Fumetti/Cartoni americani > TMNT / Tartarughe Ninja
Segui la storia  |       
Autore: Altair4    14/05/2015    2 recensioni
Astrid è la prescelta numero 3, è giunta sulla Terra per una missione di vitale importanza, ha calcolato tutto meno che avrebbe incontrato dei terrestri molto particolari e dotati di guscio...
…mettetevi nei panni di un essere che non conosce a pieno le emozioni dei terrestri, non sa cosa sia una famiglia, l’amicizia e l’amore…
Anche le tartarughe si troveranno ad affrontare situazioni e sentimenti mai conosciuti prima...
Genere: Avventura, Romantico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Trovare Nied non era stato poi difficile con i mezzi Niani, il problema era che non si trovava a Singapore, ma in India per
 
cercare Tol 6. La Niana medico era ammarata senza problemi ed invece di prendersi una vacanza si era messa subito in
 
cerca del numero 6, perché si era accorta che non captava il segnale in nessun modo. L’unica informazione che aveva era
 
che lui doveva ammarare nell’oceano indiano di fronte alla città di Mumbai, che si chiamava Tol, che sarebbe sembrato un
 
indiano e che dovevano fare subito la fusione. Aveva vagato per il porto di Mumbai in cerca di informazioni, leggendo la
 
mente di tutti quelli che capitavano a tiro, fino a che per puro caso aveva sfiorato un soldato di Bishop. Tramite quella
 
connessione aveva scoperto che un meteorite a forma di uovo fatto di cristalli si era schiantato su una nave di pirati e che si
 
trovava in un deposito del porto. Nied era vicina a dove si trovava Tol e camminava in avanti ed indietro pensando a cosa
 
potesse fare, quando la sua cintura le segnalò che stava ricevendo una comunicazione.
 
            -Numero 8 Frel a Nied 4, rispondi! Ti prego rispondi!-
            -Qui Nied 4, piacere Frel 8, ti sento forte e chiaro-
            -Nied stai bene?- Disse Frel. Nied per un attimo non rispose, era la prima persona in giorni e giorni che si preoccupava per lei.
 
            -Sì Frel…tutto bene…e…tu?-
            -Sto bene, ma Tianad 2 ha bisogno di te urgentemente…hai trovato Tol 6?-
            -L’ho trovato, ma gli umani lo tengono in un deposito circondato da militari ed io da sola non so come fare-
            -Non preoccuparti, tra poco ti raggiungiamo, si uniranno a noi Astrid 3, Lisad 10 ed un guerriero terrestre nostro amico che si chiama Donnie-
 
            -Un terrestre vostro amico?-
            -Sì, ha fatto la fusione con noi, è veramente un tipo in gamba credimi. Resta dove sei, arriviamo io ed il terrestre per il momento. Passo e chiudo-
 
In pochi secondi i due mezzi Niani spuntarono dal mare, Frel e Donnie uscirono e le capsule si depositarono sul fondo in attesa.
 
            -Ciao Nied, io sono Frel e questo è Donnie-
 
La Niana aveva lineamenti orientali e delicati, i capelli lunghi neri, un fisico molto sottile, era poco più bassa di Astrid.
            -Ho già fatto varie fusioni…se vuoi sondarmi, ormai sono abituato- disse Donnie.
            -Non è necessario Donnie, mi fido di Frel, aspetteremo Astrid e Lisad, faremo la fusione tutti insieme, si vede che sei una brava persona e poi non sei umano… già questo per me vuol dire tanto-
 
            -Non hai avuto belle esperienze con loro…immagino- commentò Donnie.
            -No… solo i bambini sono davvero puri- ribattè Nied.
            -Anche Astrid ha detto la stessa identica cosa…forse voi prescelti pretendete troppo dagli umani-
            -Forse…-
 
Dopo pochi minuti arrivarono anche Astrid e Lisad, giusto il tempo per lasciare il Mar Rosso e dirigersi verso l’Oceano
 
Indiano con i veloci mezzi Niani. Senza discutere fu fatta la fusione, per il momento Donnie fu escluso, serviva in forma
 
per salvare Tol. Il messaggio di Nil per il numero 4 fu: “Nied il tuo sapere sarà indispensabile per la nostra salute e per
 
crescere sani i nostri figli, non dimenticare mai l’importanza della tua missione, siamo nelle tue mani di chirurgo”.
 
