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Autore: Averight    10/05/2015    0 recensioni
" SEMPRE FREDDA COME IL GHIACCIO DEVI FINIRLA MEGAN!!! CRESCI!!! "
Basta. questo è troppo, andai da lui come una furia
" MA CHE HAI DA URLARE TANTO!?!?!? PRIMA DI APRIRE QUELLA BOCCA PENSACI!!! NON TI PREOCCUPI NEMMENO COME STA TUA FIGLIA E PARLI TANTO!! VERGOGNATI PER TE L'IMPORTANTE è CHE JANETTE STIA BENE!!! MI HAI TRASCINATO IN UNA CITTà CHE NON CONOSCO DOVE NON HO AMICI!!! NON HO PIù MIA MADRE VICINO PER COLPA TUA!!! MI HAI ROVINATO LA VITA!!! " urlai con tutta la voce che avevo
Fù un attimo, la mia testa girata i miei capelli sul mio viso e la guancia che mi faceva male
" T-TU.. " disse mio padre guardandomi
" Vorrei...CHE CI FOSSI TU AL POSTO DELLA MAMMA " urlai entrando in camera e sbattendo la porta
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Mi sdraiai esausta, finalmente quella giornata era finita..
la porta si aprì e fece ingresso Janette
" Hai visto il mio rossetto? "
" Come diavolo ti permetti ad entrare senza il mio permesso? " dissi alzandomi 
" Senti, bambinetta non metterti contro di me..perchè sai che Jason il tuo dolce paparino darà sempre ragione a me! " sorrise
" Può anche dare la ragione a te..solo una cosa. a me non importa " dissi spingendola e facendola cadere
lei mi guardò perplessa, ricambiai lo sguardo infastidita
" T-tu!! " disse lei alzandosi
" VATTENE!! " urlai 
" COME TI SEI PERMESSA?!?!?!? " urlò alzando una mano per darmi uno schiaffo ma la fermai di scatto
" LASCIAMI!! " 
" MEGAN!! " urlò mio padre afferrandomi la mano con cui stringevo il polso di Janette
Mollai la presa, mio padre mi guardò
" Janette vai un minuto di là, ho bisogno di parlare con mia figlia " Janette mi guardò e se ne andò
" ..Che c'è, dimmelo..che sono una delusione? che sono un peso? che sono una bambinetta? dovrei crescere vero? sono proprio una stupida. " sorrisi amaramente
mio padre si avvicinò e mi abbracciò, mi irrigidì
" Scusami Meg, non sono mai stato un buon padre..mi dispiace se sto rovinando la tua vita..mi dispiace davvero Megan..e se mi odi davvero lo capisco. "
mi staccai da quello abbraccio a me sconosciuto..
" Megan.. "
" ... " non risposi corsi giù per le scale e uscii di casa
Respirai a fatica, sono proprio una scema
mi sedetti nella panchina del parco sospirando, guardai bambine che correvano felici con le loro mamme ragazzi innamorati e...una faccia a me antipatica.
" Guarda guarda chi si rivede " 
" Che cosa vuoi, non è il momento giusto "
" Che c'è il ragazzo ti ha lasciata? "
mi alzai arrabbiata e me ne andai, Chirs mi afferrò il polso e mi fece girare violentamente
" Sto ancora parlando. " disse
" Senti, davvero non voglio picchiarti quindi lasciami " 
Rise di gusto
" Tu?? che picchi me? ma che vorresti fare nanetta. " rise ancora di più
Ma che vuole questo qui?
" Mi lasci? " tagliai corto.
" Perchè non ti liberi tu? "
" Non hai niente da fare? "
" Al dire il vero, no. "
" Vai da una ragazza, dato che sei così popolare "
" Ah, hai preso informazioni? non è che ti piaccio? " si avvicinò al mio viso
" A scuola ne parlano. " lo spinsi con l'altra mano
" Ah comunque avevo intenzione di farti qualcosa a scuola..ma dato che non ho niente da fare, perchè non farlo ora? " sorrise bastardamente
il cellulare squillò lo stavo per prendere ma lui ci arrivò prima
" DAMMELO! " 
il cellulare smise di squillare
" Se lo vuoi sapere era tuo padre, comunque " fece uno squillo con il mio cellulare al suo.
