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Autore: Evil Ulquiorra    09/05/2015    2 recensioni
Nel mondo di Code Geass,il 10 Agosto del 2010,un giovane Lelouch VI Britannia perde la sorella Nunnally a causa dei bombardamenti alleati sulle coste Giapponesi. In preda alla disperazione,il principe esiliato trova tra i rottami della battaglia il corpo di un androide senziente che afferma di chiamarsi Ultron...
-Crossover tra Code Geass e Avengers
-LelouchXHarem
-Lelouch super intelligente,manipolativo e decisamente più psicopatico.
Genere: Azione, Drammatico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il giorno in cui nacque il demonio

10 Agosto 2010.
Il sacro impero di Britannia dichiara guerra al Giappone. L’arcipelago delle isole orientale contro la più grande nazione esistente: Britannia. Durante lo sbarco delle forze d’invasione,l’impero utilizza per la prima volta gli armamenti noti con il termine di Knightmare Frame,Mecha utilizzati come fanteria d’assalto. Il conflitto termina in poco più di tre mesi.
 L'isola perde la sua indipendenza, la sua dignità e il suo nome, venendo rinominata "Area 
11".


2017

Quel grande ponte era stato bello,un tempo. E così anche la città che simboleggiava. Non c’era rimasto molto ne dell’uno ne dell’altra,ormai.
Mentre la limousine correva attraverso il Tokyo Bridge ad alta velocità,la donna che ne stringeva il volante poteva godere di un panorama pieno di luci.
Per lo meno,le parti che i britanni stavano ricostruendo a loro piacimento erano luminose.
Quel che restava della baia di Tokyo era buio,devastato ,pieno di rovine e di morte.
Tokyo,pensò Sayoko ,mentre il vento della corsa la frustava. La capitale del sol levante.
Le cose potevano cambiare solo per suo intervento. Per l’azione sua e di quella creatura incomprensibile e fondamentale. Un uomo di nome Lelouch VI Britannia.
Stavano metodicamente tramutando la città sulla baia in una fortezza industriale. Lì si trovava il cuore della macchina da guerra meccanizzata che stava estendendo i suoi lenti tentacoli per soffocare quanto rimaneva dei giapponesi ribelli. E  al suo centro vi era il principe Clovis LA Britannia.
Nessuno chiese a Sayoko di pagare il pedaggio al casello,mentre passava alcune cabine con i finestrini senza vetri,che fissavano l’autostrada come orbite vuote.
Nella tranquillità di quella mattina limpida,la baia era ancora suggestiva e le montagne si innalzavano quietamente,oltre la vegetazione massacrata e la periferia devastata della città.
Parcheggiò e scese dalla macchina.
Piegandosi indietro,osservò la struttura davanti a lei. Mentre i primi quattro piani erano bui,da quelli più alti trapelavano delle luci. L’assenza di illuminazione nella parte bassa non era strana. I morti non ne avevano certo bisogno. Allora perché nelle aree più alte c’era quel bagliore?
Continuò a muoversi lungo i corridoi abbandonati e in rovina,sempre pronta a registrare il minimo movimento.
Una volta fu sul punto di far saltare la sua copertura e rivelare la sua presenza,quando un movimento tra le macerie la portò a puntare la pistola in quella direzione.
Fortunatamente non sparò.
Il gatto uscì fuori dal mucchio di detriti la fissò imperiosamente,frustò l’aria con la coda e saltò via nella direzione opposta.
Si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo ed aprì la porta.
La sala era bianca come il latte,occupata da una serie di forme rettangolari lungo la zona superiore del soffitto. Al centro di essa,sospeso in bilico a circa tre metri dalla superficie del pavimento,vi era Lelouch vi britannia,i piedi adornati da un paio di bizzarre coperture di metallo,ciascuno delle quali caratterizzata da una piccola vampata che ne scaturiva dalla la parte inferiore.
Rimase in quella posizione per un totale di dieci secondi,prima di ricadere pesantemente a terra,provocando un sonoro tonfo.
<< Sì,posso volare>>commentò
<< è uno scherzo?>>
Il suono di quella voce richiamò la sua attenzione.
Volse lo sguardo nei confronti del proprietario
<< Ah, Sayoko !>>
Afferrò una tanica di vino e ne verso parte del contenuto all’interno di un bicchiere opaco
<< Che piacere inaspettato>>
<< Si può sapere che cos’ha?>>
L’adolescente si fermò di colpo
<< Come?>>domandò,in tono confuso
<< Ho detto,si può sapere che cos’ha?>>ripetè l’altra.
Il giovane volse ambe le mani in posizione di difesa
<< Ehi,io ho …molte cose da fare,lei ha…rabbia. È  raffreddata? Non voglio ammalarmi>>
<< ha appena donato la nostra intera collezione di arte moderna ai…ai…>>
<< Boyscout di Britannia?>>
<< Boyscout di Britannia!>>
Lelouch annuì in assenso
<< Sì,è un’organizzazione meritevole, non ho controllato le età di persona ma dovrebbero essere a posto. Ah,e non è la nostra,è la mia collezione,senza offesa>>
Al sentire tali parole, lo shinboi non potè fare a meno incrociare ambe le braccia
<< No,sa che cosa le dico? Credo di avere il diritto di dire “la nostra collezione”,considerando che ne sono stata la curatrice per questi tre anni>>
<< è detraibile dalle tasse?>>
la donna inarcò un sopracciglio,prima di prendere un respiro profondo
<< Sa,ci saranno almeno…8011 cose di cui dovremmo parlare…>>
non ebbe neanche il tempo di terminare la frase,che il giovane le posò il dito indice sulle labbra,zittendola all’istante
<< Parliamone in macchina>>

