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Autore: Plume de cristal    19/02/2005    1 recensioni
dalla bellissima canzone "insatiable" di Darren Hayes... "Mi accarezzi la schiena, percorrendo lentamente i segni in rilievo della tua passione, strappandomi un brivido, forse di paura, forse di piacere, e mi blocchi le braccia, afferrandomi i polsi strettamente e inchiodandoli sopra la testa, con un gemito animalesco, che poco ha a che fare con un umano. Mi fai male, ma non importa, perché questo è solo un gioco, il nostro gioco, mi trascini sino al letto a baldacchino, dove mi adagi come una bambola. Una bambola maledetta dal tuo infernale tocco. Ti amo e ti odio Tom Riddle…"Spero che commenterete in tanti!
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tom Riddle/Voldermort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La tana del serpente, una grotta buia e nera, come il cuore di chi ci abita, essere infernale cacciato dal paradiso, costretto

  Insatiable

 

 

L 

 

 

 

a tana del serpente, la bocca dell’inferno, luogo di peccati macchiato d’infamia, la mia casa.

Una grotta buia e nera, come il cuore di chi ci abita, essere demoniaco cacciato dal paradiso, costretto a rintanarsi nel ventre di madre terra per sfuggire ai raggi del sole per lui accecanti, Lucifero tentatore, mio amante, che ancora una volta mi ha chiamata al suo fianco, e per una notte, una notte soltanto, sarò io ad alleviare le sue pene, ad addolcire le sue carni, smorzare il fuoco che brucia all’interno di quel petto mortale, a colmare quella lussuria umana, che poco si addice ad un essere delle tenebre.

Stanotte solo una di noi entrerà nelle sue grazie, e a costo di sporcare le mie bianche mani con il sangue della gola lacerata delle mie avversarie, sarò io la vincitrice. Sono stata una brava cortigiana, adepta a soddisfare i più reconditi a perversi desideri del suo uomo, il suo sire, il suo signore, e io, schiava, benché non sia legata da catene d’oro o corde di seta, sono sempre pronta a tornare al fianco di colui che mi ha fatto scoprire un nuovo mondo, una danza selvaggia e animalesca che ha ben poco da fare con il sesso e ancor meno con l’amore, i segni sul mio corpo sono il suo modo di avermi, di esprimere i suoi sentimenti di giubilo e contentezza nell’ avermi ancora una volta domata nella mia abituale irrequietezza, e mi ricordano ogni giorno della mia monotona esistenza a chi sono realmente devota nella carne e nello spirito. Nessun altro potrà mai possedermi come mi possiede lui, con una violenza che rasenta il più forte sadismo, movimenti  ritmici e roventi, pulsanti e rabbiosi, carne contro carne, fino allo scemare dell’alba, un amore che diventa tortura. L’amore è un gioco, un gioco fatto di violenza, di complicità, di gelosia, passione sfrenata al limite della follia, sì, tra amore e follia c’è solo un piccolo baratro, che ormai io ho già saltato, non c’è limite alla crudeltà umana; lo so, sono abituata a tutto questo, davanti ai miei limpidi occhi di fanciulla sono stati compiuti i più efferati crimini, i più atroci delitti,  anch’io sono un’assassina, ho ucciso, ucciso bambini, vecchi, donne, e con le loro viscere ho giocato, come una bambina con una bambola nuova.

“When moonlight crawls along the street
Chasing away the summer heat
Footsteps outside somewhere below
The world revolves I let it go
We build our church above this street
We practice love between these sheets
The candy sweetness scent of you
It bathes my skin I'm stained by you
And all I have to do is hold you
There's a racing in my heart
I am barely touching you”

Il mio abito nero struscia a terra, mentre prendo il mio posto nel cerchio della mia seconda casa, e osservo i miei compagni, i miei fratelli e le mie sorelle, che si inchinano umilmente al cospetto del loro signore.

Anch’io lo faccio, ma non resisto oltre e alzo lo sguardo verso di lui, sono una delle poche a farlo senza sentire la fredda morsa del terrore, eccolo il mio Lord, il mio padrone, com’è bello seduto sul suo trono di pietra, un vero re,  il re dei serpenti.

I suoi occhi penetranti e infuocati brillano ruggenti come fiamme scarlatte e si posano su di me, sui miei miseri resti mortali,  e il mio corpo freme, tremo dall’eccitazione, un ghigno malvagio gli distorce la bocca, facendolo assomigliare a una maschera infernale, anch’io sorrido, complice di un gioco fatto di sguardi e attimi sfuggenti, ci desideriamo a vicenda, e ogni attimo passato senza di lui mi sento morire dentro.

