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Autore: Seekerofdreams_    05/05/2015    3 recensioni
Missing moment tratto dalla mia storia "The Maid" (è consigliata la lettura).
Niall e Serena stanno insieme ormai da quattro anni quando un giorno tutto cambia, l'arrivo inaspettato di una gravidanza rafforzerà il loro rapporto ancora di più, perché quando si ama, si ama con tutto il corpo, fino all'ultima fibra.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Fiore di Maggio

 

A tutti voi che avete amato Niall

e Serena sin dal primo capitolo.

 

 

E stavo attento a non amare prima di incontrarti”

 

E' notte fonda quando sento Niall distendersi nel letto accanto a me.

“Mi dispiace amore, mi dispiace tanto!” dice accarezzandomi dolcemente i capelli, sa che sono sveglia, non riesco ad addormentarmi prima che lui rincasi, mi lascio stringere dalle sue braccia calde e “Non fa niente” dico sincera e lui rafforza la presa su di me.

“No, non è vero” dice “Ti avevo promesso di passare la giornata insieme e invece sono rientrato a quest'ora, scusami piccola, non potevo veramente rimandare le prove” ripete triste.

Chiudo gli occhi un secondo, stiamo insieme da quattro anni e dovrei essere abituata ai periodi lontano da lui a causa del lavoro, ma è più forte di me, sento la sua mancanza come se fosse la prima volta e non aiuta di certo il fatto che anche quando dovrebbe essere a riposo è sempre impegnato, però mi volto fino a guardarlo negli occhi, gli accarezzo dolcemente una guancia e i suoi occhi azzurri brillano nel buio della stanza.

“Scusa tu amore, so che è il tuo lavoro” dico affondando il viso tra il suo collo e la spalla.

“Solo che mi manchi così tanto quando non ci sei” confesso e lo sento lasciarmi un bacio tenero sulla testa mentre con la mano sinistra carezza dolcemente la mia schiena.

“Anche tu mi manchi tanto, mi giro sempre a cercarti quando non ci sei” dice.

Mi sposto per guardarlo e gli lascio un bacio sul naso.

“Sei tenero” dico osservandolo fare una smorfia con il naso, infastidito.

Mi morde la pelle sulla spalla, lasciata scoperta dalla maglietta che indosso per dormire e “Anche tu sei tenera” dice, lasciandomi poi altri morsetti lungo il braccio.

Rido divertita e lui si stende piano su di me, puntellandosi sui gomiti per non farmi male, infilo le mani sotto la sua canotta bianca e lascio che accarezzino i muscoli contratti per lo sforzo, strofina il naso con il mio e mi bacia.

Sento subito il sapore della menta e l'odore forte del dentifricio stuzzicarmi le narici, lui ride, sa che effetto ha sulla mia pelle il sua respiro fresco, così si diverte a respirarmi addosso.

“Niall” dico e non so se quello che viene fuori è più un invito a continuare o a fermarsi.

Lui sorride e “Fai l'amore con me” chiede in un sussurro.

Sento lo stomaco chiudersi a quella richiesta, possibile che dopo tanto tempo l'effetto è sempre lo stesso? Lascio che mi sollevi la maglietta del pigiama e sfilo la sua poco dopo, passo una mano sulla sua pelle nivea tracciando il percorso tra un neo e un altro, mi lascia fare per poi baciarmi dolcemente le spalle e mano mano più giù. Tiro leggermente i suoi capelli tra le dita e lui sorride sulla mia pancia, mandandomi tante piccole scosse.

“Dio, quanto sei bella” commenta guardandomi dal basso verso l'alto dopo avermi privato di ogni indumento. Mi bacia la caviglia destra e comincia una lenta ed estenuante risalita e “Niall” lo chiamo ancora. Stringo la stoffa delle lenzuola tra le dita godendomi l'amore che l'uomo della mia vita mi sta donando, regalando a lui quello che sento attraverso una carezza e un bacio.

