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Autore: harrehpottah    08/05/2015    1 recensioni
(Dal testo)
Sguardi timorosi.
Che si lanciavano, nella paura che quel guardarsi con la coda dell’occhio fosse intercettato da altri.
Sguardi silenziosi.
Il cui silenzio però era tumultuoso, perché cercavano di parlare ma la paura li ghermiva.
Erano passati due anni, da quando Harry le aveva parlato di quel sentimento che ora cercavano di soffocare, di sopprimere, di confinare all’interno dei loro animi.
Hermione ricordava quel giorno, quel tramonto. Quel cielo bruciato dagli ultimi raggi, e il lago.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Sguardi timorosi.
Che si lanciavano, nella paura che quel guardarsi con la coda dell’occhio fosse intercettato da altri.
Sguardi silenziosi.
Il cui silenzio però era tumultuoso, perché cercavano di parlare ma la paura li ghermiva.
Erano passati due anni, da quando Harry le aveva parlato di quel sentimento che ora cercavano di soffocare, di sopprimere, di confinare all’interno dei loro animi.
Hermione ricordava quel giorno, quel tramonto. Quel cielo bruciato dagli ultimi raggi, e il lago.
Settimane dopo la battaglia di Hogwarts, in quel pomeriggio, si erano rivisti; tutte le cose da dire andavano dette.
-Perché mi hai fatta venire qui?- Aveva chiesto Hermione.
Harry le aveva preso la mano, e in quel momento lei aveva capito che quel sentimento che aveva represso e negato a sé stessa per tutti gli anni di scuola, perché timorosa di non essere ricambiata, non era svanito. Non del tutto.
Aveva bisogno di Harry, e lui aveva bisogno di lei.
Ma non di quel bisogno egoistico, ma di quel compensarsi a vicenda per offrirsi affetto.
-Hermione, un’ultima volta. So che ami Ron. – Si era fermato.
“Non amo Ron” avrebbe voluto ribattere lei; “Sto cercando solo di andare avanti e di accontentarmi di lui. Perché non sarai mai mio, Harry.” E invece quelle parole non le disse, non ne ebbe coraggio.
-Però io ti amo. E mi manchi, davvero. E solo ora che ti ho lasciata andare capisco, e mi sento un idiota. – Harry parlò a capo basso, non era facile per lui comunicare i suoi sentimenti.
-Oh Harry…-Aveva sospirato lei, portandosi una mano alla bocca. –Siamo così stupidi. Non amo Ron, probabilmente era semplice infatuazione, un’illusione. Eri tu, invece. Sei sempre stato tu. Per me. –Hermione aveva la voce rotta.
-So che nulla potrà cambiare. Ginny dice di amarmi, di volere dei bambini. Non posso lasciarla, non puoi lasciare Ron. Non dopo tutto ciò che i Weasley hanno fatto per me. Non possiamo fuggire e lasciare qui i problemi, non dopo che i Weasley hanno rischiato anche la vita per me. – Disse Harry tutto d’un fiato, ed emergeva la rabbia, il rimpianto.
Hermione si gettò fra le sue braccia, ed Harry la strinse.
Un’ultima volta, senza dover rendere conto a nessuno, si strinsero.
-Non è una favola, non ci sono né principi né principesse né tramonti verso cui fuggire sul dorso di un cavallo. C’è solo questo tramonto Harry. – Gli disse, indicando il sole che calava incendiando la superficie del lago. –E io e te, che lo guardiamo con i nostri rimpianti. E non c’è molto da fare, se non essere sinceri solo con noi stessi. –
 
Harry la baciò sulla fronte, cauto, perché nessuno li vedesse.
Ma erano soli.
Asciugò le lacrime di Hermione e le lasciò un bacio delicato sulle labbra.
-Passa una bella vita, anche se senza di me, ‘Mione. – Le sorrise, un sorriso forzato.
Hermione non rispose, si limitò a continuare ad asciugarsi le lacrime con la manica della giacca.
 
-Amore- Ron chiamò Hermione, ridestandola dai ricordi.
Se solo ne avesse avuto la possibilità, quel giorno di due anni fa al lago, Hermione avrebbe fermato Harry e gli avrebbe detto di restare, di restare ad amarla. Non si sarebbero curati dei Weasley, di Ron o Ginny, ma sarebbero stati felici.
E invece si erano condannati all’infelicità.
Anche Harry, entrato Ron nella stanza, aveva smesso di lanciare sguardi ad Hermione.
Ron lasciò un bacio sulla guancia ad Hermione, e uscì dalla cucina, dove Hermione  ed Harry stavano finendo di preparare la cena.
Quella sera avrebbero fatto una riunione di famiglia: Hermione, Ron, Harry e Ginny.
Harry controllò di essere solo con Hermione, in cucina.
Ron era in salotto, con la musica nelle cuffie e alcuni documenti fra le mani. Ginny era probabilmente a vestirsi.
-Hai ancora il giratempo?- Le chiese, titubante.
-Cosa? Ah, beh…si. – Rispose lei disorientata.
-Perché potremmo tornare indietro, a risistemare gli errori. – Disse lui.
-Cose terribili accadono ai maghi che si intromettono nel tempo. – Rispose Hermione, sorridendogli appena.
-Anche ai maghi che non fanno le scelte giuste. – Harry ricambiò quel sorriso amaro.

 
 
  
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