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Autore: Risa Lily Angelie    12/05/2015    5 recensioni
Risa e Otani sono cresciuti, sono sposati e... Hanno formato una famiglia.
Una long fondamentalmente incentrata sulla figlia del nostro amato duo comico, e il suo rapporto con gli amici, con i genitori e con un certo ragazzo, eheh.
Il tutto, intervallato da momenti romantici fra Risa ed Otani. ♥
***
(Era nata come una raccolta, ma ormai...)
[Risa/Otani, adulti ma tanto idioti lo stesso. ♥] [Surprise!]
{Avvertenze: forse lievemente OOC e diabete.}
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Atsushi Otani, Nuovo personaggio, Risa Koizumi
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Lovely Complex: After the end. ~♥'
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14 Aprile, casa Koizumi-Otani, ore 6:40 P.M.
Nami, per l'ennesima volta, maledì mentalmente la madre, la quale, con un sorriso stampato sul viso, stava porgendo la scodella di riso ad Emi che - non senza un certo imbarazzo, a dirla tutta - accettò. Gli occhi della giovane Otani incrociarono quelli della modella, che li distolse rapidamente, iniziando a mangiare.
-Dunque,- esordì Koizumi, non perdendo il suo buonumore. -Emi, sei in classe con Nachan, no?-
-Già.- Rispose la mora, pulendosi la bocca con un tovagliolo. -Sono arrivata da poco qui ad Osaka, in realtà io sono di Tokyo.- Disse, non sollevando gli occhi dal piatto.
-Oh, l'avevo capito dall'accento.- Rispose Risa, annuendo.
"Tokyo?" pensò Nami, guardando la ragazza seduta vicino a lei. "E' piuttosto lontano." Rifletté, ingoiando un po' di riso. "Forse lì aveva degli amici." Ma subito dopo scosse la testa, pensierosa. "E a me che accidenti importa?"
-E così sei amica di Nachan, uhm?- Si intromise Otani, guardandola. -Che strano, tutti i suoi amici sono molto più alti di lei.-
-Ehi!-
-Davvero tu stai dicendo questo a tua figlia, Atchan?- Lo sbeffeggiò Koizumi, sorridendo sorniona.
-Non chiamarmi così.-
Nami si schiaffò una mano sul viso; ora avrebbero dato spettacolo.
-Perdonali, non sono sempre così.- Si sentì in dovere di far sapere ad Emi.
-Non preoccuparti,- Le rispose subito l'altra, guardandoli. -Sono divertenti.-
-No davvero...- Riprese Atsushi, finendo il riso nella ciotola. -... Basta guardare con quel Kaito, no?, prima tutta Ah io non lo sopporto!, e ora...-
-Papà!- Lo richiamò Nami, arrossendo; ci mancava solo che suo padre iniziasse un discorso del genere davanti ad Emi, che l'aveva praticamente messa in guardia. Perché lei voleva portargli via il ragazzo. Perché Emi Sawashima era innamorata di Kaito Nakao. Forse anche più di lei. Forse Emi era più adatta a stare con lui. Sicuramente più di lei.
Quel pensiero le fece male.
-Ehm, forse è un po' tardi per me.- Emi si alzò in piedi con una certa fretta.
-Asp...- Nami venne bloccata dalla mora, che le fece un cenno con la mano.
-No, davvero, è tardi per me. Vi ringrazio per l'ospitalità, arrivederci.-
Koizumi guardò decisamente stupita la ragazza; poi, dopo un lungo sospiro, annuì.
-Nachan, l'accompagni alla porta?- Nami annuì, alzandosi in piedi; forse era stato l'accennare di suo padre a Kaito che l'aveva fatta scattare così presto?
-Grazie per l'ospitalità.- Disse Emi alla porta, giungendo entrambe le mani al ventre. -E' stato carino da parte di tua madre.-
La rossa annuì, distratta; i suoi pensieri andavano da tutt'altra parte.
-Senti,- Cominciò, insicura; in qualche modo, si sentiva stranamente in colpa. Di cosa, poi? Di stare con Kaito? -... mi dispiace, sai, per mio padre dico, lui...-
-Tranquilla, Otani.- Rispose lei, fredda, algida, mentre la guardava con due occhi glaciali. -Ci vediamo a scuola.-
-Già...- Balbettò Nami, ansiosa, mentre osservava la slanciata figura di Emi allontanarsi.
"Ci vediamo a scuola." pensò, rientrando in casa.
14 Aprile, casa Koizumi-Otani, ore 9:30 P.M.
-Papà, senti...- Otani distolse lo sguardo dalla tv e lo posò sulla figlia, che si sedette accanto a lui, sul divano color crema del salone.
-Dimmi tutto, Nachan.-
Nami fece una smorfia, e unì le mani, nervosa.
-Ho da farti una domanda.- Disse, con voce tremula. -E posso farla solo a te, perché mamma...- Sospirò. -Non si è trovata in questa situazione. Diciamo.-
-Cosa ti fa pensare che io sia finito nella tua stessa situazione, qualunque essa sia?- Chiese il padre, curioso.
Nami si passò una mano tra i capelli, frustrata.
-Lo penso,- Gracchiò la ragazza, agitandosi sul divano. -... perché mamma dice che sono idiota come te, quindi penso che tu sia la persona più indicata ad aiutarmi.-
-Ehi!-
Nami lo ignorò, fece un respiro profondo e proseguì.
-Allora, metti caso di stare con un ragazzo, cioè, non proprio che ci stai insieme, ma...-
Otani alzò le mani.
-Aspetta Nami, io non ho quei gusti.-
-Fai finta di essere una ragazza.- Sbottò, esasperata.