Perché in fondo quando ami qualcuno l'unione carnale passa in secondo piano, perché è quello che senti mentalmente ed emotivamente a darti quel piacere unico e rincorso.

Sono quei “Ti amo” sussurrati tra un respiro corto e un gemito a donare quella sensazione di pace dei sensi, a farti tremare ancora di più. Inarco la schiena e “Guardami amore” sussurra con voce bassa Niall e aggancio gli occhi ai suoi, lo aiuto a liberarsi dei boxer e poco dopo entra in me con una dolcezza estenuante, le nostre mani unite proprio accanto alla mia testa.

Affonda il viso nel mio collo e si muove piano “Piccola...” dice rabbrividendo.

Ci muoviamo come se fossimo un corpo solo, ad incastrarci perfettamente, gli vado incontro inarcando nuovamente la schiena e lo sento gemere.

“Ancora” dice con tono roco.

Una spinta più forte delle altre e sento quella sensazione familiare di appagamento, mi affretto ad aprire gli occhi e cerco di catturare nella mia mente la sua espressione, la bocca leggermente aperta, gli occhi liquidi e la testa inclinata, è bello da spezzare il fiato.

Poggia lentamente la testa sul mio petto e cerchiamo di regolarizzare insieme i battiti del cuore e gli affanni, circondo la sua vita con un braccio mentre lui si porta le nostre mani incrociate alle labbra, poggiando un bacio leggero sul dorso della mia.

Restiamo così per un tempo che sembra infinito a respirare amore e dedizione, afferra il lembo del lenzuolo candido e ci avvolge entrambi, poi alza il viso e mi lascia un bacio sul mento.

Gioca con i miei capelli, li avvolge intorno alle dita e lascia che io gli accarezzi la schiena.

“Posso appoggiarmi io sul tuo petto?” chiedo.

Lui nega con la testa e si stringe ancora di più al mio corpo, sorrido e lo graffio leggermente.

“Ehi!” protesta tirandosi a sedere.

Fa il finto offeso e si stende verso il comodino per prendere un paio di boxer puliti da infilare, poi si alza e dopo aver raccolto la canotta che gli ho sfilato prima me la tira e “Ti amo” dice.

Sorrido e dopo aver recuperato il mio slip e aver infilato la maglia lo seguo felice in cucina.

E' diventata un po' una tradizione, dopo aver fatto l'amore ed esserci coccolati, Niall ama preparare qualcosa da mangiare per noi due, indipendentemente da che ora è.

Mi siedo sullo sgabello in cucina, portando le ginocchia al petto e lo osservo mentre prepara un sandwich per entrambi. Tira fuori l'occorrente dal frigorifero e io lo guardo più innamorata che mai.

Vederlo tra le mura di casa mi fa sempre un certo effetto, vederlo nelle sue vesti domestiche mi fa vibrare il cuore.

“Siamo senza speranza lo sai?” dice voltandosi e sorridendo, poggiando poi il piatto davanti a me.

Annuisco “Alla fine questo è parte di noi” dico sincera mentre afferro la mia parte.

“Assolutamente” dice felice accomodandosi a tavola.

Si guarda intorno mentre lascia il primo morso e poggia lo sguardo sulla scatola di Scarabeo sul mobile in salotto.

Sposta lo sguardo su di me e scrollo le spalle.

“Volevi giocare?” chiede mortificato smettendo di mangiare.

“Non fa niente” dico tranquilla tagliando corto l'argomento.

Avevo preparato una serata speciale per noi ma non importa, è sempre così con Niall, non riesci a tenere il muso, ad essere arrabbiata con lui. Riesce a farti dimenticare tutto con poco.

“Mi dispiace amore” ripete.

“Ti ho detto che non fa niente piccolo, sono sincera, dai finisci di mangiare che andiamo a letto” dico sorridendo.

Mi alzo e butto via le briciole e aspetto che finisca anche lui, mi guarda un po' colpevole, ma quando ha finito afferro le sue mani e lo trascino in camera, spengo le luci lungo il cammino e torniamo a letto. Mi lascia accoccolare al suo petto sussurrando ancora delle scuse.

