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Autore: LoveLostFaithDream    05/05/2015    0 recensioni
Sono sadica,lo so a scrivere questa One Shot. Posso dirvi che NON è la SOLITA STORIA. la protagonista non s innamora di uno dei membri-ne ci si fidanza con tre e poi cambia idea-ve lo giuro.
Se aprite le storia,leggete e recensite.. Beh,sarebbe una svolta.
ONE SHOT BASATA SU GRAN PARTE DELLA MIA VITA.
Il resto è storia.
Genere: Sentimentale, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buona lettura,RECENSITE. <3


Is it so wrong that you make me strong.



Apro gli lentamente occhi trovandomi,davanti il viso preoccupato di mia madre.
 
<> mi chiede lei mentre mi aiuta ad alzarmi dal lettino dell’ospedale.
 
<< È andato tutto bene? >> domando,evitando quella fatidica domanda che tutti mi pongono.
 
Mia madre annuisce e va a parlare con il dottore.
 
Chiudo  gli occhi cercando di non sentire quel suon metallico che riempie la mia mente 24 ore su 24.
 
Sospiro,alzandomi lentamente,vedendo tutto sfocato.
 
Ormai ho il cancro da un anno e due mesi e la chemioterapia sembra non fare mai effetto,anche se i medici dicono il contrario.
 
Non mi piango addosso per questo,cerco di vivere il poco tempo che mi resta provando a essere felice.
 
Non mi preoccupa tanto il fatto di morire,affatto.
 
La mia paura più grande è quella di far soffrire le persone che mi amano.
 
Mia madre,Ash,Kaya..
 
Non che abbia pochi amici,sono sempre stata una ragazza circondata di amici.
 
Sono quel tipo di persona che ascolta sempre i problemi degli altri anche se sa bene che in cambio non riceverà nulla.
 
Non mi sono mai lamentata di questo.
 
O meglio,a volte si.
 
Da adolescente,vedi il mondo e le persone da un’altra prospettiva. Poi un giorno ti svegli,e capisci che sei cambiato,che sei più maturo.
 
Non dico di essere adulta,dovrei ancora crescere,ma se dovessi morire in questi istanti sarei felice di non essere una ragazzina che pensa solo al suo cellulare e non alle cose che ci circondano.
 
Entro in macchina,sbattendo la portiera,e accendo la radio.
 
Tiro fuori dalla sua custodia il CD di cinque ragazzi: gli One Direction.
 
Metto la riproduzione casuale e le note di Live While We’re Young si diffondono nell’abitacolo.
 
So che sembrerà una sciocchezza,ma questi ragazzi mi hanno salvato.
 
Hanno reso la mia malattia più … leggera.
 
La notte del 7 Marzo,sono andata a dormire come se nulla fosse. Ero perfettamente in salute.
 
Solo che non mi sono svegliata a casa mia,ma bensì in un letto d’ospedale.
 
Mi avevano trovato distesa sul mio letto con il sangue sulle labbra e gli occhi spalancati,completamente vuoti.
 
Mi dissero che avevo una malattia terminale: avrei vissuto altri tre anni.
 
Avevo il cancro già da un paio di mesi,ma nessuno se ne era mai accorto.
 
Mi stava mangiando il cervello lentamente,e io non ne ero a conoscenza.
 
Quello stesso giorno in cui mi dissero la scadenza della mia vita,sentì Something Great diffondersi per l’ospedale.
 
Iniziai a sentire questi ragazzi,che con la loro voce,riescono a sanare ogni ferita,riescono ad asciugare ogni lacrima.
 
Nessuna delle mie amiche è riuscita a comprendere la mia devozione verso questa band,solo Ash.
 
Mi hanno salvato quando gli altri erano troppo impegnati a pensare a se stessi.
 
Se dovessi rimpiangere qualcosa della mia vita è proprio questa: non aver mai conosciuto Harry,Louis,Zayn,Niall e Liam.
 
Ogni volta che penso che non andrò mai a un loro concerto,mi sento cadere nella più grande disperazione.
 