Atsushi fece una smorfia e si concentrò.
-Ok.- Disse. -Sono una ragazza, ho dei lunghi capelli rossi e sono fighissima.-
Nami gli lanciò un'occhiataccia.
-No, non fighissima.- Lo corresse. -Una ragazza... Normale.-
-Non vedo perché non dovrei essere una ragazza fighissima.-
-Insomma, papà...!- Sbuffò Nami, alzando gli occhi al cielo. -Ok, lasciamo stare la tecnica dell'immedesimazione.- Brontolò, afflitta.
Atsushi la studiò qualche momento, in silenzio, aspettandosi qualcosa.
-... beh?- Disse, dopo un ragionevole tempo di pausa.
-Ok pa'.- Nami fissò il padre. -Come hai fatto a capire di essere innamorato di mamma?-
Otani non poté fare a meno di arrossire.
-Nami, ma...-
-Rispondi.-
Atsushi sospirò e incrociò lo sguardo della figlia; aveva gli stessi occhi di Risa, faceva le stesse smorfie - anche se, doveva riconoscerlo, non bene come quelle di Koizumi - e anche la voce era simile.
"Sgraziata e petulante come la madre." pensò, ridendo sotto i baffi.
-Cosa vuoi sapere, Nachan? Di cosa provi quando sei innamorato?- L'uomo tacque un momento, e Nami lo guardò confusa. -Questo dipende da persona a persona. Da parte mia, ho le farfalle dello stomaco e mi sento perfettamente a mio agioperfettamente al posto giusto e con la persona giusta...- Otani si zittì, quando vide entrare Risa nella stanza. -... Anche se è una Gigantessa.- Terminò alzando la voce.
-Ti ho sentito, Nano.- Sentenziò Koizumi, fulminandolo.
Otani ridacchiò, e Nami sospirò. Poi sollevò lo sguardo, sorrise alla madre, e, silenziosamente, uscì dalla stanza.
-Che succede?- Chiese Koizumi, sedendosi dove un istante prima c'era la figlia.
Otani si strinse nelle spalle.
-Nami si chiede se è davvero innamorata, suppongo.-
15 Aprile, liceo Maido, ore 9:30 A.M.
-Nami, la tua puntualità inizia a spaventarmi.- Sentenziò Sakura, lanciando un'occhiata ad una trafelata Otani, piegata in due e col fiatone.
-Sakura, vieni con me.-
La rossa afferrò il polso dell'amica e la trascinò dietro un albero, lasciando il povero Yasu solo e perplesso.
-Nami...?!- Balbettò lei, perplessa.
-Sakura, come hai fatto a capire che ti piaceva Yasu?- Chiese l'adolescente, a bruciapelo.
La riccia inarcò un sopracciglio ed incrociò le braccia.
-Nami. Dimmi che succede.- Sibilò, assottigliando gli occhi.
-Succede...- La ragazza abbassò lo sguardo, colpevole. -Succede che non lo so.- Balbettò, incerta. -Non so se mi piace Kaito quanto io piaccio a lui, e...- Si morse il labbro, si stropicciò la gonna della divisa scolastica. -Non so se lui mi piace quanto piace ad Emi.-
Sakura sospirò.
-Nami, che diavolo vai farneticando?- Sbottò la riccia, stringendo i pugni. -Tu sei innamorata di Kaito, giusto? Altrimenti non l'avresti baciato e non saresti uscita con lui...!-
-Non...- Nami chiuse gli occhi. -Non ne sono più sicura.-
-Grazie per averemelo detto, allora.- 
Una voce maschile.
Un brivido lento le scese lungo la schiena.
-Kaito...- Balbettò la ragazza, voltandosi verso il biondo.
-Sono Nakao, per te.-
-Kaito, io...-
La campanella suonò.
Il ragazzo le fece un sorriso sprezzante, fece cadere a terra un sacchetto bianco, e corse via, fuori il cancello della scuola.
-Nami, io non so cosa ti stia passando per la testa.- Disse Sakura, poggiandole una mano sulla spalla. -Ma ti consiglio di darti una mossa, o qualcuna se lo porterà via.- Terminò con un altro sospiro. -Kaito Nakao, dove stai andando?!- Gridò poi, inseguendo il biondo, incurante del fatto che avrebbe dovuto entrare a scuola.
-Nami...- Yasu le si avvicinò.
-Yasu, ho fatto un casino...- Balbettò la rossa, gettandosi tra le braccia dell'amico che, dopo un momento di stupore, ricambiò il suo abbraccio.
Non c'era malizia nel gesto dei due; la cotta infantile di Nami nei confronti di Suzuki era ormai passata da un bel po', e per lei, lui era praticamente il suo migliore amico.
-Nami, dovresti raccontarmi cosa è successo.- 
Otani trattenne a fatica un singhiozzo; come faceva a dire a Yasu che non sapeva più se era davvero innamorata di Kaito? Come faceva a dirgli che sapeva di non meritarselo, perché il ogni caso il suo amore era acerbo, incompleto, mentre quello di lui era così puro, così adulto... Che lei si sentiva una ladra ad accettarlo. Che, forse, a lui serviva una come Emi, alta, bellissima, probabilmente ricca, e che sicuramente provava un amore più certo del suo.
Emi si era messa in gioco, Emi voleva portarle via Kaito, Emi era innamorata di lui, altrimenti non avrebbe avuto motivo di dirle che avrebbe fatto tutto il possibile per prenderselo.
E lei? Lei l'aveva respinto, l'aveva tenuto in sospeso, era stata così sadica da lasciarlo lì, ad aspettarla, e lui non se lo meritava.
E lei non era abbastanza per lui. L'aveva sempre saputo. Non avrebbe mai dovuto baciarlo. Non avrebbe mai dovuto illuderlo.
-Andiamo via di qui.- Sussurrò Nami, sulla spalla dell'amico.
-Come vuoi.-

