Accendiamo la televisione e “Posso vedere i cartoni?” chiede come un bimbo.

Annuisco e gli circondo la vita con il braccio destro, mi lascia un bacio tra i capelli e mi addormento cullata dalle sue carezze sulla schiena e dal suono delle sue risate nelle orecchie.

 

Quando apro gli occhi cerco il corpo caldo di Niall al mio fianco, una smorfia nasce spontanea sul mio viso quando mi accorgo che non è con me. Sbatto più volte le palpebre e mi costringo ad aprire gli occhi, mi metto seduta, la stanza è avvolta dalla luce del sole e la casa è in totale silenzio, segno che Niall dev'essere giù uscito.

Sbuffo e mi ributto giù tra le coperte, mi sposto nel suo lato del letto e ispiro il suo odore.

Poi afferro il cellulare sul comodino e controllo l'ora, le dieci, tiro le lenzuola fino a coprirmi totalmente il viso, mi stiro i muscoli e poi decido di alzarmi prima di ricadere preda del letto troppo morbido e profumato.

Recupero un cambio di vestiti dall'armadio e prima di fare colazione, o merenda a seconda dei punti di vista, faccio una doccia. Una volta fuori lego i capelli in una treccia veloce e mi vesto.

Siamo a fine Agosto e Londra è più calda del solito, così infilo una maglia grigia e un jeans, arrivo in cucina affamata e la prima cosa che noto è la scatola dello Scarabeo aperta e sul tavolo il cartoncino con i pezzi incastrati a formare un “Buongiorno principessa” che mi riempie il cuore.

Un sorriso enorme mi riempie il viso e corro a cercare il cellulare per chiamare Niall.

Dopo il quinto squillo la voce allegra di Niall mi riempie le orecchie “Amore” dice.

“Ti amo così tanto, grazie amore” riesco a dirgli e posso immaginare il sorriso sul suo viso.

“Mi dispiace sul serio per ieri sera, prometto che rimedierò presto” dice e anche dopo quattro anni sembriamo ancora una coppia ai primi appuntamenti, con quella voglia di piacersi ancora viva ma con l'amore vero a scorrerci dentro.

“Ti sei fatto perdonare benissimo” dico ripensando alla conclusione della serata.

Sorride divertito e “Possiamo replicare se vuoi” dice e sento distintamente Liam dietro prenderlo in giro.

Chiudo la chiamata poco dopo e faccio un giro su me stessa, quanto lo amo.

 

 

 

In questo giorno di metà settembre ti dedicherò il regalo mio più grande”

 

 

Tre settimane dopo non sono della stessa idea “Maledizione Niall, smettila di divorare tutto quello che trovi in giro” dico sbuffando e uscendo dalla cucina.

Mi guarda sbattendo le palpebre più volte e poi mi segue in salotto, mi fermo al centro della stanza e mi lascio abbracciare da lui.

“Ehi, mi dici che succede piccola?” chiede piano lasciando un bacio sulla mia guancia.

Abbasso le difese e mi lascio andare contro il suo petto, niente Niall, cosa vuoi che succeda? Ho solo un ritardo di venti giorni e non so come dirtelo.

“Niente amore, niente, solo un po' di stress per il lavoro” dico, mentendo per metà, stressata lo sono, ma non per il lavoro. Ringrazio di avere il viso nascosto nel suo petto.

Mi lascia un bacio tra i capelli e “Dai, piano piano riesci a fare tutto, prenditi una giornata di relax” mi dice teneramente e io annuisco.

Venti minuti dopo mi sta salutando, deve incontrarsi con Louis per scrivere alcuni pezzi del nuovo album e io colgo l'occasione per digitare velocemente un numero.

Al secondo squillo sento la sua voce e “Devo dirti una cosa, vieni subito” dico riagganciando.