Le sue dita bianche dalle lunghe unghie, che più di una volta hanno inciso dolorosi arabeschi nella mia carne un tempo bianca, adesso sono posati sui braccioli,  e il suo possente corpo longilineo ma ben disegnato, è a riposo, benché ugualmente dia un senso di grandezza e magnificenza, un senso di protezione .

Mi sento spogliata del suo sguardo, sfiorata da quelle mani, che hanno sempre portato la morte, ma che stanotte faranno vivere una bianca falena, che però spirerà alle prime luci dell’aurora , quando tutto  svanirà come un sogno ad occhi aperti, e tutto ciò che rimarrà sarà il suo calore.

“Turn the lights down low
Take it off
Let me show
My love for you
Insatiable
Turn me on
Never stop
Wanna taste every drop
My love for you
Insatiable
The moonlight plays upon your skin
A kiss that lingers takes me in
I fall asleep inside of you
There are no words
There's only truth
Breathe in Breathe out
There is no sound
We move together up and down
We levitate our bodies soar
Our feet don't even touch the floor
And nobody knows you like I do
The world doesn't understand
But I grow stronger in your hands”

É difficile risalire dalle tenebre, ormai fanno parte di me, il mio cuore, la mia anima appartengono solo ad un uomo che mai potrò avere, se non per una notte, una notte fatta di sogni, bugie e peccati, tessuti nella trama bluastra della volta celeste, trapuntata di stelle.

Finalmente è giunto il momento, egli pronuncia il mio nome, che bello sentirlo sulle sue labbra, con quella voce così calda e appagante, sensuale, che mi circuisce, cullandomi, appagandomi spiritualmente.

L’incenso esce da diversi triboli che dondolano avanti e indietro, in sintonia con gli angelici cori latinum che i miei fratelli intonano a voci gravi. Le spirali di fumo grigio formano forme geometriche nell’aria, fino a toccare l’alto soffitto a cupola, dove si dissolvono, spandendo nell’aria l’acre odore d’incenso, così penetrante che quasi mi soffoca. La stanza è appestata, e una leggera e impalpabile nebbiolina copre tutto, velandomi la visuale, solo i tuoi occhi lucenti sono visibili, come fari nelle tenebre.

Eccomi a te, sono tua, per sempre, chiamami con un altro nome e io verrò ribattezzata.

Mi avvicino al tuo regale cospetto, inginocchiandomi umilmente di  fronte alla tua magnificenza, sento il tuo odore di uomo che traspare dalla lunga cappa, lo so, mi desideri, io ti desidero, ma questo non è amore, è qualcosa di più forte, un patto di carne e di sangue che rinnoviamo ogni notte. Io sono tua, tu sei mio; bramo il tuo calore, il tuo essere, la tua forza e la tua energia, ti voglio, tu lo sai, ma sadicamente di fai attendere,  mi porti ai limiti della pazzia, sì, sono pazza, pazza di te, maledizione, perché mi fai questo? Ti invoco, ti supplico, portami nella tua tana, o re dei serpenti, avvolgimi tra le spire come una colomba bianca, una virginea vittima da sacrificare al tuo diabolico volere.

I miei occhi sono fissi nei tuoi, e sprofondo in un lago rosso, annegando poco a poco.

“Sei pronta a diventare mia per sempre?” mi chiede con voce dolce e alcontempo venata di perfidia, simile a miele selvatico.

“Sì sono pronta.”

“Porgimi l’avambraccio sinistro.”

Ubbidisco.

Alzi una scheletrica mano e scostando la manica della veste mi  afferri il polso, posando il pollice all’altezza della vena principale, saggiandola brevemente, per poi pressarla con inaspettata delicatezza, finché il sangue non fluisce più, e sento una strana forma di formicolio che invade tutto l’arto immobilizzato.

Con voce roca reciti una nenia druidica, antica come il mondo, chiamando a raccolta le misteriose forze della natura; com’è bello il tuo tocco mortifero, sono l’unico fiore che non appassisce se sfiorato dall’Oscuro Signore.

Una saetta rovente che mi attraversa il braccio,  correndo veloce fino ad arrivare alle tempie, dove esplode in tutto il suo dolore, facendomi urlare; mi dimeno, cerando di allentare la presa, senza però riuscirci. Il mio corpo è preda a forti spasmi, sento il tuo polpastrello che preme sulla vena bluastra e pulsante, quasi volesse entrare all’interno del braccio, piantandoci dentro il seme di edera velenosa. La presa si fa più salda, e le tue unghie si conficcano in profondità nella mia carne scoperta, calda, come il sangue che sgorga dalle incisioni. Mi fa male, tanto male, ma non piango, ho smesso di piangere tanto tempo fa, quando ho smesso di credere a qualcosa,  quando la mia famiglia è andata in pezzi e l’uomo che amavo se ne è andato. Ho sofferto, il mio cuore ha sofferto, troppo per versare altre amare lagrime.