                                                                                                                       * * *

Il Nord Est del Gippone aveva un aspetto idilliaco. Da giorni,ormai, non si vedeva una nuvola in cielo.
A quell'ora, i surfisti erano ancora a letto. Adesso il sole iniziava lentamente a spuntare dietro le montagne scure e il mare aveva una luce pastello.
L'infinita distesa,poco prima argentata,aveva assunto una delicata tonalità di blu.
All'orizzonte, s'intravedevano le sagome di gigantesche navi da crociera che si dirigevano verso Sapporo.
Al di sopra dell’unica autostrada presente,la limousine sfrecciò a una velocità di circa 60 km/h ,mantenendosi ben al di sotto del limite prestabilito.
<< Impegni per il pomeriggio?>>domandò Lelouch,lo sguardo rivolto nei confronti del panorama
<< La signorina Asford l’ha invitata a prendere il tè con lei verso le cinque>>
Al sentire tali parole,l’adolescente non potè fare a meno di trasalire
<< Passo,l’ultima volta che ci sono andato è riuscita a bloccarmi con una delle sue amiche. Qual’era il suo nome? Joy?>>
<< Janet>>
<< Janet,giusto! Seriamente,quale ragazza decide di portarti all’opera come primo appuntamento?>>
<< Se invitasse la signorina Shirley a uscire,secondo le statistiche accetterebbe>>ridacchiò l’altra,il volto adornato da un sorriso divertito.
Il giovane si strinse nelle spalle
<< Magari un’altra volta>>mormorò
<< Troppo timido o spaventato?>>domandò la donna,il tono di voce cucito con un lieve bordo di presa in giro.
Lelouch emise uno sbuffo di rimando
<< Troppo occupato>>

Salirono un dosso e si sentì un altro  thunn ! sordo,quando un camion colpì il portabagagli.
La macchina cominciò a sbandare,e Sayoko cercò di mantenerla dritta, manovrando freneticamente il volante. Le mani della donna si strinsero automaticamente.
Riuscì ad accostare maldestramente ,facendo fermare la macchina di traverso,in una nuvola di polvere.
<< Che diavolo è stato?!>> domandò con aria estrefatta .
Lelouch era già uscito dalla limousine,saltellando su una sola gamba. Perse l’equilibrio e cadde sulle ginocchia.
Sayoko aprì la portiera e si sporse
<< Lelouch-sama!>>
La donna non perse tempo e cominciò a correre in direzione del giovane,prima di inginocchiarsi
<< Tutto bene?>>domandò,in tono preoccupato.
L’adolescente agitò la mano destra con non curanza
<< Sì,sì tutto bene>>mormorò.
 Volse la propria attenzione nei confronti del ghetto confinate con l’autostrada. Il camion era finito dritto all’interno di una zona di lavoro ed era rimasto impantanato nella sabbia
Un sonoro cling attirò il suo sguardo. Sayoko aveva colpito la ruota anteriore della macchina con un leggero colpo di tacco
<< Maledizione,abbiamo una gomma a terra>>commentò.
Lelouch approfittò della situazione
<< Vado a controllare>>la avvertì.
L’ex shinobi non ebbe neanche il tempo di voltarsi
<< Signore,aspetti!>>
le sue proteste,tuttavia, furono assai vane poiché il giovane era già sparito.
Emise un sospiro irritato
<< Odio quando fa così>>sussurrò.

                                                                                                                              * * *

Lelouch si avvicinò con passo esitante alla forma del veicolo,fermandosi ad appena un paio di metri di distanza
<< Ehi,tutto a posto?>>
Non vi fu alcuna risposta. Forse il pilota era rimasto ferito,pensò .
Salì sulla parte superiore del camion. Il cargo aveva un’apertura al centro e lui ne osservò l’interno.
Poi ,un rumore lo raggiunse dal nulla che lo circondava: i piccoli,morbidi colpi di qualcosa che sbatteva,si agitava.
Era un rumore pietoso,ma anche un po’ indecente. Ebbe la sensazione di origliare qualcosa di nascosto,di vergognoso.
Si porse oltre il bordo del vano merci
<< Che strano…>>mormorò.
E in quel preciso istante,il veicolo ripartì,facendolo cadere nel container.