Mi mordo le unghie mentre faccio avanti e indietro nel salotto e aspetto che il citofono suoni.

Rimetto in ordine per l'ennesima volta i fogli sparsi sul tavolino, quelli della nuova pubblicità a cui sto lavorando e finalmente, dopo mezz'ora vado ad aprire la porta.

“Che succede?” mi chiede entrando e “Oh, Liam” dico abbracciandolo e chiudendo la porta dietro di noi, mi aggrappo al suo petto e mi lascio andare a qualche singhiozzo.

Mi allontana dolcemente e “ Cosa c'è? Non farmi preoccupare” risponde già agitato.

Mi mordo il labbro e mi giro di spalle a lui, ho paura perfino della sua reazione e anche se non so ancora se sono incinta o meno è come se me lo sentissi. Ho letto su vari siti che quando si aspetta un bambino il tuo corpo riesce a capirlo, non potevo crederci e invece è proprio così, mi sono già affezionata a qualcosa che non so nemmeno se arriverà.

Mi sfioro la pancia con la mano destra e poi lo guardo, mordendomi il labbro spaventata “Sei incinta?” dice spalancando di poco gli occhi e sorridendo.

Afferra le mie spalle e inarca le sopracciglia in attesa di una risposta, posso vedere sul suo viso un milione di emozioni susseguirsi.

“Non ne sono sicura” trovo il coraggio di dire “ma ho un ritardo di più di due settimane Lee, non... non so che fare e se Niall non lo volesse?” dico abbassando lo sguardo e lui mi fa alzare dolcemente il mento.

“Niall non vuole un figlio da te? Stai scherzando spero!” dice sorridendo.

Lo guardo e “Ne abbiamo parlato qualche volta e non so se lo vuole adesso, in questo periodo della sua vita” dico sincera e gli occhi si inumidiscono ancora.

Liam mi sorride e mi abbraccia “La prima cosa che devi fare è andare da un dottore e accertare la cosa, poi lo dirai a Niall, ma fidati io sono sicuro che gli verrà un infarto per la felicità e poi, anche io ho un bambino, perché voi no? Ormai manca solo Harry, se vuoi posso chiamare Sophia e farmi dare il numero del suo ginecologo, prendi l'appuntamento oggi stesso, o domani” dice e io annuisco tranquillizzandomi un po', ho chiamato Liam perché riesce sul serio a comportarsi come un papà per tutti ed ero sicura che sarebbe riuscito a calmarmi.

Lo vedo armeggiare con il telefono e qualche minuto dopo “Ha detto che chiama lei così le spiega un po' e ti fa sapere!” dice contento e io lo ringrazio.

“Credimi, se sei incinta esploderà di gioia” continua e io annuisco.

Mi mordo il labbro inferiore e guardo la casa, sono già proiettata al futuro e l'immagine di Niall con un piccolo bambino sul divano si palesa ai miei occhi, non posso evitare di sorridere.

Liam mi guarda con quell'aria da fratello maggiore protettivo e forse è elettrizzato quanto me.

Mi dice di stare tranquilla, di bere molto e di non affaticarmi e io rido.

“ Si papà” lo prendo in giro e lui mi fa la linguaccia.

E' bello sapere che nonostante tutto siano gli stessi ragazzi di sempre, diventare padre forse ha reso Liam ancora più consapevole di se stesso ma quando ci ritroviamo da soli mi sembra ancora di essere gli stessi amici di quattro anni fa, solo un po' più segnati e un po' più maturi.

Aspetta con me la chiamata di Sophia che mi avverte di avere un appuntamento domani in mattinata “Ti posso accompagnare” mi dice felice e io non gli dico di no, ho bisogno di sostegno da parte di qualcuno.

So che Niall ha le prove con i ragazzi quindi sono tranquilla che non farà domande, ringrazio Liam per essere passato e gli dico di dare un bacio enorme al piccolo Matt.

