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Autore: mrtorrent    14/05/2015    0 recensioni
Prologo:
Samu.
"Ah il primo giorno di scuola, prepariamoci per 5 anni del BEEP. Mamma! dov'è la maglia dei Mercyful Fate?"
"Che?!"
"Lascia perdere, l'ho trovata. Tra poco passa il pullman e meglio che vada, ciao!"
Kris.
"Kristian, alzati!"
"Ma che cavolo?! Oh no! Il primo giorno di scuola no!"
"Si invece! E sbrigati che farai tardi!"
Gwen.
"Giorno."
"Buongiorno Gwen! Muoviti a far colazione che tra un po passa il pullman."
"Bah, tanto che vuoi che capiti?"
"Se non ti sbrighi e non sorridi alla vita so cosa capiterà a te...Non uscire di casa per un mese!"
"Ok ora vado, ciao Papà."
Heather.
"Sono le 6.30 sveglia"
"Dai sveglia, lasciami dormire."
"SONO LE 6.30 SCIMUNITA! ALZATI DA QUEL DANNATO LETTO!"
"Al diavolo, spero di avere il tempo di prepararmi decentemente prima che passi il bus..."
Genere: Demenziale, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alejandro, Gwen, Heather, Nuovo Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bridgette/Geoff, Cody/Sierra, Duncan/Courtney
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale
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Eccoci qua, in un osceno ritardo, per un nuovo roboante capitolo! Come sempre ringrazio chi segue questo delirio :)

LA SCUOLA CHE NO

CAP.11

LSD (Lu Sonno Devastante).


Era passato un po' di tempo dalla famosa gita alla torre, le due coppiette erano felici come non mai, Heather per fortuna si era lasciata alle spalle i suoi problemi ed anche i genitori sembravano mostrarle un minimo di affetto. L'unica cosa strana era il fatto che Alejandro era sparito, girava la voce che fosse tornato in Argentina ma nessuno sapeva realmente cosa gli era accaduto, ormai era uno degli ultimi giorni prima delle vacanze natalizie, ed i nostri eroi purtroppo non erano in grande forma:

"Giorno." Fece Samuel leggermente assonato, il furbone aveva cianciato via Whatsapp con Heather fino alle 4.18 del mattino.
"Ehilà." Anche Gwen era rimasta alzata parecchio per parlare con Kristian (fino alle 3.54 per l'esattezza).
"Mi sembri un po' stanca, e per un po' stanca intendo che sembri appena uscita dal letargo invernale." Non fu molto delicato il metallaro, ma non aveva tutti i torti...
"Neanche tu hai questa gran cera, parlato tutta la notte con lei?" Ovviamente lei si riferiva ad Heather.
"Non ti si può nascondere nulla, tanto tu avrai fatto la stessa cosa con lui, no?" Riferendosi invece a Kristian.
"Anche te hai un futuro da detective, almeno oggi sei stanco e ti risparmierai le tue puttanate, vero?!" Chiese la ragazzina, con tono quasi implorante.
"Fammici pensare un momento." E si mise nella posizione della statua del pensatore confabulando tra se e se, in seguito cambiò postura iniziando a grattarsi il mento con fare (ovviamente) pensieroso. Gwen era allibita, e chi non lo sarebbe stato? Ma il meglio (o il peggio, fate voi...) doveva ancora arrivare, dallo zaino tirò fuori una tazzina e un thermos con del tè. Iniziò a berlo con signorilità (alzando persino il mignolo) e si gustò per bene la fragranza di quel prodotto di sottomarca finlandese.
Questa pantomima durò a tal punto che arrivarono alla fermata del bus in cui saliva Heather col folle metallaro che ancora si gustava gli ultimi rimasugli della bevanda, appena la vide smise di perdere tempo e si rivolse alla gotica:

"Ci ho pensato sssss....no! anzi, nope." E le sorrise facendo il gesto del pollice in su, per poi salutare la bella asiatica.
"Ciao bellissima." Salutò la fidanzatina con sguardo sognante.
"Intanto mi chiamo sempre Heather, e poi ciao un paio di balle, non ho dormito per cianciare con te!" Fece lei, ma poi notò lo sguardo stravolto di Gwen, che continuava a fissare il metal-head.
"Che diavolo hai?" Faceva quasi paura la darkettona che poi si ripigliò all'improvviso, come si fosse appena svegliata.
"Lascia perdere, non capiresti." In effetti non aveva capito nemmeno lei cos'era capitato.
"Scusa, ma che cavolo succede?" Heather non ci capiva nulla, si stava anche innervosendo.
"Succede che avete scoperto uno dei miei piccoli difetti, quando sono assonnato e devo star sveglio inizio a delirare." Confessò il ragazzo.
"E che problema c'è? tu sei un demente già di tuo!" Disse la fidanzata, non trattenendo una risatina.
"Hai ragione, ma più aumenta il sonno più aumenta la demenza, fai due conti, oppure due duchi! ahahahah." Lei guardò l'amica gotica, ecco perché era sconvolta.
"Era meglio che non capivo Gwen." Heather si mise la mano nella fronte, con aria sconfortata.
"Si ma tu non hai visto cosa ha fat...." Non poté nemmeno finire la frase che Samuel offrì alla fidanzata la bevanda incriminata, non risparmiando un'altra pessima battuta.
"Un po' di tè Heather? Guardando l'assonanza dovreste essere affini." Lei prese la tazzina fissando a bocca aperta quel demente
"O-Ok?!" poi si rivolse a entrambi "La prossima volta smetto di chattare alle nove, promesso."