Mia madre capisce e sa quanto mi fa male tutto ciò.
 
Non le sono mai riuscita a chiedere nulla,mi sembrerebbe troppo chiederle dei soldi per il loro concerto o anche solo per il biglietto aereo.
 
Non le ho mai nemmeno chiesto come sta vivendo tutta questa mia situazione: presto rimarrà sola.
 
Il suo primo amore l’ha lasciata quando sono nata io,per codardia,e ora anche io la sto abbandonando.
 
Vorrei poter evitare tutto questo dolore a lei,ogni volta che la guardo mi sento così impotente.
 
Vorrei guarire il suo dolore,ma come posso fare-mi chiedo io- se non riesco neanche a guarire il mio di dolore?
 
Cerco sempre di mostrarmi felice per lei,ho sempre  provato a dare il massimo per lei: a scuola,a casa,nei suoi confronti.
 
Volevo farle capire che non sono una delusione.
 
Volevo farle capire che non voglio essere ricordata come una delusione.
 
Il tragitto verso casa è silenzioso,se non per le cinque voci che riempiono di gioia le mie orecchie.
 
Mi allungo verso la mano di mia madre e gliela stringo.
 
Si gira lentamente verso di me e noto gli occhi rossi,che trattengono da tanto le lacrime che cerca di nascondere.
 
Appoggio la testa sulla sua << Ti voglio bene,mamma. >> sussurro e la sento sospirare.
 
<< Anche io,amore. >> si asciuga frettolosamente una lacrima,sorridendomi << Ci fermiamo da Mc? >>
 
Non potendo rifiutare tale offerta,annuisco alzando il volume a palla.
 
Io e mia madre iniziamo a cantare a squarciagola Best Song Ever,mentre io provo a fare un balletto da seduta.
 
Arriviamo al famoso fast food in pochi minuti,per poi prendere ciò che vogliamo: io il mio Big Tasty e lei la sua insalata con le patatine piccole.
 
Il pranzo passa tranquillamente,ridiamo e parliamo di tutto ciò che ci passa per la testa,come sempre.
 
<< Come sta Ashley? >> chiede mia madre tra un boccone e l’altro.
 
Ashley e Kaya sono le mie migliori amiche,ci conosciamo da quando siamo in fasce e sono rimaste accanto a me,nonostante tutto.
 
Ashley ha la mia età e Kaya ha tre anni in più rispetto a noi. Io le reputo come sorelle.
 
<< Bene,Ash vorrebbe venire a dormire da noi. Mentre Kaya è super presa dal suo ragazzo. Sono felice che finalmente abbia trovato qualcuno che stia accanto a lei. >> dico io sorridendo felice.
 
Perché si,in fondo sono felice.
 
Ho sempre insultato la vita,per tutto ciò che mi è successo: la scuola,le amiche,i problemi in famiglia,con me stessa.
 
Ma da quando ho scoperto di essere malata,ho capito che la vita è un dono. E noi ce ne accorgiamo quando è troppo tardi. Non facciamo caso alle piccole cose,e solo alla fine capiamo quanto abbiamo sbagliato.
 
 Quando torniamo a casa mia madre mi propone di vedere un film e io accetto volentieri.
 
Salgo in camera mia per cambiarmi e un sorriso mi nasce  spontaneo quando osservo il poster sul muro di fronte a me,con sopra gli One Direction.
 
Prima di scendere annoto tutto quello che ho fatto oggi,come faccio già da parecchio tempo.
 
Il medico mi ha detto che giorno dopo giorno potrei iniziare a dimenticare le cose,quindi ogni giorno annoto dentro un quaderno tutto ciò che faccio al giorno.
 
Scrivo anche le colse più stupide,la pagina della scorsa settimana è :
 
Oggi ho visto uno scarafaggio e ho solo una parola per descriverlo: Schifo. Sicuramente non li invidio,potrebbero morire schiacciati in qualunque momento,ed è abbastanza triste come cosa. Gli animali e le cose,hanno una propria mente? Riescono a pensare così tanto come fa la mia mente,o quella di qualche altro essere umano fuori di testa? “
 
Sorrido per poi scrivere solo una frase
 
“Feel the light. “ *
 
Chiudo il quaderno,per poi scendere di sotto.
 
