Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Coleottero    06/05/2015    0 recensioni
E forse il fuoco non è solo sinonimo di morte
Forse il fuoco può portare nuova vita
Dalle ceneri la Fenice può risorgere
Ma c'è un problema:
è solo una bambina
~Dan R. Jumper~
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Tristan mi hai sorpreso e deluso -
-Lo ammetto, mi sono sbagliato!-
-Ma non è da te-
-Lo so ma…-
-Shhhh! Si sta svegliando-
-Non è colpa mia se il suo fisico non sopporta gli Squarci-
-Shhhh!-

Jenny aprì gli occhi.
Le voci le erano arrivate ovattate e lontane, ma adesso che si stava riprendendo e stava mettendo a fuoco iniziava a rendersi conto di cosa aveva appena sentito  -Cosa sono gli Squarci?- chiese con voce flebile.
Il vecchietto incartapecorito che si ritrovava davanti scoccò un'occhiataccia a Tristan.
-Niente cara. Ti senti meglio?-
-Sì- si mise seduta -Come ha fatto Tristan? A fare quella cosa con il fuoco-
-Di cosa stai parlando tesoro? Fuoco? No, tu sei caduta da un muretto, hai picchiato la testa e hai perso i sensi. Questo ragazzo stava passando di lì, ti ha trovata e ha chiamato l'ambulanza-
Jenny sbattè gli occhi perplessa -No… io non sono caduta. Non cado mai-
-Beh, a meno che tu non ti sia addormentata sul marciapiede non vedo altre opzioni-
Jenny non polemizzò troppo, ma lei sapeva cosa aveva visto. 
Venne scortata a casa e lasciata davanti all'uscio.
Suonò il campanello e suo papà corse ad aprire -Jenny! Sei tu! Cielo quanto ci hai fatto preoccupare! Ma dov'eri?? Entra, entra- poi corse al piano di sopra facendo le scale quattro gradini alla volta -Tesoro! Jenny è tornata!-
"L'ospedale non ha avvertito i miei genitori? Forse non era un vero ospedale…ci avevo visto giusto, ma a questo ci penserò dopo, ora devo capire cosa raccontare" riflettè Jenny. Lo sguardo gli scappò fuori dalla finestra e vide che aveva piovuto.
-Jenny!- esclamò la mamma -Mi hai fatto stare tanto in pensiero! Dove sei stata??-
-Il fatto è che ha piovuto e mi sono dovuta riparare sotto una tettoia per non bagnare la cartella-
-Potevi fare uno squillo!-
-Eh… il cellulare mi è caduto in una pozzanghera, ma adesso funziona-
I genitori discuterono a lungo di questa faccenda ma poi il discorso si perse. 
Dopo cena Jenny scrisse un messaggio a Tristan "Io ti ho visto. So che non è stata la mia immaginazione"       
Il ragazzo non le rispose. 
Il giorno dopo era di nuovo assente. 
Jenny era infastidita. Lei sapeva quello che era successo, ma era così surreale che sarebbe bastato ancora poco per farle credere di essersi immaginata tutto.
Però non le faceva neanche male la testa… se l'avesse battuta ci sarebbe stato almeno un livido…
In quei giorni sua mamma venne sempre a prenderla in auto, temendo che l'accaduto che l'aveva fatta così preoccupare  potesse ripetersi. Ma dopo un po' che le cose andavano bene decise di lasciare tornare Jenny a casa da sola. 

Venerdì, Tristan tornò a scuola di venerdì. Con il disappunto dei professori. 
Jenny si disse di essersi quasi dimenticata di lui, ma in realtà non c'era stato giorno in cui non l'avesse pensato.
I giorni correvano veloci, il tempo le sfuggiva di mano, troppo concentrata sui suoi pensieri.
Lunedì, non si era quasi accorta del weekend, passato tra i libri e la tv. 
E proprio all'inzio di una nuova, stressante settimana, Tristan le rivolse di nuovo la parola -Ho pensato … che potrei accompagnarti a casa, se ti va - Jenny boccheggiò -Dici davvero??-
-Certo-
-Allora va bene!- rispose Jenny con la voce di un tono più acuta del normale.

Un paio di ore dopo stavano camminando a fianco a fianco sulla stradina percorsa dal muretto arancione, con i passi che rimbombavano tra le pareti esterne delle case.
Jenny portava il vocabolario di italiano in mano, non nello zaino, e lo stringeva così forte che le nocche erano sbiancate. Tristan si fermò -Ascolta… io so che ti ricordi cos'è successo, è importante che tu non lo dica a nessuno -
Jenny spalancò gli occhi e per poco non le scivolò di mano il dizionario  -Lo sapevo!- fece un saltino -Sapevo di non essermi immaginata tutto!-
-ehm…. Già. Non dirlo in giro, ok?-
-Aspetta, prima spiegami come hai fatto a fare quella cosa con il fuoco!-
Lui la fissò gelido -No-
E proseguì superandola. Lei si girò di scatto -Oh andiamo! Ho sempre voluto avere qualche potere magico! Voglio imparare anch'io-
-Questa- ringhiò lui voltandosi -Non è semplice magia. Sono segreti che l'ordine dei Roof Jumper si tramanda da secoli e NESSUNO al di fuori della famiglia ne è mai venuto a conoscenza-
-Aspetta… Tristan R. Jumper… R sta per Roof quindi. Ma che cognome stupido "saltatore di tetti"!-
Tristan grugnì -Parli tu, Riseson- si bloccò di colpo, con la bocca semiaperta.
-Che c'è, non è così male-
-No niente stavo pensando… no niente-
Jenny si imbronciò. Il suo comportamento era alquanto infantile, ma non le importava. -Ma uffa io voglio che mi spieghi tutto!-
-Ho introdotto questo discorso solo per chiederti di non parlarne-
-Non ne parlerò … se prima mi spieghi! Cos'è l'Ordine dei Roof Jumper di preciso?- Jenny sbattè un piede per terra. Partì una scintilla, ma nessuno se ne accorse.
-Nascondiamo agli occhi delle persone comuni verità che non accetterebbero e intanto andiamo alla ricerca della reincarnazione della Fenice, che però non siamo gli unici a cercare- Tristan si tappò con entrambe le mani la bocca ed imprecò, poi alzò gli occhi al cielo -Come.... come è possibile?!?! Io non volevo risponderti! Ecco, ora sono nei guai. Arriva Venius-
-Chi è?- 
Ci fu un tuono e l'aria davanti a loro iniziò ad incresparsi, come l'effetto del caldo in una giornata di sole.
Un vortice di fuoco prese vita dal nulla e scorticò la strada, sollevando pezzi di asfalto e ciottoli.
-Sono io- rispose con voce tonante un vecchietto che uscì dal turbine di fiamme.
Jenny lo riconobbe subito, si trattava del vecchietto che si era ritrovata davanti dopo essersi risvegliata in "ospedale ".
-Tristan- disse l'uomo con voce dura. 
​-M-mi dispiace davvero non volevo dire niente ma le parole mi sono scivolate fuori contro la mia volontà- balbettò lui.
-Non ti preoccupare, lo so. E so anche perchè, sono stato così cieco a non riconoscerla prima- Tristan lo guardò confuso e gli occhi dell'anziano scintillarono -L'hai trovata-
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Coleottero