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Autore: ketyblack    06/05/2015    1 recensioni
Una nuova fanfiction senza alcuna pretesa che narra del passaggio dal vecchio InoShikaCho al nuovo, ai loro figli, quindi il cambio della guardia. I nuovi futuri capi clan compiono il primo passo verso la loro lunga e gloriosa carriera ninja.
Non ho molto da dire nell'introduzione e sono abbastanza pessima a scriverle, comunque leggete e capirete tutto!
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Choji Akimichi, Ino Yamanaka, Shikamaru Nara | Coppie: Sai/Ino, Shikamaru/Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Earrings

 

 

Mancavano due giorni, solo due stramaledettissimi giorni.

 

Poi se ne sarebbe andato. Per sempre. A vivere nel deserto.

 

Proprio lui, poi, che odiava il caldo torrido più di ogni altra cosa. Proprio lui che considerava seccante qualsiasi cosa o attività che non fosse dormire o guardare le nuvole.

 

“Sei cambiato, sai, vecchio mio?” gli disse Choji quella sera a cena, lui alzò lo sguardo con fare interrogativo.

“Cioè?”

“Ci sei cascato in pieno, eh? La nazista della sabbia ti tiene per le palle, garantito!” esclamò gioviale l'Akimichi continuando ad abbuffarsi di carne alla piastra.

“Concordo con Choji, sei così sottomesso che tra due giorni lascerai tutti i tuoi compagni del villaggio per andare a Suna. Se non altro avrai un colorito invidiabile tutto l'anno!” lo prese in giro Ino seduta dall'altra parte del tavolo.

“E non fare la melodrammatica, per la miseria! Non vado mica in capo al mondo!” minimizzò lui, come se tre giorni di viaggio fossero poca cosa. Quanto era dolce mentire a sé stessi.

“Bene, allora scordati di farmi da testimone al matrimonio!” incrociò le braccia la bionda.

“Ma se sei single, Ino! Con chi ti dovresti sposare?” chiede lui con un mezzo sorriso divertito.

“Ragazzi! È una delle ultime sere tutti e tre insieme, potete evitare anche solo per un momento di fare come cane e gatto?” tuonò Choji brandendo poi un bicchiere di sakè per fare un brindisi.

“A Shikamaru e alla sua nuova prigion...cioè, casa! Auguri, amico!”

“Auguri, traditore!” lo sbeffeggiò Ino brindando alla sua salute.

 

Dopo qualche giro di sakè Choji crollò rovinosamente sul bancone del ristorante e furono cacciati fuori per il baccano che stavano facendo. Infatti dopo l'ultimo brindisi che doveva essere qualcosa simile a “e brindiamo a cavolfiori e agli appendini” la situazione stava sfuggendo di mano ed erano tutti e tre parecchio ubriachi.

 

Una volta scaricato Choji a casa con tanto di urla rabbiose della signora Akimichi, Ino e Shikamaru si avviarono verso casa.

“Sei proprio un traditore, eh!” lo punzecchiò lei dandogli una spallata che per poco non lo fece sbilanciare.

“E tu una seccatura...” sbottò lui cercando di mantenere un contegno. Proprio quei momenti gli sarebbero mancati, quella quotidianità, i suoi vecchi amici, il suo piccolo villaggio dove era nato. Ma perché doveva proprio partire? Non poteva trasferirsi lei? Ah, donne!

“Mi mancherai, Shika, davvero!” e così dicendo l'abbracciò forte, cogliendolo alla sprovvista. Lui le passò una mano tra i lunghi capelli biondi e sospirò.

“Anche tu, Ino. Ma ricordati che sarai sempre con me, ricordi?” la bionda spalancò gli occhi interrogativa. Che stava dicendo?

Shikamaru sorrise semplicemente e si tirò su la manica della maglia, e ricordò subito. Sul polso del Nara spiccavano delle grossolane incisioni, ormai cicatrizzate.

 

I.S.C.

 

“Perché noi siamo InoShikaCho, giusto? I nostri clan veglieranno sempre gli uni sugli altri... e io veglierò sempre su di voi, ragazzi!” Ino scoppiò in un pianto liberatorio, anche lei e Choji avevano le stesse incisioni di Shikamaru. E sarebbero stati sempre insieme.

