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Autore: carlikiller    12/05/2015    2 recensioni
Come si sarà capito dalle altre mie storie trovo Peter etero quanto un arcobaleno.
In questa storia Peter si ritrova a dover fare un favore ad una persona a cui vuole molto bene e con cui ha un debito molto grande, un debito di vita...
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Malia Hale, Melissa McCall, Nuovo personaggio, Peter Hale, Scott McCall
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Scusate se vi ho fatto aspettare per questo capitolo, il prossimo è già in scrittura. Ho avuto un periodo piuttosto pieno ma vi prometto di continuare questa storia che prende sempre più forma, almeno nella mia testa. Già da questi capitoli, questo e il prossimo, si dovrebbe cominciare a capire qualcosa di più su Peter, Claire e le bambine.
 
 
Zio Peter
Dopo aver sconvolto, e forse scioccato a vita, suo nipote Peter va a trovare sua figlia, visto che probabilmente lei ha la sua macchina. Appena bussa a casa Stilinski lo sceriffo apre la porta per accogliere l’ospite e riconosciuto Peter gli punta la pistola alla testa. Che ottimo benvenuto!
- Non dovresti essere rinchiuso alla Eichen House? -
- Si dovrei - risponde Peter cercando di ignorare il fatto che nessuno sembra volerlo libero - Sto cercando Malia, potrebbe avere qualcosa che mi appartiene -
- E cosa dovrebbe avere di tuo? Si può sapere? - lo sceriffo sembra molto protettivo con malia e questo gli piace, vuol dire che la sua piccola è in buone mani.
- La mia macchina. Sempre che non l’abbia lasciata in Messico, ma non credo. O almeno io non l’avrei fatto! Se mio padre non fosse stato in grado di  guidare la sua auto io me ne sarei appropriato -
- Si ma tu non gliela avresti mai ridata! - risponde Malia dalle scale lanciandogli contro le chiavi della sua auto - La trovi parcheggiata qui davanti. Ora se non ti dispiace, sparisci! -
Peter prende le chiavi al volo prima che lo colpiscano, tanto con i suoi riflessi amplificati non fa alcuna fatica, poi cerca di intavolare una conversazione con sua figlia.
- Ciao figliola, come stai? -
Malia sbuffa tornandosene nella stanza da cui è venuta e da cui sta uscendo Stiles per sentire che ha combinato.
- Peter che ci fai qui? Tu porti più guai del Nementon! - Stiles, infondo, è l’unico che gli mancava davvero insieme a Malia, lui è l’unico che parla con lui.
- Ero venuto a recuperare la macchina perché ne ho bisogno. Credo che presto sarò costretto a comprarne una nuova e questa potrà riaverla Malia - Peter sarà davvero costretto a cambiare presto auto e non per sfuggire a qualche controllo di polizia ma perché con cinque bambine quella che ha è piccola.
- Non credo voglia nulla da te. E non sbaglia! -
- Stiles convinci mia figlia che posso cambiare - Peter deve cambiare per il bene delle piccole quindi perché non cercare di riavere anche sua figlia?
- Io posso provare a convincerla finché vuoi sei tu che non puoi cambiare Peter. E lei lo ha capito -
Peter fa un sorriso, un sorriso vero e non il solito ghigno - Ho davvero intenzione di cambiare perché l’ho promesso ad un’amica a cui tenevo davvero molto -
- Mi dispiace per lei perché le spezzerai il cuore. Ti conosco - Malia è tornata da loro tanto li sentiva comunque.
- Manterrò la promessa che ho fatto a Claire … - La voce di Claire risuona nella sua testa facendolo sorridere “ Proteggi le mie bambine Peter, tutte le mie bambine ” - Fosse l’ultima cosa che faccio! -
- Speriamo che sia la volta buona che crepi! - esclama lo sceriffo e Peter lo fulmina con lo sguardo.
