Questa raccolta esisteva già prima ma per qualche assurda ragione non mi sono accorta di averla cancellata, PIANGO.
Comunque, rieccola qui. Una raccolta interamente ZoSan ambientata in un universo alternativo, il nostro. D'altronde, loro due sono belli in ogni dove, anche nel nostro mondo. ~
Pareri vari sono sempre ben accetti.
Buona lettura!
Comunque, rieccola qui. Una raccolta interamente ZoSan ambientata in un universo alternativo, il nostro. D'altronde, loro due sono belli in ogni dove, anche nel nostro mondo. ~
Pareri vari sono sempre ben accetti.
Buona lettura!
Disclaimer: One Piece © Eiichiro Oda
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ZOSAN ~ DI AMORI BIZZARRI E DISCUTIBILE ROMANTICISMO
1. Anniversari
ZOSAN ~ DI AMORI BIZZARRI E DISCUTIBILE ROMANTICISMO
1. Anniversari
Quel cuoco doveva sempre rovinare ogni cosa.
«Marimo, sei in ritardo»
«Testa d'alga, non posso aspettare i tuoi comodi»
«Testa di muschio, puzzi come una capra».
E nemmeno quella sera, il biondo si era risparmiato di rimproverarlo perché era arrivato tardi all'appuntamento.
Aveva iniziato a scagliargli addosso i più svariati insulti, mentre stritolava tra le dita la sigaretta.
Si avvicinò a lui, incurante degli appellativi che il biondo gli rivolse, tentando di schivare qualche pedata che, di tanto in tanto, Sanji cercò di assestargli sugli stinchi.
Il verde lo colpì piano a una gamba, quanto bastò per far cadere Sanji fra le sue possenti braccia.
«Tieni, torciglio» disse porgendogli malamente e un po’ imbarazzato una rosa «Buon anniversario» aggiunse, stampandogli un casto bacio sulle labbra.
«Dimmi, marimo… hai fatto tardi perché ti sei perso nel cercare il fioraio, vero?»
«Basta un "grazie, anche a te"».
Ma Zoro si sentì solo tirare il colletto della camicia, e quello che seguì non fu che un altro bacio, più lungo e intenso del precedente.
«Marimo, sei in ritardo»
«Testa d'alga, non posso aspettare i tuoi comodi»
«Testa di muschio, puzzi come una capra».
E nemmeno quella sera, il biondo si era risparmiato di rimproverarlo perché era arrivato tardi all'appuntamento.
Aveva iniziato a scagliargli addosso i più svariati insulti, mentre stritolava tra le dita la sigaretta.
Si avvicinò a lui, incurante degli appellativi che il biondo gli rivolse, tentando di schivare qualche pedata che, di tanto in tanto, Sanji cercò di assestargli sugli stinchi.
Il verde lo colpì piano a una gamba, quanto bastò per far cadere Sanji fra le sue possenti braccia.
«Tieni, torciglio» disse porgendogli malamente e un po’ imbarazzato una rosa «Buon anniversario» aggiunse, stampandogli un casto bacio sulle labbra.
«Dimmi, marimo… hai fatto tardi perché ti sei perso nel cercare il fioraio, vero?»
«Basta un "grazie, anche a te"».
Ma Zoro si sentì solo tirare il colletto della camicia, e quello che seguì non fu che un altro bacio, più lungo e intenso del precedente.