Entro in cucina sentendo odore di caffè e cioccolata calda con panna. Sorrido,ma scoppio a ridere vedendo la scelta del film di mia madre:
 
Una Notte Da Leoni.
 
 
 
Il rumore dell’ambulanza continua a penetrare nelle mie orecchie. Sento le voci indistinte dei medici attorno a me che mi parlano. Non credo parlino a me,però.
 
Sento urlare i dottori,mentre trasportano la barella su cui sono posta in una qualche sala che avrò visitato migliaia di volte.
 
Tossisco e so che non è una semplice tosse. Aprendo gli occhi vedo la mia mano rossa di sangue,e in questi momenti,giuro,viene da buttare la spugna.
 
Ti viene quella voglia di gettare tutto all’aria,di mollare per un istante.
 
È proprio quello che faccio,fino a quando non sento mia madre chinarsi su di me e sussurrarmi un << non andartene >> soffocato dalle lacrime.
 
E in quel momento,ho desiderato di vivere più di ogni altra cosa.
 
 
 
Apro gli occhi,guardandomi intorno,vedendo mia madre che dorme seduta accanto al mio letto d’ospedale.
 
Trattengo le lacrime per il dolore alla testa,aspettando che arrivi un’infermiera che mi dia della morfina.
 
E poco dopo infatti entra una donna con una siringa in mano,svegliando mia madre.
 
Alla fine ci si abitua. Anche se a volte ci si sente trattati come stracci bagnati.
 
Poco dopo sento la porta aprirsi e vedo il viso familiare di Ash che mi sorride,anche se le occhiaie tradiscono il suo aspetto sicuro di se.
 
Si fionda verso di me e mi abbraccia,i suoi occhi verdi esprimono una domanda silenziosa.
 
Sorrido e sussurro << sto bene. Tu piuttosto? Ti vedo stanca,come va con zia Kathy? >>
 
Kathy non è veramente mia zia ma è come se lo fosse,così come mia madre è una zia per Ash  e Kaya.
 
Ash sbuffa,ma noto un piccolo sorriso crescere sulle sue labbra. Odia il fatto che rispondo con un semplice ‘bene’ alla fatidica domanda che molti adolescenti odiano: ‘come stai?’
 
<< Con mamma va tutto bene,solo che non sappiamo cosa succederà con Toby. Ma grazie a Zia Anne le cose vanno molto meglio in casa. A scuola va bene,anche se devo recuperare alcune materie. Mentre con il gruppo.. beh sempre uguale,lo sai. >> dice Ash tutto d’un fiato.
 
Corrugo le sopracciglia << Prima o poi gliene dico due ai tuoi amici. Devi smetterla di uscire con loro. Però sono felice che le cose vanno bene con zia. >>
 
<< Becca,gliene hai già dette ‘due’ ai miei amici. Hai litigato quasi con tutti loro! >> risponde Ash ridendo.
 
Ho sempre avuto questo animo protettivo verso la mia migliore amica,se qualcuno le diceva qualcosa io la difendevo,essendo più forte e aggressiva di lei.
 
 
 
Quando chiudo la porta di camera mia Ash si butta sul mio letto,guardando con adorazione il poster sulla parete.
 
<< Ma quanto so’ belli? >> chiede lei sospirando.
 
Rido,pensando a come le ho attaccato la nostra ‘fissa’ per i ragazzi.
 
<< Ma ti ricordi quando ci chiamavamo ‘carota’? >> dico io ridendo,pensando ai nostri momenti di gloria.
 
<< Oh mio Dio,quanto eravamo cretine. >> afferma lei con le lacrime agli occhi,osservando le foto di quando eravamo piccole appese in camera mia.
 
<< Perché non lo siamo più?! >> chiedo io,pensando che con Ash,mi sento sempre bambina.
 
Spensierata. Mi sento una persona.. Sana.
 
Tiro fuori il laptop e apro ITunes mettendo in riproduzione Four.
 