                                                                                                              * * *

All’interno del furgone che puzzava di capra,Kallen Kozuki si sentiva lacerata e sola.
Aveva una certa paura,che le faceva sentire un sapore metallico sotto la lingua.
Un’immagine nella mente: suo fratello in cucina,che profuma di tabacco e di sapone,mentre sbuccia un arancia con il coltello a serramanico dalla punta della lama spezzata, e divide il frutto con lei. I fanali di coda del furgoncino che scompaiono,mentre Naoto parte per il servizio notturno che lo avrebbe ucciso.
I suoi abiti nell’armadio. La sua camicia a quadri. E nel suo di armadio,alcuni bei vestiti da festa che ora non avrebbe più messo.
Tristi vestiti da festa appesi alle grucce,simili a giocattoli in soffitta.
Poi,tutto cambiò .
Come dal nulla,apparve una coppia di Knightmare. Le due macchine,quasi simultaneamente, si inginocchiarono, estraendo le pistole,con la mano sinistra che teneva il bordo della destra. Uno da una parte e uno dall’altra della linea bianca della strada.
Kallen pigiò il piede ferito su quello di Nagata . Il suo volto si tramutò in una maschera di dolore. Il camion scatto in avanti.
L’attimo seguente due colpi secchi raggiunsero il veicolo,facendolo vibrare.
Il parabrezza si frantumò,cospargendosi in pezzi di vetro.
La donna sollevò tutte e due le mani per proteggersi il volto,e Nagata le si gettò addosso,afferrando il volante.
Sfrecciarono nel varco fra i due knightmare,con appena un ondeggiamento della coda.
Kallen intravide appena la coppia di mecha che si voltavano di nuovo e concentrò tutta la sua attenzione sulla strada.
<< Merda>>sussurrò.
Volse la propria attenzione nei confronti del guidatore
<< Quanto manca alla metropolitana ?>>
<< Circa 500 metri>>ribattè l’altro,il tono di voce cucito con un lieve accenno di ansia.
La rossa strinse gli occhi e prese un respiro profondo
<< Me ne occupo io>>
e,detto questo,si alzò dal posto a sedere.
L’uomo prese un respiro profondo
<< Abbiamo il gas tossico. Perché non usarlo?>>
<< Perché sarebbe un massacro>>

                                                                                                                   * * *

Lelouch VI Britannia non era un ragazzo felice.
Quando aveva deciso di prestare soccorso agli occupanti di questo fottutissimo camion non aveva certo preso in considerazione il fatto che potesse trattarsi di un trasporto utilizzato dai terroristi. Quale persona sana di mente avrebbe mai fatto una supposizione del genere ?!
La porta del vano merci si aprì.
Ne fuoriuscì una ragazza probabilmente non superiore alla sua età,il corpo adornato da una tuta di colorazione rossa,così come i capelli.
Il giovane non perse tempo e si nascose dietro il primo oggetto che gli capitò a tiro.
Si trattava di una sfera metallica ,grande quanto un autovettura,ornata da una serie di protuberanze di forma cilindrica lungo l’intera superficie,il deising molto simile a una capsula di contenimento.
Rimase in silenzio.
La donna salì lungo una scala posta al centro della camera. Il tutto portava alla forma meccanica di un Glasgow,un vecchio modello di Knightmare,rivestito di una vernice arancione.
Come dal nulla,le porte esterne del camion si aprirono,rivelando la forma della strada,così come quella degli inseguitori.
Grande,pensò.Ora sono anche un ricercato.
Il mecha compì un balzo al di fuori del veicolo,atterrando sulla superficie d’asfalto. Poi,le porte si richiusero, impedendo qualsiasi tipo di visuale.

