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Autore: Dimea    09/05/2015    1 recensioni
Dean Winchester è sempre stato un ragazzo impulsivo e testardo
Da quando suo fratello minore Samuel, era partito per il college, la vita del giovane Dean era calata precipitosamente verso un baratro.
La sua relazione con Lisa, dopo quattro anni, era finita in maniera disastrosa, ed il lavoro presso l'officina dello zio Bobby cominciava a scarseggiare.
Forse fu proprio per la sua indole, o forse per spirito di conservazione, ma una mattina il ragazzo si rese conto che la cittadina di provincia in cui viveva con lo zio ed il fratello, da vent'anni , ora cominciava a stargli stretta. Iniziava a soffocarlo... Tanto da cominciare a fare i bagagli.
Con la benedizione dello zio Bobby, un borsone contenente qualche abito ed uno scatolone di vinili caricati nella vecchia auto ereditata dal padre, il maggiore dei Winchester partì alla volta di Detroit.
Ed è proprio qui che comincia la nostra storia.
Ma il giovane Winchester non sa a cosa sta andando incontro...
Tra un coinquilino strano, vicine di casa avvenenti ed Ex incallite.
[Warning : Destiel]
Aggiornata:
- Buonanotte Detroit
-Il Talento di Mr Fatty
-Verde Speranza
-A due passi dall'apocalisse
-Vapore
-Quasi Amici
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Charlie Bradbury, Dean Winchester, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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Capitolo I

Il Talento di Mr Fatty


Nice to meet you, where you been?
I could show you incredible things
[...]
Ain’t it funny, rumors fly
And I know you heard about me
So hey, let’s be friends
I’m dying to see how this one ends

[Blank Space - Taylor Swift]


