Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: ferny1    08/05/2015    1 recensioni
Chissà cosa succederebbe se il conte phantomhive avesse una sorella, che per motivi non del tutto chiari, se ne sarebbe andata di casa per poi tornare dopo la morte dei loro genitori, e per sorpresa del piccolo ciel si scopre qualcosa di inaspettato.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ciel Phantomhive, Nuovo personaggio, Sebastian Michaelis
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Eleanor…… dove sei?.... Eleanor! Eleanor basta giocare!! Mi stai facendo preoccupare!- quella voce risuonava in quella stanza,
-cosa succede? Mamma?..... no…. Non è la sua voce……. È….è più…. Fredda…. Distaccata…. Come….. come se mi stesse allontanando- la voce si faceva sempre più alta, parola dopo parola, vocale per vocale, diventava sempre più intensa e vicina, cosi vicina da far male all’udito sviluppato della donna, - BASTA!!! BASTA!!!-
-cosa ti prende? Sophia!- la contessa aprì gli occhi e si ritrovò tra le braccia del maggiordomo,
-cosa è successo?..... quella voce…. Non c’è più-
-quale voce? Non ti sentirai male?-
-no….. scusa…. Sono stanca- uscì e dopo essersi asciugata e vestita, se ne andò in camera.
La mattina seguente i tre vennero informati di un altro attacco da parte di quelle spaventose creature;
-sarà meglio andare a vedere- propose Sophia,
-sì, buona idea, Sebastian prepara tutto-
-vado a mettermi qualcosa di comodo- con passo veloce si diresse in camera sua, ma mentre attraversava il corridoio, la sua attenzione fu catturata da una voce, “London Bridge is falling down,
Falling down, Falling down..
London Bridge is falling down….”
-ma questa.... è una filastrocca- cercò di capire da dove venisse quella voce, ma sembrava non provenire da dentro la villa,
“London Bridge is falling down,
Falling down, Falling down..
London Bridge is falling down….”
-manca un pezzo, il ritornello è incompleto- la voce canticchiò ancora un paio di volte quelle strofe senza concluderle e poi si zittì.
-non canta più?- era confusa e disorientata, però dovette riprendersi subito.
 