                                                                                                                    * * *

Il solo edificio nella zona delle operazioni era uno spaccio,il Kyoko Market. I disinfestatori di Artman cominciarono ad affluirvi poco dopo l’inizio dell’inseguimento. Quando alle dieci e mezzo arrivò il capo della guardia in persona,comparvero anche i primi rinforzi.
La situazione stava per diventare seria.
Il negozio venne denominato<< Red Bae>>.
Freddy Olsen,il nuovo luogotenente di Artman, stringeva in mano un blocco in cui erano scritti una dozzina di nomi giapponesi.
L’uomo diede un’occhiata distratta all’elenco,poi restituì il blocco all’aiutante.
<< Sintonizzami sul canale della squadra,Freddy>>
il soldato fece come gli era stato detto
<< Attenzione ragazzi>> disse Artman ,guardando i quattro elicotteri in fila,libellule di vetro liberate sopra il ghetto e sotto le nubi. Davanti a loro c’era la palude piena di rifiuti umani che avrebbero dovuto ripulire.
<< Sentite ragazzi,papà farà una predica. Siete in ascolto? Rispondete >>
sì,sì,affermativo con qualche signore buttato qua e là,ma fin lì niente di male; c’era una bella differenza tra la sbadataggine e l’insolenza
.<< Non sono un parlatore,ragazzi,parlare non è il mio mestiere,ma voglio che sappiate che questo non è-ripeto,non è- un caso in cui ciò che appare è ciò che è. I terroristi si nascondono nella metropolitana del ghetto di Shinjuku. Scopo della missione? Il recupero dell’arma sottratta. Il vostro compito è quello di perlustrare le aree abitate dagli eleven. Non appena avrete localizzato il dispositivo dovrete contattarmi,il suo recupero è affidato alle guardie imperiali. Benchè investiti del titolo di britanni,rimanete comunque degli sporchi eleven che fiutano come scimmie l’odore dei propri simili. Se volete prendere il porto d’armi dovrete essere meritevoli. Questa è una grande occasione per dimostrare la vostra fedeltà al paese che avete giurato di servire,per cui non sprecatela>>
Nessun affermativo, questa volta. Nessun ricevuto,nessun sì. Applausi nervosi e nevrotici,vibranti di aspettativa.

                                                                                                                       * * *

Sull’autostrada conducente alla città di Tokio,il terzo Knightmare arrivò altrettanto velocemente come i primi due.
Quando il camion superò un altro dosso,era riuscito a sedersi ai bordi del ghetto,con la pistola ben stretta al livello della spalla.
Il veicolo stava facendo i centonovanta e stava accelerando. C’era al volante un eleven indossante un berretto da camionista, con un motore troppo potente e orizzonti di gloria davanti agli occhi.
Forse non vide l’enorme macchina ,forse cercò di fermarsi. Non fece alcuna differenza. Quell’affare non aveva le gomme a prova di proiettile.
Il furgone schizzò di lato come un grosso uccello tozzo e superò senza controllo la carreggiata. Finì contro un grosso edificio.
La portiera dalla parte del guidatore schizzò via. L’uomo stesso colpì il parabrezza come un siluro e svenne.
All’interno del veicolo, Lelouch vide una catasta di materiale isolante e tentò di arrampicarsi,usando come appoggi i tondini sporgenti della sfera. Trovò un bastone e lo infilò fra gli oggetti,per scacciarne i topi. Poi, tutto divenne un vorticare di immagini e colori e allora capì che il camion era stato colpito.

