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Autore: FrancyCece9    09/05/2015    1 recensioni
Benedetta, 19 anni, neo-diplomanda, con un sogno nel cassetto e un grande segreto da nascondere
Michele, 22 anni, la passione per il canto, un animo gentile sotto una scorza da duro
Lei perfettina, lui casinista, due caratteri all'opposto che assieme fanno scintille
Sullo sfondo un'accademia e quattro amici
Scoccherà la scintilla tra la piccola Benedetta e l'imprevedibile Michele?
(La precedente fanfiction "Vivimi" era scritta da me, orala pubblicherò nuovamente)
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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-Ilaria..- disse lui, poi si girò verso Benedetta, la ragazza avanzò verso di loro fino ad arrivare di fronte ad Michele per baciarlo, Benedetta spalancò gli occhi, Michele la guardava terrorizzato
-Benedetta, lei è Ilaria…- le presentò -… la mia ragazza- disse poi, Benedetta si girò di scatto quasi sconvolta, poi facendo finta di niente sorrise alla ragazza e le diede la mano –Ilaria, lei è Benedetta, una mia amica, andiamo all’Accademia insieme- spiegò alla ragazza, le due si strinsero la mano, Michele non sapeva cosa fare –Ila, cosa ci fai qua?- chiese poi
-Sono venuta a salutare mamma e papà, sai che abitano poco distante da qui- rispose lei, lui annuì –Voi invece, cosa ci fate qua?- chiese lei, Benedetta e Michele si guardarono
-Noi siamo venuti a fare un giro, avevamo un po’ di tempo libero all’Accademia- rispose in fretta Michele
-E perché non mi hai chiamato?- domandò Ilaria –Potevamo passare un po’ di tempo insieme, ora con l’Accademia non ci vediamo mai- continuò lei
-Pensavo dovessi studiare per gli esami, così non ti ho scritto- rispose lui cercando di sembrare credibile, Benedetta osservava la scena senza dire una parola
-Ah, ok- sorrise Ilaria –Beh, ora vado, fatti sentire qualche volta- riprese Michele accarezzandogli il volto, lui fece un sorriso un po’ forzato, Benedetta fissava la strada cercando di non guardare i due fidanzati –Ciao… Benedetta- la salutò poi Ilaria, lei ricambiò con un cenno della mano e un “ciao” sussurrato, Benedetta e Michele rimasero seduti uno accanto l’altro senza dire una parola mentre Ilaria si allontanava, quando ebbe girato l’angolo, Benedetta scese dal muretto e si diresse verso la macchina a passo spedito, Michele la rincorse, la prese per un polso e la fece girare verso di se
-Portami in hotel- disse lei a denti stretti cercando di non piangere
-Ti prego Benedetta- la supplicò lui –Ascoltami-
-Non renderla più difficile, per favore- disse lei, lui lasciò il polso della bionda e lei si precipitò in macchina, poi arrivati all’hotel, lei si chiuse in bagno, Michele l’accompagnò in stanza, poi uscì lasciandola da sola. Si ritrovò in strada, iniziò a camminare senza sapere dove andare, passava tra la gente e pensava, pensava al bacio dato a Benedetta, a Ilaria che aveva interrotto quel momento, percorse un ponte, e si fermò a metà, si appoggiò al parapetto e guardò il Tevere che scorreva lento sotto il ponte, voleva prendersi a schiaffi per aver involontariamente rovinato quel momento con Benedetta, il suo pensiero tornò a lei, la piccola e indifesa Benedetta, la sua principessa, anche se lei odiava essere chiamata così.
Benedetta, nel frattempo, piangeva chiusa in bagno appoggiata alla porta, le gambe stese, le mani sulla pancia, pensò a Michele e a quel bacio che le era piaciuto
-Quanto sei stupida Benedetta!- si disse ad alta voce –Complimenti, di meglio proprio non potevi fare- continuò a dirsi –Ti metti sempre nei casini, e questa volta, non ne uscirai a breve- si alzò da terra e si appoggiò al lavandino –Ma come hai fatto a prenderti una cotta per Michele?- si domandò guardandosi riflessa nello specchio –Che tra l’altro è pure fidanzato- disse ancora uscendo dal bagno, si buttò a letto e rimase li tutto il pomeriggio, non pranzò e non cenò, le era passata la fame, aspettava Michele che ancora non era tornato, anche se era arrabbiata con lui perche prima l’aveva baciata e poi le aveva presentato la sua ragazza, erano passate tante ore da quando l’aveva accompagnata in albergo, poi sentì la chiave girare nella toppa, istintivamente chiuse gli occhi per fare finta di dormire. Michele entrò nella stanza e vide Benedetta addormentata in una parte del letto, rannicchiata su un lato, Michele non poté non sorridere dolcemente davanti a quella scena, prese il piumone che era ai piedi del letto e la coprì, poi facendo meno rumore possibile si svestì e si mise a letto.

