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Autore: Sveher_    08/05/2015    1 recensioni
E se due anni dopo la guerra contro Sebastian Jace e Clary fossero coinvolti in un altra battaglia? E se quest'ultima fosse contro qualcuno che non si può sconfiggere perché un affetto troppo importante? Di chi ci si può fidare veramente ? E questa volta il "gruppo dei buoni" da che parte si schiererà? Nulla sarà più come prima...
Come sempre non mancheranno Amore, Passione, Novità, Sorprese e Colpi di scene.
SPOLIER:
Cap.2 Vuoi diventare la mia parabatai?
Cap. 3 Alzo i miei occhi sui suoi.
Azzurro nel nero.
Padre e figlia.
Traditore e tradita.
Spero di avervi incuriosito😊
Sveva🎈
Genere: Azione, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Clarissa, Izzy Lightwood, Jace Lightwood, Simon Lewis, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Clary

Il marchio brucia ancora sulla mia pelle. È un dolore piacevole. Entro nella grande sala dell'istituto, dove festeggeremo questa nuova unione, affiancata da Jace.
C'è un grande tavolo imbandito di qualsiasi tipo di alimento: gamberi, aragoste ma anche caramelle e crêpes. Senza accorgermene mi è venuto un certo lanquiorino e mi avvicino verso la tavolata quando noto una donna alta circa un metro e settantatré con un vestito rosso non molto aderente ma che lascia desiderare. Quando si gira mi perdo nei suoi inconfondibili occhi grigi.
Tessa.
Corro verso di lei e per sbaglio faccio cadere un drink a uno stregone e biascico uno scusa senza smettere di correre. Mi avvento su Tessa. Ci abbracciamo a lungo.
- Sei qui, non ci posso credere... Ti aspettavo tra qualche giorno, ci siamo scritte solo due giorni fa e - riprendo fiato - tu sei già qui, insomma sono contentissima!-
- Pensavi che mi sarei persa il rito Parabatai della mia suschetta?-
- Susch...che?-
- Così si chiama la persona a cui fai il battesimo nei mondani. Io per te sono la commara...-
- Non lo sapevo, eppure dovrei!- 
- È in italiano e per giunta in dialetto! Ne dubitavo...- 
Ridiamo tanto da star male. 
Anche se la mia vista è annebbiata dalle lacrime per le risate, noto sull'uscio della porta un uomo accanto a mia madre. Anche se si aiuta con delle stampelle,un viso stanco e un vestito blu lo riconoscerei ovunque. 
Luke.
Gli corro incontro e ci abbracciamo. Quante sorprese oggi!!!
- Cosa ci fai qui? Dovresti riposare... Magnus ha detto che devi stare a letto per vari mesi e...-
- Ehy principessa, non mi sarei mai perso la tua cerimonia Parabatai. Mai. E poi avevo bisogno di distrarmi, tua madre sa essere noiosa...-
E per risposta Jocelyn gli tira una gomitata tra le costole e il marito le manda uno sguardo pieno d'amore. Molto probabilmente quando ero piccola mi sarei coperta gli occhi o addirittura mi sarei schifata. Ma ora è tutto diverso, faccio le stesse cose con Jace... Il mondo intorno a noi sparisce, entriamo in una bolla dove siamo solo io e lui. Ormai Alec, Isabelle e Simon sono abituati e hanno la decenza di voltarsi dall'altra parte.Pensando a lui mi giro e noto che degli occhi dorati cercano i miei.
Si avvicina e dopo aver salutato Luke con un cenno del capo, mi prende la mono e si dirige fuori dall'istituto.
I suoi occhi sono insicuri. 
Brutto segno.

Isabelle

Il marchio brucia ancora sulla mia pelle. È un dolore piacevole. Mi avvicino al bancone del cibo e afferro una focaccia con le olive. La adoro. Mentre mi gusto quella delizia, una mano mi tocca la spalla. È sicuramente una mano maschile riconosco la pressione e la grandezza. Mi giro sorridente pensando fosse Simon, ma davanti a me trovo un uomo sulla cinquantina con dei capelli neri e degli occhi uguali a mio fratello. 
Il mio sorriso si trasforma in una smorfia di disgusto.
Anche dopo questi anni i miei pensieri su di lui non sono cambiati. È un mostro. Ormai anche Alec, che prima lo venerava, è della mia stessa idea.
- Cosa vuoi? - domando acida.
- Isabelle - cerca di accarezzarmi il braccio ma mi scosto. - Oggi è un giorno importante, potremmo mettere da parte le nostre faide e comportarci come una famiglia -
Alzo i miei occhi sui suoi.
Azzurro nel nero.
Padre e figlia.
Traditore e tradita.
Come possiamo essere la famiglia che lui voleva abbandonare?
- No, non possiamo. Non lo faremo mai! Tu sei una persona orribile!  Non meriti di portare il nome di una famiglia così importante, una famiglia di persone oneste, gentili e affidabili. Tu sei l'opposto. Come può un marito tradire la moglie? Come può un padre pensare di lasciare i figli? Come può un uomo lasciare la sua famiglia per crearne un'altra? E come puoi TU disprezzare tuo figlio solo perché ama gli uomini?- 
Lui resta immobile, come pietrificato, senza parole. Mi hanno sempre detto che non faccio molti discorsi, ma quando succede sono precisi e crudi. Probabilmente ho urlato perché mio fratello, che pochi secondi prima stava parlando con Magnus e Maia, mi affianca.
- Cosa succede? - 
- Quest'uomo crede che potrei far finta che non sia successo niente -
- Alexander - Robert parla con una voce spezzata - Puoi far capire almeno tu a tua sorella che io vi amo? Perché tu ci credi vero? - i suoi occhi trasmettono insicurezza.
- Io... No. Ti pensavo una persona perfetta. La persona modello. Il padre perfetto. Cercavo di apparire sotto i tuoi occhi una persona speciale, come Jace, ma era sempre inutile. Adesso non mi interessa più perché sono sicuramente un persona migliore di te. - 
Lasciamo mio padre lì che fissa il vuoto che abbiamo lasciato probabilmente pensando al rifiuto da entrambi i figli.

