Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: Matt Brendan    01/01/2009    1 recensioni
Passata una serata ambigua, tra il divertente e l'angosciante, rifletti sulle immagini che hai vissuto e scrivi una lettera quasi d'amore, più di riconoscenza, a qualcuno che hai trattato non propriamente bene nel tuo cuore.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
È buio tutt'intorno e non è nemmeno notte. È così scuro il cielo che non riesco nemmeno a immaginarmi cosa c'era là, oltre quegli alberi, oltre quelle costruzioni.
È buio ed è freddo, qui, in questo remoto punto di universo dove tutto si ferma di pochi istanti per l'arrivo di un treno, dove l'aria si congela e non si muove più come faceva minuti prima, mentre le macchine defluivano e le piante si spostavano liete.
Eppure aspetto, anche con questo buio. Aspetto l'evento scatenante di qualsiasi cosa.
A conoscerla, questa cosa.
Quando è inverno non vediamo l'ora della luce dell'estate per poter vivere più a lungo, respirare più a lungo e poter dire "ho ancora del tempo per me, finalmente!", ma quando è estate non pensiamo a quello che stiamo vivendo.
È così placida la notte invernale mentre i miei pensieri si svolgono silenziosi nella mia testa, come se provenissero da una matassa più grande che decide di non rimanere più nella sua rigida forma sferica, ma ha voglia di sperimentarsi, mutare, diventare filo e poi linee curve, rette, spezzate...
Sembra quasi di essere fuggitivi nella notte, anche se in realtà siamo solo persone che decidono, vogliono, crescono, provano.
Ed è difficile starti accanto mentre decido, perché tu potrai non decidere come me, potrai rovinare le mie emozioni e farmi sentire l'ultima persona di questa terra, come mi capita spesso di pensare.
Ed è difficile sostenere il ritmo: è un susseguirsi di finzione, la vita; un continuo assecondare.
Sto deludendo qualcuno per te, sto deludendo coloro che vorrebbero il mio affetto più di ogni altra cosa per non so quale folle motivo, eppure...
Eppure mi sento libero, staccato da tutti. Tu non sei soltanto che un'altra tappa - una delusione direi - e gli altri sono la stazione precedente, quella che sai esiste, l'avrai anche visitata, ma non ti interessa e non ti interesserà.
E sei una tappa deludente perché io stesso sono una delusione ai miei occhi, perché riesco solo a vederti con gli occhi dell'egoismo - e penso non mi meriti quando mi allontani, ma penso che non puoi vivere senza me quando ti avvicini - e non con quelli della realtà dei fatti, dove dovrei riconoscerti nel tuo essere perfetto, buono, pieno di affetto per le persone che ti stanno a fianco.
E io mi sento pessimo mentre rido (forse fingo anche di essere qualcun altro), parlo e racconto cose che non direi normalmente, forse per farti impressionare o perché gli altri, intorno a te, ti dicano "guardalo, è lui".
E faccio il distante quando voglio - è notte fonda, ma Milano sembra viva, guarda il colore del cielo: è ambra, è il nostro (o forse solo tuo) futuro - ma tu dimostri buon senso ad avvicinarti a me per discutere, per raccontarmi cose che vorrei sentire ogni giorno; tu ti dimostri anche troppo gentile e io - sì, quello che si illude, credo sia ormai facile da capire chi sono io - io ti guardo con gli occhi di quello che provo.
Possibile... che... tu...
Cerco di dormire per non pensare a te e mi sveglio ogni pochi minuti per guardarti con gli occhi chiusi, il viso disteso e un'aura immaginaria di perfezione che non mi aspettavo.
Devo correre, devo scappare, come quando ti avvisano in stazione che ci sarà un transito di qualche treno e ti aspetti che almeno rallenti, ma in realtà il suo arrivo ti investe con una folata d'aria che ti fa sentire fragile e ti porta via.
Devo correre perché ho bisogno di piangere, di esprimere finalmente quello che l'egoismo nascondeva, perché per me, in questo istante, nulla è importante.
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Matt Brendan