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Autore: Jenny3003    06/05/2015    0 recensioni
Mi chiamo Jenny, ho 14 anni e sto per partire per la Puglia, lasciando tutti gli amici e tutta la mia famiglia per ben 3 mesi e mezzo. I pugliesi mi rimarranno nel cuore ? Oppure no ? Cosa succederà ? Incontrerò nuovi amici e/o nuovi amori ? Non lo so, ma di sicuro qualcosa succederà, e forse anche più di una...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Passeggiavamo uno affianco all'altro. Entrambi ci guardavamo e spesso ci scambiavamo delle parole. Si capiva che lui si stava vergognando del silenzio, allora gli chiesi "Vuoi ascoltare la musica?", lui facendomi un cenno con il capo gli passai una cuffietta, e iniziammo ad ascoltare le canzoni del MP3. Ero ormai lontana dalla mia casa, ed erano le 21:30, sicuramente gli altri saranno tornati dalla cena. Mi facevano male le gambe, dopo una lunga giornata di corse, e gli chiesi se ci potevamo sedere su una di quelle panchine lì vicino. Ci siamo avvicinati ad una panchina sotto un salice piangente. I salici erano rari lì in Puglia, ed erano i miei alberi preferiti per l'appunto. Ci sedemmo vicini, e ci guardammo per un lungo periodo: aveva due occhi marroni, profondi, pieni di vita. Ci perdevo la testa i quei occhi, era come sprofondare nell'oceano. Quella sera c'era un pò di venticello, che rinfrescava l'aria ormai umida. I lunghi rami del salice ci sfioravano i capelli e qualche volta passava una macchina che illuminava la strada principale. C'era solo un lampione lì vicino, che quel poco che illuminava bastava per intravedere la cima del cipresso. Mi piaceva quel posto. Ci sarei sicuramente ritornata ora che sapevo la strada. Ad un tratto mi chiese "Allora... ti piace la Puglia?" io guardando nei suoi occhi gli risposi "Si, per ora quel poco che ho visto in questi due giorni mi è piaciuto tutto, dall'ambiente, al cibo, alla casa... insomma tutto" "Anche le persone ?" mi disse ridacchiando. Io facendogli un sorriso mi girai verso il cielo e osservai le stelle, che splendevano nel cielo ormai totalmente buio. Dopo un pò ci ricordammo che dovevamo tornare vicino casa mia, e allora iniziammo a ritornare indietro suoi nostri passi. Poi lui mi domandò "Ti da fastidio se qualcuno ti spettina i capelli o se solamente te li tocca?" io perplessa risposi "ehm.. no, non sono come quelle ragazze che appena le vengono un ciuffo fuori posto si scandalizzano... ma perché questa domanda?" Appena finì di dire la frase lui mi iniziò a scombinare tutti i capelli, e io per vendetta iniziai a rincorrerlo per spettinarlo a mia volta. Tra risate e corse, arrivammo a casa mia, dove trovammo già tutti, che vedendoci tornare, chiesero immediatamente dove eravamo finiti. Noi facendo finta di nulla, ci unimmo a loro e riprendemmo a giocare. Per tutta la serata non ci siamo detti una parola, finchè insieme agli altri non ci salutammo per rientrare in casa. Erano le 00:30 e stavo guardando con il computer le ultime notifiche, e vagando tra profili dopo profili arrivai al suo profilo. Mi sorpresi della mia bravura da stalker e pensandoci un pò su, gli inviai la richiesta d'amicizia. Chiusi il computer e andai a dormire, immaginando la scena in cui stavo con lui sotto il salice piangente.
   
 
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