Astrid sondò velocemente il deposito dove si trovava Tol e individuò subito l’uovo argenteo.
 
            -La capsula è intatta e credo che Tol sia all’interno, forse non sono riusciti ad aprirla, ma perché lui non è uscito fuori? Anche se fosse svenuto nell’impatto ormai sono passati giorni-
 
            -Forse è ibernato come Tianad…deve essere stato un puro caso che il velivolo di Tol si sia schiantato sulla
 
nave…ed i pirati avranno sicuramente venduto il loro insolito bottino ad un agente di nostra conoscenza- rispose Donnie e
 
aggiunse- non capisco perché Bishop non sia venuto ancora a prendersi la capsula per portarla a New York- riflettè giusto
 
un attimo ed il suo dubbio si trasformò subito in una certezza- è una trappola per voi! E’ troppo facile, non ci sono tante
 
guardie fuori, deve esserci qualcosa sotto per forza-
 
Astrid sondò il porto e cercò un posto al chiuso per visionare meglio l’ologramma dell’edificio.
 
            -Vorrei che i miei fratelli fossero qui…- disse Donnie pensando ad alta voce.
            -Se vuoi te li vado a prendere in un lampo- disse Lisad.
            -Ma come faresti…anche se sai guidare quattro capsule connesse poi come li riportiamo indietro? Noi tartarughe non possiamo viaggiare liberamente tra gli uomini- disse Donnie.
 
            -Faremo più viaggi- disse Lisad.
            -E la riserva di energia?- disse Frel.
            -Abbiamo anche i cristalli di Miol e se sarà necessario ricaricheremo i nostri mezzi in qualche vulcano vicino- disse Lisad, ma Astrid puntualizzò:
            - Non voglio metterli in pericolo per colpa nostra-
 
            -Lo saranno comunque se falliremo questa missione…e poi sono sicuro che stanno soffrendo sapendo che non possono fare nulla. Saranno ben felici di venire qua a rompere le uova nel paniere a Bishop!- Commentò Donnie.
 
            -Allora parto subito. Io e Mikey porteremo gli altri, se non se la sentono di fare la fusione- disse Lisad che già si incamminava verso il mare- voi intanto pensate ad un buon piano!-
 
Nonostante la navetta fatta da quattro capsule Lisad era comunque velocissima e ci mise circa dieci minuti per arrivare a
 
New York, siccome non passava dal condotto dovette lasciare il velivolo in mare. Nel mentre Donnie aveva mandato un
 
messaggio a Leo, ma si era ripromesso di modificare il suo computer nel rifugio per comunicare tramite la cintura.
 
Leo radunò i fratelli vicino al divano, per fortuna non erano ancora usciti per la ronda della sera, arrivò Lisad trafelata.
 
            -Ragazzi vi ha avvertito Donnie?-
            -Sì…siamo pronti a venire con te…ma dobbiamo fare per forza la fusione?- Chiese Leo.
            -Potete anche non farla, io e Mikey possiamo portarvi, le capsule si possono collegare due a due se volete…ma io vi consiglio di provare…posso passarvi solo le nozioni che vi servono- rispose Lisad.
 
            -Così per me va bene- disse Raph.
 
Dopo un attimo di esitazione Leo rispose- Va bene, solo per usare la capsula-
 
            -Lisad posso chiederti un grosso favore?- disse Mikey -posso prendere in prestito il tuo uovo per un pochino… mentre i miei fratelli si riprendono dalla fusione?-
 
            -Cosa devi farci?-
            -Devo andare da una persona…se vuoi vedere attraverso di me …fai con comodo…è molto importante- rispose Mikey. Lisad era curiosa, toccò la tartaruga in arancio e vide Isabel in un lampo di disperazione e dolcezza insieme.
 
