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Autore: perue_ale    06/05/2015    1 recensioni
"Mamma, non dire stronzate. Sii seria, cosa sta succedendo?"
"Devi fidarti di me Selene, noi abbiamo dei poteri. Siamo speciali. Tutte le primogenite della nostra famiglia sono Streghe bianche ed abbiamo tutte gli stessi talenti, solo che si sviluppano diversamente in ognuna di noi."
"Streghe bianche..ti sembra il momento adatto per prendermi per il culo?" mi sembrava un enorme scherzo di cattivo gusto e, ripensandoci, anche oggi mi sembra sia così.
Genere: Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: Lime | Avvertimenti: Incompiuta
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Avevo appena spento la sveglia ed avevo tutte le intenzioni di chiudere nuovamente gli occhi per non dover affrontare questa giornata, ma a quanto pare Pirilla, il mio cane, non era dello stesso parere e quando abbaió per la terza volta mi arresi e mi alzai.

Le misi il guinzaglio ed uscimmo a fare una passeggiata, l'aria fresca mi svegliò completamente ed il sole che spuntava mi fece sperare che oggi sarebbe stato meno deprimente di quanto mi aspettassi.

Tornai a casa per farmi una doccia veloce ed andare in fretta a lavoro, fossi arrivata di nuovo in ritardo la mia collega mi avrebbe odiata.

"Incredibile, Selene è arrivata! Bisogna festeggiare", Beatrice non aveva tutti i torti, succedeva raramente io fossi puntuale.

"Beh, mi merito un caffè quindi..mettiti al lavoro Bea!", la spugna che stava usando per lavare le tazzine mi centrò in piena faccia e sentii un paio di clienti abituali farsi una risata.

La giornata passò in fretta, grazie soprattutto al fatto che l'odiosa Clarissa fosse stata licenziata, era complicato per lei capire che essendo una cameriera avrebbe dovuto servire lei e non viceversa.

Tornai a casa sicurissima che Carola, la mia coinquilina, mi stesse aspettando in preda a crisi di pianto e con una scorta di cioccolato e gelato.

"Ciao, stasera usciamo?" il saluto di Carola mi lasciò moooolto colpita, dato che il giorno prima era stata lasciata dal fidanzato con cui era in procinto di sposarsi.

"Non me l'aspettavo, comunque certo! Andiamo al pub che inaugurano qui vicino?", avrebbe dovuto essere un ottimo posto, lontanto da quello stronzo di Andrea, il suo ex.

Dopo un controllo accurato del profilo facebook di Andrea e la conferma quasi totale che non sarebbe stato al Black Dragon, passammo il pomeriggio a risistemare la casa, sembrava non facessimo pulizie da mesi.

Alle dieci andammo a vesitrci e decisi di indossare un vestito nero che aspettava di essere messo da decisamente troppo tempo e quella poteva essere la serata adatta.

Carola aveva deciso di osare con un vestito molto molto corto e dei tacchi vertiginosi, se avesse bevuto avrei dovuto controllarla a vista, ma era comunque meglio della serata che avevo immaginato.

Il Black Dragon era uno spettacolo, appena entrati sembrava di essere in un altro mondo, dopo pochi minuti dall’apertura, un'infinità di gente si riversò all'interno del locale e ringraziai mentalmente Carola per aver voluto uscire così presto e per la sua conoscenza con Ettore, il proprietario.

Ad un certo punto Ettore venne a salutarci e quando Carola me lo presentò, ebbi una strana sensazione, come se ci fossimo già conosciuti, e probabilmente dovette averla anche lui, perché rimase a parlare molto più di quanto mi aspettassi dato il casino nel locale e il fatto che probabilmente avrebbe dovuto occuparsene lui.

"Potrei avere il tuo numero?" la domanda mi era uscita di getto, non ci avevo pensato, ma ormai il danno era fatto.

"Certo, mi farebbe piacere" prese un biglietto e mi scrisse il numero, chiedendomi di mandargli poi un messaggio così che potesse salvarsi il mio numero.

Tornò al suo lavoro e devo dire che aveva un atteggiamento molto sensuale e gli occhi azzurri avevano sempre esercitato un certo fascino su di me, soprattutto se sommati ad un bellissimo volto.

Forse ero stata più distratta del previsto, perché quando mi girai mi resi conto che Carola era su un tavolino che si dimenava come una pazza e sembrava gli altri clienti apprezzassero, ma appena iniziarono ad allungare le mani la feci scendere, anche se mi valse qualche insulto.

Viste le sue condizioni decisi di riportarla a casa e mi maledissi per non essere venuto in auto, trascinarla non era comodo.