There’s a lightning in your eyes
I can’t deny
Then there’s me inside a sinking boat
Running out of time
Without you I’ll never make it out alive
But I know yes I know we’ll be alright.
 
Ready to Run comincia a espandersi nella mia camera mentre io e Ash stoniamo ogni pezzo << THIS TIME I’M READY TO RUN!! >>
 
Rido,tenendomi la pancia,pensando a quanto sarebbe bello incontrare questi cinque ragazzi-che hanno cambiato la vita a milioni di ragazze-insieme a la mia migliore amica.
 
Entra mia madre con un vassoio con sopra due bicchieri di the freddo e un pacco di Oreo,i nostri biscotti preferiti.
 
Sento le note di You and I e un sorriso nasce spontane sul mio viso.
 
Mia madre si avvicina a me,abbassando di poco il volume.
 
“… But nothing can come between you and I. “
 
Brividi percorrono il mio corpo.
 
Mia madre si siede vicino a me ed Ash,guardandoci con serietà.
 
<< Mami,che succede? >> chiedo io preoccupata dal suo sguardo.
 
Si allunga verso il vassoio e porge due lettere a me ed Ash.
 
Mi giro verso la mia migliore amica,guardandola con perplessità,proprio quando l’acuto di Zayn mi fa salire le lacrime.
 
Simultaneamente apriamo la busta e per un attimo tutto sembra fermarsi.
 
Alzo gli occhi guardando mia madre,sentendo le note di More Than This,e proprio in quell’istante mi sono sentita la persona più felice del mondo.
 
Mi giro verso Ash,con le lacrime agli occhi, e iniziamo ad urlare in stereo buttandoci su mia madre.
 
<< Mamma,mamma,mamma,GRAZIE. >> dico singhiozzando.
 
Osservo il viso di mia madre e riesco a leggere una cosa: felicità.
 
<< Anne … Io … Non so come ringraziarti. Io.. non so che dire.. >> dice la mia migliore amica con gli occhi rossi,continuando a sorridere.
 
Mi alzo in piedi sul letto iniziando a saltare e urlare,pazza di gioia.
 
<< Cause I can’t love you more than this. >>  dico guardando verso mia madre.
 
Mia madre si alza in piedi,ridendo e piangendo. È finalmente felice di vedere sua figlia così felice.
 
Ash inizia a saltare sul letto con me urlando a squarciagola fino a diventare rossa in viso.
 
Continuiamo a far cigolare le molle del letto,fino a quando non do una testata al soffitto basso della mia camera.
 
Mia madre preoccupata si avvicina a me,ma io continuo a ridere, facendole capire che sto fin troppo bene.
 
Abbraccio Ash e mia madre e urlo nei loro timpani << ANDREMO A CONOSCERE GLI ONE DIRECTION ! >> continuando a piangere di pura e autentica gioia.
 
 
 
<< Minchia,mamma,ho dimenticato lo spazzolino ! >> dico fiondandomi sulla porta di casa.
 
Mia madre mi guarda male mormorando un << modera il linguaggio,vandala. >> per poi lanciarmi le chiavi.
 
Rido per poi correre di sopra,mentre Ash e mia madre mi aspettano di sotto.
 
Sempre correndo come una pazza continuo a ripensare quello che ha scritto mia madre ai ragazzi.
 
Mi sembra un miracolo che abbiano letto quella lettera,mi sembra ancor più un miracolo che sto conoscendo le persone che mi hanno aiutato nel periodo più buio della mia vita anche se non erano li presenti.
 
Chiudo la portiera della macchina mentre mia madre prende la strada dell’aeroporto.
 
E nel tragitto sentiamo tutte le loro canzoni e quelle di Ed,ridendo e urlando fuori dai finestrini << STIAMO ANDANDO A LONDRA DAI RAGAZZI ! >>
 
Questo l’abbiamo fatto solo io e Ash,ovvio.
 
Durante il volo mi sento strana e appena scompare il segnale delle cinture di sicurezza,inizio a fare avanti e indietro per tutta la lunghezza dell’aereo.
 