“Speriamo che sia una bambina, ti immagini? Si innamoreranno di sicuro” dice uscendo di casa e io scoppio a ridere “Meglio non dirlo a Niall” dico e lui ride insieme a me.

La giornata la passo in uno stato di euforia e agitazione, mi metto a lavorare per qualche ora per liberare la mente ma alla fine sorrido ogni due secondi toccandomi la pancia, non vedo l'ora che sia domani per avere delle certezze.

Mangio qualcosa e poi mi butto sul divano a guardare un film in televisione, Niall non è ancora tornato e alla fine, un po' stanca e un po' agitata mi addormento sul divano.

Mi sento sollevare e qualche secondo dopo l'odore di Niall mi invade la mente, mi stringo al suo petto e lascio che mi porti sul letto “Ce la fai a metterti il pigiama?” mi chiede dolcemente ma nego con la testa e sprofondo nel cuscino, lo sento ridacchiare poi mi toglie la tuta e la maglietta costringendomi a mettermi seduta.

Devo avere un'espressione comica perché il sorriso non abbandona il suo volto nemmeno un secondo.

“Vai in bagno” dice dopo avermi infilato la maglia del pigiama, scuoto la testa come una bambina dispettosa, ho troppo sonno per fare tutta quella strada.

Mi aiuta a mettermi in piedi e io mi appoggio con tutto il corpo a lui, mi circonda la vita con un braccio e mi trascina letteralmente lungo il corridoio.

“Forza” dice tenendomi aperta la porta, sbuffo e “Ok ok” dico.

Chiudo la porta dietro di me e cammino come uno zombie, poi però sorrido, sarà un ottimo papà.

 

La mattina seguente mi sveglio di buon umore e salto giù dal letto prima che Niall esca di casa.

Lo raggiungo in cucina e gli circondo la vita con le mani, è senza maglietta e ne approfitto per lasciare un bacio sulla sua schiena.

“Buongiorno” dico felice e lui mi guarda stralunato.

“Già sveglia?” chiede baciandomi dolcemente la fronte.

Annuisco e rubo un pezzo della sua colazione, mi sorride scuotendo la testa e mi passa il piatto, sorrido felice e lui si alza per cuocere altro bacon.

“Che programmi hai per oggi?” chiede tranquillo, io nascondo il nervosismo bevendo il suo succo d'arancia.

“Solite cose” dico “Devo uscire per alcune commissioni e poi lavoro” dico e non sto mentendo, sto omettendo una piccola verità.

La paura che lui non voglia un figlio torna a farsi sentire e cerco con tutta me stessa di rimandarla via.

“D'accordo, io tra poco vado passa a prendermi Harry” dice e si siede a consumare la colazione con me.

La luce del sole filtra dalla finestra e il silenzio mentre mangiamo è carico di pensieri, non so cosa sta pensando lui, io sicuramente sto morendo di paura.

Porto alla bocca un pezzo di uovo e sento una strana sensazione alla bocca dello stomaco, Niall mi guarda spaventato e io non faccio in tempo a rispondergli che devo correre in bagno.

Può essere una cosa psicologica, ma la nausea è sicuramente tra i sintomi di una gravidanza.

Mi guardo allo specchio e ho il viso completamente bianco, sembro un lenzuolo, mi lavo i denti per togliere il sapore amaro dalla bocca ed esco fuori.

Niall è appoggiato al muro e si fa subito vicino “Ehi amore, che hai?” mi dice.

Scuoto la testa “Vedrai che non sarà niente” cerco di tranquillizzarlo e sorrido, so che sarebbe capace di rimandare le prove per restare a casa con me e io ho bisogno di andare dal ginecologo da sola.

“Va bene, ma se hai qualcosa dimmelo, chiamo i ragazzi e non vado da nessuna parte” dice dolcemente accarezzandomi il viso e io vorrei veramente restare accoccolata a lui oggi.

“E' tutto ok, vai, poi passo da voi!” dico e lui annuisce, dopo la visita andrò da lui in ogni caso.

