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Autore: valevalee89    06/05/2015    0 recensioni
- SESTA PARTE - Una storia alternativa al Telefilm, composta sempre da eventi sovrannaturali; Vampiri, streghe, Doppelganger e lupi mannari; e completamente differente. Una storia basata su certezze che vengono infrante, su amori che finiscono e altrettanti che iniziano. Lotte per il bene che si confondo con quelle per il male ma possedenti di un unico scopo ,la sopravvivenza delle persone amate.
Genere: Drammatico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alaric Saltzman, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Jenna Sommers, Nuovo personaggio | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jenna, è indaffarata ad imbandire la tavola; biscotti, ciambelle e pancake, ne fanno da padrona; sorrido con l’acquolina in bocca; “abbiamo ospiti?” le domando; lei, si distoglie dalla, sua, valorosa, faccenda domestica ; alza lo sguardo ,ad incontrare il mio “ho pensato di farvi una sorpresa”, “e la ricorrenza?” chiedo; Jenna, sistema le tazze, sulla tavola; mi raggiunge, porta ,le mani ,sul mio pancione “volevo che il mio nipotino, iniziasse la giornata alla grande”; Damon, che è di fianco a me, fa un ghigno “a quanto ne so , sei pessima in cucina”; Jenna, ha uno strofinaccio sulla spalla, lo prende e lo caccia sul volto di Damon; egli, sorride “ei.. stavo scherzando”; lei, ride “sei un ingrato” ; Damon ,afferra una ciambella “no, non dica così; sono diffidente quando lei cucina, ma ,è stata, davvero, gentile a prepararci la colazione”, l’addenta “mmm.. devo dire , si, è ottima… i miei complimenti a donna Sommers”, mia Zia, scuote la testa “sei davvero un idiota”, “ei ..non accetti, neanche, un complimento?”, intervengo “Damon, ha preso ,tutto, al bar”, inghiottisce il boccone “ma certo, lo so, cosa credi , non sono, così, stupido” ,scoppio a ridere e Jenna con me. Jenna, è ,visibilmente, agitata; si mangia le unghie e tiene gli occhi ,incollati, all'orologio, che vi è, fissato, sopra il frigorifero; le sorrido “ei …tutto bene?”, si morde il labbro “ho appuntamento con il rettore della Facoltà”, sorrido nuovamente “hai intenzione di riprendere i corsi?”, “credi ,forse, sia troppo presto?” mi risponde, con un’altra domanda, l’abbraccio “no è fantastico”, “spero ,mi permetta, di proseguire il tirocinio, qui ,a Mystic Falls”, mi scosto “un po’ di trucco ,un abito sexy e nessun uomo, avrà il coraggio di dirti di no” , sospira “lo spero proprio”, rivolge l’attenzione a Damon “dovresti farmi un favore..”, la interrompe “mi spiace, la soggiogazione ,se ne è andata ”, “no, cosa vai a pensare….. ho bisogno che mi aiuti con Jeremy……. dovresti accompagnarlo a scuola e assicurarti che vi entri”, “cosa ha combinato?” le domando, “oh, non ha combinato nulla; non vedo come potrebbe, se, non si presenta alle lezioni”, scuoto la testa “è incorreggibile, io, davvero… non riesco a comprendere..” Damon, mi blocca “ei.. tranquilla, ci penso io”…..Jenna ci lasciò….. Mi siedo a tavola; Damon ,mi versa, il latte nella tazza e mi porge il barattolo di miele. Inzuppo, il cucchiaino, nel vasetto e aggiungo il miele al latte. Damon, si siede di fianco a me “Elena, non credi , dovremmo trasferirci?.... si, ok ,è bello avere un aiuto, ma ,casa tua, è un poco stretta, per tutti noi”, “hai ragione ,ma ,con Klaus, in libertà …io, non me la sento di lasciarli soli”, “potremmo, tornare, tutti, alla pensione, li c’è Stefan e saremmo ancor più al sicuro”, “Damon, ne abbiamo già parlato… a Jeremy, non piace ,stare in quella casa e poi è questione di settimane, ormai; il bambino, nascerà; io, tornerò ad essere un lupo, ci libereremo di Klaus e potremmo andarcene”, “dove vorresti andare?” domanda, “come?”;Damon, prende tre pancake, li dispone nel piatto