            -Va bene ma fai presto! Tieni la mia cintura così puoi trovare subito la mia capsula, è sul fondo della baia-
Mikey andò di corsa, mentre Lisad si fondeva con Raph, dopo sarebbe toccato a Leo.
 
In un baleno arrivò con la capsula di fronte alla finestra di Isabel, ci aveva messo di più ad uscire e  recuperare il mezzo che
 
fare il viaggio fino lì.  Con la capsula diventata trasparente si avvicinò alla finestra, uscì fuori e fluttuando a mezz’aria
 
bussò al vetro di Isabel.
 
            -Isabel sono Mikey!-
            -Mikey…ma come è possibile? Stai volando!-
            -Sono su un mezzo alieno, vieni con me, ti spiego-
 
Isabel non esitò nemmeno un secondo, si fece guidare da Mikey sulla capsula aperta.
 
            -Ora io devo sdraiarmi altrimenti non posso pilotare, tu vieni qui di lato accanto a me, tanto sei magrolina-
 
La capsula si richiuse e Isabel si trovò abbracciata a Mikey, ruotarono in avanti di novanta gradi e andarono verso l’alto.
 
            -Isabel, per ora non posso farti conoscere nessuno dei miei amici extraterrestri, ma questo mezzo è alieno e con
questo devo partire per qualche giorno per una missione importante, ti prego, in mia assenza non fare nulla di avventato. Mi
 
aspetterai?-
 
Isabel era senza parole, stavano volando in alto e potevano vedere tutto attraverso le pareti, era bellissimo e vicino a lui non
 
aveva paura. Mikey le carezzò la testa, Isabel era senza le bende ed aveva i capelli cortissimi, poteva sentire la ricrescita
 
sotto le dita.
 
            -Sì Mikey, ti aspetterò-
 
Rimasero qualche minuto in silenzio ad osservare la città, entrambi con gli occhi umidi, senza guardarsi.
 
            -Mikey tu tornerai vero?-
            -Tornerò, hai la mia parola-
            -Potrò mandarti dei messaggi?-
            -Certo! Ma se non risponderò subito è perchè veramente sarò impegnato, non perché non voglio-
            -Sai quando tornerai?-
            -Non ancora, appena lo saprò te lo farò sapere-
            -E’ così importante?-
            -Di più …è vitale…quando tornerò ti racconterò tutto…mi mancherai-
            -Anche tu- Isabel lo strinse con tutte le sue forze.
 
All’improvviso l’immagine di Lisad comparve davanti a loro dal nulla.
 
            -Mikey, perdona l’interruzione, dobbiamo andare….-
            -Isabel, questa è Lisad. Lisad, questa è Isabel. Devo andare, ti riporto giù. Dammi qualche altro minuto Lisad e sarò da voi- Chiuse il collegamento senza nemmeno aspettare la risposta.
 
            -Ma quella è un’aliena? Perché non sembra…-
            -Lo è, credimi, ora è mascherata da umana ma se si arrabbia le vengono le scaglie, la coda e le spine nei capelli- Mikey cercava di scherzare per smorzare la tristezza.
 
            -Ma dai, mi prendi in giro!-
            -Te lo giuro sulla testa di Leo che è così-
            -Chi è Leo? Uno dei tuoi fratelli?-
            -Sì-
            -Carino che sei a giurare sulla sua di pelle- e cominciò a ridere. In pochi istanti arrivarono alla finestra. Isabel riabbracciò forte Mikey, poi entrò in casa e si girò:
 
            -Torna tutto intero….fallo anche per me-
            -Hai la mia parola-
 
La capsula si chiuse e Mikey scomparve del tutto in una folata di vento.
 
Arrivato al porto di New York gli toccò subito la ramanzina.
 
