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Autore: Zomi    13/05/2015    5 recensioni
Poteva chiudere un occhio anche sulla richiesta di un incisione sull’anello di fidanzamento che aveva scelto per la sua ragazza a quell’ora tarda, prossima alla chiusura.
Nami poteva sopportare tutto ciò, anche di più a volte viste le stramberie che le chiedevano nella sua piccola e fornita gioielleria, ma l’ultima richiesta di quel Sanji, dal sopracciglio a ricciolo e il ciuffo biondo, era improponibile.
-… uno sconto?- ringhiò, infilzando il bancone a vetro del suo negozio.
*Panda Day*
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami, Roronoa, Zoro, Sanji | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU, Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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NUMBER DISCOUNT
*sconto*
 


Sbuffò l’ennesima volta contro quel damerino impomatato di cliente che le era capitato.
Passi che fosse svenevole e adulatore, passi il forte profumo di dopo barba misto a spezie pungenti e tabacco.
Poteva chiudere un occhio anche sulla richiesta di un incisione sull’anello di fidanzamento che aveva scelto per la sua ragazza a quell’ora tarda, prossima alla chiusura.
Nami poteva sopportare tutto ciò, anche di più a volte viste le stramberie che le chiedevano nella sua piccola e fornita gioielleria, ma l’ultima richiesta di quel Sanji, dal sopracciglio a ricciolo e il ciuffo biondo, era improponibile.
-… uno sconto?- ringhiò, infilzando il bancone a vetro del suo negozio.
-Oh Nami swan, ti prego!!!- ondeggiava il biondo, ripetendo fino alla nausea il nome della commessa ramata, quasi che a ripeterlo la targhetta che lo rendeva disponibile a tutti, potesse appesantirsi e strapparle dal prosperoso petto la camicetta.
Una fantasia, lo doveva ammettere Nami, che non dubitava fosse nata nel cranio giallognolo di quel pervertito cliente.
-Assolutamente no!!!- sbottò decisa, incrociando le braccia la petto –La politica del negozio è chiara: lo sconto è morto, e si prega la gentile clientela di non nominarlo mai per non riaprire la ferita di dolore che la sua perdita ha portato!- citò lesta la targhetta commemorativa del saldo, appesa sopra la sua testa.
Sanji schioccò le labbra testardo, fissando smanioso il piccolo cofanetto di velluto blu che scintillava sotto i suoi occhi.
Viola ne sarebbe stata entusiasta.
Non solo della sua proposta di matrimonio, coronata da rose e dolci, del brillante sul fine anello di argento e della indimenticabile serata che il biondo sperava ardentemente di offrirle tra le lenzuola.
No.
Lui sapeva benissimo che la sua futura moglie si sarebbe emozionata, inumidendo gli occhioni di caramello e arrossando le gote tonde, alla prospettiva di condividere per sempre la sua esistenza con quella del biondo cuoco, incrociando le loro vite.
Una prospettiva meravigliosa e sognata da troppo tempo dal giovane… ma doveva per forza costare tutti quei soldi?
-Un piccolo sconticino, Nami swannn: ti prego!!!- tentò nuovamente, sbattendo le palpebre e accarezzando, galante e seduttore, la candida mano della commessa.
Nami soffiò dal naso, sfilando la mano da quella del cliente, portandola  ad afferrare l’orecchio di quest’ultimo, strattonandolo rudemente.
-Ascoltami bene!!!- sbraitò fulminando con occhi dardeggianti il biondo –Non ho mai fatto uno sconto in vita mia, e non penso proprio che tu sarai il…-
Dlin dlon
Saettante, indirizzò lo sguardo nocciola alla porta che aveva appena tintinnato nell’aprirsi, addolcendo l’espressione incarognita alla vista del ragazzo che era appena entrato nella sua gioielleria.
