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Autore: la luna nera    14/05/2015    1 recensioni
Quando il passato ritorna non può che creare casini. Alessia non pensava di rivedere Cosimo dopo anni ed anni. E soprattutto non pensava che rivederlo fosse così destabilizzante! A complicare le cose c'erano pure una figlia piccola e naturalmente la sua compagna con la quale condivide la sua vita in modo apparentemente tranquillo.
Questo inaspettato riavvicinamento è denso di paure, scheletri nell'armadio e situazioni più o meno ambigue. Che farà Cosimo, papà innamorato perso della figlia, sospeso fra due donne così diverse?
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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Cosimo è steso sul letto a due piazze, credo stia dormendo. Ha gettato sul pavimento gli abiti sporchi e puzzolenti di alcol e fumo, è coperto dal lenzuolo azzurro fino alla vita, le sue gambe sembrano leggermente divaricate. La mano sinistra è poggiata sull’addome coperto solo da una canottiera nera, l’altro braccio è proteso verso l’altro cuscino.
°o°
Esattamente come quel sogno.
*_*
Meno male che esistono le pareti su cui sciogliersi, altrimenti sarei caduta a terra… le mie gambe mi sorreggono sempre meno. Ha ancora un fisico da urlo, mi sembra di tornare indietro fino a quella sera in cui vinse il torneo di calcetto dell’oratorio e venne verso di noi a torso nudo sventolando la maglia a mo’ di bandiera.
Puah, ed andò a baciare quella zoccola di Federica. : P
Ora la vista del suo fisico terribilmente sexy è solo per me e se fossi così spudorata da assecondare il tremendo impulso che sento nello stomaco, mi butterei su quel materasso, lo finirei di baci fino a svegliarlo e….
Mi sentirei dire Ehi, che cavolo ti passa per la testa?!
: /
Scivolo sulla parete fino a che il mio fondo schiena non tocca il pavimento. Cerco di regolarizzare il respiro chiudendo gli occhi, devo assolutamente lasciare questa stanza prima che mi becchi a guardarlo come un’affamata di desiderio.
“Ale vieni qui….”
Apro gli occhi, è sveglio e mi sta fissando. Beccata!
“Che c’è?”
“Vieni accanto a me per favore…”
Non vorrei, cioè, lo vorrei eccome! Non dovrei piuttosto!
“Ti prego Ale…”
E chi resiste alla sua voce dolce che mi sussurra di stendermi accanto a lui?! Prendo fiato e lo raggiungo tentando di fare l’indifferente. Confesso che mi sento un po’ a disagio… Sto accanto a lui ed occupo il posto di una che detesto a morte per più di un motivo. Si mette di fianco senza smettere di fissarmi, mi prende una mano e sento che la stringe forte. Che calore meraviglioso! E’ in momenti come questo che sono tentata di darmi un pizzicotto per scoprire se sto sognando oppure no.
Mi trascina verso di sé catturandomi in un abbraccio stupendo, la mia testa è nell’incavo del suo collo, chissenefrega se puzza di sudore, sogno da una vita di cullarmi fra le sue braccia. E il bello è che non sa niente di quello che provo per lui! Lo abbraccio anche io, Dio, potrei anche morire in quest’istante perfetto! Mi sfiora la fronte con un bacio… Sto per impazzire.
“Cosimo…”
“Mhm…”
Alzo la testa, le punte dei nostri nasi si sfiorano. Giuro che se mi bacia non rispondo più di me.
“Cosimo, stai bene?”
“Mhm… Si, certo che sto bene.” Se lo dici tu… “Perché me lo chiedi?”
“Non mi sembra tu abbia passato una gran serata.”
Spegne la luce. “Sei qui con me e questo mi basta per stare bene.”
°-° Ho sentito bene?!  “Come hai detto?” Ti prego, ripetimelo perché non ci credo che l’hai detto davvero!
Lo sento mugugnare. “Ho detto che mi è bastato averti accanto stasera per sentirmi bene. Vuoi che aggiunga che la tua presenza è stata fondamentale?”
Non ci credo *_* Ha detto davvero quelle cose?
“Beh? Hai perso la lingua?”
“Eh? No-no…” Mi giro nel letto tentandomi di posizionarmi a pancia in su, ma il suo braccio me lo impedisce catturandomi di nuovo ed avvicinandomi pericolosamente al suo corpo.
“Che fai, scappi? Ti faccio davvero così schifo?”
Devo risponderti sinceramente? Non provocarmi oltre bello mio, potresti pentirtene! “Ecco… Non vorrei darti fastidio…” > p   Ale, che cavolo di risposta è questa?!
Mugugna di nuovo. “Lo sai che io e te non siamo mai usciti insieme prima di stasera?”
“Ah, davvero?” Falsaaaa!!
“Certo che potevi chiedermelo quando andavamo a scuola, sono uscito con tante di quelle ragazze!”
“E dovevo far parte dell’elenco?”
“Si, non sei mai stata troppo estroversa, non sono mai riuscito a capire se ti piaceva qualcuno e magari uscendo insieme sarei stato capace di scoprire qualcosa in più su di te. Mi incuriosivi e sinceramente questa curiosità ce l’ho ancora…. Anzi, forse adesso mi intrighi tantissimo.”