Clary

Sono agitatissima. Jace mi porta fuori dall'Istituto? Sta succedendo qualcosa, me lo sento. L'aria afosa di New York mi fa boccheggiare così mi appoggio alla grigia fiancata del muro.  Le luci di Central Park si intravedono all'orizzonte e la luna insieme alle stelle illuminano il cielo. Il mio ragazzo si posiziona davanti a me e noto che la sua mano trema. Gliela prendo.
- Va tutto bene? -
- Emh... Si! Cavolo è più difficile di quanto pensassi -
Una folata di vento caldo sposta il suo ciuffo sul viso. Lo sposto con molta calma. Toccarlo mi procura tante scintille. Ogni volta che ci tocchiamo il nostro corpo brucia.
- Cosa è difficile? -
Sospira.
- E come può un Herondale avere difficoltà? Ammetti una tua debolezza?- domando con finto stupore.-
- No- risponde d'impulso - non sono perfetto in tutto! Sono bello, intelligente, coraggioso, forte, abile,...-
- Modesto- lo anticipo.
Lui scuote la testa sorridendo. Mi schiaccia di peso contro il muro e il suo caldo alito mi fa il solletico.
- Clarissa Adele Morgestern -
- Aspetta - lo blocco con la mano - non mi piace quel nome -
- Va bene... Rovini sempre tutti i momenti - sorride. Adoro il suo sorriso.
- Clarissa Adele Fairchaild vuoi sposarmi? -
Il mio cuore perde un battito. 
Il tenebroso, arrogante, bellissimo Jace Herondale mi ha chiesto di sposarlo?
Lui è qui in ginocchio sulle foglie secche con un anello di smeraldo, lo stesso colore dei miei occhi, e con piccole pietre d'oro intorno, lo stesso colore dei suoi occhi. Dopo poco capisco. La pietra più grande, la più bella e la più importante sono io, mentre tutte le altre pietre d'oro più piccole che "mi girano intorno" sono Jace. L'aveva fatto fare apposta per me, con un significato importante.
Mi guarda con quei occhi d'oro colato speranzosi. Come può pensare un mio rifiuto ?
- Si - rispondo prima di baciarlo con foga. Lui cade a terra e io sopra di lui. Ci rotoliamo fra le foglie rosse e gialle e ridiamo continuando a baciarci.
Passando delle ragazze mi guardano invidiosa, ma questa volta non vorrei urlarli che questo ragazzo è mio fratello come a Parigi, ma voglio urlarli che lui è mio e far sapere al mondo che ci apparteniamo a vicenda.
Lui è mio.
Io sono sua.
Ci rialziamo sorridendo.
- Tieni questo è tuo. -
Mi infila l'anello sul medio. Sul medio?!?
- Ehm.. Credo che si debba portare all'anulare... -
- Lo so, ma non è quello l'anello importante! -
Si infila la mano in tasca.
- cos..a? - chiedo con voce strozzata - Jace questo anello è perfetto, non c'è bisogno che me n'è dai un'altro... -
- Chiudi gli occhi - obbedisco. Sento qualcosa di freddo accarezzarmi il mio piccolo anulare e fermarsi alla base.
Apro lentamente gli occhi.
L'anello degli Herondale, con i suoi uccelli in volo, risplende sul mio dito.
- Ho pensato di darti un'anello come i mondani, perché credo che da piccola tu l'abbia sognato - ed era vero, il principe azzurro che veniva a salvarmi dall'asilo e mi portava via insieme a Simon, ovviamente. - E l'altro anello come una Shadowhunters -
Mi salgono le lacrime agli occhi. Lo abbraccio fortissimo e un conato di vomito mi assale.
Corro verso il portone dell'istituto ma non faccio in tempo e rimetto sulle scale. Jace  è subito accanto a me che mi tiene i capelli.
- Tutto bene? - 
- Si ora va meglio, credo. -
- Vieni ti porto in infermeria - 
Appena arrivata nella grande sala dell'infermeria adesso vuota, Jace mi fa stendere su un lettino bianco e molto scomodo con un cuscino troppo duro difronte al letto di Luke.
- Vado a chiamare un Fratello Silente. Aspetta qui. -
Annuisco e mi stendo. Perchè in un momento così perfetto dovevo sentirmi male? Raziel cosa ti ho fatto? Ok, forse sono stata l'unica ad evocarti in 1000 anni. Ok, ti ho evocato due volte... Ma per ragioni importantissime. Pochi minuti dopo un fratello silente mi sta già visitando.
" Jonathan Herondale ci puoi lasciare soli?" 
Il mio ragazzo mi guarda e annuisco piano. Quando esce dall'infermeria Fratello Herbian o almeno ha detto di chiamarsi così mi fissa.
" Credo di aver capito il tuo malore "
- Cos'è successo?-
" S..."
 

Note dell'autrice

Ecco la sorpresa promessa! Jace ha chiesto a Clary di sposarlo! Ok, sono stata un po' cattiva perchè non vi ho detto che malore ha Clary, ma volevo lasciare suspense per spronarvi a leggere. Comunque pubblicherò ogni venerdì.
Commentate, 
Sveva🎈

P.S Cosa credete sia successo a Clary?
Vediamo chi indovinerà...
   
 
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