Arrivati a scuola notarono che c'era qualcosa di strano negli orari, mancava la professoressa di ginnastica, per la delusione dei maschietti. Al suo posto avrebbe fatto lezione l'onnipresente professore di musica, il letale signor Rhoads.
"Olè, siamo fottuti, due ore e mezza di quel pazzo, ci interrogherà tutti." Gwen si mise le mani nei capelli, ma Halford le diede una pacca sulla spalla.
"Tranquille ragazze, interrogherà solo me!" Affermò con una tranqullità disarmante il metallaro
"Come no, ha detto che interrogava tutti." Rispose la gotica, lui era sempre tartassato dall'insegnante, però...
"Ho messo l'ultima maglia metal che ho comprato, scommetto che mi farà perdere un sacco di tempo, e comunque ho una sorpresa in serbo per lui..." Fece Samuel, con l'aria di chi la sa lunga, ma intervenne Heather.
"Certo certo....ma il tipo della darkettona non è ancora arrivato?" Aveva ragione, Kristian non era ancora in classe.
"Parlavate di me?" Il ritardatario irruppe sulla scena, per poi sbadigliare sonoramente un attimo dopo
"No, del tuo gemello segregato nella cantina a cui dai da mangiare il pesce marcio." Disse questa scemenza con la massima serietà in volto, ed il compare di mille avventure capì subito.
"Dormito poco oggi eh?"
"Si nota tanto?" Ma nel mentre l'amico lo ignorò e diede un veloce bacio a Gwen, che sorrise felice. "A proposito Heathy, manco una carezza per me?" Fece anche gli occhi dolci per convincerla, con esiti scadenti...
"Pussa via! L'unica cosa che ti dovrei dare sarebbe una razione doppia di ceffoni."
"Come sei dolce cara." La ragazza asiatica lo fissò con sguardo truce. "Ehm...volevo dire Heather, si si, Heather!" .
Ma i discorsi morirono lì dato che iniziò la lezione di storia, e dopo due ore di nulla cosmico con l'ignobile ed incapace insegnante preposta suonò la campanella dell'intervallo.