" Ma che stai.. "
" Non si sa mai, allora come ti potrei memorizzare? " disse guardandomi
" Dammi questo cellulare " alzai la mano libera per riprenderlo ma lui era molto alto
" Giusto. " si mise a scrivere
lo guardai arrabbiata, lui mi guardò e avvicinò la sua mano alla mia tasca e mi se il cellulare
" Okay, allora..di solito non tocco le ragazze quindi non so cosa potrei farti..a parte violentarti. " 
alzai lo sguardo, questo era un idiota pervertito
" ..non ti spaventare. "
" Chi si spaventa. "
mi trascinò
" ASPETTA DOVE MI STAI PORTANDO!! " 
" In un hotel no? "
" MA CHE COSA STAI DICENDO?!?! " MI FERMAI MA LUI MI TRASCINò
" Scusa hai qualche problema? " si fermò 
" LASCIAMI! "
" Dato che sei molto coraggiosa "
" .. " 
" Che c'è il gatto ti ha mangiato la lingua? "
" MI HAI PRESO PER UNA DELLE TUE RAGAZZE? " 
Il suo cellulare squillò, ma non rispose mi guardò
mi buttò su una panchina, lo guardai era serio
" Ritieniti fortunata. " disse andandosene
Ma che diavolo vuole da me?
mi alzai, guardai il polso
Non so proprio dove andare, non ho nessuno qui.
Entrai in un piccolo ristorantino, mi sedetti
era davvero confortevole
" Salve cosa posso portarl- "
mi girai 
" Rob? "
" Megan! " sorrise
" Lavori qua? " dissi guardandolo
" Veramente è di mio padre.. "
" Ah davvero? figo. " dissi sorridendo
lui mi guardò perplesso, ricambiai lo sguardo confusa
" Che c'è? "
" H-hai..sorriso. "
Sobbalzai, io?
" ..Chi io? "
" Si..proprio tu. "
" E allora? "
" Sei carina.. " disse abbassando lo sguardo imbarazzato
" ... "
" Cioè anche quando non sorridi sei carina, però quando ...lo fai...sei più..insomma "
" Ho capito. "
" .... "
" Devo andare. "
" Ma sei appena venuta "
" ...Non ho più fame " dissi alzandomi e andandomene
" CI VEDIAMO DOMANI A SCUOLA " urlò prima di ritornare a lavoro
entrai in casa e sospirai, ma le luci erano spente e non sentivo nulla
Che c'è uscita di famiglia? andai in cucina presi la carne e incominciai a cucinarla
accesi la tv e incominciai a mangiare, suonò il campanello
mi alzai e aprii la porta
" Mi hai fatto alzare per niente? non hai la chiave? " sbuffai
" Se ho suonato non avrò la chiave no? "
" Devo sempre vedere chi è, cosi da poterlo lasciare dietro la porta. " dissi sedendomi sul divano
lei non mi diede retta e prese il cellulare arrabbiata
" PERCHè NON MI RISPONDE?!?!? " 
mangiai le patatine e non gli diedi retta, lei si avvicinò e si sedette vicino a me..prese una patatina e se la mangiò
la guardai sbalordita
" ..OMG.. FA INGRASSARE " la imitai
" Ne ho bisogno.. " disse toccandosi i capelli con fare nervoso
" Okay non me ne frega ma non toccare più le mie patatine "
" RISPONDI CHRIS MALEDIZIONE "
la guardai
" Sei fissata con quello. "
" e allora? è bellissimo muscoloso forte.. mi fa eccitare "
" Interessante. "
" ..Comunque, la cena dov'è? "
" Preparatela. " dissi alzandomi
" COSA...TU DOVE VAI? "
" A dormire. "
" MA è PRESTO. "
salii le scale e aprii la porta e mi buttai a letto
il cellulare mi squillò, aprii gli occhi
un messaggio.
- Hey nanetta, memorizza questo numero o ti squarto. -
..Dovrei andare dalla polizia? risposi al messaggio
- Indovina la parola F.n..lo -
Stavo per posare il cellulare ma la risposta non tardò
- Ricordati, che domani ti aspetta una giornata dolorosa a scuola. -
- Senti non rompere -
- Novellina che non sa niente - 
- Malanotte - 
- Grazie, notte -
Questo stupido ragazzo.
posai il cellulare e mi misi sotto le coperte
Aspetta..ad Ashley non risponde e a me ...manda un messaggio? ...Strano.
chiusi gli occhi e mi addormentai
   
 
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