e vi versa sopra, una quantità, esagerata, di miele “non ne abbiamo mai parlato, ma…”, lo interrompo “Damon, sei disgustoso”, “disgustoso?”, “persino, le mie voglie, vomiterebbero, alla vista della tua colazione”, sorride “le tue voglie, non sanno cosa si perdono; io, amo il dolce”, “no, ami lo sdegno”, ne taglia un triangolino, se lo porta alla bocca “comunque, tornando al mio discorso, vorrei ci cercassimo un posto tutto nostro ”, “avevo capito, volessi, tornare alla pensione”, “si ,certo, potremmo viverci per un po’, ma mi piacerebbe trovassimo una casetta dove poter vivere in pace e tranquillità”, “tipo?” domando; egli, mi da ,un, piccolo, bacio, sulla guancia, lasciandomi un’impronta di miele “non so, proponi tu”, prendo un tovagliolino di carta, mi pulisco “Haa.. sei proprio un paciugone… ma penso che una casa simile a questa possa andar bene”, “dove?”, “perché, non in questo quartiere?”, “e se ce ne andassimo?...se lasciassimo la città?”, “Damon, qui c’è la mia famiglia, tuo fratello”, “Elena, mio fratello è un vampiro e presto o tardi dovrà lasciare questo posto e la tua famiglia…bè ….. facciamo così, nasce il bambino; ci trasferiamo alla pensione; aspettiamo che tuo fratello metta la testa apposto; aspettiamo, persino il suo diploma, ma a quel punto, anche ,lui, avrà preso la sua strada ; Jenna, potrà vivere la sua vita e noi la nostra” , alzo gli occhi al cielo “sentiamo, dove vorresti andare?”, accenna un sorriso “California?”; temo sia impazzito; aggrotto le sopracciglia; la mia espressione equivale a un enorme èèè?; “Damon, ricordi, volevo lasciare il paese?! Ricordi la tua risposta?! Bè, ti rinfresco la memoria”, gli faccio il verso “io, non lascerò casa mia”, faccio una smorfia “E ora, mi vieni a dire, che vorresti vivere a più di 3000 Km di distanza da Mystic Falls?!”, “è diverso Elena, tu, volevi scappare; io, voglio costruirmi una vita, con te e il bambino”, “Damon..”, mi da, un, dolce ,bacio, sulle labbra “avremmo il mare…” me ne dona un altro “ il sole … poi ho sentito di un ottimo college e penso posa fare, proprio, al caso tuo”, lo bacio a mia volta “non credevo sognassi ad occhi aperti…..ma sentiamo, parlami della tua prospettiva lavorativa”, “gestire un piccolo ristorante sulla spiaggia”, sorrido “le onde del mare, il salmastro nei capelli e l’abbronzatura sulla pelle…. non ti facevo così”, “tutto il merito va alla, nostra, breve vacanza in Sud America”, poso ,la mano ,sul suo viso “sai , probabilmente , resterà soltanto un sogno”, diventa enfatizzante “Elena, immagina : lunghe passeggiate sulla spiaggia; le onde, a cullarci il sonno….e poi, potremmo tornare a Mystic Falls, ogni qualvolta vogliamo”, ritiro la mia mano “Damon, è una pazzia”, “la nostra vita lo è… Elena, prendi , questa pazzia ,in considerazione”, sospiro “d’accordo ci penserò” ;la ,mia, mano, va a incastrarsi, tra i suoi capelli “comunque, signor Salvatore, vorrei tanto farle una domanda; posso?”, fa una smorfia “mmm….. non me l’ha appena fatta?”; appallottolo ,il tovagliolino, di carta, che ho in mano e glielo lancio sul volto; mi guarda di striscio “signorina Ghilbert, è fortunata ad aver ,in grembo, mio figlio, altrimenti..”, lo interrompo “altrimenti cosa?”, mi bacia “altrimenti ti ribalterei all'istante”; stendo ,le braccia, verso l’alto; sbadiglio “il fortunato sei tu; visto, le mie attuali condizioni ,mi hanno privato del sovrannaturale”, mi prende la guancia, la strapazza, deformandomi il volto “perché, non la finisce e mi fa questa domanda?”, sorrido “ è un desiderio…….. desidero, diventare, la signora Salvatore”; egli, mi prende la mano; quella, in cui, vi è posato, l’anello di fidanzamento, lo bacia “questa è la mia promessa, ricordi?.... molto presto la porterò all'altare”…
  
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