- Grazie della fiducia sceriffo. Devo mantenere la promessa che ho fatto Claire … glielo deve, è grazie a lei se sono vivo … -
- Che peccato -
- Stiles ricordi che sono più forte di te, vero? -
- Si, la smetto -
Malia ignora i battibecchi fra suo padre e il suo ragazzo per informarsi su cosa sta combinando Peter - Cosa volevi da Derek? -
- Eri tu a telefono? Credevo fosse Braeden! - Derek si sta affezionando alla cugina, bene.
- Si sono lasciati quando lei è partita alla ricerca della Desert Wolf -
Peter sogghigna - Non credo che la troverà! -
- Solo perché tu non ci sei riuscito questo non vuol dire che qualcun altro non possa riuscirci - esclama Stiles credendo di pungerlo sul vivo ma Peter non si lascia ferire perché ormai sa la verità.
- Stiles zitto. Non hai ancora risposto, che volevi da Derek? - Malia sta imparando non solo che non bisogna mai fidarsi di Peter ma anche a fermare gli sproloqui di Stiles prima che comincino. Piccoli antidoti per la sopravvivenza comune.
- Semplicemente comunicargli una novità - dice facendo brillare gli occhi rossi e andandosene.
Seconda persona scioccata a vita del giorno, fatto.
 
Avendo finalmente le chiavi della sua auto Peter va a recuperarla e guida fino al motel che gli ha indicato Claire prima di morire. Al motel Peter cerca di ottenere l’attenzione del portiere che sembra preferire che lui sparisca piuttosto che ascoltarlo.
- Salve, sto cercando una stanza presa in affitto per la notte da una donna accompagnate da molte bimbe chiassose. Il suo nome è Claire Harris -
- Stanza 24 - dice il tipo senza neanche consultare il registro per poi tornare a ignorarlo. O Claire si era fatta ricordare o quel tipo non doveva avere molti clienti.
Peter va alla ricerca della stanza e la trova subito. Sembra abitata da un esercito!
Da quella stanza proviene talmente tanto rumore che anche un essere umano saprebbe che qualcosa sta succedendo lì dentro. Peter, essendo lui Peter, sa anche cosa sta succedendo. Infondo sono solo bambine che si annoiano, il fatto che per pagare i danni servirà un mutuo non importa.
Peter dai rumori può immaginare benissimo la scena che si sta svolgendo lì dentro. Una bambina piange, forse la piccola, un’altra distrugge, una, anzi probabilmente due, ballano con la musica accesa e l’ultima sta urlando per ottenere l’attenzione delle sorelle. Sì, è decisamente arrivato! E si sente che non sanno ancora nulla di ciò che è successo a Claire!
Bussa e una bambina di undici anni con i capelli castani raccolti in due trecce che scendono sulle spalle gli apre.
- Ciao, tu dovresti essere Selene se non sbaglio - Peter ricorda che la più grande delle figlie di Claire si chiamava così mentre l’altra gli sembra Olive.
- Peter suppongo. La mamma si parlava spesso di te e prima di uscire stamattina ci ha detto il suo piano. Entra - dice la bambina rivelandogli che in pratica sanno tutto e che lo hanno accettato. Probabilmente l’ultimo periodo per Claire è stato talmente difficile e sofferto da preoccupare anche loro.
Selene torna a urlare per calmare le sorelle per poter poi presentare loro Peter. Lui nel frattempo fa vagare lo sguardo nella stanza osservando il suo nuovo branco.
La più piccola è sul letto contornata da cuscini che piange e urla disperata, una bimba  di circa un metro con dei corti riccioli rossi sta distruggendo un tavolo con una mazza da baseball, due bambine, una castana e una mora, stanno ballando saltando sul letto con la musica a palla, spaventando la piccola.
