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Autore: depressed girl00    13/05/2015    0 recensioni
" E se ti dicessi che ti amo tu cosa faresti? " mi disse Diego prendendo una delle mie cuffiette che in quel momento stavano cantando la canzone del mio Tiziano “Incanto”. Lo guardai negli occhi, aveva un velo di malizia ma in quegli occhi non c’era cattiveria, continuai a guardarlo negli occhi non sapendo cosa rispondergli. Avrei voluto dirgli che probabilmente se me l’avesse detto gli avrei risposto che anche io lo volevo e gli sarei saltata addosso, ma non glielo dissi, mi limitai a sorridere e ad allontanarmi da lui togliendogli la cuffietta dall’orecchio. Stavo per girarmi per andarmene, quando Diego bruscamente mi prese per il braccio, mi girò verso di lui e mi avvicinò a lui cintando la mia vita con il suo braccio. Mi guardò e io lo guardai, si riprese la cuffietta. In quel momento i nostri visi erano vicini, fin troppo vicini. Mi baciò sulle dolci note di quella canzone. Mi lasciai trasportare dalle sue labbra, dal suo modo di baciarmi, dal suo modo di farmi sentire bella…
Storia scritta a 4 mani. Un misto di emozioni e drammi.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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<< Stronzo >> era l’unica cosa che riuscivo a pensare e che riuscivo a ripetermi per non piangere davanti a lui, a lui che si stava baciando davanti a me con Alessia, lui che due giorni fa pensavo fosse perfetto. Non ce la facevo più, sapevo che da un momento all’altro sarei scoppiata in lacrime perché il dolore era troppo forte, era come se qualcuno mi avesse dato un pugno nello stomaco e nello stesso momento mi stesse investendo. Me ne dovevo andare da lì, andare lontano da tutti ma soprattutto lontano da lui. Come si dice lontano dagli occhi lontano dal cuore. Presi tutto il coraggio che avevo dentro e lo usai per far finta di stare bene, cosa che non mi riesce affatto bene,<< Ragazzi io vado… Ci vediamo dopo >> dissi a tutti. Marta se ne venne con me e appena girai l’angolo scoppiai a piangere, non riuscivo a fermarmi, il mondo mi stava crollando addosso, come se mi stessero sparando . Continuavo a ripetere << Fa male. Marta, fa un cazzo di male… >> lei mi diceva << Lo so… Calmati adesso…>> Non riuscivo a calmarmi, non in quel momento almeno, volevo solo piangere e sfogarmi, volevo solo morire. Sicuramente ero rossa, i miei capelli neri scompigliati come sempre e le lacrime continuavano a scendere, la gente mi guardava come si guarda una pazza isterica ma io non lo ero, ero solo ferita… Come facevano a non capirlo?! Ero stanca di tutta quella sofferenza che man mano mi stava portando via la voglia di vivere e di aspettare la felicità. STANCA!! Cercavo in tutti i modi di smetterla di piangere ma non ce la facevo, le lacrime e la voglia di sfogarmi erano più forti di me, di me che ero debole. << Marta vai, non preoccuparti per me, ce la faccio ad arrivare a casa, stai tranquilla >> le dicevo ma lei continuava a ripetere che non mi lasciava sola in quel momento così feci l’unica cosa che in quel momento ritenevo importante, rimanere sola!! Continuai a cercare di convincerla ad andarsene e finalmente ci riuscii. No, che non fossi grata a Marta di stare lì con me in quel momento, ma volevo stare sola. La vedevo allontanarsi, così infilai le cuffiette nelle orecchie e misi la canzone più triste del mondo, mi sedetti sulla panchina e continuai a piangere. ******* << Piacere io sono Emma >> dissi al ragazzo in piedi davanti a me porgendogli la mano,, sembrava simpatico ed era molto carino. Occhi azzurri che in quel momento mi scrutavano severi da testa a piedi. Mi sentivo osservata. << Piacere Diego >> disse il ragazzo prendendo la mia mano e stringedola nella sua, fredda come il ghiaccio. ******* Piangevo e ricordavo i bei momenti passati insieme; piangevo e toccavo il collo dove lui lasciava dei morsetti che non facevano male anzi erano piacevoli; piangevo e toccavo le labbra che un tempo erano unite alle sue, si univano perfettamente come un puzzle; piangevo e ricordavo quando mi sedevo sulle sue gambe, la prima volta che ci incontrammo e la prima volta che ci baciammo. Basta, mi stavo solo facendo del male. Decisi di chiamare la mia migliore amica Giada… << Pronto Giada, ti prego vieni qui sto morendo, Diego mi sta facendo morire lentamente e dolorosamente, senza alcun ritegno, lo so, è finita ma oggi è successa una cosa ed io ho bisogno di te, qui, adesso. >> dissi tra i singhiozzi senza rendermi neanche conto di non riuscire a smettere di singhiozzare o piangere << Non ho capito niente Emma, ripeti con calma. Che succede? >>disse Giada. Io ripetei ma Giada non capiva così disse che mi avrebbe raggiunto. Passarono i secondi, i minuti e lei non si vedeva e le mie lacrime continuavano a scendere ininterrottamente senza che io avessi il controllo su di esse. Ormai piangevo da ore, pensavo di morire di disidratazione. Eccola finalmente, la raggiunsi e la abbracciai piangendo ancora più forte di prima. Ho sempre pensato che lei fosse più forte di me e in quel momento lo era sicuramente. Le raccontai tutto e lei continuava a ripetere che non dovevo piangere per uno stronzo del genere, che lui non meritava le mie lacrime ma io sentivo solo "bla bla bla", in quel momento non avevo bisogno di una persona che mi dicesse cosa dovevo fare ma, avevo solo bisogno di un’amica che mi abbracciasse senza parlare. Lei parlava ed io misi la testa tra le gambe perché non volevo vedere più niente, non volevo sentire, non volevo più piangere.<< Giada, che ci fate qui, ho detto a Emma di tornare a casa ma, a quanto vedo, non mi ha ascoltato. >> disse Marta avvicinandosi a noi. Accanto a Marta c’era una ragazza bassina e carina. Ah, si, era la ragazza nuova, Giulia. Mi stava simpatica, ci salutavamo sempre, volevo che diventassimo amiche un giorno. << No, basta, non può farti soffrire in questo modo adesso vado a parlarci io >> mi disse Giada spazzando via i miei pensieri. Si stava dirigendo verso la piazza dove stavamo prima ma la fermai prendendole il braccio << Non puoi! Avevamo detto che se ci fossimo lasciati tu non avresti preso le parti di nessuno dei due, è pur sempre il tuo migliore amico… >> non mi fece neanche finire di parlare che disse << Non mi interessa chi è, ha sbagliato e deve pagare! >> Ero troppo debole per controbattere così la lasciai andare e con lei andò anche Marta così rimanemmo solo io e Giulia. << Allora... >> disse lei...
  
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