Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Vega Narcissa Malfoy    11/05/2015    6 recensioni
Il boato degli applausi si richiuse quando le dita della pianista sfiorarono di nuovo i tasti.
Una melodia dolce avvolse la sala calata nel silenzio totale.
Il lungo pianoforte a coda nero lucido si stagliava luminoso al centro del palco.
***
Indossava una camicia bianca di l
ino, i pantaloni neri in completo con la giacca. I capelli biondissimi e gli occhi di una strana sfumatura di azzurro, anzi, del colore dell'argento.
***
La Vostra Autrice è ancora qui...
***
Cissy è tornata :)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nuova Draco/Hermione, spero vi piaccia.
Ancora grazie a chi ha letto (e magari anche recensito) l'altra fic
"I miei migliori amici".
Buona Lettura.
 
Dedicata a  airolgrraw, la ladra di libri, CloveRavenclaw39, robiiii__, KAISERserpeverde, GiuliaCasey_24 e Vavvi96 che hanno seguito e recensito la mia scorsa ff.
 
Il boato degli applausi si richiuse quando le dita della pianista sfiorarono di nuovo i tasti. 
Una melodia dolce avvolse la sala calata nel silenzio totale.
Il lungo pianoforte a coda nero lucido si stagliava luminoso al centro del palco.
La giovane donna seduta sullo sgabello dinanzi allo strumento le labbra erano semi schiuse e di tanto in tanto venivano mordicchiate. Gli occhi scuri luccicavano mentre le mani scorrevano veloci lungo la tastiera. I riccioli castani erano raccolti da uno chignon elegante mentre una ciocca ribelle le accarezzava dolcemente una guancia.
La platea sembrava in adorazione.
Le vecchiette in prima fila si asciugavano commosse qualche lacrima.
"Questa ragazza sembra emanare luce propria, chissà come saranno orgogliosi i suoi genitori!" commentò una di esse sorridendo materna.
"Non lo sai? È orfana di padre e di madre...povera cara" le sussurrò la vicina.
"Quanto mi dispiace...povero passerotto! È così giovane! Chissà quante ne avrà passate!"
"La pianista magica la chiamano..ed è proprio così! Ha appena venticinque anni, si è già laureata in legge e già fa furore nel mondo della musica...poi nonostante tutto quello che le è successo sorride sempre a tutti.."
Nella fila dietro sedeva un giovane uomo che a quelle parole sollevò un angolo della bocca assumendo un'espressione divertita.
Gli occhi del ragazzo erano puntati verso la pianista, verso quei riccioli ribelli, quegli occhi luminosi, quell'espressione concentrata. 
Quando ebbe finito il pezzo, la ragazza si alzò sorridente e si inchinò verso il pubblico due o tre volte.
"Brava!!" urlò una delle signore della prima fila.
Alcuni fotografi accorsero sotto il palco scattando una marea di foto.
"Un sorriso per il Times!"
"Un altro per il Daily Telegraph!"
I fotografi furono seguiti da alcuni intervistatori.
"Un altro concerto con successo signorina Granger! Come si sente?"
"Signorina! Cosa ne pensa del nome che le hanno dato i fan? La pianista magica?"
"E cosa ne pensa di tutto questi successo in così poco tempo?"
La ragazza sorrise a tutti dando qualche breve risposta.
Quando quasi tutto il pubblico se ne fu andato insieme a giornalisti e fotografi, la pianista tirò un sospiro di sollievo.
Venne poi raggiunta da una delle vecchiette della prima fila.
"Buonasera signorina! Volevo farle i miei complimenti, lei è davvero brava!"
"Oh grazie"
"L'ammiro molto per la sua tenacia e il suo talento! Ancora complimenti" la salutò la signora.
"Mi scusi.."
"Sì cara?"
"Conosce quel ragazzo seduto da solo in platea?" chiese la riccia aggrottando le sopracciglia.
"No..non mi pare, ma sembra molto affascinante!" commentò la donna.
Un brivido corse lungo la schiena della ragazza quando si accorse che il giovane la stava guardando.
Capelli biondi. Occhi grigi.