                                                                                                       * * *

Il giovane aprì lentamente gli occhi .
Sentiva uno strano odore attraversargli le cavità nasali,un puzza indescrivibile che per poco non lo fece vomitare.
Davanti a lui c'erano solo le tenebre e l'oscurità.
Cercò di alzarsi ed emise un paio di sbuffi quando sentì la polvere della stanza penetragli nei polmoni. Qualunque fosse il posto in cui si trovava ora,pensò,era sicuramente uno schifo.
<< Che diamine…>>mormorò .
Tentò di utilizzare la sfera come punto di sostegno.
Non appena le sue mani entrarono in contatto con la capsula,percepì qualcosa di strano. Era come se fosse intrappolato in un pozzo profondissimo e qualcuno lo chiamasse dall’alto.
La sua mente era immersa in un buio notturno,e il buio serviva da sfondo per una specie di spettacolo di diapositive tratte dall’album dei ricordi.
Lelouch sentì,in un recesso sconosciuto della sua mente,agitarsi un presentimento.
Gli pareva che i fantasmi dei poveri e dei senza nome,degli ubriachi addormentati nel vicolo,lo stessero chiamando per nome
<< Hai finito di seminare morte !>>
Si voltò di colpo,appena in tempo per evitare un calcio volante dritto alla parte posteriore del collo.
Parò un secondo colpo ed ebbe una visuale precisa di chi aveva di fronte. Si trattava di un soldato britanno,indossante un casco da incursione
<< Razza di impudente>>sibilò.
L’uomo si lanciò in avanti. Lelouch compì una rapida rotazione su se stesso,evitando il pugno e afferrando la mano del privato.
Piazzò una ginocchiata nel ventre dell’assalitore, costringendolo a indietreggiare
<< Lezione finita>>mormorò.
Il soldato si blocco di colpo,quasi come se avesse visto un fantasma
<< Non è possibile…Lelouch>>
il suono di quella voce ,attirò l’attenzione del giovane .
L’uomo afferrò la parte superiore del visore e se la tolse,rivelandone il viso. Un paio di occhi verdi incontrarono quelli viola dell’adolescente
<< Sono io. Sono Susaku>>
Lelouch,che credeva di aver superato ogni possibilità di stupirsi,scoprì di avere la bocca spalancata,nella più estrefatta incredulità.
Era una bugia.
Doveva esserlo.
Tuttavia…la verità pareva inequivocabile.
Tra tutte le persone conosciute in Giappone,durante il periodo dell’occupazione,Susaku Kururugi era stato, decisamente,quello che chiunque altro avrebbe potuto benissimo definire come “il suo migliore amico”. Lui e suo padre,il primo ministro Genbu Kururugi ,avevano ospitato lui e  Nunnaly per un totale di sei mesi,prima che tutto andasse all’inferno.
Non potè più trattenersi. Scoppio a ridere.
Era una risata fredda e senz’anima,che cominciò a riecheggiare nelle profondità dell’intera metropolitana.
Di fronte a lui,l’adolescente non potè fare  a meno di inarcare un sopracciglio
<< Ehm,Lelouch?>>
Il giovane si fermò di colpo,compiendo un paio di rapidi respiri
<< Scusa,scusa,è stato più forte di me>>mormorò.
Volse la propria attenzione nei confronti dell’eleven
<< Così…sei diventato un soldato di Britannia?>>
Susaku ridacchiò leggermente
<< Già. E tu sei…>>
<< Nah,rubare gas tossici non è il mio stile>>commentò l’altro ,stringendosi nelle spalle.
Al sentire tali parole,il giapponese emise un sospiro di sollievo.  
Un sibilo acuto risuonò nel camion. La capsula cominciò ad aprirsi,rivelandone l’interno.
Il soldato non perse tempo e si lanciò addosso all’amico,per impedirgli di respirare . Il giovane trasalì.
Stava per lanciare un insulto al disgraziato ma si bloccò di colpo, alla vista dell’immagine che gli si parò davanti agli occhi.
Di fronte alla coppia,infatti, vi era una ragazza dalla pelle bianca come la neve e i capelli verdi platinati, avvolti in una morbida e fluente coda che le arrivava fino alla schiena. Indossava una camicia di forza ,mentre un bavero ne copriva la bocca.
Ciò che attrasse in particolar modo l’attenzione di Lelouch,tuttavia, furono gli occhi, occhi gialli come un paio di lanterne,bellissimi come non ne aveva mai visti in anni .
Il giovane non perse tempo e compì alcuni passi in direzione della figura,per poi volgere la propria attenzione nei confronti di Susaku
<< Gas tossici,eh?>>domandò,in tono scettico.
L’eleven inarcò un sopracciglio
<< Eppure,durante il breafing, ero sicuro di aver sentito che si trattasse di gas tossico>>
In quel preciso istante,una luce abbagliante richiamò l’attenzione di entrambi. Al centro di essa,si stagliava l’immagine di  cinque figure,indossanti le uniformi della guardia imperiale.
Un generale,con quattro stelle nelle mostrine,cominciò ad avvicinarsi. La sua attenzione non era rivolta alla ragazza o a Lelouch,ma a Susaku. Il nome scritto sul suo taschino era Artman.
Non si presentò .
Le sue parole successive furono brevi,rudi e studiate per non lasciare alcun dubbio sull’opinione che aveva della scena di fronte a lui
<< Stupida scimmia. Ai britanni onorari non è concessa tutta questa libertà>>
<< Avevate detto che si trattava di un gas tossico letale !>>
malgrado le parole dell’uomo,lo stupore nella voce di Susaku pareva quasi tangibile
<< Non sei autorizzato a rispondere>>ribattè l’altro, in tono freddo.
Gli occhi di Artman dardeggiarono nell’oscurità del condominio,prima che questi prese un respiro profondo
<< Ad ogni modo…voglio ripagarti per il valore dimostrato in questa missione>>
Afferrò l’arma posta al di sotto della tasca ascellare,per pi porgerla in avanti
<< Soldato Kururugi…prendi la pistola e uccidi quel terrorista>>ordinò.
Il giovane dilatò le pupille
<< Vi state sbagliando. Lui è un civile rimasto coinvolto per sbaglio>>
La risposta del generale arrivò gelida
<< Lurido verme. Questo è un ordine e tu hai giurato fedeltà a Britannia!>>
Susaku compì un passo all’indietro,prima di abbassare leggermente la testa
<< Sì,però…non posso farlo>>fu la sua risposta.
Artman non ebbe difficoltà a trasmettere la sua incredulità
<< Che cosa?>>
<< Io… non lo farò. Non sparerò mai a un civile>>continuò l’altro.
L’uomo fu sorpreso dall’intensità della sua rabbia. Era soprattutto scatenata dalla sorpresa,l’emozione più semplice,quella che i neonati avvertono per prima.
Kururugi gli aveva giocato un bel tiro mancino con quella protesta,e gli aveva raccontato una gran palla affermando che il ragazzo di fronte a lui era un semplice civile .
Kururugi,probabilmente,era stato il miglio britanno onorario che lui avesse mai avuto in una lunga e tortuosa carriera iniziata nei primi anni settanta in area 5 ,ma Artman intendeva comunque stracciarlo per quello scherzo,perché aveva dimostrato di non aver imparato la lezione.
Il punto non erano i civili,ne la disobbedienza agli ordini. E non era neppure una questione di principio. Qui si trattava della linea. La sua linea. La linea di Artman.
Issò la pistola e premette il grilletto. il tempo parve fermarsi.
Tutto accadde rapidamente. Susaku dilatò le pupille e sentì la carne del fianco lacerarsi in un scricchiolio quasi impercettibile. Sentì il sangue sgorgare copioso dalla ferita appena aperta e riversarsi lungo il pavimento come pioggia battuta.
Si levò un grido terribile
<< No!>>
Lelouch vide il volto del giapponese perdere quel poco di colorito che gli era rimasto e compì un balzo in avanti. Un colpo di pistola ai suoi piedi lo costrinse a fermarsi.
Artman chiuse il volto in un sorriso agghiacciante
<< A prima vista sembreresti uno studente di Britannia,che peccato>>mormorò.
Volse la propria attenzione nei confronti dei sottoposti
<< Recuperate la donna e uccidete il ragazzo>>
<< Yes,my lord!>>
 In quel momento, l’intero condomino risuonò in un boato. L’adolescente si voltò appena in tempo per vedere una nuvola di detriti e polvere avanzare verso di loro. Come d’istinto, girò la testa verso la ragazza e la strinse a se, facendole scudo col proprio corpo.
La giovane chiuse gli occhi e si tappò il naso per non respirare. Poi ,una serie di esplosioni cominciarono a rieccheggiare per tutto il ghetto. E in quella frazione di secondo, quando il pericolo pareva temporaneamente lontano, il mondo andò in pezzi.
Lelouch si sentì volare e non potè far altro che tenersi stretto con tutte le forze e ripararsi la testa con le braccia.
Udì le urla dei soldati senza sapere che cosa stava succedendo…poi,il mondo divenne dolore e penombra. Capì dal vento freddo che il fianco della tenuta era esploso e un calore appiccicoso sulla guancia gli disse che stava sanguinando copiosamente.
Si voltò.
Il camion alle loro spalle doveva essere pieno di dinamite,ipotizzò . Del pilota nessuna traccia.
Afferrò la donna e cominciò a correre.

