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Autore: truppappa    10/05/2015    3 recensioni
[AU]
Blaine Anderson, a soli 35 anni, è già un cantante sulla via del tramonto. Si trova a Tokyo per girare una pubblicità per una nota marca di whiskey. Non parla il giapponese e odia un po' tutti.
Kurt Hummel ha 25 anni ed è pieno di vita. Anche lui è a Tokyo, per motivi ben differenti, e anche lui non parla il giapponese.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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WOOOOOAAAH! 
Buonasera/Buonanotte gente, non mi aspettavate e invece...eccomi qui! (Per vostra sfortuna)
La prossima settimana sarà un vero inferno e non ero sicura di riuscire a postare il capitolo in tempo, quindi, dato che ho appena finito di scriverlo, ho deciso di postarlo subito. Spero vi piaccia! Fatemi sapere :)

Come al solito ringrazio tutte le meravigliose persone che seguono/preferiscono/ricordano questa ff. E ringrazio ancora di più chi recensisce!

Truppappa

 




 
GELOSIA






«E quindi vi siete baciati...» ripete pensieroso Jeff.
Blaine annuisce, da un sorso alla sua birra e appoggia la sua testa sulla spalla del biondino.
«Beh, ammetto che quando mi hai detto che avevi fatto una stronzata pensavo che te lo fossi scopato! E che magari il suo fidanzato vi avesse beccati!» ammette Jeff.
«No, oddio no!» esclama Blaine cominciando a ridere.
«Mi stai dicendo che non vorresti scoparti Kurt?» chiede Jeff alzando un sopracciglio e ammiccando.
«Cos- no!» si affretta a rispondere Blaine.
«No? Non vorresti fartelo?»
«No!» gracchia con voce strozzata il moro e «Cioè...s-si! Vorrei, ma...ma non adesso. Voglio solo che risolva le cose con Sebastian...c-che lo lasci, ecco» aggiunge poi.
«Sai che sei adorabile quando balbetti?» gli dice allora Jeff, beccandosi una gomitata sul fianco da parte di Blaine.
«Coglione» borbotta Blaine.
«Sai» continua dopo qualche secondo «vorrei solo vederlo felice...felice per davvero»
«E magari lo vorresti vedere felice con te, mh?» lo punzecchia il biondo.
«Beh, possibilmente si» ridacchia divertito Blaine.
«Questo Kurt è un ragazzo molto fortunato» osserva Jeff «perchè tu sei una persona davvero speciale e spero che lui se ne sia reso conto»
«No, ti sbagli...è lui quello speciale tra i due» sussurra Blaine, la testa ancora appoggiata sulla spalla di Jeff e lo sguardo perso nel vuoto.
«Aahhhh...quanto sei sdolcinato, i miei denti si stanno cariando!» lo prende in giro il biondino.
«Oh! Ma sta' un po' zitto!» ride Blaine.  
Jeff accarezza i ricci del cantante e «Penso che dovremmo fare un'uscita a quattro» propone.
«Un'uscita a quattro? Non ne faccio una da quando avevo...uhm...diciotto anni?» grugnisce Blaine.
«Ehm...guarda che io ho diciannove anni» dice allora Jeff e Blaine, che aveva appena preso un sorso dalla sua birra, la sputa dalla bocca e fuoriesce pure dal naso e «Cosa?!» gracchia.
«Si, ho diciannove anni!» conferma Jeff con un sorriso.
«Oddio, oddio. Mi sono fatto offrire una birra da un adolescente!» esclama.
«Secondo me hai un fetish per i ragazzi più piccoli...insomma, Kurt ha dieci anni meno di te e-»
«Ma non è più un adolescente!» lo interrompe Blaine alzando la testa dalla spalla del biondo «E soprattutto, io mica ci sto provando con te!»
«Nemmeno io se è per questo!» si difende Jeff, sgranando gli occhi.
«E poi sono già fidanzato» aggiunge poi.
Blaine lo guarda per qualche secondo e «Hai drogato le birre per caso?» chiede prima di scoppiare a ridere e riappoggiare comodamente la sua testa sulla spalla di Jeff.
«No! Guarda che io ho solo proposto un'uscita a quattro, sei tu che poi hai cominciato a delirare!» dice Jeff, cercando di trattenersi dal ridere.
«Non stavo delirando...» borbotta Blaine, chiudendo gli occhi.
«Si, come no» lo sfotte Jeff «e comunque se una di queste sere tu e il tuo Kurtuccio non avete niente di meglio da fare, potreste uscire con noi»
«Come si chiama il tuo ragazzo?»
«Nick»
«Nick? Ma è italiano?»
«Uhm...no. In realtà no...» dice Jeff.
«Vivi in Italia e sei riuscito a trovarti un ragazzo non italiano? Wow, è una cosa abbastanza incredibile» osserva Blaine.
«Beh, in realtà non l'ho conosciuto qui a Torino...la nostra è, uhm, una storia un po'...mh...particolare?»
«E cosa aspetti a raccontarmela?» lo esorta Blaine sorridendo «Io ti ho fatto una testa tanta con Kurt...»
Jeff, un po' imbarazzato, comincia allora a raccontare la sua storia con Nick.
«Non so se ricordi» inizia «ma già ti avevo detto che fino ai dieci anni ho vissuto a Chicago»
«Mhmh» mormora in assenso Blaine, ricordandosi effettivamente quel particolare.