I medici hanno detto che sarebbe stato un problema per l’ossigeno,avrei sofferto di  claustrofobia.
 
Cerco di prendere respiri profondi,mentre Ash mi parla per distrarmi,anche se noto il suo sorriso tirato,mentre mia madre mi stringe la mano.
 
Mi prometto di non rovinare tutto ciò che sta accadendo,tutto ciò è un dono e non lo rovinerà neanche la mia malattia.
 
Quando arriviamo a Londra inizio a piangere,stentando a credere che domani incontrerò i ragazzi.
 
Mia madre fa parlare me inglese,perché sono quella che lo so meglio,quindi chiedo al tassista di portarci all’albergo da noi prenotato.
 
<< How much is it? >> chiedo alla fine della corsa,per poi dare il denaro all’uomo.
 
Io e Ash ci sediamo nelle poltrone della Hall mentre mia madre va a prendere le chiavi della nostra stanza.
 
<< Io non  riesco ancora a crederci. Ho le farfalle allo stomaco,mi sento la persona più felice al mondo. E sono qui con te! È sempre stato il nostro sogno.. ricordi? >> chiede Ash,stringendomi la mano.
 
L’abbraccio,sentendo gli occhi di nuovo lucidi.
 
Altro che pianto,fra poco ci viene un attacco di panico.
 
Sarebbe comica come cosa,morire per un attacco al cuore creato dai tuoi idoli invece che morire per la propria malat…
 
Okay no,non è divertente.
 
Mi riscuoto,pensando che l’ansia fa brutti effetti su di me.
 
Ash inizia a ridere,elencando tutte le cose più ridicole e mi chiedo come le vengono in mente.
 
<< Oddio,ti ricordi i tipi ciccioni di Steal My Girl? Io li adoro! E poi,ti rendi conto che vedremo dal VIVO i ragazzi? Come sarà la voce di Louis? Tu secondo me riderai come una cogliona. >> dice lei << e se inizi a ridere come una cogliona.. è la fine. >> dice lei spalancando gli occhi.
 
Inizio a ridere,e tutti si girano verso di me. Ehy,ho una risata che fa ridere gli altri. Cosa c’è di sbagliato? Anche se Ash dice che a volte ho una risata molto malvagia,altre da mucca,altre da assatanata,e chi più ne ha ne metta.
 
<< Beh è vero,io adoro la voce di Louis. Non posso farci niente se è così favolosa >>  sorrido pensando  a quanto siano belli,tutti e cinque,nessuno escluso.
 
Come quando qualcuno ti chiede ‘ chi è il tuo preferito? ‘,non si può rispondere. Come se qualcuno ti domanda ‘chi preferisci fra pizza e pasta?’. Non si può.
 
Entriamo nella nostra camera,per poi sistemarci.
 
<< Allora ragazze,l’incontro con i ragazzi è domani. Quindi oggi abbiamo tutto il tempo per fare shop.. >> si blocca di colpo,girandosi a guardarci << Immagino che vogliate andare solo voi due a fare shopping. >> dice lei levando i vestiti dalla borsa.
 
Corrugo la fronte << Ma mamma,perché dovremmo? >> chiedo io e Ash annuisce.
 
<< Non vi vergognate di andare in giro con me? Non volete essere solo voi? >> continua a domandare mia madre.
 
Ma prima che possa dire qualcosa la mia migliore amica si avvicina a mia madre e la prende per le spalle << Se  ci reputi quel tipo di ragazzine hai proprio sbagliato. Anne tu sei una gnocca,sei una donna fantastica,hai realizzato il sogno mio e di tua figlia,e in più quando andiamo a far shopping hai sempre buon gusto. Se la gente dice qualcosa,noi la prendiamo a botte. Siamo italiane dopotutto. >> dice lei,come sempre tutto d’un fiato.
 
Mia madre mi guarda,in  una muta richiesta << Mamma concordo con tutto quello che ha detto Ash. Sei venuta qui con noi,ci hai accompagnato. Devi rilassarti anche tu. >> dico io prendendola per mano.
 