La nuvola di polvere   si dissolse nell’aria. Artman aprì leggermente gli occhi e iniziò a tossire. Si guardò intorno. Nella stanza sembrava non esserci anima viva. C’era solo uno fischio acuto che gli martellava costantemente il timpano ,senza mai accennare a fermarsi.  Mise le mani sulle orecchie e il suono cessò, per poi ricominciare non appena se le tolse .
Era confuso. Confuso e incazzato.
Stava per uccidere quel ragazzo,e poi…maledizione,pensò.

                                                                                                                       * * *
 
La sala d’attesa, al secondo piano dell’edificio ,era molto piccola,molto lussuosa,molto intima. Era tutta per lui.
All’uscita dell’ascensore,tre uomini erano stati portati di fronte a un tavolo rettangolare,la cui superficie pareva l’immagine sputata di un videogioco alla battle royal.
Una segretaria,che a Clovis ricordava vagamente una delle vecchie star della gloriosa Tv viste quand’era ragazzino,sorrise al suo ingresso.
Era seduta a una scrivania,all’interno di una rientranza che sembrava una giungla equatoriale,circondata com’era da tante piante.
Al centro del tavolo vi era il generale Bartley.
Il responsabile del ramo di ricerca era grasso e ben vestito,quasi quanto il reale stesso. Un paio di orecchie da topo ne adornavano il viso
<< Idioti,ve lo siete lasciati scappare !>>ruggì l’uomo,il volto chiuso in una maschera di pura collera.
Dall’altro lato della trasmittente,risuonò la voce di Artman
<< Le porgo le mie scuse>>ribattè il sottopoto.
Nonostante l’interferenza,il fastidio dell’ufficiale era assai evidente.
Bartley strinse ambe le palpebre degli occhi
<< Di questa missione solo lei ne è stato messo al corrente,si è chiesto il perché?!>>
<< Proseguiamo le ricerche>>continuò l’altro,chiudendo le comunicazioni.
Dall’altro capo della stanza,Clovis La Britannia emise un sospirò di rammarico
<< A quanto pare, siamo entrati nella fase B del piano>>mormorò.
Al sentire tali parole,il generale non potè fare a meno di dilatare le pupille
<< Ma,vostra altezza…>>
<< Se questa faccenda trapelasse all’esterno io verrei diseredato. Fate credere che questa sia solo un esercitazione>>
L’uomo si alzò dal posto a sedere e prese un respiro profondo
<< Che il ghetto di Shinjuku sia raso al suolo!>>

