Serie TV > Shameless US
Segui la storia  |       
Autore: gege91    07/05/2015    0 recensioni
" Ma di cosa aveva bisogno realmente? A questa domanda ancora non era riuscito neanche lui a rispondere, sapeva che da quel mese maledetto un pezzo di lui era morto, ma era troppo testardo per ammettere a se stesso che quel pezzo mancante portava il nome di Mickey Milkovich. Cercava spesso di non pensare a Mickey, al suo sorriso, ai suoi occhi. Faceva in modo di non passare mai davanti a casa sua, non entrava mai all’ Alibi e chiamava sempre Svetlana prima di passare da lei, per paura di trovarlo lì. Era strano come fossero riusciti a non incontrarsi mai dopo la rottura."
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ian restò un’ altro giorno in’ ospedale, lui e Mickey erano quasi sempre insieme. Mickey non se ne andava quasi mai da lì, aveva davvero paura di lasciare Ian da solo, voleva tenerlo sempre sotto controllo. I dottori chiesero a Fiona se volesse mandare Ian in un centro psichiatrico per qualche giorno prima di riportarlo a casa, lei pensò che fosse meglio parlarne con lui prima di decidere qualsiasi cosa. Uscì dalla sua camera dopo un’ora con il viso rigato di lacrime ma con un’ ampio sorriso sul volto, i suoi fratelli e soprattutto Mickey erano lì ad aspettare con ansia di sentire cosa avesse deciso, lei guardò il dottore e disse soltanto << Torna a casa, con noi>>. Mickey non sapeva come lo facesse sentire questa notizia, in fondo era contento di riavere Ian con se, e di non dover aspettare altri giorni, ma era anche preoccupato per lui, avrebbe potuto di nuovo farsi del male. Il moro accantonò questi pensieri perché Ian gli aveva raggiunti, pronto per tornare a casa. Tutti andarono verso la macchina, Ian rimase indietro facendo capire a Mickey che voleva parlargli lontano dalla sua famiglia, << Tu resti con me? Cioè stai da noi, sempre se ti va, certo.>> . Mickey non riuscì a fare a meno di notare che Ian era davvero adorabile con quest’aria timida che aveva di chiedergli le cose, <>,rispose facendogli l’occhiolino. I due si recarono alla macchina ridendo e spintonandosi tra loro. Quella sera Lip concesse la sua stanza ai due ragazzi, e decise di dormire nella sua vecchia camera con Liam. Mickey era contento di dormire finalmente in un letto grande abbastanza per contenere entrambi, e di poter avere finalmente Ian tra le sue braccia per notti intere. Quella notte i due erano davvero stravolti, così appena si misero a letto si addormentarono subito, Ian con la testa sul petto di Mickey, e Il moro con le sue mani stringeva il petto di Ian. La mattina seguente Mickey si svegliò pronto a dare le medicine ad Ian, mesi prima doveva costringerlo a prenderla, ed Ian in un certo modo non lo sopportava per questo, ora sperava che davvero non fosse così. Notò che Ian era già sveglio, era accanto al comodino, con indosso solo un asciugamano, stava prendendo le sue medicine, da solo, senza che nessuno gli dicesse niente. Mickey era avvero sorpreso, si avvicinò lentamente e gli strinse le braccia intorno al petto. Ian girò lentamente il volto, diede un bacio sulla guancia a Mickey e gli disse << Scusa, non volevo svegliarti. Puoi rimanere ancora letto se vuoi>>, e continuò a prendere le ultime pastiglie. Mickey vide un foglio piegato in più parti accanto ai flaconi delle medicine, e chiese ad Ian cosa fosse. Il rosso si staccò da lui, e si mise seduto sul letto con un’espressione seria in volto,<< Non ti sei chiesto perché stessi prendendo le mie medicine da solo? Lo so che ti sei svegliato presto pensando che avresti dovuto costringermi per prenderle>>, disse rivolto a Mickey. Lui rimase in piedi e si morse leggermente il labbro, << Beh in verità si, mi ha sorpreso vederti fare tutto da solo, ma comunque non hai risposto alla mia domanda>>, rispose questa volta sedendosi accanto ad Ian, che ancora lo fissava con uno sguardo così intenso da fargli rivoltare le budella e fargli battere il cuore a mille,<< E’ un mantra. Una lettera che ho scritto come promemoria da leggere ogni volta che non mi va di prendere le medicine o ogni volta che penso di fare qualche stronzata>>,disse mostrando il suo polso ancora fasciato. << Hai voglia di dirmi che hai scritto?