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Autore: Buildingalife    14/05/2015    0 recensioni
Laura e i dilemmi che caratterizzano il suo flusso di coscienza.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Laura va in cucina. Apre il freezer, è rimasto un solo cornetto algida. Lo vuole, ma per caso si gira. Sul tavolo c’è un vaso con della frutta dentro. Guarda quella mela. È presa dal dubbio: mela o gelato? La prima è sicuramente più sana. Sana e buona. I genitori nell’altra stanza stanno parlando. Non sono sereni. Il gelato è buono, ma non è sano. Ed è per questo che lo vorrebbe. Un po’ come il ragazzo carogna che piace alle sue amiche. Mangiandolo potrebbe autoconvincersi di essere trasgressiva, anche lei. Ci pensa per un po’. I genitori alzano la voce. Il rumore nervoso di voci umane le confonde le idee. <>, pensa, <>. Ma invece, le importa eccome. Si chiede perchè debba essere proprio lei, quella che si fa dubbi inutili. Una sua amica avrebbe deciso subito, senza rimorsi, o senza farsi seghe mentali. I genitori alzano ancora la voce.

Laura prova a fare la versione. Guarda quel participio situato alla fine della terza riga. L’ha iniziata un’ora fa, ma le voci nella sua testa si moltiplicano. Chiude la porta, così forse spariscono. È passata un’oretta, e sta ancora alla fine della terza riga. Si sente vuota. Il fratello canta nella doccia, neanche fosse un cantante lirico. Squilla un telefono. Breve pausa tra un urlo e un altro. <> Laura ha deciso. Si alza, riapre la porta. È quasi arrivata in cucina, ma sente ancora gridare. Scatta. Torna in camera.

Il fato le è avverso anche nelle cose più stupide. Fa davvero tanto caldo, ma si infila sotto le coperte, sono la sua unica protezione. Vuole scappare. Si addormenta, inizia a sognare. Sogna l’estate. Un’estate, che perlomeno nel suo mondo parallelo è senza debito. È tranquilla, si sente amata, non si sente più vuota. Gli altri sono felici, e anche lei lo è. Si sente piena, come se avesse mangiato tantissime mele. Così tante che quando si sveglia va in cucina, vuole il gelato.

Apre il freezer, ma non c’è più. Vede solo una cartaccia sul tavolo. Qualcuno lo ha mangiato, senza neanche curarsi di buttarne i resti. Eppure c’è una busta per la carta riciclabile.
   
 
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