Era cosa universalmente riconosciuta, che la mattina, la tua reattività era pressoché inesistente ed il tuo cervello ragionava a scatti. Sicuramente il ritrovarsi una sottospecie di cuscino in faccia non aiutava la tua situazione, ma il tuo essere irrequieto anche nel sonno, ti portava a risvegli tutt'altro che comuni.
Decidesti di rimanere ancora qualche istante sotto lo coperte, prima di realizzare che la cosa che se ne stava sul tuo volto, respirava.
Lanciasti un urlo, saltando dal letto e lasciando che l'esserino planasse sul cuscino. Ti ritrovasti faccia a faccia con un coso somigliante ad un topo, mentre Castiel faceva capolino dalla porta.
-Oh! Vedo che hai fatto la conoscenza di Mr Fatty... -
Te ne stavi aggrappato al muro, con gli occhi fuori dalle orbite.
-Che diavolo è quel coso... E PERCHE' MI DORMIVA IN FACCIA?- Urlasti mentre il mostriciattolo peloso si arrampicava sulla spalla del ragazzo.
Il roditore rimase a fissarti con gli occhioni liquidi, quasi cercasse la tua attenzione.
-E' un dolcissimo Petauro dello zucchero. E credimi, non lo fa con tutti, solo con chi gli piace.- rispose, coccolando la palla di pelo.
Non riuscivi a capire se ti shockasse di più lo stare simpatico allo scoiattolo o la vestaglia di flanella, aperta, del tuo coinquilino che lasciava in bella vista un paio di boxer bianchi con api stampate.
-Bel tatuaggio- aggiunse Castiel prima di dirigersi verso la cucina e, solo in quel momento, ti rendesti conto di indossare solo i pantaloni.
Buongiorno Detroit!
Infilasti la prima maglietta a portata di mano, prima di seguire la traiettoria del moro. Strascicando i piedi nudi sul parquet, arrivasti in cucina, dove il tuo coinquilino ti porse una tazza di caffè.
-Grazie, Cass... posso chiamarti così, vero?- Il giovane si illuminò, ed annuì .
-Sai - cominciò, dopo un breve attimo di silenzio  - Il vero nome di Mr Fatty era diverso. Mio fratello lo prendeva in giro per un suo piccolo problema, da cucciolo... lo chiamava Mr Farty.-
Per poco non ti andò di traverso il caffè. Avevi sentito bene?!? Il coso che ti dormiva in faccia, soffriva di aerofagia?!? Cercasti di scacciare la terribile immagine che stava prendendo piede nella tua mente.
-Beh... Fatty, è più adatto- cercasti di dire tra un colpo di tosse e l'altro, fissando l'animaletto in notevole sovrappeso.
Castiel ti si avvicinò con un piattino.
-Ti piace la torta di mele? Ne ho presa un po' ieri, ma da solo ci vuole tanto a finirla...-
Ti voltasti, verso quello strano figuro, con gli occhi lucidi, lasciandoti sfuggire un sospiro felice ed accettando di buona lena il dono. Torta... Lo avresti aiutato molto volentieri a finirla. Con una sola frase ti aveva fatto dimenticare il suo aneddoto della palla di pelo con problemi di perdite... ok, dimenticato no, ma messo da parte per qualche minuto.
Dal piatto arrivava il profumo della cannella a solleticare le tue papille gustative.
-Ti spiace se accendo la radio mentre finiamo la colazione?- chiese il moro, vicino allo stereo.
In quel momento poteva anche partire la voce di Justin Biber. NIENTE ti avrebbe allontanato dalla tua felicità a portata di cucchiaio. Tanto che non ti rendesti conto della musica new age attorno a te.
Ma la coda dell'occhio catturò il ragazzo in vestaglia, annaffiare qualcosa vicino alla finestra. Sembrava un vaso per piante officinali, di quelli un po' bohèmien. Ti ricordava quelli di Lisa. Lei amava cucinare ed aveva sempre una vaschetta di piante aromatiche sul bancone della cucina.
La cosa ti fece sorridere.
-Ehi, specializzando- lo schernisti -Ti dai al pollice verde?-
Castiel rise a quella battuta, annuendo -Eh sì, sono piante delicate...- rise. - Ascolta, tra poco devo uscire per andare ai corsi. Se esci con me, facciamo la copia delle chiavi, così non ci sono problemi per nessuno.-
Decidesti, quindi, di cambiarti il più in fretta possibile per lasciar la possibilità all'altro di usufruire del bagno. Apristi l'acqua, pronto per lavarti i denti, ma la porta si spalancò e ti ritrovasti, con lo spazzolino in bocca, a fissare Cass.
-Oh! Scusa, sai ero abituato da solo... ehm... beh... aspetterò, ehm, qui fuori...- sussurrò chiudendo la porta, seguito dal tuo sguardo interdetto.
Fissasti lo specchio, finendo ciò che avevi iniziato, cercando di non pensare all'accaduto. In fondo poteva capitare e tu potevi passarci sopra... e avresti imparato a chiudere le porte per evitare altre situazioni spiacevoli.
Dopo un paio d'ore, tu avevi finalmente il tuo mazzo di chiavi ed il tuo coinquilino si trovava a lezione.
Con passo svelto, cominciasti ad avviarti verso un'edicola per dare il via alla tua ricerca di un lavoro, almeno tramite un giornale.
Di Detroit conoscevi poco e nulla, e la tua scarsa voglia di chiedere informazioni ti fu fatale. Nel giro di venti minuti ti rendesti conto che stavi solo girando intorno... molto male! L'unica via che riconoscevi con facilità era quella del palazzo, quindi con l'umore nero ed il passo forzato, ti avviasti verso casa.
