Serie TV > La Spada Della Verità
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Autore: 50shadesofLOTS_Always    07/05/2015    1 recensioni
Il malvagio Rahl é ormai morto. La guerra é finalmente terminata,ma non i problemi. Kahlan dovrà tornare ad Aydindril e questo spezzerà il cuore di Richard,che però non é ancora pronto ad arrendersi... Forse però qualcosa potrebbe intralciare il loro percorso di vita. O meglio,qualcuno...
Genere: Drammatico, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cara, Kahlan, Nuovo personaggio, Richard, Zedd
Note: Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Non c'è magia più potente dell'amore'
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Richard era seduto alla scrivania che firmava dei rapporti di vari protocolli prettamente militare,ma che non avevano un'importanza troppo influente. Il sole filtrava dalla finestra alle sue spalle e lo scaldava piacevolmente durante il noioso lavoro. Stava rimuginando sull'episodio dell'anziana donna. Si chiese chi potesse avere un minimo interesse per u a fragile contadina indifesa. Si disse che probabilmente era solo un caso isolato.
Qualcuno bussò alla porta,distogliendolo dai suoi pensieri e qualcosa gli disse che non erano buone notizie << Lord Rahl... - la testa bionda di Cara fece capolino dalla porta socchiusa - La vostra presenza é fondamentale in sala del trono. La Madre Depositaria sta' avendo dei problemi con un uomo... >>.
Non attese spiegazioni ulteriori,che si alzò dalla sedia imbottita afferrando il fodero con la Spada che aveva lasciato appeso allo schienale della sedia. Scese le scale marmoree ed entrò a passo svelto nella grande sala,dove Kahlan sulla predella ma rigorosamente in piedi,parlava con un uomo che appariva agitato.
Rimase sorpreso dal portamento calmo della compagna,nonostante l'atteggiamento dell'uomo che perfino ad un occhi esterno poteva apparire anche pericoloso. Alla vista del Cercatore però,l'uomo si inchinò.
<< Chi siete? >> chiese Richard con voce calma,ma decisamente bassa e csrica di autorità.
<< Sono Jack,il figlio della donna a cui avete donato del denaro... >> disse mentre Kahlan,guardò il compagno visibilmente preoccupata.
<< Afferma che la madre é morta di peste... >> sussurrò per non farsi sentire da orecchie indiscrete. Richard inarcò le sopracciglia stupefatto da tale notizia. I capelli sulla nuca gli si rizzarono,segno che c'era di mezzo la magia. La prese sotto braccio e si allontanarono dall'uomo.
<< Kahlan,sei sicura che non ti stia mentendo? >> chiese a bassa voce.
<< É questo il punto: non riesco a leggerlo... >> confessò la donna in bianco e sul volto,trasparì del nervosismo.
<< Pensi che qualcosa lo stia oscurando dai tuoi poteri? >> continuò Richard fissandola negli occhi verdi. Si chiese però il perché non avesse avvertito la presenza di un incantesimo sull'uomo. Lui era il grado di percepirlo << Probabilmente un sortilegio... Ma per esserne sicura,devo confessarlo... >>.
Lui seppur dubbioso per una tale decisione,acconsentì con un lieve cenno della testa. Ella si voltò e in un attimo,fu vicino all'uomo che li fissò in attesa.
Fu allora che Richard si accorse di un'escrescenza sul collo dell'uomo. Un bubbone scuro come il carbone,nei pressi della giugulare. Afferrò Kahlan per un braccio e la ritrasse con forza prima che potesse anche solo sfiorarlo << Non toccarlo. Ha la peste... >> la ammonì.
L'uomo li fissò sgranando gli occhi.

****

Il cielo era grigio come gli occhi di Richard e le nuvole cariche di pioggia,attendevano il momento giusto per scatenare un temporale che avrebbe sicuramente riempito le cisterne dell'acqua.
Zedd,nella casa dell'anziana donna ormai deceduta,si guardava intorno con aria scettica,ma sorpresa. Non c'era niente in quella casa che facesse pensare il luogo d'origine della malattia. Uscì dalla catapecchia,lasciando il corpo,ormai freddo,di Jack sul pavimento. Guardò Richard e Kahlan che lo attendevano fuori.
<< Dobbiamo bruciare la casa per sicurezza. Il fuoco magico impedirà alla malattia di diffondersi. E per precauzione,faremo mettere dei pentoloni con acqua calda e le erbe mediche che vi indicherò, in ciascuna abitazione così da purificare l'aria >>. Richard fece cenno alle due Mord-sith,che udendo le parole del Mago,si allontanarono per ubbidire << Credi che sia collegata all'aggressione? >> domandò Kahlan al Vecchio che sollevò stancamente le esili spalle.
<< Non lo so. Ma questa malattia,non é nata dal nulla... - ammise guardando la casetta in legno - Sicuramente é meglio che la cosa resti fra noi... >>
<< Perché? - chiese Richard - Il popolo deve sapere... >> ribatté con convinzione. Kahlan lo guardò negli occhi. 
<< Richard, scateneresti solo il panico in questo modo... Non serve mettere paura di un qualcosa che é stata debellato... >>.
Richard non ammise la sua insicurezza nell'aver debellato la malattia,ma comunque la donna aveva ragione.
Era meglio non allarmare il popolo,non dopo la guerra contro Rahl << Che faremo poi? >> domandò al Mago mentre tornavano a palazzo.
Qualche passante li osservò stranito,ma vagamente contento di quella vista di speranza << Attenderemo delle risposte dal Fato... >> rispose il Vecchio.