Torno in salotto e mi stendo un po' sul divano, lui mi guarda qualche minuto poi va in camera a finire di vestirsi, prende il cellulare e quello squilla qualche minuto dopo per avvertirlo dell'arrivo di Harry.

Mi lascia una tenera carezza sulla fronte e un bacio a fior di labbra.

“Stai attenta” dice dolcemente e io annuisco.

“Ti amo” rispondo e lui mi sorride chiudendosi la porta alle spalle.

Un'ora e tanta ansia dopo sono in macchina con Sophia, guida tranquilla rivolgendomi qualche sorriso per provare a tranquillizzarmi ma non ce la faccio proprio a far calmare i battiti del mio cuore.

Parcheggiamo davanti ad una clinica privata, il bianco immacolato appena entriamo mi mette soggezione, vorrei prendere un po' di vernice e animare quel posto. Mi rilasso quando al piano di sopra raggiungiamo la ginecologia passando davanti al reparto di maternità, riesco a vedere le carte da parati rosa e blu, mi fermo a guardare un padre con in braccio sua figlia, poco più grande di una pagnotta di pane e mi tocco istintivamente la pancia sorridendo.

“Vieni” mi dice Sophia e dopo aver lasciato un nominativo entriamo in un piccolo studio “Quando sono rimasta incinta di Matt è stato tutto improvviso e avevo paura anche io, ma Niall ti ama, stai tranquilla” mi dice poggiando una mano sulla mia gamba e sorridendomi. Annuisco e poco dopo un'infermiera entra per farmi un prelievo di sangue, la ringrazio gentilmente e poi ci lascia sole ad aspettare l'arrivo della dottoressa.

Ci vogliono meno di dieci minuti, poi una donna alta e con i capelli rossicci si presenta sorridendo, le stringo una mano e mi rilasso immediatamente, saluta affettuosamente Sophia e le chiede di Matt, poi mi fa un paio di domande di routine “Immagino tu non abbia fatto un test di gravidanza per ovvi motivi” dice sorridendo e si alza dalla sua scrivania per prenderne uno, me lo porge e mi indica il bagno.

Sospiro e mi chiudo la porta dietro, leggo le istruzioni e per smorzare la tensione penso a cosa avrebbero pensato tutti vedendomi a comprare un test di gravidanza e sorrido, quando ho finito esco e aspettiamo qualche minuto che venga fuori il risultato, mi dice di allungarmi sul lettino e di togliere i pantaloni, mi da un asciugamano in modo che non mi sporchi e poi sorride prendendo in mano il bastoncino.

“Cosa dice?” chiedo agitata, sorride “Ora vediamo se posso confermarti quello che dice oppure no” si avvicina a me dopo aver messo i guanti e inizia la visita “Ovviamente da quel che mi hai detto dovresti essere incinta di quasi tre settimane, quindi non si vedrà nient'altro che un piccolissimo fagiolino ma... oh” dice guardando il monitor, mi giro e non riesco a distinguere niente.

Mi dice un sacco di cose, che è troppo presto per vedere qualcosa di più, che per il battito bisogna aspettare ancora, che devo stare attenta perché i primi mesi sono un momento delicato ma l'unica cosa a cui riesco a pensare, l'unica cosa che ho capito sul serio è quel “Congratulazioni” detto con un sorriso sul volto.

Il cuore batte forte al centro del petto, non riesco a pensare ad altro che a Niall, mi rivesto e sono in un mondo tutto mio, continuo a ridere e forse Sophia se n'è accorta perché dopo un po' mi sorride e mi abbraccia “Sono così felice per voi” dice teneramente e io ricambio l'abbraccio.

Ringrazio la dottoressa e dopo aver preso un appuntamento tra un paio di settimane la saluto e ci incamminiamo verso l'auto.

Sorrido quando vedo una donna incinta passarmi accanto.

“Fa uno strano effetto vero?” dice Sophia e io annuisco.

Stranissimo.