 
Quattro ore dopo abbiamo i piedi gonfi per la lunga camminata che abbiamo fatto per i negozi di Londra.
 
Per cena,ci dirigiamo verso un ristorante in centro e dopo decido di fare io una sorpresa a mia madre.
 
Le porto con me sotto il London Eye e pago tre biglietti,per poi prendere una cabina da dividere con altre persone.
 
Mia madre mi abbraccia e Ash mi prende per mano e insieme sussurrano :
I’m in love with you, and all your little things.
 
 
Mi sveglio sentendo la suoneria del mio cellulare – Blank Space – squillare.
 
Rispondo alla chiamata,prima che il mio cellulare svegli tutto l’albergo.
 
<< PERCHÉ DIAMINE NON RISPONDEVATE? EH? MI SONO PREOCCUPATA. >> la voce di Kaya mi perfora i timpani.
 
<< Sono ufficialmente diventata sorda,e ora grazie a te non potrò più sentire la voce di Louis. >> dico io massaggiandomi l’orecchio.
 
Sento la risata malvagia di Kaya dall’altro capo e so che si è calmata << Come stai,Ciotti? >> chiede lei parlando con un tono.. ‘basso.’
 
Ora sono io quella ad urlare  << io? Io sto una FAVOLA! Oggi incontrerò le persone più fantastiche al mondo. >> dico sorridendo come se fossi appena uscita da un lifting facciale.
 
Giuro,non riesco a smettere di ridere.
 
<< Stai sorridendo come se ti avessero fatto un lifting facciale,vero? >> dice Kaya ridendo come una bambina piccola.
 
 
La sua risata acuta mi ricorda i nostri momenti passati insieme da piccole: le cadute,le litigate,essere beccate da zia Kathy a tarda notte a vedere High School Musical,fangirlare (cosa che facciamo tutt’ora), e soprattutto i lunghi discorsi fatti con serietà.
 
Parliamo al telefono,o meglio urliamo,fino a quando non esce Ash dalla stanza,ancora addormentata,che mi abbraccia.
 
<< Sento odore di pizza,ohh.. >> dice una Ash sonnambula,per poi mordermi la spalla.
 
Rido per poi spingere via la mia amica,che casca a terra con un tonfo.
 
Mi avvicino a lei preoccupata,ma noto che si è di nuovo riaddormentata.
 
Sto per svegliarla,quando un ghigno malefico comprare sul mio viso. Facendo finta di nulla,apro la porta della camera e torno a dormire.
 
 
<< SI PUÒ SAPERE PERCHÉ MI SONO TROVATA FUORI DALLA PORTA? >> alzo lo sguardo verso Ash per poi scoppiare a ridere assieme a mia madre.
 
<< TU … Piccolo gnomo malefico. >>mi guarda con sguardo truce anche se non le riesce bene << Anche se sei tutto tranne che piccolo gnomo. >> dice la mia migliore amica,riflettendo sulle sue parole.
 
Si butta su di me con un urlo stile Tarzan,per poi strillarmi nell’orecchio << OGGI INCONTREREMO I RAGAZZI ! >>
 
Rido,tirandogli uno schiaffo sul collo << Cos’avete oggi con i miei timpani,tu e tua sorella?!! >>> chiedo,prima di abbracciarla.
 
Quando usciamo dall’albergo,dopo una colazione abbondante,una limousine nera ci aspetta.
 
Guardo sbalordita il mezzo di trasporto di fronte a noi,trattenendo il fiato.
 
<< Are you Rebecca Lims? >> chiede l’autista anziano rivolto a me.
 
Senza parole,annuisco per poi abbracciare il signore davanti a me.
 
Sento Ash ridere forte,e rendendomi conto di star abbracciando un vecchietto estraneo,mi stacco.
 
Osservo il volto dell’uomo sorridermi,con il viso più rosso della salsa barbecue di Old Wild West,per poi aprici la portiera.
 
Durante il tragitto il signore ci chiede da dove veniamo,e mi chiede come abbiamo fatto ad avere questo incontro con i One Direction.
 