Appena arrivammo a casa, arrivò il momento che avevo temuto.

"Quel figlio di puttana! Cosa me ne faccio del vestito, dei vestiti delle damigelle..cazzo,cazzo,cazzo!" la bomba era esplosa e non sarei stata in grado di fermarla in nessun modo, quindi mi attrezzai, fazzoletti e gelato mi avrebbero dato una mano.

"Non lo so Ca, vorrei poter dire qualcosa per farti stare meglio, ma non credo sia possibile. Però se vuoi andare a distruggergli la macchina io sono disponibile", Carola scoppiò a ridere, Andrea era ossessionato dalla sua macchina,  probabilmente avrebbe finito per sposare lei.

Passammo la nottata ad insultarlo, senza pensare ai disastri che aveva portato con sé la lora rottura, ci avremmo riflettuto nei giorni a venire.

Il mattino seguente ero distrutta e non osavo immaginare come potesse stare Carola, che aveva bevuto il doppio di me ed in più era a lavoro, e suo padre, anche suo datore di lavoro, non avrebbe visto di buon occhio un doposbronza.

Mentre ripensavo alla serata, mi venne in mente Ettore e mi ricordai del messaggio che dovevo mandargli..chissà se si ricordava di me.

Beh, avrei aspettato..adesso dovevo ricominciare i soliti giri per negozi, prima o poi ne avrei trovato uno adatto a me, e alla quantità immensa di fiori che sommergevano il balcone.

Ormai ero alla ricerca da mesi, era sempre stato il mio sogno quello di avere un'erboristeria, e dopo aver scoperto quello che ero non avevo avuto più avuto alcun dubbio.

Mia madre prima di morire, mi aveva raccontato tutto della nostra famiglia, era una conversazione che non avrei mai dimenticato..

"Selene, ti devo parlare..avrei voluto tu fossi più grande, ma ormai non c'è più tempo. La tua bravura con i fiori, le sensazioni che hai, le premonizioni che avrai hanno una spiegazione"

"Premonizioni, mamma sei impazzita?" mi scappoò una risata, ma il suo viso era serio come non lo avevo mai visto e continuava a fissarmi come se dovesse dirmi qualcosa di doloroso.

"Non sono pazza..sto morendo"

"Cosa??? E me lo dici così? Mi stai facendo preoccupare!"

"Non c'è nulla di cui preoccuparsi..noi ci troviamo sempre". Non riuscivo a capire come potesse parlare così serenamente della sua morte, come se la cosa non mi avrebbe distrutta e, soprattutto, cosa significassero queste frasi assurde.

"Mamma, non dire stronzate. Sii seria, cosa sta succedendo?"

"Devi fidarti di me Selene, noi abbiamo dei poteri. Siamo speciali. Tutte le primogenite della nostra famiglia sono Streghe bianche ed abbiamo tutte gli stessi talenti, solo che si sviluppano diversamente in ognuna di noi."

"Streghe bianche..ti sembra il momento adatto per prendermi per il culo?" mi sembrava un enorme scherzo di cattivo gusto e, ripensandoci, anche oggi mi sembra sia così.

"Ti ho mai mentito? Abbiamo solo più pochi mesi e devo insegnarti un'infinità di cose..direi di cominciare da quelle positive, i poteri.

Raggiunti i 17 anni ciascuna di noi ha premonizioni, riesce a percepire gli stati d'animo delle persone che la circondano, comprende quali piante e fiori possano alleviare le altrui sofferenze e poi ci sono i più difficili da gestire, la lettura del pensiero e la possibilità di convincere chiunque a fare ciò che vuoi".

"Ok, prendendo per buono quello che mi stai dicendo, quando aspettavi a dirmelo? Ho 15 anni" non era possibile, stavo iniziando a crederle.

"Non lo so, volevo che vivessi serenamente, senza questi pensieri..adesso prometto ti dirò tutto."

E da quel giorno cominciarono una serie di lezioni, che mi portarono alla conoscenza completa di me stessa ed al contempo alla perdita di mia madre.

Lo squillo del telefono mi riportò al presente, appena risposi Carola mi stordì con un miliardo di parole, tra il padre, l'ex e un feroce mal di testa, la sua giornata era veramente una merda. Le promisi una cenetta con i fiocchi ed una tisana, ormai sapeva che funzionavano sempre e per qualsiasi cosa.

Salii in macchina per andare al lavoro, e iniziai ad avvertire quella strana sensazione che precedeva sempre una premonizione..oggi avrei trovato il mio negozio, ma qualcosa di spiacevole accompagnava questa notizia positiva.
   
 
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