Arrivo a casa, stremata dalla giornata.
Entro in camera mia accendo il cellulare, e faccio partire la mia canzone preferita.
Alle 19.00 entra nella mia stanza mio padre, mi dice di spegnere la musica, io obbedisco.
Poi arriva anche mia madre e qui come ogni singolo giorno i miei genitori mi sgridano poiché i miei voti non migliorano, mio padre dice di essersi stancato ed è qui che vedo negli occhi dei miei genitori che io per loro sono un fallimento.
I miei genitori abbandonano la mia stanza, lasciando sola in stanza con il pensiero che se morissi nessuno si dispiacerebbe per me, non riesco più a vivere.
Prendo la lametta dal mio cassetto e accendo la radio, trasmettono la canzone Saviour dei Black Veil Brides.
Inizio a tagliarmi sul braccio destro, sento il sangue macchiare la mia pelle. Il dolore fisico che provo non è niente in confronto al dolore emotivo.
Soffro, piango e penso alla mia schifosissima vita.
Voglio farla finita, voglio morire.
Il sangue sgorga dal mio braccio destro, mi sento svenire, cado, sento un tonfo e poi dolore.
Perdo i sensi.
La notte cala sul mio corpo senza vita, il pavimento macchiato dal mio sangue denso e scuro, il suono delle mie urla mute riecheggia nella stanza sulle note di Something In The Way.
La morte finalmente è venuta a prendermi, me ne vado dal mondo a braccetto con la mia migliore amica, la morte. Camminiamo lentamente, tanto abbiamo l'eternità davanti a noi.