 
Una volta arrivati alla piazza lo spettacolo che si presentò ai loro occhi era davvero raccapricciante, c’erano 7 uomini stesi a terra, 5 di loro erano morti: a 2 di loro mancavano tutti gli arti, 3 erano feriti all’addome e al viso. Gli altri due erano sottoshock, anch’essi messi male.
-che orrore- commentò Sophia avvicinandosi ai corpi –che strano….. nessuna bestia può fare una cosa del genere….-
-non umana- continuò Sebastian,
-già- i due si guardarono in modo strano.
-è tutta colpa della strega!!! La sua maledizione ci uccide!!- urlarono alcune donne,
-questa non è opera di una maledizione…… è qualcosa di più grande- sussurrò la donna –nessuno di voi ha visto niente?- chiese a tutti i presenti,
-io ho visto qualcosa- affermò un uomo anziano che si sorreggeva su un vecchio bastone –erano due bestie gigantesche!-
-si si…. Due lupi giganti, uno con pelo tigrato bluastro e uno col pelo bianco- continuò infastidita Sophia,
-NO! Non erano dei semplici lupi! Erano dei demoni!!- la interruppe il vecchio,
-demoni?- ripeterono all’unisono i due demoni,
-si! Demoni! Al servizio di quella strega! Uno aveva il pelo bianco e grandi artigli, occhi rossi come il sangue e sputava fuoco!!-
-fuoco?- Ciel lo guardò poco convinto delle sue parole,
-e l’altro?- chiese Sebastian,
-altro aveva il pelo bluastro e tigrato, ma i suoi occhi! Erano spaventosi! Erano anch’essi rossi, però cambiavano!-
-cambiavano?- questa volta fu Sebastian a dubitare delle parole del vecchio,
-si, diventavano BLU! Come i suoi!- col bastone indicò Sophia,
-nient’altro?- chiese spostando il bastone da davanti il viso,
-io ho visto anche un’altra cosa-  si fece avanti una ragazzina –quel demone aveva al collo un collare….. no; non era un collare, era un ciondolo-
-un ciondolo…. Interessante- Sophia fulminò con lo sguardo Sebastian,
-questo è tutto? Credo che sia il caso di dare un occhiata nei dintorni-
-buona idea Sophia- i tre passarono il resto della mattina a cercare degli indizi o delle impronte.
-basta cosi, mi sa che dovremo aspettare sta notte per poter avere qualcosa. Torniamo alla villa- disse Sophia,
-ha ragione, sarà meglio aspettare questa notte- confermò Sebastian,
-va bene, andiamo- una volta alla villa, Sebastian andò a preparare il te e i due fratelli rimasero soli.
-Sophia, va tutto bene?
-come? Si certo, che domande-
-mi sembri strana-
-non preoccuparti, questo posto è pieno di ricordi dolorosi per me-
-capisco- ci fu un lungo silenzio,
-Ciel, sai una cosa? Quando ero bambina….. questo villaggio era uno dei più belli di tutti, era chiamato il gioiello degli angeli. Ogni anno, verso aprile, si prendeva una ragazza in età da marito, pura, la vestivano con gli abiti più belli che aveva e poi la facevano sedere in mezzo alla piazza con in testa un velo rosso, tutte le altre ragazze non sposate andavano da lei e con dei fiori gli auguravano ogni bene, dopo i ragazzi, i pretendenti, andavano da lei e gli donavano dei semplicissimi sassolini, quello che attirava l’attenzione della ragazza ballava con lei e a fine serata, alla ragazza, veniva tolto il velo mostrando cosi il viso-
-perché veniva nascosto?-
-perché non era la bellezza del viso o del corpo che doveva attirare l’attenzione dei pretendenti, ma il suo carattere, la sua dolcezza- rispose il barone Henry.
-cosa fa qua?- chiese infastidita Sophia,
-che domande, è casa mia! Lei piuttosto! Cosa fa qua, contessa? O dovrei dire….. strega!-
-strega? Mi sta per caso accusando?-
-no. L’ho mascherata!- entrarono una ventina di uomini, tutti armati fino ai denti, che li circondarono
-che scherzo è mai questo?!- chiese mettendo il fratello dietro di lei,
-ritira subito la maledizione strega!!!- urlarono puntandogli i fucili,
-che sciocchezze dite! Non sono una strega!-
-ha ragione, non è una strega- Angela entrò nella stanza con una calma spaventosa –è molto peggio! Lei è un demone!-
-un demone? Angela cosa dici?- chiesero tutti,
-i Phantomhive sono il male!- si mise a canticchiare un ritornello:
 “London Bridge is falling down,
Falling down, Falling down..
London Bridge is falling down….”
-q.quella…. filastrocca…- Sophia non riusciva a credere alle sue orecchie;
- My-fair-lady!- non appena l’ultima strofa fu pronunciata la donna iniziò a trasformarsi,
-SOPHIA! COSA STAI FACENDO?!- chiese preoccupato Ciel,
-S.sca….. ppa!- fu l’unica cosa che riuscì a dire prima di perdere del tutto il controllo e trasformarsi.
-è lui!! È una delle bestie!! Presto attaccate!!- iniziarono a sparagli, ma riuscivano solo a graffiarla lievemente.
 
 
 
