CONVICTIONS
Capitolo 7.
September p.o.v
Tra tutti i miei compagni delle media, l'unica che avrei ucciso doveva arrivare al Campo.
E per di più ci prova con il mio quasi-ragazzo. Avrei delle belle parole con cui definirla. Okay che è nella natura delle figlie di Afrodite essere incredibilmente belle, ma ciò non significa che debbano essere anche stronze. Piper, bellezza a parte, non sembra nemmeno una figlia di Afrodite.
Spero di liberarmene al più presto.
Oggi è lunedì. Jill ci ha dato questa settimana libera, per fare cose da semidei.
Però abbiamo convinto Chirone a lasciarci almeno oggi e domani di riposo, dato che lavoriamo tutta la settimana, perciò mentre tutti i miei fratelli sono a lezione, io sono coricata nel mio bel letto.
-Buongiorno-
Giro la testa e vedo Nico che entra nella cabina.
-Hey!-
-Come va?-
-Me la cavo, tu?-
-Anche io-
-Hai visto Chelsea, stamattina?-
-Sei gelosa?-
-Io? Gelosa? Pff..-
Io? Gelosa? Certo che sì! Ogni ragazzo con la testa a posto preferirebbe lei a me!
-Se lo dici tu...-
Rimaniamo a guardarci un po'. Lui in piedi con le mani nelle tasche dei jeans. Io sotto le coperte fino al collo in un letto a castello, nel letto sopra.
-Hai intenzione di stare lì tutto il giorno?-
-Perchè no? Sono al caldo, non faccio niente... tutto ciò che un'adolescente desidera, non fare niente!-
Lui alza gli occhi al cielo.
Allora mi alzo e salto giù dal letto.
-Cosa facciamo?-
-Vestiti, ti aspetto in spiaggia- detto questo esce.
Mi metto la maglia del Campo, ma non trovo i jeans. Allora, siccome non ho voglia di passare un'ora a cercarli per poi scoprire che li avevo davanti agli occhi, metto la gonna in jeans che avevo comprato con Nico. E' comoda, perchè non è attillata. E' a vita alta e scende morbida. Infilo la maglia del Campo nella gonna e metto anche i sandali che avevo comprato sempre con Nico. Mi lavo la faccia e i denti, poi esco dalla cabina.
Mi avvio verso la spiaggia.
Nico è seduto su un telo, ed ha un cesto vicino.
-Hey!- lo saluto e lui si gira.
Si gira e guarda come sono vestita.
-Credevo che la maglia del Campo non fosse abbinabile con niente. Mi sbagliavo, soprattutto se vieni qui in gonna-
-In effetti il colore è difficile da abbinare, ma il jeans sta bene su tutto-
Mi siedo di fianco a lui.
-Allora, signorina, cosa vuole per colazione?-
-Non so, cos'hai lì dentro?-
Lui apre la cesta.
-Focaccia, pane, Nutella...-
-Dammi la Nutella, subito- dico interrompendolo.
Lui ride e tira fuori il vasetto di Nutella, con focaccia e pane. Poi prende dei tovaglioli e dei piatti di plastica.
-Focaccia o pane?-
-Focaccia-
Prende un cucchiaio e inizia a spalmare la nutella sulla focaccia, dato che non è molto bassa e non si riesce a tagliarla a metà.
Prepara panini e Nutella e focaccia con la Nutella, poi mangiamo.
-Che giorno è oggi?-
-Ehm... il 12 Luglio, credo-
-Quindi domani è il 13 Luglio?-
-Sì...- risponde Nico confuso.
Io lo guardo male.
-Il tuo compleanno!- esclama.
-E la Juilliard non mi ha ancora fatto sapere niente...-
-Tranquilla, ti prenderanno-
-Speriamo...-
-Buongiorno ragazzi. Nico, verresti da Reyna? Non trovo nessuno degli altri, saranno a lezione. September tu puoi farle vedere la cabina di Ermes?- Chirone compare dietro di noi.
-Sì certo- dice Nico alzandosi.
Mi alzo anche io e lo seguo.
-Chi è Reyna?- gli chiedo.
-Una mia amica, te la presento-
-E' figlia di Ermes?-
-No-
-E non è stata riconosciuta?-
-E' come Jason, Hazel, Frank, figlia di un dio romano. Ma non c'è la corrispondenza greca-
-Oh...-
Arriviamo all'albero di Thalia. C'è una ragazza. Ha una lunga treccia castana ed è alta. Indossa una maglia viola e dei jeans lunghi.
-Reyna!- esclama Nico andandole incontro.
-Come sei cresciuto!- dice lei abbracciandolo.