Sbuffando apristi il portone. Ti era sembrato strano non vedere un portiere, ma Cass ti aveva prontamente spiegato che il vecchio Crowley era in vacanza. Era tornato per qualche giorno dai parenti inglesi. Poco male, in quel preciso istante, gli avresti ringhiato anche al minimo accenno di saluto.
Arrivasti davanti all'ascensore, ma qualcosa ti bloccò. Davanti alle porte, troneggiava un bel cartello "FUORI SERVIZIO".
-QUESTO DUE ORE FA NON C'ERA!-  Maledicesti, avviandoti verso le scale. Cinque piani. A piedi. -Bene.-
Con chissà quale autocontrollo, riuscisti finalmente ad arrivare al quinto piano, madido di sudore. Con la mano tremula, per la rabbia, infilasti la chiave nella toppa.
Solo quando la porta si richiuse alle tue spalle, tirasti un sospiro di sollievo.
Qualcosa ti si arrampicò sulla schiena, e ti ritrovasti due occhietti neri che ti fissavano dalla spalla. Mr Fatty se ne stava lì, ad osservarti.
In fondo quel tipo strano aveva ragione, quell'esserino era dolce ed una parte di te si sentì in colpa per il comportamento nei suoi confronti, la mattina.
-Ehi, Sacchetto di gas, in fondo non sei male...- ammettesti, prima di renderti conto di aver lasciato le chiavi fuori.
Sbuffando apristi la porta. E in un attimo, accadde il danno.
Quella piccola peste del Petauro, planò dalla tua spalla e corse giù per le scala. Ti lanciasti di corsa all'inseguimento della bestiola, per una rampa. Arrivando davanti all'appartamento 18C. Qui l'essere, si arrampicò sulla ringhiera e planò sul campanello. Non riuscisti a fermarlo in tempo, e la porta si aprì... mentre tu te ne stavi in ginocchio sullo zerbino a prendere il fuggitivo, che senza polemiche si arrampicò sulla tua testa.
-Ehi! Mr Fatty, che ci fai qui?- Una voce femminile ti costrinse a voltarti.
Una ragazza dai capelli rossi se ne stava sulla porta a fissarti con aria divertita.
-Ehm, scusa... sono il nuovo coinquilino di Novak, mi è scappato il coso peloso...ehm...-
-Charlie, piacere. Tranquillo, Fatty viene ogni volta che Castiel apre la porta. Cerca qualche pezzo di frutta- Rise aiutandoti ad alzarti - forza, entra altrimenti comincerà a lamentarsi.-
Hai capito Farty...!
La casa di Charlie, poteva essere scambiata per una fumetteria. Su qualunque mensola, bancone e mobile trovavi action figure e gadget di Star Wars, Harry Potter, Star Trek ed anime. Il Paradiso del nerd, insomma.
-Vieni in cucina, taglio un pezzetto di mango all'esserino- ridacchiò lei.
-Ehm - cercasti di rompere il ghiaccio -Quindi, tu conosci Cass?-
-Sì - rispose lei, coccolando Mr Fatty - Ogni tanto salgo da lui per una birra e due chiacchiere...-
-Quindi tu e lui...-
-No - rispose lei con una fragorosa risata - Non è il mio tipo-
La situazione si faceva interessante. Molto interessante.
-Effettivamente è un ragazzo particolare... E dimmi, Charlie, cosa fai nella vita?- Eri parecchio arrugginito in tecniche di assalto.
-Insegno letteratura  in una scuola qui vicino-
-Interessante.- decidesti di sfoderare la tua carta charme - E quale sarebbe il tuo tipo?-
Charlie ti fissò divertita per qualche istante, prima di rispondere.
-Beh, in genere il mio tipo ha i pettorali più, beh, gonfi.-
Ok, qualcosa non tornava...
-Palestrati?-
-No, Donne.- Scoppiò a ridere lei - Mi spiace-
Incassasti il colpo, cercando di guardare il lato positivo: Finalmente conoscevi qualcuno oltre al tuo strano coinquilino.
-Senti, potrebbe sembrarti una richiesta strana... mi faresti da guida? Non conosco bene Detroit, anzi non la conosco affatto... -
-Perchè No! Coraggio, afferra Mr Fatty ed andiamo.-
Non appena il Petauro fu rimesso al suo posto, tu e la rossa, cominciaste il vostro Tour.
Dopo quattro edicole, sei quotidiani, due lavanderie, una caffetteria ed ore di camminate, cominciasti a dubitare della riuscita della vostra spedizione.
Sconsolati, decideste di buttarvi nella prima caffetteria davanti a voi. Tu e Charlie vi accomodaste ad un tavolo, ordinando un caffè ed un cappuccino all'italiana.
-Precisamente cosa stiamo cercando?- esordì lei.
-Un lavoro, ma comincio a dubitarne- sospirasti.
La ragazza cominciò a chiederti delle tue competenze, prevalentemente manuali.
-Sfortunatamente, non ho amato mai la scuola. Mio fratello era il genio, io alzavo la media con il football.- La tua compagna di sventura s'illuminò.
-Football...- chiese - Quindi eri molto capace a livello sportivo?-
-Beh, me la cavavo...-
-In che posizione giocavi?-
-Quaterback. Perché?- Non riuscivi a capire l'interessamento della ragazza. 
Improvvisamente, Charlie, sfoderò uno sfavillante sorriso.
-Perchè se ti fidi di me... la tua ricerca finisce qui!-





Continua...





Eccoci qui al secondo capitolo... o meglio al primo! Siamo solo all'inizio.
Sono felice che vi sia piaciuta la scelta della copertina. Sappiate che ogni capitolo avrà la sua, differente dalle altre, tranne che per l'immagine centrale.
Su 8tracks ho creato la playlist della fan fiction per divertimento, se vi va di ascoltarla, eccola --- >   Our Personal Space-Playlist .
Spero vi sia piaciuto il primo capitolo.
Preparatevi a colpi di scena e situazioni equivoche.
A Presto.
Dimea
   
 
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