“Non puoi andartene a Suna, è ingiusto! Dovresti essere il nuovo capo del clan Nara dovresti fiancheggiare me e Choji, tramandare i tuoi orecchini, cazzo, no!”

“Lo so, ma non preoccuparti, andrete benissimo, e ci sarà comunque un mio sostituto, no?” con un ultimo sorriso la lasciò davanti casa e le diede il suo addio.

 

Cinque anni dopo. Konoha.

 

 

 

Era autunno, non faceva caldo, anche se in quel paese il caldo torrido non esisteva.

 

Non c'era sabbia intorno a lui, passeggiava per i corridoi di una casa che conosceva bene. Dal suo giardino poteva chiaramente vedere la faccia di un baka scolpita nella nuda roccia.

 

“Papà, papà! Sono arrivati la zia Ino e lo zio Cho! Dicono che sia una questione importante!” un bambino gli corse in contro, era Shikadai, suo figlio, era appena entrato all'Accademia.

“Arrivo, arrivo!” sbuffò il Nara avviandosi pigramente verso la cucina.

 

Nella piccola cucina troneggiava la figura imponente di Choji e, accanto a lui, la biondissima Ino.

Il Nara sospirò pesantemente, aveva già capito tutto, i loro figli erano diventati a tutti gli effetti apprendisti ninja, e avevano formato la nuova generazione della formazione InoShikaCho.

“Zio Shikamaru!” due bambini gli piombarono addosso abbracciandogli le gambe.

“Inojin, Chocho! Lasciatelo stare!” li richiamò Ino.

Temari fece capolino dalle tende della cucina e sorrise vedendo il proprio compagno sereno, era stata una scelta saggia quella di tornare alla Foglia.

“Allora, oggi siete diventati studenti dell'Accademia, significa che ormai siete apprendisti ninja a tutti gli effetti e, come tali, dovete rispettare il codice d'onore dei nostri clan!” Shikamaru, però, non volle dire di che cosa si trattasse, anche lui era rimasto terrorizzato a suo tempo.

Ricordò con un sorriso che Ino li aveva presi per mano entrambi e li aveva fatti entrare nel negozio che faceva i buchi alle orecchie. Ricordò di come lei non avesse battuto ciglio e di come lui e Choji si fossero messi a piangere come delle fontane. Per fortuna Temari non era venuta a conoscenza di quell'aneddoto, altrimenti, altro che crybaby!

“E quindi il clan Sarutobi ci ha donato questi orecchini e ognuno di voi dovrà farsi i buchi alle orecchie e...” i bambini non lo fecero finire. Chocho sembrava entusiasta all'idea di essere la prima tra le sue amichette a farsi i buchi alle orecchie, stessa cosa non si poteva dire di Shikdai e Inojin.

“Che schifo, gli orecchini li hanno le femmine!” si lamentò il biondino.

“Ma non possiamo usare quelli finti? Intanto non se ne accorgerà nessuno!” continuò Shikadai per non dare l'impressione di essere terrorizzato.

“No. Non si può, è la tradizione e oggi andremo tutti insieme!” tuonò Ino squadrando bene il figlio, se gli sguardi avessero potuto uccidere.

 

La vecchia guardia InoShikaCho accompagnò la nuova generazione fino a davanti al negozio di orecchini. Da lì fecero cenno ai piccoli di entrare da soli.

Gli si riempì il cuore di gioia quando videro Chocho prendere per mano i suoi compagni di squadra e portarli dentro.

“Dite pure a Inojin e Shikadai di prepararsi ad anni di tirannia. Oh, che bei ricordi!” esclamò Ino nostalgica facendo spuntare un mezzo sorriso anche ai suoi vecchi compagni.

 

Il cambio della guardia era appena avvenuto, ma non era poi cambiato così tanto.

 

L'ANGOLO DI KETY
Eccomi di nuovo qui con una one-shot, semplicissimissima e senza alcuna pretesa sul trio che io amo di più! Mi sono chiesta come sarebbe andata quando fosse toccato alla “New Generation” di InoShikaCho affrontare l'argomento orecchini e da lì è uscito questo scempio! Spero possa comunque piacere a qualcuno!

Vi abbraccio tutti quanti e alla prossima!

ketyblack

  
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