Non riesco a credere alle mie orecchie! Dovrei rispondergli vuotando il sacco? Dovrei forse dirgli che non gli ho mai chiesto di uscire con me anche se ero innamorata pazza di lui perché ero sicura del suo rifiuto?
Insomma, non riesco a farmi uscire nulla dalla bocca, ho le corde vocali completamente paralizzate.
“Ti piaceva qualcuno quando eravamo compagni di scuola?”
“Forse.” Devo cercare di restare sul vago e dribblare l’argomento.
“Che vuol dire forse? Ti piaceva qualcuno si o no?”
Ma cavolo! Proprio tu me lo chiedi?! “Perché lo vuoi sapere?”
“Sono curioso.”
“E se ti dicessi picche?”
“Allora proviamo con un’altra domanda più facile…”
Sento il suo braccio destro muoversi accarezzandomi fino a raggiungere il mio viso. Com’è calda la sua mano! Potrei anche morire in quest’istante, ho già toccato il cielo… *_* “Che fai?” Sono forse un po’ troppo nervosa, mi sta sfiorando le labbra con il pollice.
“Quanti uomini hanno assaggiato il sapore di un tuo bacio?”
“Perché me lo chiedi?” Help! Help! Qualcuno allerti il 118!
“Perché non me lo dici?”
“Dove vuoi arrivare?”
“Abbracciami e restami accanto per tutta la notte.” Mi cattura letteralmente privandomi della possibilità di scendere dal letto. Giuro su quello che volete che mai e poi mai avrei immaginato di vivere istanti del genere. So che non dovrei, lui in teoria sarebbe impegnato, ma potete concedermi almeno per una notte di credere che non gli sia del tutto indifferente? Che forse tutto ciò che mi ha detto non gli è sfuggito solo perché deve ancora smaltire la sbornia? Ha ancora l’alito piuttosto pesante, lo sento in modo chiaro dato che le nostre labbra sono pericolosamente vicine. Non ce la faccio, lo accarezzo e sfioro con il pollice il suo labbro superiore. E se eliminassi questa insopportabile quanto irrisoria distanza fra di noi? E’ immobile, l’unico segno di vita che proviene da lui è il respiro… Provo ad accendere la luce dell’abat-jour e mi volto di nuovo a guardarlo.
Si è addormentato come una macigno, russa pure. : P  Ti pareva, era troppo bello per essere vero….
Deve smaltire la sbornia e forse è meglio così. Se mi avesse baciata sotto l’effetto dell’alcol sarebbe stato tutto schifosamente fasullo e insensato.
Eppure avrei dato l’anima per avere anche solo un minimo contatto con le sue labbra. Potrei farlo adesso che lui dorme come un ghiro e la mia coscienza sta urlando bacialo! a squarciagola, ma qualcos’altro mi suggerisce di trattenermi. Dire che mi sento confusa è poca cosa… Insomma, sono forse quindici anni che mi sciolgo dietro a questo ben di Dio ed ora che sta qui davanti a me, sbronzo e addormentato, totalmente indifeso davanti alle mie grinfie semi perverse, me ne sto imbambolata a fissarlo, a contare tutti i suoi capelli che disordinatamente gli cadono in fronte, me ne sto qui ad ascoltare ogni suo singolo respiro, a riempirmi i polmoni del suo profumo (beh, non è proprio un’acqua di colonia ma a me va bene lo stesso) a percorrere con gli occhi il suo profilo, i suoi muscoli che si alzano e si abbassano …. Me ne sto qui a fissarlo senza muovere un dito. Ma i miei occhi piangono e sanno bene perché: io lo amo. Non è più quella semplice cotta di una volta, adesso la cosa va ben oltre. In lui non vedo più soltanto il figo che comunque è, vedo l’uomo che vorrei accanto a me per tutta la vita, con cui dividere gioie e dolori. Ora è distrutto dalla situazione ingarbugliata che gli sta intorno, somiglia ad un cucciolo che chiede amore, sostegno e forza per andare avanti. Vedo in lui la disperazione di chi non vuole rassegnarsi ad abbandonare la propria creatura, che forse questa situazione lo spronerà a tirare fuori le palle e combattere come un vero guerriero contro la strega cattiva che gli ha sottratto la sua principessa. Bella favoletta Alessia, complimenti. E tu che ruolo hai nella storia? Quella che regge momentaneamente il moccolo per poi essere scartata dopo l’illusione che ti ha fatto vivere poco fa, è la parte che meglio sai recitare!
E’ vero, però amo da impazzire questo prode guerriero addormentato e sarei pronta a tutto pur di vederlo felice con sua figlia. Cosa posso offrirgli in cambio? Solo il mio amore forse, ma non so se lo vorrà mai accettare.
“Qualsiasi cosa accada, io sarò al tuo fianco.” Gli sussurro queste poche parole che mi escono dritte dal cuore, gli soffio appena sulle labbra con le mie e spengo di nuovo la luce.
 