Alto, muscoloso, occhi neri e profondi, zazzera verde scompigliata dagli sbuffi serali di maggio e… erano tre sexy orecchini quelli che brillavano al suo lobo sinistro?
-Ohi torcigliolo- sbuffò infastidito, rivolgendosi direttamente a Sanji, lacrimante per la presa ferrea della rossa sul suo padiglione auricolare.
-Ne hai ancora per molto? È tardi e voglio tornare a cas…- puntò gli occhi sulla commessa, sbattendo un paio di volte le palpebre prima di rivolgerle un ghigno suadente.
-Ciao- allargò le labbra arcuate in quel sorriso straffotente.
-Ciao- si passò una mano tra i capelli sciolti Nami, assottigliando lo sguardo sui pettorali ben definiti che si potevano notare sotto la maglia del verde.
Si lustrò gli occhi per bene, squadrando il ragazzo da capo a piedi, andata e ritorno, allentando la presa sul cliente pervertito prima di concedergli un po’ di meritata attenzione.
-Per queste cose ci vuole tempo Marimo- sbottò Sanji, massaggiandosi l’orecchio –Torna a cuccia in auto, e vedi di non sbuffare troppo…-
Il verde ringhiò, masticando un’imprecazione rivolta all’amico prima di voltargli le spalle e tornarsene in auto.
Lanciò un’ultima occhiata alla cassiera della gioielleria, ai suoi occhioni grandi e nocciola, alla chioma rossa e al prosperoso petto, ghignandole in segno di saluto.
Chissà com’era il resto del corpo, dietro a quel dannato bancone che la celava?
-Idiota- sbuffò Sanji, fulminando la porta non appena fu richiusa, prendendo mano al portafoglio –Allora Nami swan sono 1500 Berry, esatto? Niente sconto?-
-Bhè…- schioccò le labbra Nami, ruotando gli occhi furbi e felini sul biondo -… uno sconto no, ma un prezzo speciale magari…-
-Prezzo speciale?- si interessò subito.
-Diciamo che potrei abbassare il prezzo a 1495 Berry in cambio di un favore…- posò le bracci al bancone, addossandosi ad esso con fare civettuolo e mettendo in evidenza i bei seni tondi -… un favore che mi renderebbe taaanto felice…-
-Q-qualsiasi cosa, mia cara- deglutì sorridente.
Nami ghignò, battendo lesta lo scontrino dell’anello sulla cassa.
-Voglio il numero di quel tuo amico- impacchettò rapida il cofanetto di velluto blu, porgendolo allo sbigottito Sanji –E naturalmente 1495 Berry, ovvio-
Il biondo deglutì ancora, e ancora, incapace di credere alle sue orecchie.
-Vuoi il numero di Zoro?- indicò la porta dietro le sue spalle con il pollice –Quel Marimo, testa vuota, disorientato?-
-E tu lo vuoi questo anello per la tua Viola chan?- fece dondolare il pacchettino sotto il suo viso esterrefatto.
Sanji boccheggiò, scuotendo il capo mentre scribacchiava di mala voglia e convinzione il numero di Zoro su un piccolo foglietto, afferrando lesto il suo pegno d’amore.
Si diresse all’uscita confuso, non provano a voltarsi per vedere l’espressione soddisfatta della rossa nello stringere tra le mani il numero del suo amico.
Montò nella sua auto, posando delicatamente l’anello di fidanzamento sul sedile posteriore, degnando di meno di uno sguardo Zoro.
-E allora?- sbottò quello –Che c’è? Non l’hai trovato quello giusto? Se vuoi entro con te in gioielleria e parlo alla rossa e…-
-Oh sta zitto!!!- ringhiò, avviando l’auto-Ti detesto-
-Perché? Che ho fatto?- sgranò gli occhi, allacciandosi la cintura.
-Nulla- sbuffò il biondo, accendendosi una sigaretta –Sei l’unica alga di mare il cui numero di telefono valga come misero sconto in una gioielleria…-
 
 
 


 
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