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Autore: Whatshername    13/05/2015    2 recensioni
ONE SHOT 62:
Erano al supermercato da un quarto d'ora e già rimpiangeva di non essere rimasto a casa a guardarsi la maratona “Lo Hobbit” più “Il signore degli anelli” per un totale di diciotto ore non-stop di film.
Genere: Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Chocolate Mentre sgattaiolava furtivamente nel corridoio, Chris pensò con un certo orgoglio che passare tutti quei pomeriggi a guardare "Ninja Turtles" era servito a qualcosa.
Alla faccia di chi aveva denigrato la sua vita sociale, Raffaello e Michelangelo gli avevano insegnato un sacco di cose.
Furtivo come un gatto, rapido come una lepre e scaltro come una faina si acquattò dietro al tavolino e si guardò alle spalle per assicurarsi di non essere inseguito, poi controllò davanti a sè.
Via libera.
Il più silenziosamente possibile scese le scale, rischiando di cadere e farsi i restanti dieci scalini in testacoda perchè non aveva acceso la luce e non vedeva un accidenti, nemmeno la chitarra acustica abbandonata lì da qualche parte nell'oscurità nella quale inciampò malamente.
Ci sono cose per cui vale la pena rischiare di morire in modo stupido.
Saltando gli ultimi due gradini perchè scricchiolanti, Chris atterrò con l'agilità di  un gatto sul tappeto all'ingresso e rotolò su un fianco per poi procedere verso la meta strisciando sui gomiti come un soldato.
La meta.
Niente avrebbe potuto impedirgli di raggiungerla e appropriarsene.
Si appiattì al pavimento, orecchio contro le piastrelle fredde, captando le vibrazioni del terreno.
Tutto tranquillo.
Superò con cautela la poltrona malridotta cercando di cogliere ogni minimo rumore, strisciò sotto al tavolo, scavalcò la sedia e inalò dal tappeto una gran quantità di acari che si depositarono direttamente nei suoi polmoni fondandovi una colonia.
Ma non aveva tempo di pensare a tutte le malattie che stava rischiando di prendere così a contatto con la polvere e insetti di varia natura.
Ora vedeva la meta.
I suoi riflessi argentei e il vago sentore di immenso che emanava lo stavano attirando come una calamita.
Si sentiva come Sauron quando percepiva l'anello.
C'era quasi.
Una goccia di sudore gli scese lungo la tempia.
Ancora pochi metri e ce l'avrebbe fatta, se il cuore non avesse deciso di mollarlo all'improvviso per la troppa tensione.
Una capriola qua, un doppio salto carpiato di là e finalmente l'aveva raggiunta. Si sentiva un po' come Armstrong prima di piantare la bandiera americana sulla Luna.
Un piccolo passo per l'umanità, un grande passo per Chris Colfer. O qualcosa del genere. Solo che lui non aveva tempo da perdere con bandiere megalomani.
Al buio e a tentoni finalmente raggiunse l'oggetto del desiderio, la meravigliosa carta argentata scivolava sotto le sue dita e...
« Mani in alto o sparo! » urlò una voce alle sue spalle, facendogli venire un infarto multiplo. Per poco non cadde a terra a gambe irrigidite come le caprette domestiche dei video, quelle che svengono se qualcosa le spaventa.
Ghiacciato sul posto, l'unica cosa che Chris riuscì a fare fu tentare miseramente di mimetizzarsi con l'ambiente rimanendo completamente immobile. Tentò anche di smettere di respirare ma era troppo giovane e carino per morire in modo così stupido, quindi riprese presto a far circolare aria nei polmoni.
La realtà gli piombò dolorosamente addosso: aveva fallito.
Era finita.
Game over.
Darren, sulla soglia con in mano il cacciavite sonico del Decimo Dottore, roteò gli occhioni.
« Chris, perché continui a pensare che la tecninca del "non mi muovo - non mi vede" funzioni anche con me? Ti sembro un T-Rex? So che l'imminente uscita di Jurassic Park ti ha fritto il cervello, ma non ho le squame e le mie braccia sono di una lunghezza dignitosa. »
« Sì, se proporzionate al resto del tuo corpo formato mignon... » borbottò il colpevole, scettico.
« Non mi sembri così insoddisfatto del mio corpo, signorino. Ma non tentare di sviarmi. Metti immediamente le mani dietro la testa e arrenditi. Allontanati dal corpo del reato, è un ordine! »
« Ma Darren, ti prego! Ne ho bisogno, potrei morire senza! » quasi pianse l'altro, vicino alla disperazione.
« E allora avresti dovuto evitare di finire le tue uova di cioccolato in ventiquattr'ore! Non avrai nemmeno un pezzo delle mie, a costo di doverle covare per tenerle al sicuro. »
La vita era così ingiusta... Pasqua era passata da così poco tempo e lui aveva già finito la sua razione annuale di cioccolato a forma ovoidale. Aveva ingurgitato così tanto cioccolato nelle ultime ore da essere arrivato ad un soffio dalla lavanda gastrica, ma ormai era come una droga... E Darren aveva ancora una scorta consistente... 
Aveva provato a corromperlo offrendo delle prestazioni sessuali, ma Darren aveva rifiutato.
Allora si era offerto di comprarlo, tutto quel cioccolato, ma Darren aveva semplicemente fatto molto finemente il gesto dell'ombrello scandendo un "te lo scordi".
Non gli era rimasta altra scelta se non rubarlo.
« E' l'ultimo avvertimento, arretra, delinquente. E' finita, arrenditi! »
Con la mente offuscata dal profumo di cacao e l'adrenalina in circolo Chris agì d'istinto e balzò in avanti.
« Giammai! » urlò lanciandosi contro l'uovo tentando il tutto per tutto. « Non mi importa cosa succederà dopo! » gridò afferrandone pezzi a caso e infilandoseli direttamente nell'esofago rischiando il soffocamento; si diede poi ad una rocambolesca fuga che consistè in una corsa disorganizzata e patetica in giro per la stanza con Darren che lo inseguiva urlandogli dietro maledizioni a non finire.
« Chris, fermati o giuro sul settimo film di Guerre Stellari che ti spoilero Game of Thrones! » strillò Darren schiacciando tasti a caso sul suo cacciavite sonico che ormai si illumnava a caso.
Christopher si immobilizzò come se gli avesse lanciato contro un Pietrificus Totalus « Non puoi farlo, sarebbe troppo crudele anche per te! » esclamò con le pupille dilatate dal terrore.
Darren lo raggiunse e glì strappò l'uovo dalle mani « Così impari, Lupin dei poveri. Ora rimpiangi di avermi regalato tutti i libri, eh? »
« Darren tu non capisci, il cioccolato è una droga per me, mi chiamava! E' il mio tessssoro! » disse sibilando e sputacchiando una notevole quantità di saliva.
« Il tuo tesssoro non è per niente tuo, ho pure appiccicato il nome sulla carta! Dovresti vergognarti. »
« Perdonami. Vuoi che sputi quello che ho mangiato? Possiamo fare come gli uccelli, sai, i genitori che masticano il cibo e poi lo passano ai piccoli... »
« Smettila di disgustarmi a morte. Giura sulla tua riproduzione della bacchetta di Sambuco che non toccherai mai più la mia riserva personale. »
Roteando gli occhi Chris alzò la mano destra « Lo giuro, lo giuro... » borbottò, immusonito « Tanto domani vado al supermercato e mi compro tutte le uova rimaste. »
« Possiamo tornare a dormire, ora? »
« Sì, direi di sì. In ogni caso ho ottenuto quello che volevo, anche se ho rischiato di strangolarmi. » rispose stiracchiandosi con aria fastidiosamente soddisfatta.
Stavano uscendo dalla stanza quando Darren lo richiamò « Ah, Chris? »
« Dimmi »
« Al Red Wedding ... »
Lo strillo spaccatimpani che Chris lanciò subito dopo fu udito in circa centosettanta paesi.