COSIMO
 
Madonna, che mal di testa…. Apro gli occhi e dopo qualche secondo realizzo di trovarmi nel mio letto. Com’è che ci sono finito? Non mi ricordo un accidente delle ultime ore, ricordo solo che Ludovica non c’è e che… Alessia!
°O° Alessia si trova nel mio letto?!
Calma, calma Cosimo. Prendi fiato e tenta di capire qualcosa.
Dunque…. Primo step: ieri giornata di merda. E fin qui non ho dubbi.
Poi l’ho chiamata e… Sono uscito con lei ieri sera!
Faccio volare via le lenzuola, scendo dal letto barcollando, nella penombra vedo i miei abiti sparsi sul pavimento… Mica avrò fatto qualche cazzata con lei?! Mi sembra di notare solo il suo maglioncino a terra, però questo non significa nulla. Potremmo aver fatto qualcosa io e lei? Cavolo, non mi ricordo un accidente! E se lo avessimo fatto? E se l’avessi dimenticato?! Se mi fosse piaciuto un sacco e non me lo ricordo?!
: I  Devo ammettere che la cosa mi intriga.
A passo lento ed incerto mi avvio verso la cucina, tiro su l’avvolgibile e vedo che l’orologio segna le una meno un quarto. Erano secoli che non dormivo fino a quest’ora! Sento dei rumori provenire dal soggiorno, mi affaccio e la vedo venire verso di me barcollando semi addormentata.
E’ vestita come quando sono andato a prenderla a casa, allora è altamente probabile che non abbiamo fatto niente. Posso confessarlo? Mi dispiace.
“Buongiorno.”
Vedo che si stiracchia sbadigliando. “Ahwm…. Buongiorno.” Sembra imbarazzata… ah, già.. sono in mutande.
“Caffé”
“Mhm, bello forte, grazie.”
E’ buffissima, tenta di guardare le cose più assurde per non fissare gli occhi sul mio abbigliamento non del tutto impeccabile!
Mi raggiunge in cucina e si siede continuando ad osservare con interesse le tende. Ale, sei fantastica quando fai così!  
Devo dire che mi fa una tenerezza immensa, se non l’avessi avuta accanto ieri sera, avrei potuto fare qualche cazzata. Nella mia mente inizia a farsi strada un piccolo dubbio: possibile che lei sia in grado di illuminarmi la vita in questo modo? In fondo la conosco da anni e l’ho sempre trovata strana, impenetrabile, a tratti pure insignificante… Ma tutte queste considerazioni appartengono al passato, adesso tutto mi sembra così diverso, lei in primis. Si è trasformata tantissimo fisicamente conservando quel pizzico di goffaggine e spontaneità che la rendono deliziosa ai miei occhi.
Cristo Santo, che mi sta succedendo?
“Sono quasi le una…” Spalanca gli occhi. “Le una?! Cazzo, i miei mi ammazzano!”
Questa sua colorita esclamazione mi desta dal torpore. “Perché? Devi ancora render conto a loro della tua vita?”