Ormai era giunto il momento, l'aria iniziò a farsi rarefatta, si sentiva una marcia infernale provenire dalle viscere della terra, le piante appassivano e l'acqua iniziò a bollire, stava entrando il professore di musica!
"Buongiorno ragazzi." Salutò la classe con maligna fierezza.
"Buongiorno." Si alzarono stile militare, con il pachidermico Owen che tirò giù cinque banchi e fece tirar giù sottovoce a Duncan tutti i santi del calendario comprese festività, avendogli fatto sbattere un banco bello pesante in compensato sulla tibia.
"Mettete subito a posto che devo interrogare" In quattro secondi netti la classe era come nuova, pure riverniciata! "Oggi interroghiamo! Vediamo un po'...."  La tensione si tagliava col coltello, ad ogni sguardo del professore se ne andavano sette anni di vita dagli studenti, tranne uno che era quasi annoiato. "Halford!"
"Ma che sorpresa incredibile." Il ragazzo non mostrava alcuna emozione, sembrava un androide.
"Bella la maglia dei Celtic Frost, quindi oggi mi parlerai della prima ondata di black metal!" Eh sì! quella maglia aveva fatto colpo.
"Perfetto, però mi deve dare due minuti, devo fare una cosa." Prese lo zaino e si avvio tranquillamente per uscire dalla classe.
"Ehi! Dove pensi di andare?! Con lo zaino per di più." Ma il metallaro non lo ascoltò anzi...
"Non si preoccupi, mi dia solo un attimo." Posò il telefono sulla cattedra del prof, come fosse una garanzia del suo ritorno mentre la gente in classe rimase scioccata e allibita. Quel folle intanto, nei bagni, stava preparando la sua sorpresa, e dopo circa tre minuti si sentì bussare alla porta.
"Avanti Halford!" Era sicuro che quella persona fosse il metallaro.
Infatti era Samuel, ma era combinato in un modo atroce! Gilet in pelle nera pieno di borchie e sul retro un'enorme toppa col logo dei Venom, pantaloni dello stesso materiale con cintura stile cartucciera con proiettili Desert Eagle della guerra del golfo! Oltre a ciò indossava degli osceni polsini chiodati e per completare il quadro facepainting stile Tom G. Warrior ai tempi degli Hellhammer.
La gente in classe non sapeva che dire, guardava solo quella scena grottesca a bocca aperta, invece il professore sembrava essere soddisfatto...
"Bravissimo Halford!" L'insegnante era sorpreso da come il metallaro prendeva sul serio le lezioni. mentre il ragazzo si schiari la voce, ed iniziò a gridare in modo violentissimo (termine tecnico screaming.) nomi di band e canzoni a caso dal calderone di band black degi mitici eighties!
"Venom, Mercyful Fate, Welcome To Hell, Apocalyptic Raids!
"Cento!" Il prof. scioccato lo guardava con gli occhi spalancati.
"Come To The Sabbath, Celtic Frost, Hellhammer, In Mega Therion!" Il giovine insistette, con sempre più cattiveria in corpo.
"Centotrenta!!!!" Gridò il Rhoads, in preda a delirio mistico.
"Messiah, Necromantical Scream, Bathory, Melissa!!" La sua voce era incomprensibile per i non avvezzi al genere, ma per l'insegnante era musica.
"Duecento!!!!!!!!!" Il professore ormai tremava, bastava un ultimo sforzo per stenderlo definitivamente, ma bisognava preparare al meglio la voce, e cosa meglio di un bicchiere di sano ed ecosostenibile cherosene?
"Jewel Throne, A Dangerous Meeting, Black Metal, KING DIAMOND!!" L'ultimo urlo fu talmente violento e acido da rompere in due la lavagna.
"TRECENTO!!!!" Il professore chiuse la saga delle grida belluine, e tutto si calmò. Il metallaro dopo aver portato il diario con un sorriso che andava dall'Ontario fino al Quebec e dopo aver visto i tre cento (uno solo sarebbe stato troppo poco.) si rivolse all'insegnante ancora con la voce da cantante Black.
"Vado al bagno!" E con sguardo truce si diresse ai cessi, per poi tornare dopo pochi minuti.
"Avanti." Fece il professore ed ovviamente era Samuel, che nel frattempo era tornato senza alcun segno di com'era conciato pochi minuti prima.
"Rieccomi, bella interrogazione eh..." Disse ciò con sguardo soddisfatto per poi prendersi il diario e tornarsene al posto ma notò che gli amici erano ancora straniti ed a bocca aperta, tranne Kristian che era già più abituato alle follie dell'amico quando era assonnato.
"Ehi ragazze! che avete?" Disse ciò seriamente, come se gli ultimi dieci minuti non fossero mai esistiti.
"Eh?" Fu l'unica risposta che ricevette dalle due.
"Cosa diavolo avete?" Continuava nella sua sorpresa, d'altronde tutti i giorni vedi studenti che fanno interrogazioni in screaming vestiti da membri di una band black del 1987.
"Non ti avevano ancora visto mezzo addormentato..." L'amico intanto tratteneva a stento le risate.
"Ah già! Però è il caso che si inizino ad abituare..." Fece guardando le due ancora sconvolte.
"Io ti conosco da anni e non ci sono abituato comunque, poi oggi hai proprio esagerato." In effetti era vero, non era mai arrivato a questi livelli di demenza, colpa dell'amore?
"Tre voti massimi in dieci minuti, tutto il resto son fregnacce!" Ma Heather si riprese e tirò per l'orecchio Samuel.
"Scusa un attimo, ora cosa dovrei aspettarmi?! Magari tiri fuori un orso da quel dannato zaino?!" Lo interrogò, con fare piuttosto incazzoso.
"Ahia! Mi serve l'orecchio Heathy, altrimenti non sento più la tua bellissima voce." Cercò di arruffianarsi la ragazza, con risultati sorprendentemente discreti.
"Ringrazia che sto morendo di sonno e non ho voglia di discutere..." Nel mentre il metallaro le carezzo il viso e la guardo col classico sguardo da cane bastonato, strappandole un sorriso. Quel bel momento però venne interrotto dal devastante Rhoads, che ebbe un annuncio importante da fare.
"Comunque bravissimo Halford, sono così contento che oggi non vi interrogo, invece andiamo in sala informatica, che tanto e vuota!"
Scoppiò il deliro collettivo, gente se esultava, abbracci, baci, Cody che volavano inseguiti da Sierra! 

Il professore decise di far vedere alla classe un documentario, tale HEAVY, THE STORY OF METAL! Poco dopo la fine del dvd suonò la campanella di fine delle lezioni mattutine e gli studenti uscirono alla velocità della luce, tranne gli assonnati, in confronto a loro le comparse dei film di George Romero avevano più vitalità.
Dopo essere sopravvissuti alla sagra della noia, detta anche lezione di informatica al pomeriggio ed essere tornati a casa per ronfare quindici ore a testa nei loro letti. I ragazzi ripresero (specialmente il metallaro) a comportarsi normalmente e passarono le successive settimane in maniera felice a dir poco. 
Pochi giorni dopo essere tornati dalle vacanze natalizie però successe qualcosa di molto strano, sul telefono di Heather arrivò un messaggio....dal cellulare di Alejandro!


VIENI ALLE 18 DAVANTI A CASA MIA.
  
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