Saliamo in macchina e le dico di voler passare agli studi di registrazione, annuisce e io continuo a guardare fuori dal finestrino, con un sorriso enorme, questa città che mi ha regalato qualsiasi cosa, una preparazione scolastica impeccabile, un lavoro, degli amici, ma soprattutto una famiglia.

Prendo il cellulare e digito velocemente un “Ti amo” poi inizio a contare i minuti che mi separano da lui.

 

 

Amore che mi parla coi tuoi occhi qui di fronte

 

 

Quando arriviamo davanti agli studi, Sophia esibisce un pass che ci permette di entrare nel palazzo, sento il cuore battere all'impazzata, il mio intero corpo freme all'idea di vedere Niall, di parlare con lui, sembra che ogni fibra di me stessa sia sull'attenti.

E infondo è così che dev'essere, perché si ama con il cuore, con le ossa, con l'anima, si ama dando tutto di noi stessi senza pretendere niente indietro. Alcune volte un solo amore può bastare per tutti e due ma quando sei fortunato e riesci a trovare qualcuno che ti ama con la stessa intensità con cui tu lo ami, puoi solo essere grato alla vita e riprometterti di prendertene cura ogni singolo giorno.

Quando entriamo il primo ad accorgersi di noi è Liam, ci sorride e io annuisco, posso vedere la felicità invadergli il volto, Niall sta aggiustando qualcosa vicino alla sua chitarra, sembra distratto e Liam fa un cenno agli altri di seguirlo fuori.

“Ehi, cos'è questo silenzio?” dice girandosi, mi sorride sorpreso e quando incrocio i suoi occhi tutte le mie paure svaniscono, perché Niall è un dono nella mia vita e quello che porto in grembo è frutto di un amore puro e sincero, perciò “Sono incinta” dico velocemente e forse dovevo dirglielo in un altro modo, avevo preparato così tante parole nella mia mente ma trovandomelo davanti sono riuscita a dire solo questo.

La pelle candida è arrossata sulle gote, spalanca la bocca leggermente e poi con una mano cerca una sedia, si appoggia e mi guarda, faccio qualche passo verso di lui ma mi fa cenno di no, sento un peso nel petto e non so cosa fare, poi mi guarda.

“Sei incinta?” chiede come per averne conferma e io annuisco timidamente, vorrei scappare da li ma poi si apre in un sorriso radioso, uno di quelli enormi che coinvolgono tutto il viso, gli occhi lucidi e l'espressione sul suo viso è qualcosa che custodirò nel cuore per il resto della mia vita.

Mi raggiunge e sorridendo “Sei incinta” afferma, lascio che il suo entusiasmo mi coinvolga e ridendo annuisco.

“Sono incinta” ripeto e i suoi occhi azzurri brillano.

Si passa una mano sul viso, continua a ripetere “Wow” e “Non ci credo” e sembra sul serio felice e il mio cuore potrebbe esplodere da un momento all'altro quando mi bacia dolcemente sulle labbra e poi si inginocchia per accarezzare la mia pancia, lascia un bacio sulla stoffa della mia maglia e poi sorride “Ciao ometto o ciao principessina” dice con un amore così forte che tremo di felicità.

Mi accarezza le braccia e poi mi stringe contro il suo petto, affondo le mani nella sua schiena e mi sporgo a baciargli una guancia.

Veniamo interrotti da qualcuno che bussa, ci stacchiamo per osservare Liam affacciarsi sorridendo. Gli facciamo cenno di entrare e poco dopo quel piccolo studio è pieno di gente che si congratula e ci fa gli auguri con un Niall più felice di sempre che continua a ripete “E' incinta” esultando a destra e sinistra come se il Derby County, la sua squadra del cuore, avesse appena vinto la Champions League.


 

La tua presenza è sempre arrivo e mai partenza”

 

 

Una volta arrivati a casa, dopo una giornata di sorrisi e di festa ci sediamo sul divano e Niall si accoccola sulle mie gambe, gira il volto verso la mia pancia e la accarezza dolcemente, sorrido infilando la mano destra tra i suoi capelli, sorride anche lui e mi guarda dal basso.