Mi lasci finalmente, mi sento bruciare dentro,  il braccio è dolorante e  manda spiacevoli fitte, come piccole scosse elettriche.

Guardo, adesso, ove prima c’era bianca pelle, adesso vi è inciso un simbolo, il segno della morte, che d’ora in poi mi guiderà nel mio cammino, ovunque andrò il mio nome sarà conosciuto…e temuto da tutti, e brillerà di macabra fama, subito dopo quello del mio sire, naturalmente. Il teschio nero brilla vivace e il serpente che esce dalla bocca sembra davvero inarcarsi per un attimo sulle sue spire, fissandomi maligno con due occhi incandescenti. Gli occhi del mio amante, è come averlo sempre accanto a sé, e ogni mia vittoria sarà anche la sua.

“Benvenuta nella nostra grande famiglia.”

Sorrido, mentre un applauso generale sgorga da ogni parte come acqua sorgiva,  molte mani  inguantate stringono la mia e si abbattono amichevoli con vigorose pacche sulla schiena, dandomi un più formale benvenuto tra di loro.

Sì adesso sono veramente a casa, mi sento bene con loro, mi capiscono,  molti dicono che sono solo degli assassini senza scrupoli, che uccidono la gente solo per il gusto di divertirsi, ma secondo me sono esagerati, insomma, che male c’è a liberarsi di un po’ di fastidiosi insetti mezzosangue? C’è molto più spazio per noi, persone  che veramente contano, e poi i mezzosangue sono stati davvero cattivi con la sottoscritta, dicevano che ero in preda a Psicosi, che dovevo andare in brutto posto pieno di matti, io non sono matta, ma illuminata, il Signore Oscuro mi ha aperto gli occhi e adesso vedo il mondo in un altro aspetto, lui mi ha portato via da quell’orribile ospedale dalle pareti bianche e il soffocante odore di cloroformio che impestava i corridoi, e mi ha aiutato a reinserirmi nella comunità.

I miei parenti non sanno niente della mia seconda vita, sono stati loro a rinchiudermi all’ ospedale per “il mio bene” e adesso pensano che la loro figlioletta sia finalmente guarita, ma si accorgeranno presto chi sono diventata, quando li ucciderò tutti nel sonno, sì, sarà un vero trionfo, e avrò il Lord a fianco, loro sono i primi nella mia lista, e la mia bacchetta pregusta già il momento.

Tutti festeggiano, musica allegra risuona nella sala e il vino e l’assenzio corre a fiotti nei calici mai vuoti, molti compagni però si sono già volatilizzati, in cerca di intimità con le altre donne, i sospiri e i gemiti si intrecciano nell’oscurità della grotta.

Io aspetto, questa è la mia prima notte di Mangiamorte, ed è un diritto del signore avermi per prima, poi gli altri potranno fare del mio corpo ciò che più aggrada, ma ora tocca a lui.

Si alza, cupo, come il tristo mietitore, e si avvicina, finché tra noi c’è solo un millesimo di spazio, il suo sguardo è ardente, si china su di me fino a raggiungere un orecchio e sussurra solo poche parole, che però mi fanno affondare il cuore in petto:  vieni, ti condurrò nella mia tana.

Dove mi porti mio Lord? Nella tua più nascosta alcova, lontano da discreti occhi, che mai avrebbero pensato che un angelo potesse unirsi ad un demone, una stanza, la stanza del peccato, dove non esiste bene o male, amore o sesso, dove un ricco nobile  può diventare un servo e un servo un nobile, è qui che ci uniamo al chiarore crepuscolare, finché il canto del gallo non ci ridesta da nostri pacati sonni e le vite ritornano quelle di sempre, nella loro grigia monotonia frenetica, di giorni sempre uguali. Come vorrei fare in modo che questa notte duri per sempre, ma purtroppo questo è un altro malvagio scherzo che il destino mi pone sulla via. Ti prego, o luna,  sfera fatta di argento colato, rimani lassù per ancora qualche attimo,  in moda che possa ritrovare benessere tra le braccia del mio sire, perché questa falena notturna non muoia alle prime luci aranciate del nuovo sole.