 
-Eleanor! Sorellona svegliati! Dai apri gli occhi!- una voce era sovrastata dal rintocco di un gigantesco orologio,
-Roger…. Dove sei?- aprì gli occhi ma una violente luce bianca l’accecò facendola urlare,
-no! Non cosi! Elly piano! Aprili piano- questa volta era una voce femminile,
-Mamma?- cercò nuovamente di aprirli, questa volta lentamente, per abituarsi a quella luce; alla fine ce la fece, davanti a lei, attaccata con un nastro rosso di seta ad una gabbia gigante, c’era una bellissima donna dai lunghi capelli biondi scuri da sembrare castani e occhi azzurri,
-Elly, ciao piccola- la salutò sorridendo,
-mamma…. Sei davvero tu?- chiese incredula,
-certo che è lei!- accanto alla donna, anche lui attaccato a quella gabbia con un nastro rosso, c’era Roger;
-Roger! Ci sei anche tu!- cercò di correre da loro ma venne bloccata da delle enormi catene che le avvolgevano le gambe e le braccia – ma cosa….. cosa sono queste catene? Perché sono legata?- chiese spaventata,
-quelle sono le catene che ti hanno avvolto negli anni, ogni anello, simboleggia le tue emozioni negative- spiegò la donna,
-cosa? Emozioni negative?- ripetette sempre più spaventata,
-sì. Ogni volta che eri triste o avevi paura, un anello si formava bloccando sempre di più la tua vita- continuò,
-e quella gabbia?-  chiese guardando la grande gabbia a lei familiare,
-non la riconosci?- le chiese Roger,
-n.no….. SI!!!- i ricordi di quando era stata rapita le tornarono in mente ed iniziò a tremare come una foglia,
-tesoro calmati, guadati- nelle mani della donna comparve uno specchio, dove c’era riflessa una ragazzina di 14 anni con un abito bianco strappato in vari punti e macchiato ti sangue, era Sophia; aveva lo sguardo spento e i polsi segnati da due grosse linee rosse.
-no! Non può essere! Non sono io!- urlò cercando di cancellare quell’immagine.
-no, sei tu, sei come ti senti ogni giorno, sei ciò che cerchi di uccidere ogni mattina- gli disse la donna,
-NO!- in quel momento una voce provenne da dentro la gabbia, il riflesso si era spostato dietro le sbarre, ora quella ragazzina si trovava dentro la gabbia, -NO! BASTA!!- chiuse gli occhi per non vedere;
-Elly è inutile che chiudi gli occhi, è la realtà- sussurrò Roger,
-NO! È IL PASSATO!!- urlò in preda alla disperazione,
-sì, è il passato, ma è anche il presente- continuò la madre,
-ANGELA BASTA!!!!- urlò Sophia alla donna,
-fa male vero? Ma chiamarmi per nome non lo allieverà- la voce della madre era dolce e questo la faceva impazzire, come faceva ad essere cosi dolce dopo tutto quello che aveva passato? Come faceva a parlare cosi piano dopo tutte le urla che aveva sentito?
-Elly, guarda- dietro il fratello comparve una bambina di 7 anni, aveva capelli neri e occhi blu, era simile a Sophia, se non era per i capelli e il colore della pelle, molto più chiara di lei,
-chi è quella?!- questa volta la voce sembrava mancarle,
-lei è Zoe, tua figlia, l’unica nata- Disse Angela,
-hai scelto questo nome perché significava vita- continuò Roger,
-COSA? FIGLIA? No! Io non ho alcuna figlia! Io…. Io l’ho persa!- le mancava il respiro,
-tu ricordi di averla persa. Ma ricordi di averla persa quanto sono morto io- riprese il fratello,
-ma lui è morto 7 anni dopo che tu eri stata rapita- aggiunse Angela,
-come facevi ad essere incinta 7 anni dopo?-
-io l’ho vista morta!- urlò con la poca voce che aveva,
-è vero, l’hai vista morta, ma non era lei. Era l’altra. Rispose sempre calma la madre;
-l.l’altra?-
-si. Erano gemelle, due bellissime gemelle. Solo che una non ce la fece-
-ma quando sei morto tu….. i.io…. io ho perso la bambina-
-non esattamente…. Quando sono morto….. tu…… eri disperata….. il mondo ti era crollato addosso…. E avevi la responsabilità di mio figlio…..-
-e non ce la facevi a continuare a crescere il segno indelebile di quella violenza, cosi…. Dopo averla addormentata…… prendesti il bambino di tuo fratello e mettesti lei nel letto. E uscisti…. Dando fuoco alla casa…..-
-con lei dentro-
-N.no….. non è vero! Io…. Io non l’avrei mai fatto!- le catene si fecero più strette,
-lo so…. Ma eri disperata….. la ragione ti aveva abbandonato….-
-eri fragile, bambina mia, eri morta dentro-
-tu eri piccola….. avevi solo 15 anni quando sono nata…. Eri una bimba…..- la voce della bambina colpì Sophia come un pugno e  vide una scena, lei stava dando fuoco alla casa col piccolo in braccio e da dentro provenivano le urla della bambina. –non sapevi nemmeno chi eri….. chi era il mio papà….. e avevi tanta paura….-
-NO! Non è vero!! Non può essere!!!- solo allora si accorse che quel gigantesco orologio suonava ancora,
-Elly….. il tuo tempo è finito….. devi tornare indietro è salutarlo…..- la madre si liberò avvicinandosi a lei, -lo so che ora fa male…. Ma devi farlo- toccò le catene liberandola –vai!-
 