>>, chiese dolcemente Mickey posando una mano su quella di Ian. << Ho scritto che sono forte, che devo resistere. Ho scritto quanto dolore ho provocato alla mia famiglia e a te con il mio comportamento. Non voglio più far star male nessuno, io voglio essere quello che consola i miei fratelli, non quello che causa il loro dolore. E poi cazzo Mickey, non puoi immaginare lo sguardo che aveva Debbie quando mi ha trovato a terra, era lo stesso sguardo che avevo io quando vidi Monica in quello stato. Non posso, non posso davvero essere come lei, io so di non essere così, so che mentre capivo questo ti ho fatto soffrire, ma davvero io voglio essere migliore. Voglio esserci per la mia famiglia, voglio esserci per te. Per questo prenderò sempre le mie medicine, e terrò questa lettera con me ogni volta che sentirò di crollare.>>,disse Ian con gli occhi lucidi. Mickey chiese al rosso se era questo quello che aveva detto a Fiona per farlo tornare a casa ed Ian annuì con un sorriso lieve sul volto, poi Mickey lo strinse forte contro il suo petto e gli disse, << Ricordati che ci sono anche io, non ti farò mai più andare via da me stronzo. >>. Ian non aveva bisogno di sentire altro, si chinò per baciare Mickey, le loro mani stringevano il corpo dell’altro, Ian spoglio velocemente Mickey, aveva il bisogno repellente di sentirsi dentro di lui, ora e subito, lo desiderava da chissà quanto tempo, che non riuscì più a resistere, e fece capire a Mickey le sue intenzioni, ma Mickey era di un’altra idea. Si mise seduto sopra ad Ian, e slaccio l’asciugamano, fissò il suo corpo marmoreo che tremava d’eccitazione sotto le sue mani, iniziò a baciare la pelle del collo, le spalle, i suoi pettorali, assaporò quella dolce pelle alternando lingua e labbra, mentre con la sua mano strinse il membro di Ian. Il rosso, non riuscì a trattenere un gemito, che fece eccitare ancora di più Mickey così prima che Ian venisse tra le sue mani, imprigionò la punta del suo sesso con le labbra e prese tutto il suo orgasmo. A questa scena Ian non riuscì più a trattenersi, ribaltò le posizioni e dopo essersi messo preservativo e lubrificante, imprigionò i polsi di Mickey con le sue mani ed entrò in lui. Era davvero stupendo stare dentro di lui, lo faceva sentire potente, amato, lo faceva sentire vivo. Quel giorno fecero l’amore per svariate ora, che non si presero neanche la briga di andare a lavoro. I giorni passavano ed Ian ogni mattina prendeva le sue medicine, Mickey lo accompagnava a lavoro, ed Ian la sera andare a prendere Mickey a lavoro. Andavano sempre a trovare Svetlana e passavano le ore a giocare con Yevgeny. Il week end andavano a far visita a Carl, e ogni tanto anche da Lip al college. La mattina finalmente Mickey entrava nel locale dove lavora Ian a fare colazione, invece di spiarlo tramite un vetro. Notava con piacere che Ian era cambiato, anzi sembrava tornato il solito Ian, anche se negl’ultimo giorni lo trovava spesso pensieroso. Per un po’ cercò d’ignorare la cosa, sperando che passasse, ma quando notò che non era così capì che doveva provare a parlarci. Quella sera erano tutti seduti al tavolo pronti a mangiare, Ian era stato in silenzio tutto il pomeriggio, e Mickey iniziò davvero a tremare pensando alle mille cose che potrebbero aver causato quel comportamento. Ian si alzò dicendo che non aveva fame, prese una sigaretta e andò a sedersi fuori nel portico, Mickey cercò d’ignorare lo sguardo interrogativo dei Gallagher. Finito di mangiare posò il suo piatto nel lavandino e seguì Ian. Era nervoso, aveva paura che Ian volesse lasciarlo, che forse non stesse più bene con lui come una volta. Trovò Ian seduto sugli scalini, con una sigaretta che penzolava tra le sue labbra e lo sguardo rivolto al cielo. Mickey pensò che non c’era cosa più bella del ragazzo che stava di fronte a lui, e questo lo fece agitare ancora di più avendo davvero paura che Ian volesse lasciarlo. Si mise accanto a lui e dopo aver fatto un grosso, grossissimo respiro disse, << Dai Gallegher sputa il rospo, a cosa stai pensando? Sembra che tu ormai viva con la testa tra le nuvole da giorni.>> Ian si passò la mano sul viso nervosamente,<< Ah, l’hai notato. No, niente lascia perdere, è tutto ok>>, disse cercando di evitare lo sguardo preoccupato del moro. << Cazzo ora mi fai agitare sul serio Ian, dimmi a che stai pensando>>,disse Mickey. Ian si alzò dai gradini e iniziò a camminare avanti e indietro, prima di parlare,<>,disse tutto d’un fiato. Fraintese l’espressione completamente sconvolta di Mickey e riprese a parlare nervosamente, << Cazzo scusa, sicuramente tu non vuoi andare via con me, avrai paura di badare a me tutto a solo e forse non vuoi neanche lasciare Yevgeny. Ho detto una merdata, dimentica tutto>>,Mickey guardava Ian che ancora si scusa e parlava a raffica, ad un tratto il moro iniziò a ridere si alzò, sapeva che c’era solo un modo per far star zitto Ian così avvinghiò il volto del rosso con le sue mani e lo baciò dolcemente, e tra le sue labbra sussurrò << Partiamo, fanculo tutti. Andiamocene via, solo io e te.