Angolo di Risa:
Chiamatemi sadica. So di esserlo. Faccio del mio meglio (?)
No, scherzo.
Allora, non so se è ben chiaro ciò che prova Nami. 
Non si sente sicura, sente che Emi è più innamorata di Kaito, rispetto a lei, e lei non si sente all'altezza (in tutti i sensi) di Kaito.
Insomma, come ha detto Nami, è stata una serata distruttiva!
Ok, le eventuali fan della NamixKaito stanno per farmi fuori, lo so, lo so. 
Anche io vorrei uccidermi, sto facendo soffire i miei cuccioli (?)
*Folla inferocita: E ALLORA PERCHE' DIAVOLO LO STAI FACENDO?!*
Dunque, voglio solo dire che ho scoperto una cosa: shippo da morire Nami e Yasu in BrOTP. E voglio esplorare questa amicizia che avevo lasciato nei meandri oscuri della mia mente, per questo ho fatto andare Sakura da Kaito. Che pure loro shippo un po' in BrOTP, vediamo che ne esce fuori.
Allora, avviso come al solito, le eventuali interessate, che la prossima long ad essere aggiornata sarà 
Let her go.
Il mio sadismo non conosce limiti, ultimamente. (?)
Grazie mille per essere passate, alla prossima! :)


Risa Lily Calinee.

 


 
   
 
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