                                                                                                                            * * *

Non solo a Tokio non c’era niente di simile a ciò che stava attraversando in quel momento: in verità,non c’era nulla di paragonabile in nessun luogo,nei ricordi di Lelouch Vi Britannia.
Potrebbe essere l’infernò,pensò,mentre avanzava stancamente.
La carcassa bruciata di un 747 si affacciava sulla cima di un tetto. La fusoliera metallica era vuota,spezzata,a far pensare che nessuno ci fosse mai stato dentro o neanche nei dintorni.
Si fermò,ad appena un paio di centimetri dalla porta di un condominio, e volse la propria attenzione nei confronti della donna alle sue spalle
<< Lascia parlare me,va bene?>>
questa annuì comprensiva.
Entrò nella stanza
<< C’e qualcuno?>>
aveva appena mormorato quelle parole,quando un uomo fuoriuscì da dietro l’uscio,un fucile issato sulla spalla.
Appena individuata l’arma,il giovane si mise davanti alla ragazza
<< Voglio solo usare il telefono>> tentò il ragazzo.
<< Non posso aiutarvi>> ribattè l’altro, in tono freddo.
Avanzando di un passo,una donna anziana osservò la coppia,prima di annuire,rivolgendosi al marito.
<< Piano,Isacc. Sono a posto>>
i suoi capelli ,lungi fino alle spalle,erano bianchi come il marmo e teneva nella mano destra una bottiglia di vino.
Leccandosi nervosamente le labbra,l’uomo accennò di nuovo con l’arma da fuoco,questa volta verso la straniera
<< Questa qui,forse sì>>
i suoi occhi attenti tornarono poi verso il silenzioso Lelouch
<< Ma  lui? Mizuzu…è un britanno >>
<< Non vogliamo creare problemi>>
il giovane mantenne un tono di voce basso e non intimidatorio
<< Abbiamo solo bisogno di aiuto>>
Il vecchio giapponese rise amaramente
<< Non ne abbiamo bisogno tutti? E che ne dici di una bistecca e del gelato,mentre aspettiamo?>>
<< Isacc ,metti giù il fucile. Pensi davvero che ti lascerò mandar via questi bambini senza averli aiutati?>>

Un forte rumore risuonò nel silenzio.
La bottiglia da cui la donna stava bevendo gli esplose in mano. Spaventata ,Mizuzu fissò i frammenti di vetro e la preziosa bevanda che ora gocciolava dal suo palmo aperto. C’era del sangue sul suo collo,dove alcune delle schegge l’avevano colpita.
Il soffitto esplose.
Le dita che affondarono nell’apertura erano enormi, potenti e metalliche. Afferrando una frastornata Mizuzu,la sollevarono oltre il foro del tetto.
Correndo verso la porta principale,l’uomo sopravvissuto urlò
<< Maledetti! Siete stati voi a portarlo qui!>>
Spezzando un altro punto del tetto che cedeva sempre più rapidamente,un secondo artiglio meccanico mancò l’accusatore ma agguantò un altro uomo che correva per il condominio.
Lelouch non ebbe bisogno di dire alla sua compagna di iniziare a correre. Stavano già fuggendo come gazzelle verso l’entrata.
Intorno a loro c’era il caos,mentre i residenti rimasti si sparpagliavano in cerca di una qualsiasi altra uscita e i due artigli cercavano altre prede.
Una volta usciti dall’edificio,la donna e il giovane si girarono per inquadrare il nemico
<< Un Satterland!>>
Vera meraviglia meccanica,la macchina era molto più alta e grossa di un uomo.
Braccia e gambe potenti spuntavano dal suo corpo,insieme a un assortimento di sensori. Solo alcuni di essi controllavano i dintorni attraverso il normale spettro visivo ; altri sfruttavano gli infrarossi e gli ultravioletti.
Le membra di uno scintillante metallo scuro cingevano Mizuzu e l’altro prigioniero in una morsa feroce.
Le persone fuggivano urlando in ogni direzione. Molte corsero verso un parcheggio pieno di veicoli,alcuni dei quali erano stati faticosamente ripuliti e aggiustati.
Sporgendosi sulle gambe dritte come travi oltre il tetto sfondato del negozio,il Satterland lanciò contro i veicoli una potente scarica che li tramutò in un’abbagliante palla di fuoco. L’uomo e i suoi compagni morirono all’istante.
Era un massacro.