Angolino di Sara
Ehm... C'è nessuuuuuno? 
Che dire, sono ingiustificabile. Ispirazione sparita, volatilizzata come un DODO dopo l'estinzione fino a qualche giorno fa, precisamente a mezzanotte e trentotto di due giorni fa, quando mi sono ritrovata a scrivere di ladri di cioccolato senza alcuna ragione... E niente, non è proprio il massimo ma avevo bisogno di riprendere un po' il ritmo, della serie "se non pubblico questo non pubblicherò mai più niente", non so se potete capire xD
Vorrei dirvi un sacco di cose ma cercherò di essere breve e concisa. 
Non so quando pubblicherò altre OS, ma probabilmente non reputerò mai terminata questa raccolta fino a novant'anni. Ho qualche ideuzza qua e là e un po' di OS iniziate e mai finite...Insomma, non perdete le speranze, perché torno. Potrebbero esserci periodi da dieci one-shot alla settimana e mesi di assenza, ma ormai mi conoscete, sono una persona troppo poco costante ahah
Ho scribacchiato una storia originale vagamente autobiografica ma non è nè finita nè ho cominciato a pubblicarla proprio perché ho paura di non riuscire a darle un finale. Non so se vi può interessare, ma almeno vi informo :)
E niente, ho finito con le comunicazioni. Spero veramente che per voi stia andando tutto alla grandissima o che comunque stiate bene e siate forti per contrastare ogni male del mondo perché in questi mesi mi sono spesso ritrovata a rileggere le recensioni ai capitoli passati ed erano tipo un'iniezione di positività. 
Va bene, basta, ho rotto abbastanza i cocomeri, posso ritirarmi nella mia stanza a mangiare marshmallows come se non ci fosse un domani.
Alla prossima, folks!

   
 
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