Sono immobile, nascosto dietro la prima fila di alberi della foresta proibita, acquattato nell’oscurità in attesa di Grattastinchi. Mi nascondo perché so che tra poco passerà Harry, di ritorno dagli allenamenti di Quidditch, e non voglio spaventarlo di nuovo. Ho deciso di aspettare anche per andare a vederlo giocare, cosa che desideravo così tanto...
Poi d’un tratto la sento, chiara e nitida come fosse accanto a me. Quella risata. Non la sento da dodici anni, ma è impressa nella mia memoria come l’immagine del suo possessore: James. Ma non può essere. Lui è morto. Giace freddo sottoterra ed io lo so bene, l’ho visto.
Poi la sento di nuovo e allungo impercettibilmente il collo per vedere un ragazzo di tredici anni che cammina allegro con i suoi compagni. Harry. L’ho già visto una volta, in una calda notte d’estate, ma ero riuscito a malapena a riconoscerlo a causa dell’oscurità che ci avvolgeva entrambi. Ora non è notte e lo vedo, lo vedo e riconosco quei capelli corvini arruffati, quel modo di appoggiare la scopa sulla spalla, quel modo di gesticolare mentre parla, e ogni particolare che riconosco è uno schiaffo che riapre una vecchia ferita mai davvero guarita.
Sono immobile e silenzioso e, nell’oscurità della prima fila di alberi della foresta proibita, mi accorgo di piangere. Per la prima volta dopo dodici anni.
Ad ogni modo, mi rendereste felicissima se mi lasciaste una recensione, anche piccola piccola, i consigli sono più che ben accetti! :3