Selene non ha quasi più voce così Peter le mette una mano su una spalla per calmarla poi ringhia accendendo gli occhi, le bambine si fermano e si girano a osservarlo. La piccola dai capelli rossi  butta in un angolo la mazza per poi avvicinarsi ad osservarlo.
- Tu sei Peter, vero? - dice lei sfrontata. E lui che pensava di averle spaventate!
- Sì -
- Io sono Reira. Loro sono Olive, la mora, e Evelyn, la castana - dice indicando le ragazze sul letto - Eve non parla quasi mai mentre la piccola è Joy. Suppongo che Selly si sia già presentata - Ma cos’è, il capo?
- Sì. Dormite tutte qui? -
- Credo la mamma si aspettasse che tu ci portassi a vivere a casa tua - gli spiega Olive che sembra la più pacata del gruppo.
- Immagino ma non credo che a casa mia ci staremo tutti. Io vivo in un bilocale -
- Per stanotte può andare bene, domani troverai una casa che ci contenga tutti. Per fortuna i soldi non ci mancano! -
- Mi spiegate perché comanda lei? Quanti anni ha? 4 anni? - chiede Peter stupito dall’atteggiamento della mocciosetta.
- Sì e allora - sbuffa Reira.
Peter ha sempre saputo che Claire è un attira guai a tradimento ma non credeva che arrivasse anche ad adottare una tale pazza. Reira è più fuori lui!
Peter sa quasi tutto di Claire un po’ perché si sono tenuti in contatto negli anni e un po’ perché prima di morire lei gli ha trasferito i suoi ricordi. Così sa perfettamente come Reira e Evelyn sono arrivate nella vita di Claire, come le ha incontrate e perché ha deciso di adottarle.
Peter stava quasi per dimenticare la forza d’animo e il coraggio che la sua amica ha sempre avuto e che l’ha sempre portata ad attirare e combinare guai. Ed ora sembra anche ad adottarli. È così orgoglioso di lei!
Mentre aiuta le ragazze a raccogliere tutte le loro cose e a controllare di non lasciare nulla, Peter pensa a dove può portarle.
Il suo appartamento è davvero troppo piccolo e al loft non può portarle perché Derek non sopporterebbe ne il carattere di Reira ne il pianto di Joy. E un un’altro posto dove andare non ce l’ha!
-  A che pensi? - chiede Olive avvicinandosi cautamente a lui.
- A nulla Olive. È che vorrei portarvi in un posto sicuro e spazioso ma davvero non saprei dove trovarlo -
- La vecchia casa Hale sarebbe perfetta - dice Selene facendo notare a Peter che lì nessuno si fa i fatti i suoi.
- Selene la mia vecchia casa è stata distrutta anni fa quando voi eravate solo due cucciolotte - le bimbe sorridono per il soprannome affettuoso.
- La tua tana è davvero così piccola ?-
- È progettata per uno scapolo che intende restarlo! -
- Amici disposti ad ospitarci? -
- Non ho amici - ricorda Peter con un velo di tristezza nella voce. Non è che gli faccia poi così piacere la sua solitudine, anche se non lo ammette mai.
- Però forse conosci qualcuno che potrebbe provare compassione per noi. Cinque bambine abbandonate a uno sconosciuto -
Le parole di Selene svegliano qualcosa in Peter. Nella sua testa la parola compassione, come la parola pietà, è legata indissolubilmente a Scott. Quel ragazzo è l’idea stessa di bontà e pur di controllarlo e assicurarsi che non nuocia alle bambine potrebbe anche arrivare ad ospitarli. Per di più avrebbe anche l’aiuto di Melissa, che è mamma, e sicuramente sa come occuparsi delle piccole, soprattutto di Joy.
Gli avvertimenti di Claire e Derek sul chiedere aiuto gli rimbombano in testa e capisce che è il momento di farlo così guida fino a casa McCall.
- Non mi sembra un bilocale -
- Non è casa mia Reira. State qui, vado a chiedere aiuto -
   
 
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