Lo teneva ancora stretto in un abbraccio, quasi come a proteggerlo e a quel pensiero sorrise: era sempre stato Hypnos a proteggerlo, a difenderlo, a essergli vicino nei momenti più bui e, sempre accompagnato da quel suo alone di perenne apatia e indifferenza, per anni gli era sembrato indistruttibile. Non lo aveva mai visto crollare, mai una lacrima, mai un accenno di sentimentalismo, sempre freddo e lucido, ma era pur sempre un essere umano con dei sentimenti che, una volta emersi, rendevano fragile anche l’essere più menefreghista del mondo, o meglio Hypnos.
<< Aaron… >>
1°capitolo da revisionare