"Non può essere" mormorò.
"Ha detto qualcosa cara?"
"No no, buona serata signora..."
Così dicendo la pianista si incamminò verso le poltrone della platea.
Si concentrò nel non cadere cercando di non cedere sulle ginocchia.
I tacchi provocavano un tacchettio che rimbombava nel silenzio del teatro.
Si fermò a pochi metri da lui.
"Buonasera" disse ferma cercando di mascherare l'agitazione che le stava facendo attorcigliare lo stomaco.
"Buonasera signorina" rispose quello tranquillo con un accenno di sorriso.
Il biondo si alzò con calma, lentamente raccogliendo un mazzo di rose bianche e rosa da terra.
"G-Grazie" balbettò lei.
Il ragazzo ridacchiò facendo sollevare un sopracciglio alla riccia.
"Cosa?" chiese irritata Hermione.
"La sua faccia è buffa"
"Perché mi dai del lei? Adesso mi rispetti perché tu ho salvato dall'Ardeminio?!" sbottò la riccia incrociando le braccia.
Il biondo sembrò pensarci un po'.
"Hai un quarto d'ora per me?"
"Come scusa? Per tutti i nidi di Doxi! Sono le dieci meno un quarti di notte!"
"Devo parlarti..."
"E va bene...andiamo.."
La ragazza sbuffò e afferrò il mazzo di rose ancora in mano al ragazzo.
"Vieni" gli disse facendogli segno di seguirla. Salì le scalette affianco al palco che portavano ai camerini.
Aprì la porta del secondo a destra.
"Ecco...questo è il mio camerino...ormai è solo mio, vista la frequenza con cui vengo qua ad esibirmi..." spiegò Hermione facendo un gesto plateale con la mano.
"Carino" commentò il biondo guardandosi intorno.
Era una stanzetta piccola e luminosa.
Sulla destra c'era uno specchio voluminoso contornato da lampadine.
"Ho sempre voluto averne uno...tipo diva di Hollywood"
Draco ghignò appena e la riccia pensò che in fondo certe cose non cambiano.
Anche se si ricordava un Malfoy più arrogante, presuntuoso ed egocentrico. Maleducato e bastardo.
E adesso si ritrovava davanti la versione gentile e rispettosa.
"Non credevo fossi così...attenta al tuo aspetto Granger...a scuola sembravi un castoro con un cespuglio in testa..." disse il ragazzo alludendo ai numerosi trucchi poggiati sul tavolo in mezzo allo stanzino.
"Ecco appunto...gentile e rispettoso stavo dicendo.." pensò Hermione.
"Ne uso la metà...li tengo lì più che altro perché me li hanno regalato i tecnici del teatro...e fa loro piacere vedermeli in camerino..possiamo andare, ho preso tutto...oh ecco! Che sbadata che sono! Stavo già dimenticando qua il caricabatterie del telefono! Andiamo!"
Usciti dal teatro la ragazza inspirò l'aria fresca di marzo.
"Ti va bene il bar all'angolo vicino a Picadilly?" propose lui.
La Granger annuì e si incamminò affianco al biondo.
Sembrava che si fossero messi d'accordo.
Lui con il completo nero e la camicia bianca, esattamente come a scuola.
Lei con un tailleur bianco con la gonna al ginocchio e un foulard nero al collo così come le décolleté.
Entrarono silenziosamente nella caffetteria e si sedettero ad un tavolino senza nessuno intorno.
"Non sapevo frequentassi i babbani..."
"Sono cambiate tante cose Granger.."
La riccia fece una smorfia suscitando un'espressione divertita sul volto del biondo.
"Allora..cosa prendete?" chiese il cameriere appena arrivato.
"Una cioccolata calda per favore" disse Hermione.
"Io un tè caldo alla menta"
"Allora...cosa hai fatto in questi otto anni?" cominciò la ragazza leggermente imbarazzata.
"Forse è meglio che ti racconti quello che è successo alla fine della guerra..visto che tu sei scappata subito...e non sei più tornata..e ti capisco.."
La riccia annuì.
"Ecco a voi" li interruppe il cameriere posando il vassoio sul tavolino e porgendo loro le tazze.
Il biondo ringraziò e iniziò a giocherellare con il cucchiaino.
"Allora...posso iniziare?"
"Certo.."
 
[Otto anni prima...]
 