“Ricordi com’è mia madre? Se non mi faccio viva alla svelta è capace di chiamare i Carabinieri. Le ho detto che sarei rimasta a dormire da un’amica, forse se l’è bevuta, forse no. Comunque credo sia meglio che la chiami non appena sveglia per bene.”
Le porgo la tazzina di caffé. “Zucchero?”
“Uno, grazie.” Inizia a girare col cucchiaino.
Devo scoprire cosa abbiamo fatto ieri sera altrimenti esplodo. “Senti… Ieri sera..” Mi fissa in volto quasi spaventata. “Non ricordo un tubo di quello che è successo dopo il nostro ingresso al  Señor Frog…”
Beve un sorso di caffé. “Hai iniziato a bere e ti sei ubriacato.” Mi pare di scorgere una punta di imbarazzo e nervosismo nel tono della sua voce.
Yeah, fantastico.. .“E poi?”
“Ci hanno sbattuti fuori perché ti sei messo a fare il cretino con un paio di quindicenni.”
°_° Silenzio.
“Sono stata io a riportare a casa te e l’auto… Ah, non ti preoccupare, non te l’ho graffiata.”
“Grazie….”
“Per l’auto?”
“Per tutto…” Devo chiedergli ancora dettagli. “E qui a casa che è successo?” Ti prego, dimmi quello che spero!
Ride. “Sbronzo com’eri cosa credi di aver fatto? Hai rotto una tazzina, sei infilato nel letto e ti sei addormentato.”
“Ah, capisco.” Mai che ne combinassi una giusta.
“Veramente prima di dormire un po’ abbiamo chiacchierato.”
Bevo anch’io del caffé, sento che ne ho un gran bisogno. “E che ci siamo detti?”
Voglio sbagliarmi, ma vedo le sue guance diventare rosse. “Mi hai chiesto…”
Non termina la frase, sentiamo infilare le chiavi di casa nel portone d’ingresso che un istante dopo si apre. E davanti ai nostri occhi appare Monica con Ludovica.
 
 



 
Ciao a tutti!
Come previsto non sono riuscita ad aggiornare prima, purtroppo ho avuto da fare ed il tempo per scrivere si è volatilizzato. Non per ultimo ho quasi riscritto metà capitolo perché non ero convinta per niente della prima stesura.
Allora…. Qua c’è un grande avvicinamento fra i due e Cosimo inizia a crollare mostrando i primi dubbi. Tutto quello che le ha detto sarà stato dettato dal cuore o dall’alcol? Come gran finale Monica li coglie insieme e la piccola Ludovica assiste suo malgrado alla scena.
Grazie a tutti quelli che hanno inserito la storia in qualsiasi elenco!
Se vi appassiona o vi sembra noiosa, vi prego, ditemelo!!
Il vostro parere è di enorme importanza per me!
Vi aspetto!
 
Un abbraccio
La Luna Nera
 
 
Mini-spoiler del prossimo capitolo:
“E’ solo che avevo voglia di scambiare due parole con un’amica… Spero non ti dispiaccia se ho pensato a te.”
Credo i miei occhi stiano brillando. “Assolutamente no.” Sfodero un sorriso che ricambia appieno. Non sono mai stata così in sintonia con lui.
 
 
 

 
  
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