Fanfic su attori > Jamie Campbell Bower
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Autore: ANormalGirl    10/05/2015    2 recensioni
Brighton, East Sussex.
Madison Fray ha vent'anni. Frequenta l'università, ha una migliore amica e un fidanzato.
Crede che nella sua vita tutto giri nel verso giusto, che nulla può sconvolgere quell'equilibrio tanto perfetto, forse troppo e si sa che il troppo stroppia.
Ben presto si trova a fare i conti con Shannon, la sua migliore amica che ormai ha preso una strada buia e tortuosa.
Ed infine con Jamie, il quale le farà aprire gli occhi su Sean, il suo ragazzo.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jamie Campbell Bower
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Give me love, like her
Cos lately I’ve been waking up alone
The pain splatter tear drops on my shirt
I told you I’d let them go
And that I find my corner
Maybe tonight I’ll call you
After my blood, turns into alcohol
No, I just wanna hold you

 
Aprii gli occhi e mi guardai attorno. 
Il materasso accanto a me era vuoto e per un istante mi sentii mancare. 
La luce del sole illumina la stanza.
Mi sollevai mantenendo il lenzuolo su di me. Afferrai poi gli abiti e scesi dal letto. Aprii lentamente la porta e notai che la casa era completamente vuota. Il rumore del traffico cittadino si diffondeva sordo all'interno dell'appartamento. Appena misi piede fuori dalla stanza sentii la porta d'ingresso aprirsi e richiudersi velocemente. Jamie indossava un maglione nero, fin troppo grande per lui.
Vidi il suo volto freddo e duro.
<< Ciao >> dissi un po' intimorita dalla sua espressione.
<< Ciao >> replicò posando sul bancone due grossi bicchieri di caffè e due ciambelle al cioccolato.
<< Grazie >> continuai senza guardarlo negli occhi. Lui annuì per poi sedersi dall'altro capo del bancone, lontano da me.
Nessuno dei due si degnò di spiaccicare parola. Poco dopo salimmo in auto e l'atmosfera, se prima era tesa, divenne quasi insostenibile. Per più di metà viaggi rimasi rannicchiata contro il finestrino cercando una qualche risposta al suo comportamento.
Imboccammo un uscita e arrivavamo ad un distributore di benzina. 
<< Okay. Si può sapere che ti prende? >> chiesi esplodendo poco prima che si fermasse.
<< Se è per quello che è successo ieri notte... >> 
Jamie m'interruppe inchiodando davanti alla pompa di benzina.
<< Si Madison, è per quello che è successo okay? Non voglio parlarne >> disse scontroso stringendo le mani attorno al volante.
Improvvisamente mi sentii stupida. Ma che gli era successo? Perchè trattarmi in quella maniera?
<< Certo. Non ne parliamo più. Non parliamo più del fatto che siamo stati insieme. Facciamo finta che non sia successo niente >> gridai su tutte le furie. Aprii la portiera e scesi dall'auto.
<< Mad dove stai andando? Torna in macchina! >> mi disse osservandomi da dentro l'abitacolo. Alzai gli occhi al cielo e chiusi la portiere con estrema violenza.
<< Madison! >> urlò Jamie scendendo.
<< Mi serve un po' d'aria cazzo! >> risposi a voce alta. Un paio di signori, che stavano facendo rifornimento, si voltarono verso di me.
Strinsi i pugni furibonda ed entrai nell'autogrill. Girai a vuoto tra gli scaffali passando in rassegna tutti i prodotti e i prezzi. Dovevo calmarmi ed era l'unico modo possibile nel mezzo della campagna dell'East Sussex.
Mi fermai un secondo e cercai di riflettere e rimanere lucida senza che la rabbia che stavo provando offuscasse i miei pensieri.
Tornai all'auto dove Jamie stava appoggiato in attesa che finisse il pieno.
Aprii la portiera violentemente e salii a bordo richiudendola con altrettanta forza. Appoggiai il capo al sedile e chiusi gli occhi. 
Bower salì in auto e mise in moto. Non appena imboccammo di nuovo l'autostrada mi allungai verso la radio e alzai il volume. Sapevo che Jamie non parlasse e, anche se era sicuro che non lo avrebbe fatto, preferivo comunque evitare che potesse accadere.
 Mi resi conto di non aver premuto il testo del CD solo quando la canzone dei Sum 41 risuonò nell'abitacolo. 
Mi voltai velocemente verso Jamie e lui fece lo stesso.
<< Cambio subito >> dissi freddamente. 
<< Non c'è bisogno >> commentò Jamie tornando con lo sguardo sulla strada.
<< A quindi quella serata non la vuoi scordare? >> chiesi acidamente ma subito mi resi conto di aver commesso un grosso sbaglio.
Jamie sorrise beffardo, quasi infastidito da me.
<< Non ti rispondo nemmeno >> ribattè sarcasticamente.
Mi morsi il labbro, ripetendomi quanto fossi una cretina. Eravamo già in "crisi" e la mia acidità di certo non aiutava anzi, peggiorava la situazione.
Jamie si fermò davanti al dormitorio femminile. Aprii la portiera e, senza dire una parola, scesi. 
Nel profondo speravo di sentire la sua voce ma l'unica cosa che udii fu il suono del motore.
Afflitta e amareggiata andai in camera. Mi gettai sul letto e inizia a guardare il bianco e monotono soffitto. Lentamente mi ci persi dentro. 
<< Dove cazzo sei stata? >> tuonò Shay uscendo dal bagno con indosso solo un asciugamano.
<< A una festa a Londra >> risposi priva d'interesse.
<< Potevi almeno avvertire no?! >> continuò lei.
<< Si...scusa >> replicai mantenendo lo sguardo fisso su quel dannato soffitto.
<< Okay...ma stai bene? Ti vedo un po' scossa >> 
<< Sto bene. Va tutto alla meraviglia! >> esclamai alzandomi dal letto per poi dirigermi in bagno. Avevo bisogno di una doccia, di una calda e amorevole doccia.
Mi infilai sotto al getto d'acqua. Passai le mani sui capelli scostandoli dal viso e chiusi gli occhi. Da lì a poco tutta la tensione e la rabbia scaturì.
Iniziai a piangere. Appoggiai la schiena contro le piastrelle di un bianco opaco e lentamente scivolai a terra. Portai le gambe contro il petto e, rimanendo sotto al getto d'acqua, continuai a piangere portandomi una mano sulla bocca per evitare che Shay mi sentisse. Le gocce si confondevano con le mie lacrime facendomi sentire, in un certo senso, meno sola.
Cos'era andato storto? 
Cosa avevo fatto per renderlo così? 

 


 
*Spazio autrice*
Buona sera!
Ecco un altro capitolo, mi scuso per il fatto che sia corto. Il prossimo sarà molto più lungo, promesso!
E sono anche infinitamente dispiaciuta per averci messo così tanto tempo ma sono molto impegnata con la scuola. Non ho un momento libero.
Perdonatemi.
Alla prossima, baci.
El.

 
  
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