Le rispondo che sono malata di cancro terminale,e che il mio sogno era quello di conoscerli.
 
Arriviamo di fronte a un edificio che non riconosco,ma noto una gran calca di fan nei dintorni.
 
Il signore ci dice che la notizia di questo incontro,nello studio di registrazione,si è sparso velocemente. Osserva la marea infinita di ragazzine urlanti come se avessero il ciclo ventiquattro ore su ventiquattro,per poi prendere il telefono.
 
Dopo una conversazione di cui non capisco nulla se non un ‘come here’,escono fuori due bodyguard.
 
O meglio,due montagne. Sono entrambi di colore e si fanno spazio in mezzo alle fan,fino ad arrivare di fronte alla nostra auto.
 
Vediamo molte ragazzine urlanti,che cercano di avvicinarsi alla limousine,ma altre guardie di sicurezza arrivano.
 
Mia madre si volta verso di me,la sua espressione sarebbe quasi comica mentre osserva le fan << Tesoro io resto in macchina,sai come sono in mezzo a tante persone. >> sto per obbiettare ma mi ferma << è il vostro momento: godetevelo. >>
 
Le do un bacio sulla guancia sussurrandole un << grazie >>,così come fa Ash.
 
Usciamo e noto molte ragazze arrabbiate,chi con le lacrime,altre urlano insulti pesanti a me e la mia migliore amica. La prendo per mano,e ci facciamo strada con le guardie di sicurezza avanti e dietro a noi.
 
Sento i loro insulti << Bitches! You suck! * >>  e mi chiedo il perché: io nonostante tutto non ho mai tirato insulti a persone che sono state al mio posto.
 
Siamo quasi entrate,quando una ragazza sgattaiola sotto il braccio di un bodyguard per poi pararsi di fronte a me.
 
Non ho neanche il tempo di realizzare che mi da un cazzotto in testa,tira sul mio viso e sulla mia testa una serie di colpi veloci,fino a quando qualcuno la ferma.
 
Perdo sangue e inizio anche a tossire. Sento Ash urlare e qualcuno chiede di chiamare un’ambulanza.
 
All’improvviso sento un grande silenzio.
 
Chiudo gli  occhi e prima che l’oscurità mi circonda,penso :
 
c’ero quasi arrivata.
 
 
Sento come se il mio spirito,fosse fuori dal mio corpo. Infatti,osservo la mia figura uscire dal mio corpo per guardarsi intorno. L’ambulanza è arrivata,assieme alla polizia,le fan sono silenziose come un cimitero,e poi ci sono io sdraiata per terra,in una pozza di sangue e gli occhi spalancati,che non danno segno di vita.
 
Osservo mia madre correre verso di me,mentre Ash si fionda verso la ragazza che mi ha colpito,ma una guardia la ferma. Noto che l’agente di  polizia sta ammanettando la ragazza per poi chiuderla nell’auto e fare delle domande ad Ash.
 
Guardo il mio corpo senza vita,essere caricato su una barella e vorrei stringere a me Ash e mia madre in una abbraccio,quando salgono con me sull’ambulanza.
 
È così che deve finire? Sono morta perché una ragazza mi ha picchiato,poco prima che incontrassi le persone che hanno cambiato la mia vita.
 
Trattengo le lacrime e sento il medico parlare a mia madre << Signora,sua figlia è malata. Vero? Tumore alle ossa,che poi si è trasferito al cervello. >>
 
Sento mia madre singhiozzare per poi annuire lentamente. Il bip della macchina al quale sono collegata è sempre più lento e ho paura che potrebbe diventare silenziosa.
 
Non posso morire senza dire addio ad Ash,a mia madre,a Kaya..
 
Sento il bip farsi più veloce,troppo veloce e il medico urla << Andate più veloce! La ragazza sta morendo! >>
 
Mia madre si accascia sul mio corpo,quasi privo di vita, singhiozzando,mentre Ash la sorregge.
 