«Beh...diciamo che vivevo in un condominio nel centro della città e che i nostri vicini di casa del piano superiore avevano un figlio che aveva due anni più di me. E io e questo bambino eravamo molto amici...cioè, in realtà io, la notte, programmavo il nostro matrimonio. A sua insaputa, ovviamente»
«Adorabile» sussurra Blaine.
«Uhm...si, forse...cioè non so, quando ci ripenso mi sento un po' stupido perchè ho passato veramente un sacco di nottate in bianco per decidere i fiori e i menù e...si, ero pazzo già a otto anni»
«Ancora più adorabile» ripete Blaine sorridendo.
Jeff si schiarisce la gola e «Il giorno del mio nono compleanno mia madre ha organizzato una festa» continua «e il mio vicino di casa non venne, perchè si era preso la febbre...solo che io non lo sapevo, così mi arrabbiai così tanto che non gli rivolsi la parola per almeno un mese. Il mese più brutto della mia vita, giusto per dire. A scuola poi c'erano dei ragazzini più grandi che mi prendevano sempre in giro e diciamo che ho "perdonato" il mio vicino solo quando mi ha difeso da questi bulli»
«E immagino che questo vicino di casa fosse Nick?» chiede allora Blaine.
Il biondino gli risponde con un sorriso luminoso e «Si» sussurra.
«E poi? Che è successo?» chiede curioso Blaine.
«Beh...ho passato un anno appiccicato a Nick, poi i miei genitori mi hanno detto che ci dovevamo trasferire e quando me lo hanno detto sono corso subito a casa di Nick e, tra le lacrime, gli ho detto che volevo sposarlo e ho tirato fuori uno stupido anello fatto con la carta stagnola»
Il ragazzo ferma le sue parole, sorridendo dei suoi ricordi.
«Lui accettò quell'anello, ma non disse niente, mi abbracciò solo forte forte» continua poi «e poi niente, ci trasferimmo poco dopo qui a Torino e io persi i contatti con lui, come puoi ben immaginare»
«Ti prego, va' avanti» quasi lo supplica il moro.
«Quindi, io e la mia famiglia ci siamo trasferiti qui e ho passato più o meno un intero anno a piagnucolare perchè volevo tornare a Chicago, ma...beh, poi mi sono abituato alla vita qui, mi sono fatto degli amici, insomma, le solite cose... e due anni fa una mia amica ha voluto trascinarmi ad una serata gay in una discoteca e...» lascia in sospeso Jeff.
«Eeeee?» chiede Blaine.
«E ho visto questo ragazzo super carino che ballava in mezzo alla pista. La mia amica si è accorta del mezzo litro di bava che ho perso, così si è avvicinata a lui, l'ha preso per un gomito e gli ha detto: "C'è una ragazza che mi piace e vorrei provarci con lei, solo che sono qui con un mio amico che è peggio di una sanguisuga. Non è che puoi distrarlo? Giuro che ti pago poi!"»
«No!» esclama il moro «Ha detto veramente così?»
«Giuro!» ride Jeff «E ha funzionato, davvero! Perchè il ragazzo è venuto da me e...beh, appena ha aperto bocca l'ho riconosciuto subito. Era Nick»
«E cosa ci faceva qui?»
«Aveva vinto una borsa di studio per studiare ingegneria al Politecnico di Torino»
«E lui ti ha riconosciuto?»
«Si! Giuro che è stata una cosa pazzesca, meglio che in un film! Comunque un mese dopo ci siamo messi insieme e pensa che lui aveva ancora quell'anello di carta stagnola! L'ha sempre conservato!»
«Una storia d'amore pazzesca...e così giovani...» medita Blaine e non può fare a meno di pensare a Kurt e Sebastian.
«So a cosa stai pensando» dice Jeff, come se potesse realmente leggere nel pensiero di Blaine.
«Come?» chiede spaesato il cantante.
«Stai pensando a Kurt e al suo fidanzato riccone, giusto? Pensi che anche loro erano giovani quando si sono fidanzati e che sono stati nove anni insieme e balle varie, ma, vuoi sapere una cosa? Io e Nick siamo diversi da loro due e sai come faccio a saperlo?»
Blaine scuote piano la testa, che è ancora appoggiata alla spalla di Jeff.
«Perchè io e Nick stiamo insieme, ma abbiamo due vite separate in un certo senso. Invece, Kurt è...come dire...il prolungamento di Sebastian? Lo segue ovunque, non fa nulla di concreto nella sua vita. Questo lo ha annientato con il tempo e capisco che il suo amore per Sebastian si sia affievolito»
Blaine rimane in silenzio per un minuto intero e poi «Sotto quei capelli ossigenati si nasconde un cervello allora!» dice.
«Comunque non volevo paragonare la tua storia con quella di Kurt...lo so che siete diversi...anche perchè tu e Nick non state insieme da nove anni» aggiunge poi ridendo sul finale.
«No, arriveremo ai cento anni insieme!» lo corregge Jeff scherzosamente.
«Dovremmo davvero farla quell'uscita a quattro, sai?» dice subito dopo Blaine.
«Si...penso sia una buona idea...e penso che sia una buona idea anche toglierci da questo muretto» dice Jeff.
«Perchè?»
«Perchè c'è un ragazzo che sta continuando a fissarci da un po' e mi fa un po' paura» sussurra allora il biondo avvicinandosi ancora un po' a Blaine.