-Come va?-
-Bene tu?-
-Non c'è male, al Campo tutto a posto?-
-Sì-
Nico si gira e mi prende per mano.
-Lei è September, una mia... la mia...-
-Ci stiamo frequentando- dico io.
-Piacere, Reyna- mi dice porgendomi la mano.
Io la afferro e la stringo.
-Vieni, ti accompagniamo alla cabina di Ermes-
Ci avviamo verso la cabina di Ermes.
Entriamo e le indico un letto vuoto.
-Quello è libero, sopra ci dorme Mandy, è una ragazza tranquilla-
-Grazie. Sei figlia di Ermes?- mi chiede mentre sistema le sue cose.
-Sì-
-Almeno quando saremo qui saprò con chi conversare-
Di corsa entra Annabeth.
-Reyna! Scusa se non c'ero quando sei arrivata, ero a lezione-
-Non fa niente-
-Vieni con me? Andiamo a cercare gli altri-
-Va bene. Ciao September, ciao Nico-
-Ciao-
Le due ragazze escono dalla cabina.
-E ora che facciamo?-
-Non lo so, cosa ti va di fare?-
-Non lo so-
-Andiamo a fare un giro?-
-Okay-
Usciamo dalla cabina e camminiamo sulla spiagga.
-September! Nico!-
Chelsea. Oh no.
-Ciao Chelsea-
-Oh ragazzi! Oggi è veramente una bella giornata!-
-Già...-
-Potresti lasciarci soli? Dobbiamo parlare-
-Oh mi dispice. Problemi di coppia, vero? Beh, ci vediamo dopo- dice, andando via.
Problemi di coppia? Tra poco le faccio vedere io i problemi di coppia, si troverà un occhio solo anzichè la coppia.
Guardo Nico. Sta guardando Chelsea con un sopracciglio alzato.
-Secondo me i problemi li ha lei. In testa- dice.
Scoppio a ridere e lui mi segue.
Passiamo la mattinata senza più interruzioni. A pranzo ci dividiamo.
Mi siedo al tavolo di Ermes. Non mangio molto, dato che ho fatto una colazione abbondante. Travis e Connor si siedono davanti a me. Se non mi sono ancora vendicata non significa che li abbia perdonati. Sto solo aspettando il momento giusto. E so già quale sarà.
-Ciao Teppy!-
-Hey Mark!-
-Domani è il grande giorno! Sedici anni. Finalmente prenderai la patente e non ti dovrò più portare in giro-
-Credevo ti facesse piacere accompagnarmi in giro-
-Certo che mi faceva piacere, ma almeno ora se voglio dormire posso, anzichè venirti a prendere alle due di notte in discoteca-
-Uno: non sono mai stata in discoteca perchè odio la musica che fanno sentire. Due: non sono mai tornata alle due di notte-
-Lo so! E' Samuel che lo fa! Comunque... se hai sedici anni non significa che puoi fare... sì, insomma, sai... adolescenza, credi di essere innamorata di un ragazzo e quindi voi...-
-Okay, okay! Ho capito! Ho capito! Non credevo che mi avresti fatto tu questo discorso. E non a tavola, al Campo Mezzosangue-
Lui scoppia a ridere.
-Sì, forse non è il contesto adatto. Ma hai afferrato il concetto-
-Ciao September-
-Ciao Reyna. Lui è mio fratello maggiore Mark. E intendo sia per genitore divino che per quello mortale-
-Ciao Reyna-
-Piacere-
-Sei figlia di Ermes?-
-No, sono figlia di un dio romano, ma non c'è la corrispondenza greca-
Guardo Mark che sorride osservando Reyna.
-Sai, fratellone, mi sa che dovrò farti un discorsetto- gli sussurro all'orecchio.
Lui mi guarda.
-Touchè- risponde. E scoppiamo a ridere.
Angolo dell'Autrice.
Eccomi qui! Spero vi piaccia il capitolo!
Ringrazio morgana_pendragon7 , Nico_Ackerman e Emma_Chase_Potter per aver recensito. Vi voglio un mondo di bene ragazzi! Ringrazio anche chi ha aggiunto la storia alle preferite e alle seguite. E ringrazio i lettori che mi sostengono in silenzio. Grazie a tutti ragazzi!
Sono andata giù di testa per un film. Si chiama Il Nemico Alle Porte, vi consiglio di guardarlo. E' a dir poco stupendo! Io lo amo!
Non so cos'altro aggiungere, perciò ciaoooo!
Alla prossima,
lalle.
P.S. Recensite, per favore.
Ciaooooooo ancora!