Improvvisamente unisci le nostre bocche in un rovente bacio di passione, no più di un semplice bacio, è come se gustassi la mia carne, mordendola e assaporandola in una febbrile frenesia, quasi un atto di cannibalismo, questo mi fa sentire ancora più tua, e mi sembra di poter toccare il cielo con un dito.

Le mie labbra sono rosse e gonfie, e sento la tua lingua serpentina che rovista frenetica nel mio palato, alla ricerca di chissà quale tesoro, s’incrocia frenetica con la mia, in una lotta vischiosa per un tempo che sfiora l’infinito, quasi non  abbiamo neanche la voglia né la forza di staccarci l’uno dall’altra a riprendere il fiato, e mi sembra che il tempo si sia veramente fermato, o almeno vorrei che fosse così…

“Turn the lights down low
Take it off
Let me show
My love for you
Insatiable
Turn me on
Never stop
Wanna taste every drop
My love for you
Insatiable
Turn the lights down low
Take it off
Let me show
My love for you
Insatiable
Turn me on
Never stop
Wanna taste every drop
My love for you
Insatiable
We never sleep we're always holdin' hands
Kissin' for hours talkin' makin' plans
I feel like a better man
Just being in the same room
We never sleep there's just so much to do
Too much to say
Can't close my eyes when I'm with you
Insatiable the way I'm loving you”

 La tua bocca audace scende sulla mia scapola, mordendola, facendo sgorgare un rivolo di sangue che lecchi avidamente, e io mugolo, il piacere che mi stai dando è immenso, sono in estasi.

Ti stacchi improvvisamente da me, e ti allontani, il freddo mi assale come una coltellata, ho bisogno del tuo calore, come una pianta con il sole, ma sai farti desiderare, mio sadico e perverso signore, vuoi che soffra, vuoi che ti desideri con ogni cellula del mio corpo, e io ti desidero, lo sai bene, ma ugualmente mi metti alla prova, finché la mia devozione rasenta il servilismo.

Prendi la bacchetta e pronunci a mezza voce un incantesimo dalle arcane parole, i miei vestiti prendono fuoco bruciando e diventando cenere, benché la mia pelle non venga ferita, ora sono nuda, e a te non sembra d’aver visto niente di più bello del mio corpo.

Mi  accarezzi la schiena, percorrendo lentamente i segni in rilievo della tua passione, strappandomi un brivido, forse di paura, forse di piacere, e mi blocchi le braccia, afferrandomi i polsi strettamente e inchiodandoli sopra la testa, con un gemito animalesco, che poco ha a che fare con un umano.

Mi fai male, ma non importa, perché questo è solo un gioco, il nostro gioco, mi trascini sino al letto a baldacchino, dove mi adagi come una bambola. Una bambola maledetta dal tuo infernale tocco.

Ti amo e ti odio Tom Riddle…

Le tue spinte sono violente, e il mio corpo sobbalza ad ogni fitta che arriva dal basso ventre, mi aggrappo convulsamente al lenzuolo con le unghie, fino a quasi strapparlo, il tuo corpo possente si muove sopra il mio e i tuoi muscoli guizzano e lavorano senza sosta per darmi quel piacere che tanto anelo…

Ti odio…

I nostri gemiti sono animaleschi,  e risuonano moltiplicati dagli echi della stanza, sembra che ci siano almeno dieci coppie di innamorati qui dentro e invece ci siamo solo tu ed io…semplicemente noi.

Ti amo…

Sento il tuo seme sprigionarsi in me, un delizioso fiotto caldo che mi riempie e mi fa sentire appagata e insonnolita. Mi rannicchio sotto le coperte, mentre tu ti rivesti, ormai è mattina e l’incanto si è spezzato con il capriccioso canto del gallo.

Chissà se darà qualche frutto, lo spero, mi piacerebbe essere la madre di quello che un girono potrebbe essere il prossimo Lord, ne sarei davvero orgogliosa, che tu possa crescere intessuto del mio grembo, piccolo essere ancora senza nome, cresci e diventa forte  come il tuo meraviglioso e crudele papà.

Mi baci per l’ultima volta a fior di labbra, colmandomi del mio desiderio.

“Ti amo Ginevra Molly Weasley.”

Anch’io ti amo Tom.”

“Ti aspetto domani notte, nelle mie stanze.

“Sì, a domani mio signore.”

“A domani mia falena.”

E anche la prossima notte la falena rivivrà.

“Turn the lights down low
Take it off
Let me show
My love for you
Insatiable
Turn me on
Never stop
Wanna taste every drop
My love for you
Insatiable
Turn the lights down low
Take it off
Let me show
My love for you
Insatiable
Turn me on
Never stop
Wanna taste every drop
My love for you
Insatiable.”

 

  
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