<< Guarda che cos’abbiamo qui>>
Il suono di quella voce lo fece trasalire.
Si voltò.
Davanti a lui,con il volto chiuso in un ghigno arrogante,vi era Artman,la revolver puntata verso di lui
<< Un uccellino disperso. Un piccolo passero…che non ha ancora imparato a volare>>sogghignò.
Lelouch mantenne un volto freddo e inespressivo
<< Bhe,per essere uno studente ci hai dato parecchio filo da torcere,degno di un britannio>>commentò l’uomo.
Fece una pausa per riprendere fiato
<< Tuttavia, il tuo futuro…si è appena esaurito>>
Alzò la pistola e sbloccò la sicura.
Poi,come dal nulla,accadde qualcosa di decisamente inaspettato.
In un disperato tentativo di salvare la vita al suo soccorritore,la ragazza compì un balzo in avanti,liberandosi del bavero
<< Non uccidetelo!>>
Il proiettile attraversò l’aria con una velocità di circa 300 km/h. Un sibilo leggero,un flotto di sangue,e la testa della donna esplose,ma solo all’interno,poiché l’oggetto non era che un piccolo calibro,utilizzabile solo per un’arma silenziosa. Il tutto accadde nella frazione di a mala pena un secondo.
La giovane cadde a terra,gli occhi spalancati e ormai privi di vita. Artman osservò il tutto con fare impassibile,prima di prendere un respiro profondo
<< Anche questa è fatta>>mormorò.
 Alzò lo sguardo e ciò che vide per poco non lo sorprese.
Il ragazzo era rimasto fermo e immobile,il volto adornato da un leggero cipiglio,quasi come se la situazione attorno a lui non lo interessasse nemmeno
<< Sfrontato fino alla fine, eh?>>
Non appena i suoi occhi entrarono in contatto con quelli dell’adolescente,percepì un leggero brivido lungo la spina dorsale
<< Tu non piangerai,vero? Tu non hai paura della morte. Sei come me>>
<< L’unica cosa che abbiamo in comune,signore…è che presto saremo entrambi macchiati del vostro sangue>>ribattè l’altro,un tono di voce calmo e rilassato.
Al sentire tali parole,l’uomo non potè fare a meno di trattenere una smorfia
<< Balle. Non hai niente,niente se non la tua arroganza. Noi abbiamo le armi>>
<< No,voi avete la speranza che quando alzerete le vostre pistole rimarrò fermo e immobile… altrimenti sarete morti ancora prima che possiate premere il grilletto>>
<< è impossibile>>ringhiò l’altro.
Il giovane emise uno sbuffo divertito
<< Forse ha ragione…ehi,che strano posto in cui lasciare un pianoforte>>
Quasi come fosse una reazione involontaria,Artman girò la testa di 90 gradi.
Capì che era un errore nell’istante in cui lo commise ,ma ormai era troppo tardi.
Sentì il giovane muoversi alla sua destra. Lelouch Vi Britannia issò il braccio meccanico.
Al centro della mano,il sottile strato di pelle ,che fino ad ora aveva caratterizzato il palmo sinistro,  aveva appena lasciato il posto a un oblò di forma sferica.
Il tutto accadde rapidamente.
Un proiettile di luce bianca scaturì dalla punta dell’arma e andò a infrangersi sul petto dell’uomo ,facendolo volare all’indietro.
Era morto.
Il resto dei sottoposti vennero investiti dalla forza dell’impatto e molti di loro caddero a terra.
Con inaspettata rapidità,il giovane estrasse la pistola dalla tasca della giacca,per poi puntarla in direzione del gruppo .
Sparò cinque rapidi colpi. Mentre quattro dei bersagli morirono all’istante,uno di loro venne colpito alla spalla.
Il soldato lanciò un grido di dolore e fece fuoco.
Lelouch sentì fischiare il proiettile a un centimetro dall’orecchio ,ma non si ritrasse. Anche lui aveva una sentinella della sopravvivenza,che lo aveva servito con estrema devozione per anni,e ora gli stava dicendo che se avesse indietreggiato sarebbe morto.
Sparò di nuovo.
L’uomo urlò una seconda volta, mentre il proiettile gli squarciava la pancia. Uno spruzzo di sangue investì il volto dell’adolescente,proiettato da quello che sperò con devozione fosse l’ultimo respiro del privato.
Spinse il soldato all’indietro.
Nel fascio di luce dell’unica torcia presente,l’uomo si allontanò barcollando. Il sangue gli sgorgo tra le dita. Annaspò, nel tentativo di aggrapparsi a qualcosa, e cadde in ginocchio.
Lelouch volse la propria attenzione nei confronti del britanno
<< Siamo spesso da biasimare in questo,ed è provato che con un’aria devota e un’azione virulenta zuccheriamo lo stesso diavolo>>
L’uomo tossì una terza  volta
<< Ma che vuol dire?!>>
Il giovane puntò la pistola in avanti
<< Era Shakspere,idiota>>
Premette il grilletto e il soldato crollò. 
In piedi,in mezzo a quella carneficina,il giovane non potè fare a meno di chiudere il volto in un sorriso agghiacciante
<< Bene,e ora…>>

 
Com'era? spero bello! mi raaccomand,recensite in tanti.
Eh,sì,Lelouch è decisamente più eccentrico,è un esperto di robotica,ha sostituito il braccio sinistro con un arma alla iron man e sta costruendo la propria armatura. Oh,ed è decisamente più esperto nel combattimento. Nonostante non abbia ricevuto il geass, CC avrà un ruolo molto importante nella storia,soprattuto a causa dei  piani di Lelouch
Nel prossimo chappy,durante la battaglia di Shinjiku,mostrerò gran parte dei poteri derivanti dalla fusione con la coscienza di Ultro( gran parte di loro saranno tratti dal fumetto )
  
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