Sento farsi tutto confuso. Un dolore acuto al cervello e al cuore mi colpisce.  Un rumore metallico cresce nella mia mente e non vuole diminuire. Inizio a piangere,e questa volta non sono lacrime di gioia. Sono lacrime di dolore.
 
Urlo e non sento più nulla.
 
 
 
<< Potrebbe farcela,ma non sappiamo se la ragazza voglia vivere o meno. >> sento una voce farsi strada nella mia mente.
 
<< Lei crede.. che potrebbe davvero desiderare di.. andarsene? >> chiede la voce di mia madre.
 
Dentro la mia testa urlo un ‘NO’,ma è come se fossi paralizzata,non ho la forza di parlare,aprire gli occhi o fare qualsiasi altro gesto.
 
Sento silenzio e poco dopo una voce a me fin troppo familiare comincia a parlare,o meglio a cantare:
 
[…Right now
I wish you were here with me
‘Cause right now
Everything’s new to me
You know I can’t fight the feeling
And every night I’m feeling
Right now
I wish you were here with me. ]
 
La voce intonata di Ash,mi crea brividi su tutto il corpo.
 
Vorrei sorriderle e farle capire che io sono qui.
 
Poco dopo sento mia madre chiamare la mia migliore amica,chiedendole di raggiungerla.
 
Cerco di oppormi,ma sono incatenata.
 
Sento silenzio. Solo silenzio che urla più di qualsiasi altra parola.
 
Il dolore alla testa è sempre più forte ma cerco di aprire gli occhi,in qualunque modo.
 
Mi impongo di vivere. Anche per un solo secondo.
 
Spalanco gli occhi,e vedo il viso di mia madre che si fionda su di me.
 
Sento che ho pochi minuti,lo so.
 
<< Mamma ti voglio bene.. Devi essere forte. Promettimelo. Io sarò sempre con te. >> sussurro con voce rauca,e sento che le forze mi stanno abbandonando.
 
<< No! Non puoi andartene. Non ora che il tuo sogno si stava per realizzare,non ora che eri più felice! No! >> mia madre si avvicina e singhiozza.
 
Sento la porta aprirsi e vedo Ash urlare.
 
<< Ash ho poco tempo. Ti voglio bene,dillo anche a Kaya. Ricordatevelo sempre e state vicino alla mamma per favore. Mi avete dato tutto quello che potevo desiderare. >> dico io cercando di muovermi.
 
Sono ancora immobile. Ash mi guarda sorridendo << No,non ti abbiamo ancora dato tutto. >> si sposta dalla mia visuale per farmi trovare davanti a me..
 
Trattengo il fiato,iniziando a piangere.
 
La sua voce mi arriva dritta al cuore,e per un secondo non provo nessun tipo di dolore << Hi,I’m Louis and they are Harry,Niall,Liam and Zayn. It’s an onor meet a warrior like you. >>
 
Tutti e cinque posano un delicato bacio sulla mia fronte prima di iniziare a cantare,a cappella,la canzone che ha cambiato la mia vita.
 
Sorrido e mi perdo nella gioia delle loro voci:
 
One day you’ll come into my world and say it all
You say we’ll be together even when you’re lost.
[…]
I want you here with me
Like how I pictured it
So I don’t have to keep imagining
Come on, jump out at me
Come on, bring everything
Is it too much to ask for something great?
 
"È un buon momento per morire." penso prima di chiudere gli occhi.  
 
ANGOLO AUTRICE.
siete arrivati fin qui?!?!?
Okay si,è la mia prima FF in ambito One Direction.

Non chiedetemi perché la sto pubblicando. Era una cosa privata.
Ho fatto riferimenti a parecchi film (se indovinate vi do un cioccolatino) e a molti avvenimenti che sono successi nella mia vita. Devo ammettere che scrivere certe cose mi ha fatto piangere parecchio.
Spero che non vi faccia pena. E spero che lasciate un commentino.
Grazie per chi leggerà la storia,RECENSITE..
<3
 
Note: *Feel the Light è una canzone di Jennifer Lopez. *Bitches! You suck! Se qualcuno non lo sa vuol dire ‘stronze! Fate schifo!
 
 
 
 
 
 
  
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