La settimana di convivenza tra Benedetta ed Michele era finita, ma non era finita molto bene, dopo quel giorno al Gianicolo i due non si erano più parlati, avevano vissuto nella stessa stanza senza degnarsi di uno sguardo, se Benedetta era in camera, Michele usciva oppure il contrario, non si erano più detti una parola. Anche quella mattina infatti, si erano svegliati e senza fare caso all’altro si erano preparati le valigie per tornare all’Accademia. Benedetta uscì dalla stanza senza considerare Michele che era ancora intento a farsi le valigie, scese alla reception e pagò la sua parte, poi prese un autobus e tornò all’Accademia, percorse il giardino ed entrò nella residenza, salì con l’ascensore fino al terzo piano
-Ehi ehi! Sono tornata!- salutò appena entrata in stanza, Mia alzò la testa dai fogli sui quali era concentrata e si tolse le cuffiette, Cristina fece capolino dal bagno con solo una maglietta addosso, appena videro Benedetta sorridente le corsero incontro
-Ehi Benedetta!- la salutò Mia buttandole le braccia la collo
-Mia! Come stai?- le chiese la biondina
-Tutto bene- le disse l’amica lasciando Benedetta tra le braccia di Cristina
-Oh Fede, quanto mi sei mancata- le disse abbracciando la siciliana
-Anche tu, Benny- le rispose l’altra
-Perché io no?- domandò Mia sentendosi esclusa, le due si girarono e si misero a ridere
-Mi sei mancata anche tu, Mia- disse poi Benedetta prima di includere nell’abbraccio anche Mia
-Vi voglio bene ragazze- disse Mia stretta tra Cristina e Benedetta
-Anche io- sussurrò Cristina
-Io pure- si unì Benedetta stringendole più forte.
Michele bussò alla porta e aspettò che qualcuno gli aprisse, si girò e guardò verso la porta dietro di lui, la camera di Benedetta, chissà se era già arrivata
-Michi!- urlò Giulio felice prima di abbracciarlo, Federico sentendo Giulio urlare distolse l’attenzione dal borsone e andò alla porta per vedere cosa  stava succedendo
-Michele!- urlò anche lui dopo aver visto l’amico, appena Giulio ebbe finito di abbracciarlo, lo abbracciò pure lui
-Ma come stai?- chiese Giulio
-Io bene dai- rispose Michele –Voi? Cosa mi raccontate?- chiese poi entrando nella stanza e portandosi dietro la valigia
-Noi stiamo benone, vero Fede?- disse Giulio, Federico annuì prima di ritornare al suo borsone –Ma adesso vieni a lezione?- chiese ancora il trentino, Michele si sedette sul letto
-Certo che vengo a lezione, ma prima volevo andare a salutare le ragazze- disse il romano con le mani appoggiate sulle ginocchia
-Beh, allora vai adesso così dopo andiamo a lezione insieme- gli suggerì Federico, Michele si alzò dal letto
-Ok, allora vi aspetto da loro- disse prima di uscire dalla porta e chiudendosela alle spalle, bussò alla porta davanti a se.
-Saranno Giulio e Federico- ipotizzò Cristina rifacendo il letto
-Vado io- si offrì Benedetta, si diresse verso la porta e la aprì, quando si ritrovò davanti Michele, non riuscì a dire niente, lui rimase in silenzio a fissarla, Mia che era appena uscita dal bagno con spazzolino, dentifricio in mano vide Michele e Benedetta che si guardavano in silenzio, guardò Cristina ed entrambe si misero a fissare i due che sembravano non fare caso a niente, in quel momento c’erano solo loro due, in silenzio sulla soglia di una camera, cos’era successo tra i due, certo, prima che partissero entrambi avevano litigato, ma si erano chiariti, pensò Cristina
-Michi!- lo salutò Mia dopo alcuni secondi, lui alzò lo sguardo e guardò la ragazza, Benedetta si girò dando le spalle a Michele e lasciandolo entrare nella stanza, lui andò ad abbracciare Mia e successivamente Cristina
-Come stai?- chiese Cristina al ragazzo lui rispose mentre cercava con gli occhi Benedetta, lei appoggiata alla porta in silenzio e con lo sguardo fisso sulle converse blu che aveva ai piedi, non prestava attenzione ne al ragazzo ne alle compagne di stanza
-Benedetta ma non saluti Michele?- le chiese provocatoriamente Mia, Benedetta alzò lo sguardo verso l’amica, poi guardò l’orologio
-Ma non è ora di andare a lezione?- disse cercando di non fare caso alla domanda
-Si, hai ragione- rispose Mia assecondandola, prese la borsa e seguita da Cristina ed Michele uscì dalla stanza, nello stesso momento Giulio e Federico uscirono dalla loro stanza
-Ehi Benedetta!- la salutò Federico
-Fede!- disse lei contenta, Mia e Cristina si guardarono, Michele camminava senza prestare attenzione alla scena
-Come stai Benny?- disse Giulio abbracciando la biondina
-Tutto bene dai. Beh ora andiamo, sennò arriviamo in ritardo- disse lei avviandosi verso l’ascensore
-Si si, voi andate, noi arriviamo subito, devo chiedergli una cosa di questa settimana che è passata- inventò Cristina, Michele annuì e entrò in ascensore, Benedetta si fermò a guardare l’amica, lei le fece segno di seguire Michele in ascensore, lei  sbuffò ed entrò nell’ascensore con le braccia conserte


Angolo dell'autrice:
Ciao a tutti! Eccomi con il nuovo capitolo, che ne dite? Benedetta e Michele torneranno a parlarsi? Benedetta si è innamorata oppure no? E Michele che intenzioni ha? Siete sempre in meno a leggere la storia e mi dispiace molto, purtroppo per i capitolo "inediti" dovrete aspettare ancora un po', ma non temete che sono già pronti!
Ci sentiamo presto
Un bacio
Francesca
 

  
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