>> , Ian non poteva crederci, gli chiese se fosse sicuro e Mickey come risposta lo baciò ancora i più, il bacio diventò cos’ intenso che Ian trascinò velocemente Mickey in camera. Passarono la notte a fare l’amore, a concedersi l’un l’altro, a parlare di dove sarebbero andati, di cosa avessero fatto, e poi si addormentarono con le mani intrecciate. Quella mattina Mickey si alzò prima del previsto, e andò in corridoio a fare una chiamata che durò per almeno venti minuti. Appena si fù svegliato, Ian raggiunse Mickey guardando con un’aria preoccupata, << Che c’è principessa, hai dormito poco questa notte?>>,lo prese in giro lui. Ian gli fece un gestaccio e gli disse che era ora di dire a suoi fratelli del loro piano di andarsene, << Riuscirai a non piangere quando glielo dirai? In fondo l’altro giorno abbiamo appurato che lo stronzo nella coppia sono io e tu sei quello sentimentale che piange sempre>>, disse scherzando. << Oh Mickey non fingere con me, sappiamo tutti che dentro di te si nasconde un’ orsetto dal cuore tenero>>, rispose il rosso ridendo e spintonandolo. Scesero di sotto, pronti ad’ affrontare i Gallagher al completo, quella mattina c’era anche Lip. La sera prima avevano parlato soprattutto di loro, Ian non avrebbe voluto abbandonarli, ma sapeva che prima o poi doveva staccarsi per vivere la sua vita, ma comunque aveva ribadito più e più volte che sarebbero tornati spesso per loro e anche per Yevgeny e che gli avrebbe aiutati finanziariamente, appena avrebbe trovato lavoro. A colazione prese coraggio e grazie anche al sostegno di Mickey, raccontò ai suoi fratelli quello che avevano intenzione di fare, i suoi fratelli erano un po’ restii a lasciarlo andare, avrebbero sentito tutti la sua mancanza, ma sapevano che allontanarsi da lì era la cosa migliore per lui e sapevano anche che lasciavano suo fratello in buone mani, Mickey aveva dimostrato più volte di amarlo e di saper prendersi cura di lui. Dopo pianti e un abbraccio generale dove fù incluso anche Mickey, Fiona chiese se avevano già un posto dove andare e un lavoro. Prima che Ian rispondesse, prese la parola Mickey,<< Ho parlato con Mandy prima, ha detto che per un po’ possiamo stare da lei. Oggi parla con un suo amico per un lavoro, dice che è il gestore di un supermarket in centro, potrebbe assumere me come sorvegliante e te come commesso, come i vecchi tempi. Almeno fino a quando non avremmo trovato di meglio. A te sta bene?>>, chiese ad Ian. Non c’era bisogno di sentire la risposta del rosso, perché aveva un sorriso che illuminava tutto il suo bel volto e gli occhi pieni di gratitudine per quel ragazzo che tanto amava. I due si preparano per partire nel week end, l’amico di Mandy aveva acconsentito ad assumerli e quindi erano pronti per lavorare il lunedì seguente. Per tutta la settimana non fecero altro che andare a salutare amici e parenti compreso Frank. Erano pronti a partire, era nel vialetto di casa Gallagher con le loro valigie, aspettando Iggy che veniva a prenderli, gli avrebbe accompagnati lui da Mandy. Nel vialetto c’era la famiglia Gallagher al completo insieme a Kevin e Veronica e Svetlana con Yevgeny. Tutti dispensarono abbracci, lacrime e parole di rassicurazione ai due giovani, quando furono pronti a partire. I due ragazzi salirono nel sedile posteriore, Ian aveva lacrime inespresse che si riflettevano nel suo sguardo, Mickey passò il braccio sulle sue spalle e gli fece appoggiare la testa sul suo petto. Baciò dolcemente Ian sulla testa, << Come ti senti, bello?>>, gli disse con le labbra appoggiate ancora su i suoi capelli. Ian alzò il viso, << Felice d’iniziare un nuova vita con te Mick.>> E si baciarono, dolcemente. Pronti per affrontare un nuovo percorso della loro vita, certo sicuramente non sarebbe stato facile, infondo niente lo è, soprattutto per loro, ma affronteranno tutte le avversità che troveranno insieme. Perché insieme, possono tutto, insieme sono una forza della natura.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Shameless US / Vai alla pagina dell'autore: gege91