"Il Wizengamot dichiara innocente il qui presente Draco Lucius Malfoy, data la sua disponibilità nell'aiuto per ritrovare i Mangiamorte sfuggiti agli Auror. Inoltre per l'intervento del sempre qui presente Harry Potter viene attutita la pena ai coniugi Malfoy. La loro pena non sarà più l'ergastolo ad Azkaban, ma solo nove anni più uno di arresti domiciliari..la seduta è tolta!"
Il ragazzo biondo con gli occhi argento tirò un sospiro.
Sussultò quando una mano si posò sulla sua spalla.
"Ricordati Malfoy...se hai bisogno posso anche accantonare le nostre..divergenze..."
Lui fece un cenno con il capo come ad annuire.
 
[Due anni dopo il processo]
 
Draco stava camminando per Diagon Alley verso le dieci di sera quando venne attaccato da tre figure mascherate.
Il giovane Malfoy era ubriaco e non ebbe i riflessi pronti, né tanto meno la forza per reagire.
Venne ritrovato la mattina dopo senza sensi, il sangue che macchiava la camicia bianca di lino. Il volto tumefatto per i colpi ricevuti.
Venne portato al San Mungo.
Venne curato dal nuovo medimago, il suo amico Blaise Zabini, convertito anch'egli alla parte "buona".
Rimase in coma per tre mesi.
Quando si risvegliò non si ricordava quasi niente degli ultimi sette anni.
Pochi giorni dopo che venne dimesso dall'ospedale anche il medimago Zabini venne ritrovato senza sensi nella stessa via di Diagon Alley.
Seguirono casi simili anche più drammatici.
Le sorelle Greengrass rimasero orfane  di padre e madre, ritrovati anch'essi nella medesima via di Diagon Alley, così come i genitori di Pansy Parkinson.
 
[2004]
 
Zabini, Parkinson, Greengrass e Malfoy. Questi cognomi sono comparsi da pochi giorni sul citofono di una villetta in un quartiere babbano di Londra.
Malfoy non ha ancora recuperato la memoria. 
Ricorda poche cose grazie ai ricordi dei pensatoi degli altri ragazzi.
 
"Quindi non ti ricordi nulla?"
"Nulla apparte quello che ho visto nei pensatoi di Blaise, Daphne, Astoria e Pansy"
"Ma non eri promesso alla minore delle Greengrass?"
"Tori? Non lo voleva nessuno dei due in fondo. Tu piuttosto? Hai trovato qualcuno meglio di Weasley?"
"No...ma dimmi..li hai più visti Harry, Ron..Ginny...insomma..loro.."
Il biondo sorrise appena.
"Siamo quasi arrivati a sopportarci..a Natale stiamo assieme..e stanno bene...Pansy si è sposata con Potter e vivono a Grimmauld Place...la Rossa sta con Blaise..Lenticchia sta con Astoria e Daphne con Theo.."
Hermione spalancò la bocca e non riuscì a proferire parole per un minuto buono.
"Io sono qui per chiederti umilmente scusa..per tutto quello che ti ho fatto a scuola..e non svenirmi davanti per favore! Sono un Legismago...non un Medimago come Bla..e devi aiutarci..continuano questi attacchi a Diagon Alley agli ex Mangiamorte..quelli che non sono finiti ad Azkaban..torna nel Mondo Magico! Manche anche all'Auror Potter, agli Auror Weasley..insomma.."
Il ragazzo venne interrotto da uno strillo acuto da parte di Hermione.
Nella foga del discorso le aveva afferrato la mano e lei si era spaventata.
"Allora?"
Lei lo squadrò da capo a piedi.
"E va bene...solo perché non ti ricordi nulla..anche se mi sarebbe piaciuto parecchio che ti fossi ricordato una certa cosa accaduta al terzo anno..."
"No! Tranquilla! Ho visto!"
"Vuoi ripetere l'esperienza? Magari ti torna la memoria.."
"Non ci provare Granger!"
"Sì sì scusa!"
Scoppiarono a ridere come ragazzini.
Nessuno avrebbe mai detto che quei due giovani erano Hermione Granger e Draco Malfoy.
Che ridevano assieme oltretutto.
Erano sereni. Lontani dalla guerra che aveva distrutto tutto quello che incontrava.
Eppure, c'era un'ombra scura, all'angolo della strada, che li scrutava.
Sotto il mantello la figura sogghignava.
"Oh se gliela farò pagare..oh...anche a lei...gliela farò pagare.." borbottò per poi scomparire nel buio della notte.
 
************************************************
 
Hola! Vi piace il prologo?
Spero di sì.
Un bacione
||L'Autrice
   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Vega Narcissa Malfoy