accarezzandole il polpaccio con un mano per poi afferrarle il polso e tirarla a terra a fianco a se << Non lasci che resti un pochino con te, magari ti faccio un massaggio e chissà che non possiamo smaltire assieme lo stress di questa giornata? >>
<< Ti odio Bellamy Blake. >> bisbigliò la ragazza prima di chiudere gli occhi e rilassarsi nel sentire le braccia forti del ragazzo avvolgerla all’altezza della vita.
<< Ma leva gli stivali dal letto! >> aggiunse colpendolo sulla mano poco prima che il sonno la avvolgesse completamente.