            -Mikey sei il solito irresponsabile! E se ti avessero visto?- Disse Leo
            -Ho usato la modalità invisibile…-
            -Sul serio? Consuma tantissimo, non la usiamo quasi mai in volo!- Disse Lisad
            -Bè… ho pensato…che…-
            -Non importa! Per fortuna ho qualche cristallo in più, adesso non c’è dubbio che dobbiamo trovare un vulcano per ricaricarli-
 
            -Allora fratelli… come è stata la fusione?-
            -Tutto ok, ormai sono abituato- disse Raph.
            -Ho avuto un po’ di mal di testa, ma è passato abbastanza presto…cosa aspettiamo… andiamo subito- aggiunse Leo.
           
            -Astrid, qui Lisad, partiamo-
            -Bene, ho bisogno anche del punto di vista di Leo per finire di elaborare il piano. A tra poco-
 
Le quattro capsule argentee partirono con un’accelerazione supersonica e cominciò la gara. Incuranti di essere avvistati se
 
ne andarono per l’Atlantico come se fossero al gran premio, perfino Leo si era fatto coinvolgere, era una sensazione
 
incredibile, i loro riflessi erano potenziati, in pochi millisecondi era possibile deviare la rotta, al buio vedevano tutti i
 
dettagli quasi meglio che di giorno, perché in assenza  dei riflessi dell’acqua. Lisad però era la migliore di tutti, non per
 
nulla era il primo pilota tra i Niani, o forse solo il misterioso controllore che li aspettava nello spazio poteva essere meglio
 
di lei, ma non lo sapeva per certo. Subito dopo Lisad veniva Mikey per i suoi riflessi e perché aveva più esperienza dei
 
fratelli, tra Leo e Raph un testa a testa.
 
 
Ad un certo punto il computer di bordo di Lisad la avvertì che l’energia era piuttosto bassa, quel pasticcione di Mikey ne
 
aveva consumata troppa, non sarebbe bastata per combattere Bishop.
 
            -Ragazzi, dobbiamo trovare un vulcano e subito!-
            -Ne parli come di un benzinaio- rispose Mikey ridendo.
            -Non c’è niente da ridere Mikey, è colpa tua!- Ringhiò Raph.
            -Ho avvistato qualcosa che potrebbe fare al caso nostro nella dorsale Atlantica, c’è un vulcano sottomarino in piena attività in questo momento, che ne dici Lisad… può andare?-
 
            -Leo… ottima scelta! Seguitemi!-
 
Le tre uova argentee si inabissarono incuranti della pressione data dalla massa d’acqua e arrivarono fino al vulcano. Per
 
loro fortuna era enorme e quindi entrarono tutti e quattro immergendosi direttamente col mezzo nella lava. Lisad era quella
 
più scarica e dovette stare qualche istante di più, questo fece guadagnare terreno a Mikey che arrivò alle coordinate indicate
 
da Astrid prima di tutti. Si immerse di nuovo trionfante ed arrivò viaggiando sott’acqua fino al porto di Mumbai, gli altri
 
subito dopo di lui.
 
            -Primo! Ho vinto il gran premio dell’Atlantico!-
            -Ok Mikey, datti una calmata- disse Donnie.
            -Perché ci avete messo così tanto?- chiese Astrid.
            -Tanto? Abbiamo fatto mezzo globo in poco più di dieci minuti!- disse Raph.
            -Per loro dieci minuti sono come per noi un’ora- disse Donnie.
            -Abbiamo dovuto ricaricare le capsule ma ora abbiamo tutta l’energia che ci serve e anche di più- rispose Lisad.
 
Le quattro tartarughe ninja e i quattro Niani discutevano di fronte all’ologramma del deposito sul porto dove si trovava Tol.
 
La cintura aveva rilevato che all’interno c’erano anche molti altri militari e diverse armi pesanti, li stavano giusto
 
aspettando.
 
