Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Lamda    10/05/2015    1 recensioni
Questa è la mia prima storia, che finalmente ho pubblicato. In breve, parla di una ragazza in piena crisi di identità ma che stranamente ritornerà a ricredere nell'unica cosa in cui aveva perso la speranza.
Una storia piena di malintesi, litigi e passione, in preda alla paura di affrontare ciò che per noi è abituale in una vita quotidiana.
Grazie per l’attenzione, sono aperta a tutti i generi di critiche e commenti. Non si smette mai di imparare dagli altri.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dalla finestra della mia camera osservai le strade vuote nell'ora di siesta, era una giornata calda ma una fresca brezza entrava nella mia stanza.
Mi sdraiai sul letto a pancia in su, mentre guardavo il soffitto pensavo a venerdì, mi sembro tutto un piccolo sogno. Ricordo quando due anni fa mi ero assentata da scuola per un lungo periodo dovuto al mio problema esistente. Pensavano tutti fossi matta, ma la pazzia la conosce soltanto chi l’ha sperimentata, e chi non vuole ammettere di esserlo. Presi il cellulare dal comodino.
-Pronto zia?
-Ciao cara come stai? Tutto bene? Cos’è quella nota di tristezza nella tua voce?
-Niente, posso venire a casa tua?
-ovvio, anzi vienici per un po’ così fai compagnia a Dake.
-E’ tornato?!!!  Gridai felice
-Sii, ti aspetto, attenta ad attraversare la strada. Ciao.
-Ciao!
 
Presi il borsone che di solito utilizzavo per i viaggi. Ci infilai tre paia di jeans, quattro magliette, un golfino, biancheria intima, libri, cuffie il mio mp4 e lo spazzolino. Chiusi la cerniera, lasciai un messaggio ai miei genitori; che hanno sempre pensato fossi un errore del loro matrimonio. In fatti aspettavo ansiosamente di essere adottata da mia zia e Henry il suo fidanzato il giorno del loro matrimonio che era a settembre.
Tanto ai miei non gli importava niente di me, è brutto dire così ma è vero, eppure sono persone da una carriera brillante. Peccato, ma in fondo non mi dispiace più di tanto.
Uscii di casa. Le vetrine dei negozi sfoggiavano tramite i manichini abiti di ogni sorta. Il borsone pesava una po’ , lo sistemai meglio sulla spalla. Dietro l’angolo della strada principale un ragazzo mascherato da mago, distribuiva volantini, mi avvicinai e me ne porse uno anche a me. Aveva una maschera blu che gli copriva quasi tutto il viso. Lo guardai intensamente negli occhi. Camminai fino al portone, poi di scatto mi girai…era il ragazzo che avevo incontrato a scuola. Si! Era lui, il suo sguardo era inconfondibile. Purtroppo non c’era più.
Mia zia abitava in un appartamento proprio in quella via. Suonai il campanello ed entrai.
-Ciao Dake, lo salutai abbracciandolo.
-Ciao …………
-Com’è andato il viaggio?
-Bene, bene, e invece tu, come vanno le cose?
-Ne parliamo dopo?!
-Ragazzi, io vi lascio, vado a comprare qualcosa per cena. Mi raccomando Dake, spegni il forno tra quindici minuti. Gli disse la zia uscendo.
Come un bambino curioso Dake si sedette sul divano ad aspettare che gli parlassi della mia vita.
-Allora, non è successo niente di particolare…
-Non ci credo! Qualcosa deve essere successo in questo periodo.
-mmm…ah! Ho incontrato un ragazzo.
-Ti fidanzi prima di me?
-Smettila! ahahah Mi lasci continuare si o no?
-Ti ascolto.
-Ho incontrato un ragazzo diverso dal normale…
Dake mi guardò come per ricavare dai miei occhi la continuazione.
-Era alto, capelli neri e occhi grigi.  Mi resi conto del vero colore dei suoi occhi quando lo vidi per strada.
-Bello?
-Molto, ma non per questo mi piace, è gentile…
-Allora ti piace!  Mi interruppe Dake sorridendo.
-Beh un po’.
Gli domandai della sua esperienza in Australia, parlammo del più e del meno e ci scordammo del forno.
-Cos’è questo odore di bruciato? 
-…Il forno!!!
Si alzò di scatto e tiro fuori quella che doveva essere la base di una torta. Dake assaggiò l’interno che era ancora morbido.
-blah, che roba è questa…non sa proprio cucinare.
-Adesso come facciamo?  Mi misi le mani sui fianchi.
-Io distraggo la zia in caso che viene e tu vai a comprare una base per torta, nella pasticceria qui al lato.
-Ok.
Presi il portafoglio e come un fulmine corsi in pasticceria.
Al ritorno rividi il ragazzo-mago.
Facendo finta di niente gli passai davanti. Poi mi fermai. Facendomi coraggio gli dissi:
-Grazie ancora per venerdì.
Il ragazzo sorrise, cosa che mi fece sciogliere come un ghiacciolo.
-Di niente, è stato un piacere.
Ricambiai il sorriso. E in quel momento Dake si affacciò alla finestra del salotto, mi strizzò l’occhio. Anche il ragazzo si girò e appena vide Dake cambiò qualcosa nella sua espressione. Fulminai con lo sguardo mio cugino; non è il mio ragazzo avrei voluto dirgli ma se l’avessi fatto avrebbe pensato che fossi innamorata di lui, cosa che non volevo fargli notare.
-Alla prossima.  Mi salutò.
-…     Lo guardai allontanarsi tra la folla del pomeriggio.
 
 
Ciao, così continua la mia storia.
Sarebbe piacevole sapere cosa ne pensate. Ringrazio nutellina_dark e Kim_Sunshine per aver recensito la mia storia.
Un saluto, Lamda ;)
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Lamda