Kurt stringe le mani a pugni, le braccia e le gambe che tremano.
Non riesce a muoversi da lì, sembra che ci sia una calamita sotto alle suole delle sue scarpe che lo tiene incollato all'asfalto.
I suoi occhi sono lucidi e le sue pupille continuano a seguire incessantemente i movimenti dei due ragazzi seduti sul muretto: la testa di Blaine appoggiata sulla spalla dell'altro, i suoi occhi chiusi, i sorrisi, le risate, il biondino che nota Kurt e si avvicina ancora di più a Blaine, sussurrandogli qualcosa all'orecchio.
Due secondi dopo Kurt si perde negli occhi di Blaine, che lo fissa a bocca spalancata.
«Kurt!» urla mentre balza giù dal muretto e gli corre incontro con un sorriso, felice e sorpreso di vederlo lì.
Il castano fa un passo indietro senza nemmeno rendersene conto, ma Blaine lo nota. Eccome se lo nota.
Infatti si ferma a pochi passi da Kurt e «Perchè stai piangendo?» chiede.
Il più giovane arretra ancora di un passo e «N-non...s-stammi lontano» pigola.
Blaine inarca le sopracciglia e lo guarda con uno sguardo confuso e allo stesso tempo ferito.
«Cosa è successo? Qualcosa con Sebastian?» prova a chiedere allora il cantante.
Kurt scuote la testa, una lacrima che solca il suo viso, e ride amareggiato.
«Sei tu il problema!» grida e poi si volta, correndo via e inciampando sui suoi stessi piedi.
Blaine si avvicina immediatamente per aiutarlo, ma «Stammi lontano» ripete Kurt vede una mano di Blaine troppo vicina per i suoi gusti.
«N-non capisco...» mormora il moro allora, allontanando di scatto quella stessa mano, come se si fosse appena scottato.
Kurt si rialza in piedi nel frattempo e «Sei un coglione e i-io...i-io ho anche lasciato Sebastian per te! Sono più coglione di te!» sbotta, poi si gira di nuovo e comincia a incamminarsi il più lontano possibile da Blaine.
Da Blaine che rimane paralizzato sul posto perchè il ragazzo per cui ha perso la testa gli ha appena detto di essere libero, però poi è scappato.
E stava anche piangendo. Blaine non se ne capacita, non riesce proprio a capire cosa sia appena successo.
Jeff lo raggiunge qualche istante dopo, dandogli qualche pacca amichevole sulla schiena.
«Immagino che quello fosse Kurt» dice per spezzare il silenzio.
«Immagini bene» si limita a rispondere il riccio.
«Penso che dovresti rincorrerlo, sai?» 
«Ma...è scappato senza un motivo!» esclama Blaine.
«Blaine, non hai visto come ci stava guardando prima? Si è ingelosito! Vagli a dire che ha frainteso tutto, spiegagli la situazione!»
«I-ingelosito?» ripete stupidamente il moro.
«Dio, dovresti essere tu quello adulto tra noi...» mormora Jeff alzando gli occhi al cielo.
«Ma non stavamo mica facendo niente di male!» esclama allora Blaine.
«Senti, io non conosco Kurt, ma magari è un po' insicuro e...che ne so! Avrà frainteso sicuramente» spiega il biondo.
«Cristo santo, quel ragazzo mi manderà al manicomio» dice Blaine, poi saluta Jeff, con la promessa di vedersi presto, e si incammina verso l'hotel. 