            -Quel maledetto Bishop! Vuole catturarvi e fare i suoi orribili esperimenti!- diceva Raph.
            -Ma loro non sanno quali mezzi abbiamo, potremmo togliere la corrente e così contemporaneamente faremmo fuori il sistema di allarme che hanno messo a tutte le entrate. A quel punto potremmo passare indisturbati in mezzo a loro.
 
            -Se la capsula fosse funzionante sarebbe tutto più facile! Basterebbe uno di noi…- disse Astrid.
            -Ma non sappiamo qual è il problema, e se poi è troppo complicato? Ci avete messo ore a sistemare quella di Nil- disse Frel.
 
            -Se è stata manomessa ormai sappiamo come fare- disse Astrid.
            -Ma come facciamo? E se Tol fosse ibernato? Ci vuole una procedura particolare per risvegliarlo perché non abbia troppi danni- disse Nied.
 
            -Dobbiamo entrare con due capsule e trascinarla via come abbiamo fatto con quella di Tianad, è l’unico modo
 
soprattutto se è stata manomessa- disse Donnie che aveva avuto modo di pensare mentre aspettava i fratelli- avete ricaricato
 
ora i cristalli, possiamo aprire un varco nel deposito con le armi a disposizione, Astrid e Lisad entreranno con le capsule,
 
noi distraiamo i militari e sabotiamo i lanciarazzi-
 
            - Non sono d’accordo, Donnie e Lisad, voi starete nelle due capsule per recuperare Tol, io e le altre tre tartarughe
 
penseremo a distrarre i militati, Frel e Nied resteranno qua nascosti, useremo le loro cinture- intervenne Astrid.
 
            -No, tu starai nella capsula ed io andrò con le tartarughe, siete entrambi troppo preziosi- ribattè Lisad.
            -Mi sembra ragionevole, Astrid dai retta a Lisad, sei il loro leader e Nil contava su di te- disse Leo.
 
Astrid fu costretta ad accettare, Lisad era comunque un ottimo soldato e probabilmente se la sarebbe cavata molto meglio di
 
lei.
 
Grazie ai potenti mezzi Niani, la corrente fu tolta senza che nessuno di loro si avvicinasse all’edificio. Lisad, Mikey, Leo e
 
Raph entrarono di soppiatto per assicurarsi che i lanciarazzi fossero disarmati, erano le uniche armi che avrebbero potuto
 
forare le capsule di Donnie e Astrid.
 
Al segnale giusto Astrid e Donnie sfondarono l’entrata del deposito. Senza artiglieria pesante i militari si trovarono
 
spiazzati e fecero i conti con le tartarughe ninja potenziate dalla tecnologia Niana. I loro movimenti erano più rapidi, erano
 
più forti e vedevano al buio come i gatti. Misero a terra tutti gli umani che trovavano sulla loro strada, Mikey faceva roteare
 
i suoi nunchaku talmente velocemente che avrebbero potuto prendere fuoco, Raph lanciava i sai, tanto era così veloce a
 
recuperarli che non restava mai troppo disarmato a lungo, le lame di Leo erano ovunque, Lisad nella sua versione rettiliana
 
e munita di una lancia laser Niana era scatenata come non mai.
 
 Astrid e Donnie trovarono la capsula, l’affiancarono facendo fuggire le guardie e riuscirono ad agganciare il mezzo di Tol
 
e lo spostarono verso l’uscita. I poveri terrestri sparavano contro le capsule senza nessun risultato, ad Astrid facevano quasi
 
pena, uscirono all’aperto senza problemi e si inabissarono in mare. Abbandonarono le capsule, volevano tornare ad aiutare
 
gli altri. Intanto la corrente era tornata ed era comparso anche Bishop, come al solito era un nemico letale, stava utilizzando
 
un esoscheletro robotico che aumentava la sua forza contro Raph e Leo, riuscendo a tenerli a bada.
 
            -Tartarughe… vi vedo insolitamente forti! Siete amici degli alieni immagino, quali armi vi hanno dato, perché non spartite un po’ di conoscenza con me?-
 
            -Perché sei solo uno sporco bastardo!- gridò Raph.
 
