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Autore: Seira Katsuto    10/05/2015    0 recensioni
Rosy Pyro è una ragazzina di quattordici anni, figlia di Steve e Vera Pyro i sicari più conosciuti del momento. Quest'ultimi hanno una fama ormai internazionale, dopo che l'FBI li ha catturati e messi in carcere.
Rosy viene presa in adozione da una coppia di vecchietti.
La ragazza deve affrontare molte difficoltà perché tutti a scuola la conoscono, e così viene presa di mira dai bulli e anche alcuni professori alla fine rivelano un certo astio nei suoi confronti.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Odio i miei genitori.
Loro sono il problema della mia vita, se non esistessero io potrei essere felice.
Fin da piccola sono sempre stata un peso, non è che "non riuscivo a vedere il loro amore", il punto è che non me l'hanno mai mostrato. A volte alla stazione mi lasciavano dicendo "stai lì verremo a prenderti dopo e non parlare con i poliziotti!" e io mi nascondevo in attesa del loro ritorno, ma la maggior parte delle volte era un miracolo se tornassero prima di una settimana, intanto rimanevo a digiuno.
Una volta mi sono rivolta ad un signore per strada a chiedere un pezzo di pane, era già passato un mese da quando mi avevano lasciato da sola e stavo morendo di fame, proprio in quel momento però, loro, arrivarono e mi portarono a casa.
Lì mi picchiarono e dissero che ero una bambina cattiva, io piansi, ma loro non fecero niente, non mi hanno mai coccolata, per questo molte volte desideravo sapere cos'è l'affetto, l'affetto materno...
Adesso sono di nuovo sola, ma stavolta loro non verranno mai più a prendermi finalmente sono libera! Almeno così mi sembrava...
Sono stati catturati dall'FBI, ormai li conoscono tutti, avevo già immaginato che facessero qualche lavoro nella malavita, alla fine si sono rilevati pessimi sino in fondo, hanno fatto saltare in aria un'intero supermercato di giorno in pieno centro: 673 morti e 354 feriti.
Sono stata adottata da una coppia di vecchietti cui desiderio era avere un figlio che, purtroppo, nella loro vita non hanno mai potuto avere. Queste persone sono strane...o meglio sono diverse dai miei genitori, loro sono gentili e affettuosi...affettuosi?
Allora sarebbe questo l'affetto, e così bello, caldo e dolce. Sono felice di stare in questa nuova famiglia.
Un po' di tempo dopo, ritorno a scuola, finalmente vivrò un esistenza godibile e felice...
Sento molto rumori provenire dalla mia classe, apro la porta, silenzio.
Nessuno mi guarda, tutti mi ignorano. E pensare che sono stata assente per molto, anche Sindy, la mia migliore amica mi ignora completamente.
Mi siedo al mio posto, entra il professore, appena mi vede diventa scuro in volto e noto nel suo sguardo dell'astio...cosa succede?
Inizia la lezione, all'intervallo vado da Sindy chiedendole spiegazioni, ma quando mi sono ritrovata il suo sguardo di fronte, non ho saputo dire niente, chi era quella persona? Non era Sindy, i suoi occhi erano privi di vitalità e anche in lei c'era odio.
Degli altri miei compagni mi spintonano e mi urlano di stare lontano da Sindy. Tutti hanno gli stessi occhi.
Ah...capisco, il supermercato...molti lavoravano lì, compresa la sorella della mia amica, anche la moglie del prof. e molte mamme vanno a fare compere lì, quindi...li hanno uccisi e adesso mi odiano. Ma perché odiano me? Che cos'ho fatto io? Tutti quei giorni passati alla stazione da sola, i giorni in cui mi picchiavano, chi c'era a difendermi? Nessuno. Perché proprio io...io che odio così tanto i miei genitori, io che ho subito tutta quella vita devo ancora essere punita, ho fatto qualcosa di sbagliato? Forse il solo nascere è stato uno sbaglio, per cui adesso qualcuno lassù mi vuole far fuori, ma allora perché non si muovono, perché farmi subire tutto questo dolore!
Cos'ho fatto di male!!? Ditemelo!
È così importante chi è chi ci ha dato alla nascita?
Passarono mesi, lunghi lenti mesi, oramai ero stata presa di mira dai bulli e per me era tanto ritornare a casa con un osso rotto. I miei nuovi "mamma e papà" erano molto preoccupati, ma gli dicevo sempre che ritornavo così perché dopo scuola giocavo sempre a calcio con amici.
Alla fine ho preso una decisione.
Dopo aver valutato diverse scelte mi sono decisa.
Io non potrei continuare a vivere in questo modo per cui dovevo fare qualcosa:
1) li uccido. (Scartato per mille motivi comprensibili per tutti spero)
2) mi suicidio.
Allora io non farò nessuna di queste due, suicidarsi sarebbe fare quello che vogliono quei mocciosi dei bulli e così non capirebbero nulla e la mia esistenza si rivelerebbe davvero inutile.
Io farò...
 
Due settimane dopo.
Arrivo presto a scuola e mi siedo sulla cattedra. Aspetto che tutti arrivino.
Metto un registratore vicino a me.
Mi schiarisco la voce e parlo.
<< Voi mi odiate, lo so. Mi odiate perché avete perso qualcuno di caro per colpa dei miei genitori che io stessa ho sempre odiato fin dalla nascita. Loro hanno fatto cose terribili e shoccanti.
Io sono sempre stata un peso e sapendo della loro cattura ho gioito.
Adesso so cosa fare e cosa volete voi che io faccia, non vi dovete preoccupare, vi accontenterò. Ho capito ormai che in questo mondo chi ci ha portato alla nascita è più importante di chi è nato, per voi. Io non lo accetterò mai, essere maltrattati e odiati per una cosa che manco ho fatto. Siete frustrati per la morte di un vostro parente forse, e volete prendervela con me dando una banale scusa, oppure, non volete che il loro "sangue" circoli ancora in giro. Dopo 6 mesi ho deciso che vi accontenterò.
Spero solo una cosa, spero che domani voi sarete pentiti o almeno capirete che non importa chi sia il padre o la madre di una persona per alla fine tutti sono figli del mare e della terra >>.
Tutti loro non fanno una piega.
Dopo scuola lascio una lettera sul tavolonella cucina di casa e me ne vado.
 
Il giorno dopo
Notizia giornaliera:
Rosy, ragazzina di 14 anni, la figlia dei famosi sicari Vera e Steve Pyro, si suicida buttandosi giù da una scogliera, ma il corpo non è ancora stato ritrovato.
La polizia però ha trovato un registratore è una lettera lasciata ai genitori adottivi come sue ultime volontà.
 
A casa due vecchi distrutti che piangono davanti ad un tavolo e ad una lettera aperta:
Cari mamma e papà
Volevo dirvi che mi dispiace, non vorrei mai farvi soffrire, ma io devo andare.
Allo stesso tempo però vorrei dirvi grazie, grazie infinite, voi mi avete fatto scoprire com'è l'affetto, voi mi avete accettato per come sono e sappiate che è grazie a voi che io ho imparato a ridere e a essere felice.
Non dovete preoccuparvi per me, io starò bene, so oramai come gestirmi da sola, non so quanto dovrete aspettare ma vi prometto che ci rivedremo.
Rosy
 
Intanto quella registrazione incominciò a diffondersi, radio, in televisione e sui giornali c'era scritto parola per parola, così anche i professori e i compagni di Rosy pian piano capirono di ciò che avevano fatto. Niente farà sparire il loro senso di colpa.
   
 
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