«Dove cazzo sei stato?!»
Blaine viene accolto dal dolce suono della voce di Wes non appena entra nella sua stanza.
«E tu come sei entrato qui dentro?» chiede Blaine evitando di rispondere alla domanda del suo amico.
«Ho pagato la receptionist» risponde con tranquillità e sincerità Wes.
«Dio, non posso nemmeno stare in santa pace nella mia camera quindi?» domanda il cantante.
«Dimmi dove sei stato e forse ti lascio in pace»
«In giro, come al solito» bofonchia Blaine.
«Hai visto Sebastian?» chiede poi, memore delle parole di Kurt.
«Si, si aggira nel bar dell'hotel come un fantasma. Penso abbia litigato con il suo fidanzato perchè l'ho visto chiedere un'altra camera singola» spiega Wes.
«Sai il numero della camera?»
«Che cazzo di domande fai, Blaine?»
«Ma no, niente...curiosità...» cerca di dire con nonchalance Blaine, con scarsi -per non dire scarsissimi- risultati.
«Blaine? C'entri qualcosa con questo litigio tra Sebastian e Kurt?» chiede allora Wes, facendo due più due solo in quel momento.
«Forse...» pigola Blaine.
«Forse?» ripete Wes esortandolo a continuare.
«Ci siamo baciati. Io e Kurt, intendo» sputa fuori Blaine.
«No guarda, pensavo tu e Sebastian» commenta ironico Wes.
«Non c'è bisogno di scherzarci su...è una situazione di merda» commenta il moro.
«Perchè scusa? Se si sono lasciati vuol dire che tu hai campo libero, no?»
«Si, peccato che Kurt oggi mi abbia visto parlare con un ragazzo e si sia ingelosito, o almeno credo...» 
Wes si gratta il retro del collo e «Beh, allora cercalo, sistema le cose e scopate come conigli. Però non fatevi vedere da Sebastian, mi raccomando» dice poi.
«Wes? Ti facevo un uomo con un po' più di morale!» scherza Blaine.
«Si, si, certo. Adesso però io devo andare a prepararmi per un appuntamento»
«Appuntamento?»
«Secondo te come ho corrotto la receptionist?» chiede Wes facendogli un occhiolino e uscendo dalla camera.