“Sono felice” dice e io non posso far altro che sorridere ancora di più.
“Anche io amore”.

Qualche minuto dopo lo vedo alzare la mano e iniziare a contare, si gira mettendosi a pancia in su, sempre con la testa sulle mie gambe e alza anche l'altra mano contando fino a nove.

“Maggio” dice poi, lo guardo confusa e lui “Arriverà a Maggio” dice indicando felice la pancia e io faccio velocemente il conto nella mia testa, non ci avevo pensato.

Annuisco e lui sembra così preso da tutto questo che mi rendo conto ancora una volta che non potrei volere nient'altro nella mia vita se non lui, lui e questa piccola creatura che cresce dentro di me.

“Dobbiamo comprare tante cose” dice mettendosi a sedere e io sorrido “Manca ancora molto” dico tranquilla ma lui scuote la testa.

“Tu non sai cosa succederà quando lo sapranno i miei” ride.

“Oddio” dico guardandolo spaventata, tra la sua famiglia e la mia diventeremo pazzi.

“Sarà viziato o viziata prima di nascere” continuo e lui annuisce totalmente d'accordo.

“Ma non potrei volere nient'altro ora, certo per la prossima volta cerca di non dirmelo come oggi o ci rimetto la pelle sul serio” borbotta e io scoppio a ridere.

“Scusa amore, ma avevo paura di tutto e tu sai quanto sono ansiosa” dico mordendomi il labbro.

“Lo so, mi piaci anche per questo” dice sedendosi per poi allargare di poco le gambe e battere la mano sul suo petto.

“Forza, vieni qua” dice e io mi sposto, mi raggomitolo sul suo petto, lui mi accarezza la pancia dolcemente, mi lascio coccolare e poi alzo il viso verso di lui, chiedendo un contatto con le sue labbra.

Mi sorride e ci guardiamo negli occhi, mi batte forte il cuore come ogni altra volta, perché c'è qualcosa ancora più bello del bacio stesso, quei pochi attimi prima, quando chiudi gli occhi e tendi la bocca aspettando un brivido familiare. Ecco, quel momento sa tanto di felicità rincorsa, poi incontri le labbra della persona che ami, screpolate, rosse, piccole, morbide, gonfie o in qualsiasi altro modo siano, quando ci vieni a contatto la felicità ti nasce dentro, mette radici all'interno del tuo corpo e si ramifica dappertutto, regalandoti una scossa di vita e donandoti qualcosa per cui valga la pena alzarsi al mattino. E la mia di felicità si è palesata per anni e continuerà a farlo per molto ancora sotto un unico nome. Il suo.

 


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Nda.

Inizio col dire che sono sempre io, Serena! Ho fatto richiesta per cambiare il nome qui su EFP quindi d'ora in poi le mie storie saranno firmate Seekerofdreams_ ma tranquille dietro c'è sempre la solita Sere14 ;) Detto questo, finalmente eccola qui! Mi era mancato tantissimo scrivere dei Siall, sui serio, è stato un viaggio molto bello, è da tanto che ci lavoravo, ho cancellato e riscritto un sacco di volte per cercare di farvi leggere quello che avevo ben spiegato in mente, spero di avervi fatto arrivare tutte le emozioni che ho provato scrivendo e di non aver deluso le vostre aspettative, in caso mi dispiace sul serio.

Fatemi sapere cosa ne pensate, sul serio, anche se c'è qualcosa che non vi è piaciuto!

Il banner all'inizio è troppo tenero, me ne sono innamorata *-*

Detto questo, voglio ringraziare tutti voi che state leggendo, tutti quelli che hanno seguito The Maid e tutti quelli che mi stanno seguendo sulla storia di Liam, siete fantastici, grazie perché alimentate giorno per giorno il mio sogno.

E per dirla alla Harry,

All the love.

S.

   
 
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