 
Sophia si risvegliò in mezzo ad un lago di sangue, aveva la testa che le scoppiava, le mani che le tremavano e la bocca aveva un forte sapore ferroso.
-cosa è successo?.... CIEL!!- si alzò di scatto –CIEL!!! CIEL DOVE SEI?!!- corse a cercarlo ma il villaggio era una fiume di sangue. Dovette trasformarsi e seguire le leggere tracce che riusciva a percepire.
Corse il più veloce possibile e in poco tempo si ritrovò a Londra, dove c’era una violenta battaglia tra Sebastian e un Angelo,
-Ciel! CIEL DOVE SEI?! RISPONDIMI!-
-SOPHIA!- Ciel si trovava sul tetto di un campanile,
-CIEL!- lo raggiunse subito –stai bene?-
-io si. Ma tu Sei viva!-
-si! Certo che lo sono! Cos’ è successo?-
-dopo che ti sei trasformata, hai sterminato il villaggio…. Sebastian ti ha fermato….. ma quando sei ritornata umana…. Non respiravi….. credevamo che eri morta!-
-e cosa è successo dopo?-
-Angela dopo che ti ha manipolato ci ha affidato un cane demone…… ma in realtà stava manipolando anche lui. Vuole distruggere tutto!-
-tutto questo in un giorno?- chiese confusa la donna,
-un giorno? Sono passati 4 mesi dalla tua “morte”-
-q.quattro mesi?- in lui vide una grande sofferenza, lo abbracciò scoppiando a piangere -perdonami! Non sono riuscita a proteggerti! Per la seconda volta! Ma questa volta non lascerò ce ti facciano del male-
-cosa dici?-
-io….. ho finito il mio tempo…… ma non lascerò che tu soffra!-
-non vorrai lasciarmi?!-
-non preoccuparti, non sarai solo, lei presto tornerà-
-cos’hai intenzione di fare?-
-devo fermare quel pazzo! Sebastian non ce la può fare!-
-si invece! È un demone completo! Tu…-
-io no, proprio per questo lui non ce la può fare! Essendo un demone completo non può mettersi contro un angelo! Io sono ancora in parte umana…..-
-NO! TI PROIBISCO DI FARLO!- per la prima volta, dopo tempo, Sophia vide Ciel in lacrime;
-mi dispiace….. ma se non lo fermo….. ucciderà te… ucciderà ciò per cui ho vissuto. È non posso permetterlo- lo strinse a lei –mi dispiace- lo colpì alla nuca facendogli perdere i sensi.
-Sebastian!!!- il demone appena la sentì si voltò distraendosi e permettendo all’angelo di colpirlo tagliandogli il braccio. –SEBASTIAN!- il demone però riuscì ad allontanarlo e prendere tempo;
-Sophia! Sei viva!-
-si, ma non c’è più tempo! Prendi!- gli diede una scatolina di cristallo,
-cos’è?-
-il nostro contratto è finito. Questo è il tuo pagamento-
-la tua anima?!-
-si! Io ho raggiunto ciò che desideravo, la sicurezza della mia famiglia. Ora porta mio fratello in salvo!-
-e tu?!- lo baciò sorprendendolo,
-io…. Farò ciò che è giusto- detto questo saltò andando incontro all’angelo.
-che sorpresa! La figlia di Angela!-
-in carne ed ossa!- l’angelo l’attaccò con una ferocità spaventosa; Sophia era in difficoltà, riusciva soltanto a parare e colpirlo in punti scarsi, mentre l’angelo riuscì a trafiggerla un paio di volte al petto.
-preparati a morire!-
-sono già pronta! Ma anche tu preparati!!- un fascio di luce nero uscì dalla collana e li avvolse.
Quando si dissolse riemerse soltanto Sophia che precipitò a terra.
-SOPHIA!!- Sebastian corse da lei –Sophia svegliati!- la scosse, senza alcun successo.
Era morta.
 
 
 
 
 
-Elly- la voce del fratello la fece svegliare,
-Roger…. È finita?- chiese guardandolo,
-forse…..-
 
 
FINE!
 
“rullo di tamburi”
Ed eccoci alla fine! Finalmente è finita! Fate squillare le trombe! Finalmente mi sono tolta dai piedi SOPHIA!!! (per chi non lo sapesse, IO DETESTAVO SOPHIA!!!!!
Deliri a parte…… in anzi tutto vorrei scusarmi per l’enorme ritardo! (5 mesi è il mio nuovo record personale) e ringraziare per l’ultima volta tutti coloro che hanno seguito la mia storia! (non sto qua ha scrivere chi……. Per un semplice motivo di autostima, quindi scusate). Spero che vi sia piaciuta la storia e in particolar modo quest’ultimo capitolo (a me si e tanto XD).
Grazie ancora e al prossimo delirio. 

p.s. vorrei ricordare che mi sono leggermente distaccata dal anime, quindi di conseguenza non faccio nessun riferimento col viaggio a Parigi o del burattinaio.
  
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