Il buio è calato in fretta e l'ora di cena è passata già da un pezzo, Blaine è sceso al ristorante per cercare Kurt, ma non c'era.
Gli si è formato un groppo alla gola, così è tornato nella sua stanza, deluso e amareggiato.
E adesso sono le undici di sera, Blaine è steso sul letto che scrive una nuova canzone.
Posa la matita e i fogli sul materasso e si scrocchia le dita. Decide di scendere al bar per prendersi qualcosa da bere.


Kurt fa avanti e indietro per tutto il perimetro della sua camera.
Dopo un tempo indefinito, si decide a lasciare la stanza e ad uscire. Segretamente spera di incontrare Blaine, ma non lo ammetterebbe nemmeno sotto tortura.


Blaine si lascia cadere su uno degli sgabelli vuoti davanti al bancone del bar.
Sospira pesantemente e chiede un bicchiere di whiskey.
«Sai che produco whiskey?» biascica una voce al suo fianco.
Blaine si volta e si trova davanti Sebastian Smythe. Sebastian Smythe decisamente ubriaco, i capelli disordinati, la bocca impastata dall'alcool e lo sguardo allampanato.
«Oh si, lo so. Sono Blaine Anderson, lavoro per te» gli fa notare il moro.
Sebastian sbatte un paio di volte le palpebre e «Ma non dire stronzate» borbotta.
«Non dico stronzate!» esclama Blaine «Non mi riconosci?»
«Blaine Anderson vuole fare assaggiare il suo maccherone al mio Kurt» borbotta Sebastian a voce bassa.
«Lo so che mi ha lasciato per lui, eh! Mica sono scemo, io! Kurt...dice che...troppi anni insieme, che siamo cambiati, ma...ma io ho visto come lo guarda a quell'Anderson» continua poi.
«Uhm» mormora imbarazzato Blaine «quanto hai bevuto, Sebastian?»
«Non abbastanza» dice «Vuoi scopare con me?»
Il moro spalanca gli occhi e «Come, scusa?» chiede, convinto di aver sentito male. Invece Sebastian ripete esattamente la stessa domanda.
«Ecco, uhm, non...non mi sembra il caso» dice allora Blaine.
«Perchè no? Kurt non me lo da più, io devo scopare. Adesso. Proprio adesso»
«Che ne dici se ti accompagno in camera e dormi?» propone come alternativa Blaine.
«Che ne dici se mi accompagni e mi fai un pompino?» chiede allora Sebastian.
Blaine rotea gli occhi e «Accompagno il ragazzo nella sua stanza, poi torno qui a finire quel bicchiere di whiskey» dice alla barista, che annuisce.


«Kurt dice che non mi ama più» brontola Sebastian una volta giunti davanti alla porta della sua camera.
«Capita, Sebastian. L'amore non dura per sempre» osserva Blaine.
«No, ma...io avevo già pensato ai nomi per i nostri bambini e...e lui viene a dirmi che si sente insoddisfatto con me, capisci?! Dopo nove anni, capisci?!»
«Si, capisco, però adesso tira fuori la chiave e mettiti a letto» lo istruisce Blaine.
«Io lo amo così tanto che...rispetto la sua decisione, ma...ci sto male. Malissimo...»
«Si vede che non era quello giusto. Sono sicuro che troverai qualcun altro» cerca di rassicurarlo il moro e mentre parla nota Kurt uscire dalla porta della camera posizionata di fianco a quella di Sebastian.
«Kurt» dicono in contemporanea sia lui che Sebastian.
«Oddio» geme quello vedendoli insieme e scappando lungo il corridoio. Questa volta Blaine non se lo lascia scappare e abbandona Sebastian per rincorrerlo.
Sebastian li segue con lo sguardo finchè non scompaiono dalla sua vista e poi entra, con qualche difficoltà, nella stanza.


