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Autore: letme99    12/05/2015    3 recensioni
Suoni leggeri, dolci, piccoli, quasi indecifrabili.
Un ticchettio sconnesso che rimbomba piano nella mia testa.
La sento, la pioggia.
(...)
Alzo lo sguardo verso lui. Ha ancora quel sorriso, noto solo adesso che gli illumina gli occhi.
Non faccio che guardarli, li vedo, i suoi occhi, stanno ballando.
(...)
"Perché sei qui?" le parole mi escono dalla bocca prima che io possa rendermi conto di ciò che sto dicendo.
Pochi millimetri ci dividono, ora. Lui allontana appena il viso e apre gli occhi, mi guarda e risponde: "Sono qui per te, Granger."
I miei occhi implorano aiuto da chi aiuto non l’ha mai dato.
"Sono la tua nuova sfida."
Genere: Erotico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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Suoni leggeri, dolci, piccoli, quasi indecifrabili.
Un ticchettio sconnesso che rimbomba piano nella mia testa.
La sento, la pioggia.
Apro gli occhi. Sono raggomitolata su una poltrona, il libro di Trasfigurazione ancora sulle mie gambe, il caminetto tenta invano di tener in vita la piccola fiamma che a minuti si spegnerà.
Rimarrà buio.
Mi alzo con calma: sono tutta intorpidita. Prendo il libro, e lo tengo stretto tra il braccio sinistro e il petto, con la mano destra mi sfrego gli occhi, stanchi dal troppo studiare. Poi alzo di nuovo lo sguardo verso il caminetto. Sopra c’è un piccolo orologio, segna le 2.15 di notte.
La piccola fiamma del caminetto non sembra più grande di una prugna.
Lentamente, volto le spalle al piccolo cuore battente.
La Sala Comune dei Grifondoro è stata, da sempre, luogo di ritrovo e allegria; ma ora sembra privata della sua vita, priva di colore e di risate.
La tenue luce, infatti, illumina a malapena i contorni del mobilio. Improvvisamente sembra solo un corpo nudo, un corpo senza cuore.
E la fiamma si spegne.
Tutto si scurisce, nulla mi è concesso alla vista.
Il sonno ha il sopravvento su di me, mi giro e comincio a seguire il rumore della pioggia. Arrivo alla finestra che da’ sulle scale del mio dormitorio. La tocco, è fredda, bagnata. Un brivido mi attraversa la schiena. Mi ricorda che sono viva.
Mi avvio verso il dormitorio, e l’unica cosa che riesco a pensare è che già da un po’ di tempo non mi sento più come mi ha fatta sentire la pioggia.
Certo, eccellere in ogni materia mi gratifica, e sentirmi dire dai professori di avere un intelletto brillante mi lusinga, ma queste sono cose che già ho dimostrato di saper compiere perfettamente, e diverse volte. Ho bisogno di una sfida. Ho bisogno di sentirmi viva.
 Arrivo alla porta del dormitorio e la apro con cautela, per non svegliare le mie compagne.
Raggiungo il mio letto e appoggio il libro sul comodino. Comincio a spogliarmi, lascio i vestiti sulla sponda del letto e mi infilo sotto le coperte.
La stanza è buia, avvolta nell’abbraccio della notte.
È silenziosa, sta dormendo anche lei.
Chiudo gli occhi, mi giro appoggiandomi alla spalla sinistra e prendo un gran respiro. Sono pronta ad abbandonarmi al sonno.
Poi sento un movimento dietro di me, i miei capelli vengono scostati dietro l’orecchio, un tocco leggero parte dal polso e termina sulla spalla.
Mi giro lentamente, prima il volto, poi il corpo.
Spighe di grano argntee, ciò che vedo da subito.
Contornano un viso pallido e dai tratti dolci. E poi, proprio di fronte ai miei, due occhi color ghiaccio, limpidi come gocce d’acqua. Mi guardano, mi scrutano, studiano ogni mia forma e movimento.
Trattengo il respiro, non riesco a dire nulla.
Sul suo viso si forma un piccolo sorriso, rassicurante, eppure, lessi una sfumatura di cattiveria nei suoi occhi, ma sfanì all’istante.
"‘Notte, Granger" disse, con voce calma, dolce, sensuale.
"Draco" riesco solo a dire. La mia voce è uscita in modo strano, i miei occhi sono increduli.
Deve averlo notato, perché il suo sorriso si allarga, ed ha un non so che di canzonatorio.
Allunga la mano verso la mia spalla, toccandola appena.
Brivido.
La mano arriva fino alla schiena, e poi mi tira a sé, annullando la distanza tra noi due.
Ora tutto ciò che ci divide sono il mio reggiseno e le nostre mutande.
Rimango immobile, sento il mio cuore martellarmi il petto, so che sono rossa in viso.
Alzo lo sguardo verso lui. Ha ancora quel sorriso, noto solo adesso che gli illumina gli occhi.
Non faccio che guardarli, li vedo, i suoi occhi, stanno ballando.
Li socchiude, e avvicina il suo viso al mio. La sua mano passa dalla mia schiena al mio fianco, con l’altra mi tocca i capelli.
Brivido.
Percepisco il suo respiro sulle mie labbra e sento l’inspiegabile bisogno di annullare la differenza tra noi due.
"Perché sei qui?" le parole mi escono dalla bocca prima che io possa rendermi conto di ciò che sto dicendo.
Pochi millimetri ci dividono, ora.
Lui allontana appena il viso e apre gli occhi, mi guarda e risponde: "Sono qui per te, Granger".
I miei occhi implorano aiuto da chi aiuto non l’ha mai dato.
"Sono la tua nuova sfida".
Brivido.
Le sue labbra incontrano le mie, ora, nessuno spazio fa’ di noi due individui.
I nostri respiri diventano, col passare dei secondi, omogenei. E i nostri corpi si muovono all’unisono.
La sua mano si sposta dietro la mia testa e stringe forte i capelli, tanto da farmi male.
Lo sento, che vuole di più.
Gli appoggio le pani sul petto, e dietro la testa, e sento che non posso fare a meno di esplorare il suo corpo centimetro per centimetro. Lo sento forte, deciso, liscio, morbido.
La sua pelle incontra la mia.
Brivido.
Apro di più la bocca, lascio che la esplori. Le nostre lingue si uniscono, sembra quasi che si abbraccino, ballano una danza sconosciuta.
Lui sa’ di neve.
Come una tempesta: dapprima è impetuoso, forte e audace, poi si placa. Diventa dolce, sensuale. Infine, si ferma.
Apro gli occhi.
Non voglio che finisca.
Allontana lentamente il suo viso dal mio, assaporando ciò che gli resta del mio sapore sulle labbra.
Io faccio lo stesso; mi sembra ancora di sentire il freddo della neve, residui di gocce di pioggia.
Apre gli occhi e mi guarda, dolce.
Le sue braccia mi avvolgono.
Mi stringe a sé, come se volesse proteggermi, come una seconda coperta.
Affondo il viso nel suo petto e chiudo gli occhi. Pronta ad addormentarmi.
Ci avvolge un grande silenzio, penso: "Mi sembra di sognare..".
Lui si avvicina al mio orecchio e mi sussura: "Questa realtà è solo un sogno".
Prendo un respiro.
Odore di pioggia.
Apro gli occhi.
Nessuno.
  
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