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Autore: Alemortalsweet    10/05/2015    2 recensioni
Quella fu la notte piena di dolore,dove una ragazza osò esistere per l'ultima volta,mentre il cuore del suo amante smise di battere per la seconda volta...
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aro, Didyme, Marcus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Precedente alla saga
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La notte scendeva lieve e silenziosa come nebbia su Volterra,il cielo era oscurato da nubi grigie,impedendo di scorgerne il tramonto,stava quasi per piovere. Era tutto tetro e cupo,come se qualcosa di terribile stesse per compiersi...
Nei bui e lunghi corridoi del palazzo riecheggiava ad eco un rumore di passi lenti,qualcuno di stava avvicinando...
Apparì Didyme,guardandosi intorno,era spaesata come se quella fosse la prima volta che veniva a visitare in quel luogo,ma finlamente dopo un po' il suo sguardo si tranquillizzò quando vide il rintoccante orologio da muro segnare le ore 23:30,aveva un appuntamento,ed era in perfetto orario.
Le mancava solo un ultimo corridoio da percorrere e sarebbe arrivata nella sua stanza giusto in tempo per quel misterioso incontro.
Durante il percorso vide la stanza di suo marito con la porta aperta,si sporse per vedere cosa stesse facendo,lo vide,era sul letto con libro aperto in mano,e si accorse subito della sua presenza.
''Buonasera tesoro mio..''disse Marcus dolcemente,ma lei rispose frettolosamente,quasi volesse toglierselo dai piedi''Amore,mi dispiace ma ora non posso stare con te,ho un appuntamento con Aro nella mia stanza a quest'ora,non so cosa voglia dirmi,ma SICURAMENTE cose private,tra fratello e sorella,cose che rimangono solo tra noi''I due si scambiarono un sorriso amorevole,dopodichè Didyme arrivò nella sua stanza.
La camera aveva le pareti di marmo,la forma era ottagonale ed il soffitto era molto alto. Attaccato ad un muro della stanza vi era un letto a baldacchino dalle lenzuola rosse,insieme ad altri mobili e cofanetti con collane e gioielli preziosi.
Era voltata di spalle e guardava il muro,in attesa dell'arrivo di suo fratello...
Altri passi disturbavano il silenzio del castello,erano veloci e affrettati, stavano percorrendo lo stesso tratto degli altri passi lenti precedenti.
Marcus stava ancora leggendo il suo libro quando vide Aro passare in fretta e furia davanti alla sua stanza,non si era nemmeno girato a guardarlo...chissà cosa doveva dire a Didyme di tanto urgente.
Ebbe la certezza che fosse arrivato suo fratello quando sentì la porta della sua camera chiudersi,con una doppia girata della chiave...perché?
Chiusa la porta si avvicinò a sua sorella e prese a girarle intorno,così come fa uno squalo quando gira attorno ad una preda,pronto ad azzannarla nel suo punto vitale.
''Aro,di cosa vuoi parlarmi di tanto importante?Qualsiasi cosa tu mi vorresti dire,prometto che rimarrà solo tra noi'',all'udire queste ultime parole sul volto di Aro apparve un leggero sorriso,si era guadagnato tutta la sua e piena fiducia ora...
Si mise un dito sulle labbra pensieroso,era davanti a lei,lo guardava con interesse attendendo pazientemente la sua risposta,ma fece caso a una cosa mentre attendeva:non la guardava in faccia,si guardava intorno,come se fosse alla ricerca di qualcosa...
Aro stava assumendo atteggiamenti sempre più strani e Didyme se ne era accorta...come se non se ne era accorta!.
Il vampiro andò dietro di lei e la abbracciò,pronunciando quelle parole vicino al suo orecchio''Sorella,cara,cara sorella...''La sua voce si era fatta più roca adesso,e prima di lasciare il suo corpo emanò un sospiro che la fece immobilizzare per qualche secondo,era spaventata in quel momento.
Il che era strano,suo fratello non gli aveva mai fatto così paura,anzi l'aveva sempre protetta fin da quando era nata,ma ora era come se qualcosa fosse cambiato in lui,ma non riusciva a vedere nulla...
Un rumore fece cadere tutti i suoi pensieri giù in un baratro,si voltò per vedere da dove fosse arrivato,ma appena la sua testa si voltò vide che il candelabro attaccato al muro non vi era più,le stava venendo addosso,c'era qualcosa che lo stava spingendo verso di lei.
Quel dolore lancinante la colse così di sorpresa che non dovette sforzarsi per urlare,ma quell'urlo fu breve,fu solo un colpo forte ed ecco la sua testa rotolare sul pavimento della stanza.
La testa rotolava velocemente,quasi volesse scappare prima che fosse veramente troppo tardi,ma l'assassino giocò d'anticipo e la bloccò,la prese e la mise assieme al corpo squarciato in più parti,prese una lanterna appesa al muro e appiccò il fuoco.
Non si poteva fare più niente,non sarebbe mai più potuta tornare,se non fosse esistito il fuoco,ora sarebbe ancora lì.
Appena la sua esistenza venne cancellata per sempre,un tuono fortissimo risuonò nell'aria,la pioggia era cominciata a cadere,i fulmini iniziarono a tagliare il cielo,il vento soffiava rumorosamente ed entrava da tutte le finestre del palazzo,alimentando ancora di più il fuoco malvagio.
Quella notte un cuore innamorato smise di battere per la seconda volta,non aveva nemmono avuto l'occasione di baciarlo per l'ultima volta,era morta così,tradita dal fratello e spezzando il cuore di suo marito.
   
 
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