****

Kahlan si stava spazzolando i capelli come ogni sera prima di coricarsi,mentre Richard tentava di cambiarsi. Era troppo nervoso per la faccenda della peste e più guardava l'enorme pila di scartoffie sulla scrivania,più non riusciva a sganciare la cintura dei pantaloni. Kahlan si alzò dalla specchiera riponendo la spazzola e si avvicinò al compagno. La pioggia batteva incessantemente sui vetri delle finestre,oscurati a metà dalle tende purpuree. Un tuono lontano preceduto da un lampo fece sussultare il Cercatore,che improvvisamente si ritrovò davanti la Depositaria.
<< Calmati... >> gli disse gentilmente. Lui sospirò.
<< É difficile essere Lord Rahl... >> ammise gettando fuori quei timori che lo perseguitavano giorno e notte. Lei sorrise bonariamente.
<< Guarda che stai andando bene... >> lo rassicurò posandogli una mano sul viso stanco.
<< Davvero? >> chiese lui ignorando la forte vicinanza della donna,che gli faceva accelerare il cuore.
<< Sì... >> mormorò lei con un altro sorriso. Uno di quelli speciali che rivolgeva solamente a lui. Un sorriso complice e sincero.
<< Che ne dici di dedicarti un po’ alla tua compagna? >> lo stuzzicò mentre la sua mano scivolava sul petto del giovane uomo,che sorrise attirandola un dolce abbraccio << Volentieri,Madre Depositaria... >> mormorò prima di baciarla con passione.
Le loro lingue giocarono sfiorandosi morbosamente mentre le labbra venivano assaporate con bramosia << Richard,ho paura... >> ammise la donna sottovoce. Lui la osservò << Paura di cosa? >> chiese un pò confuso da tale cambiamento.
<< Di farti del male... >> rispose lei quasi con ovvietà.
Lui le accarezzò il volto con una mano. Il pollice vagò sullo zigomo ora un pò arrossato.
<< Perché non provi a lasciarti andare? >> propose Richard stringendola di più a sé.
Lasciò vagare la sua mano sulla spina dorsale della donna in bianco,che rabbrividì di piacere per quel tanto amato tocco.
Le dita del Cercatore si soffermarono sulla cintura della vestaglia della Depositaria,che nonostante il terrore di poterlo rendere suo schiavo,era ormai persa in quel vortice di emozioni contrastanti che la trascinava verso quei desideri nascosti e mai provati e che invece avrebbe voluto sperimentare. Lasciò che Richard la lasciasse con la sottoveste mentre le posava dei baci sulla gola che lei espose,presa dal piacere di tale premure che nessun uomo avrebbe potuto donarle. Non un uomo che lei avrebbe voluto.  Richard la trascinò con sé,sedendosi sul bordo del letto e permettendo a Kahlan di sedersi a cavalcioni su di lui.
Si consumarono le labbra fino a che non mancò loro il fiato. Si fissarono negli occhi che ora bruciavano di un amore immenso e puro,alimentato dalle fiamme del desiderio umano di appartenersi nel corpo e nell'anima.
<< Ti amo... >> sussurrarono quasi all'unisono prima di tornare alla loro passione che ormai infiammava indelebile i loro corpi.
La toccò come mai prima di allora,saggiando quelle forme che aveva tanto amorevolmente agognato. Le accarezzò le cosce soffermandosi su ogni centimetro di pelle prima di stenderla sul materasso,sotto di sé così da poterla ammirare. Il viso arrossato,i seni prosperosi,il ventre piatto e quei fianchi sensuali che aveva sempre osservato fasciati dalla stoffa bianca. Era ormai dipendente da quello sguardo smeraldino e sapeva di poter più fare a meno di lei. La amava più della sua stessa vita.
Kahlan dal canto suo lo guardò interessata a quelle braccia che spesso l'avevano confortata in un affettuoso abbraccio e che adesso,la inchiodavano sotto la presenza erotica del Cercatore. Quel petto poderoso ora così esposto,su cui aveva versato tante lacrime e sotto al quale aveva sentito battere un cuore nobile. Gli occhi grigi le mozzarono il fiato in gola prima che entrambi cadessero vittime dei loro desideri d'amore.

   
 
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