L’esoscheletro per il momento reggeva i poderosi colpi delle due tartarughe, ad un certo punto Raph fu colpito alla spalla,
 
la cintura attutì un po’ il colpo ma fu lo stesso molto doloroso. Il povero umano che aveva sparato fu atterrato da Mikey
 
senza troppi complimenti.
 
            -Le cinture non li proteggeranno a lungo, dobbiamo sbloccare la situazione- Disse Astrid. Intanto altri due esoscheletri robotici erano comparsi.
 
            -Ma che hanno la collezione di queste armature!- Si lamentò Mikey.
 
Astrid si gettò nella mischia con due spade Niane Laser e comincio ad affettare fucili, pistole e cercò di intaccare uno degli
 
esoscheletri, erano più resistenti di quello che immaginasse.  Donnie cercò i punti deboli – Ragazzi mirate alle giunture
 
delle gambe!-
 
 
Di militari ce ne erano troppi, ci voleva un diversivo. Ad un certo punto spuntarono due capsule, erano Frel e Nied che non
 
se l’erano sentita di lasciarli soli. Colpirono i tre esoscheletri robotici in modo da non uccidere chi li pilotava, facilitando il
 
compito alle tartarughe, Lisad e Astrid. Il deposito era talmente disastrato che cominciò a cedere, travi di legno e ferro
 
cadevano dal soffitto, ci fu una ritirata generale dei militari e dell’agente Bishop. Tutti uscirono all’aria aperta, tutti tranne
 
Mikey.
 
            -Leo hai visto Mikey?-gridò Raph.
            -No, era dietro di me ma non lo vedo più- rispose Leo che aveva preso un colpo in testa ed era un po’ spaesato.
 
Raph non esitò neppure un attimo, tornò indietro seguito a ruota da Lisad. Quando furono dentro si accorsero che il
 
compito non era facile, c’erano polvere e detriti tutto intorno.
 
            -Mikey dove sei? Parlami-
            -Mikey non puoi morire, come farà Isabel?!- gridò Lisad. Raph la guardò per un istante, la Niana non era poi così dura ed insensibile come aveva pensato e questo era solo negativo, perché non voleva affezionarsi a lei.
 
            -Sono qui!! Raph, Lisad, sono incastrato!- Rispose Mikey.
 
Mikey era sotto un cumulo di macerie e, se non l’avessero portato via subito, nessuno di loro sarebbe sopravvissuto perché
 
il tetto stava ormai cedendo.
 
Raph con l’ausilio di una leva stava cercando di sollevare il peso sopra Mikey, Lisad lo tirò fuori a forza, sostenendolo
 
entrambi uscirono indenni.
 
            -Lisad …ma sbaglio o hai fatto il nome di Isabel?- chiese Mikey.
            -Sì…non so perché...-
            -Sei più terrestre di quello che pensi- appena la tartaruga in arancio ebbe finito la frase, il tetto del deposito crollò ed un nuvolone di detriti li ricoprì da capo a piedi.
 
Intanto erano arrivati i vigili del fuoco e la polizia indiana, per cui tartarughe e Niani si nascosero, e aspettarono che
 
tornasse la calma.
 
 
P.S. Ciao a tutti!
Radunare i prescelti non è per niente facile ci si mette pure Bishop…ma non manca molto, nel prossimo capitolo la ricerca terminerà ed avremo più elementi per capire cosa è realmente successo.
 
Vorrei fare un sondaggio…sarebbe carino se rispondeste …anche con poche parole, anche un si od un no, non comparirebbe nemmeno come recensione: ce lo vedete Mikey che fa il fidanzato? E di un’umana?
 
Grazie ragazze! Grazie a voi che recensite e a voi che state leggendo.
Un grosso abbraccio e buon weekend
Altair
 
 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > TMNT / Tartarughe Ninja / Vai alla pagina dell'autore: Altair4