Kurt corre al piano di sotto, usando le scale, e si fionda dentro al bar. Spera che nessuno l'abbia seguito.
Ovviamente però le sue speranze vanno in fumo quando vede Blaine entrare tutto trafelato all'interno del bar.
«Il suo whiskey!» esclama la barista alzando il bicchiere pieno in direzione del riccio.
Blaine intercetta subito Kurt, fermo nel mezzo del bar e «Kurt, non scappare ti prego» dice. Poi si avvicina al bancone e butta giù in un solo sorso il liquido ambrato.
Kurt non scappa, ma incrocia le braccia al petto e fulmina Blaine con lo sguardo quando questo lo raggiunge in mezzo al locale.
«Cosa c'è?» inizia a dire il castano «Adesso vuoi anche portarti a letto Sebastian?»
Blaine scoppia a ridere, non potrebbe fare davvero altro.
«E tu quanto sei geloso da uno a dieci?» chiede.
«Non sono geloso» 
«No, figuriamoci» commenta ironico il riccio.
«Sono arrabbiato, è diverso» specifica allora Kurt.
«Arrabbiato?» chiede allora Blaine.
Il castano non risponde, semplicemente afferra l'avambraccio destro di Blaine e lo trascina fuori da quel bar e anche fuori dall'hotel.
L'aria fresca investe il volto di Blaine e «Che diavolo stai facendo?» chiede.
«Mi hai preso per il culo» dice Kurt, con tono arrabbiato «io mi son fidato di te e tu? Tu fai il marpione con altri mille ragazzi!»
«Altri mille ragazzi? Ma cosa dici?!» esclama Blaine.
«Il biondino, Sebastian...chi altro c'è?»
«Kurt, ci sei solo tu per me» risponde sinceramente il moro, ma Kurt sembra non credere alle sue parole perchè tira su col naso e «Ho lasciato Sebastian e volevo venire da te e baciarti e...e tu eri con un altro» dice.
«Ma è Jeff! Il ragazzo che ho conosciuto qui a Torino! Non...Dio, non ci stavo provando con lui! Come puoi essere così cieco? Non vedi che ho perso la testa per te?»
«Tu eri con lui sul nostro muretto...» bisbiglia Kurt, così piano che Blaine quasi non lo sente. Quasi.
«Il nostro muretto?» ripete con un sorriso che spunta sulle sue labbra.
Le gote di Kurt si tingono di rosa e il ragazzo abbassa immediatamente lo sguardo per terra.
«Che ne dici di andare adesso al nostro muretto?» chiede allora Blaine.
Kurt rimane in silenzio, ma comincia ad incamminarsi davanti al moro, che lo segue a ruota.


«Mi dispiace» dice Blaine, le sue parole che si disperdono nell'aria della città.
Kurt si mordicchia il labbro inferiore e appoggia il mento sulle sue ginocchia.
Blaine si mette a cavalcioni sul muretto per poter osservare meglio l'altro ragazzo e «Mi dispiace» ripete.
«Mi dispiace che tu abbia frainteso» aggiunge dopo.
Kurt ruota di poco la testa per far scontrare i suoi occhi azzurri con quelli di Blaine.
«Hai lasciato veramente Sebastian?» chiede poi il moro.
Kurt si limita ad annuire con la testa.
«L'ho accompagnato in camera perchè l'ho trovato ubriaco marcio al bancone del bar» spiega allora il cantante «e pensa che io voglia darti il mio maccherone»
«Il tuo maccherone?» parla finalmente Kurt.
«Già...io in realtà adesso vorrei solo baciarti, sai?» sussurra Blaine.
«Scusa» dice allora il castano posizionandosi anche lui a cavalcioni sul muretto, a specchio rispetto a Blaine.
«Sono geloso, è vero. Non so cosa mi sia preso, ma...ti ho visto qui con quel biondino e sembravate così intimi che-»
«Stavamo parlando di te e del suo fidanzato. Solo cose belle, ovviamente» lo interrompe Blaine.
«Ah si? Cose belle, tipo?» chiede Kurt e finalmente sorride. Blaine sente il cuore pompare ad una velocità assurda all'interno del suo petto.
«Tipo che vorrei vederti sempre felice» dice Blaine «vorrei vederti sempre sorridente. E vorrei vederti sorridere grazie a me, proprio come in questo momento»
Il sorriso di Kurt si amplia ancora di più e risplende sotto la luce dei lampioni e della luna.
«Penso che adesso dovresti baciarmi» sussurra poi strisciando sul muretto e avvicinandosi alla bocca di Blaine.









 
  
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