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Autore: Lady Lunete    14/05/2015    4 recensioni
Eileen Piton accompagna suo figlio Severus alla stazione di King's Cross per la prima volta.
- Dal testo della storia:
"Eileen comparve dalle fiamme verdi e suo figlio la osservò attentamente, notando nuovamente quanto si assomigliassero fisicamente: entrambi magri, dal viso scialbo, un naso importante, occhi scuri e piccoli e capelli corvini che sbattevano sulla carnagione innaturalmente pallida.
Severus non si capacitava di come potesse esserci del leggero rossore sulle guance di Eileen. Eppure, mentre la guardava più attentamente, Severus si rese conto che il rossore non era l'unica cosa strana in sua madre, quella mattina."
[...]
"Eileen sentì gli occhi riempirsi di lacrime perché no: non il suo bambino. Eppure in cuor suo, lei sapeva che qualcosa del genere sarebbe, prima o poi, successa. Come evitarlo, quando lei e Severus erano così simili."
*Questa OS si è classificata Quinta al Contest 'Viva la Mamma!' indetto da Nuel2 sul forum di EFP*
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Eileen Prince, Severus Piton
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Quando il vapore si dirada


Il ragazzo se ne stava seduto sul suo letto, rigirando la bacchetta scura tra le dita, quando sua madre bussò.
    “Severus? Sei pronto? Andiamo, prima che si faccia tardi.”
Suo figlio prese il vecchio baule per una maniglia e iniziò a trascinarlo lungo lo stretto e scuro corridoio. Giunto di fronte alla stanza dei suoi genitori, sentì il padre russare e si paralizzò. Questo doveva essere uno dei giorni più belli della sua vita e Severus non aveva voglia di farselo rovinare da un misero zoticone Babbano.

Sua madre, Eileen, gli venne incontro con un sorriso orgoglioso a incresparle le labbra.
    “Tranquillo, Severus. Ho dato a Tobias un po' di Distillato Soporifero... dormirà ancora per un paio d'ore.”
    “Distillato Soporifero?” ripeté Severus, guardando Eileen con rinnovata ammirazione.
Eileen annuì soddisfatta e lo sospinse in avanti, mentre gli spiegava, “È una pozione semplicissima, ma potente. Sicuramente l'imparerai nel tuo primo anno a Hogwarts senza problemi.”

Poi aggiunse, in un mormorio pieno di affetto materno, “Sei così portato per Pozioni, Severus... ho avuto modo di notarlo le varie volte in cui mi hai aiutato nei nostri esperimenti.”
    Eileen fece svolazzare la sua bacchetta in direzione di uno degli scaffali che correvano lungo le pareti del soggiorno. Lo scaffale si spostò e, al suo posto, apparve un passaggio segreto. Severus si addentrò per primo, mentre sua madre incantava il baule perché levitasse mentre scendevano le scale a chiocciola: arrivarono in una piccola stanza buia al cui centro si trovava un tavolo da lavoro, a sinistra uno scaffale stipato di libri dall'aria antica, a destra un piccolo armadio pieno di ingredienti magici, mentre tutt'attorno erano sparsi calderoni, misurini e ampolle. All'altro estremo della stanza, di fronte alle scale, si trovava invece un camino in pietra.

“Bene, Severus, adesso ascoltami” disse Eileen dopo aver posato il baule dentro al camino “Prenderai un po' di Metropolvere, afferrerai la maniglia del tuo baule e viaggerai fino al focolare del Paiolo Magico, intesi? Aspettami lì, ti raggiungerò subito.”

Severus annuì circospetto: era la prima volta che vedeva sua madre così... poco se stessa, pensò in un primo momento.
    Il Paiolo Magico era più affollato del solito, con genitori che bacchettavano i figli ritardatari e famigli che a turno stridevano, miagolavano o gracchiavano.
    Severus era grato che sua madre non avesse insistito per prendergli un animale domestico, il chiasso nel bar era più di quello che poteva sopportare.

Eileen comparve dalle fiamme verdi e suo figlio la osservò attentamente, notando nuovamente quanto si assomigliassero fisicamente: entrambi magri, dal viso scialbo, un naso importante, occhi scuri e piccoli e capelli corvini che sbattevano sulla carnagione innaturalmente pallida.
    Severus non si capacitava di come potesse esserci del leggero rossore sulle guance di Eileen. Eppure, mentre la guardava più attentamente, si rese conto che il rossore non era l'unica cosa strana in sua madre, quella mattina.

Preso un taxi per raggiungere la stazione, Eileen si mise a chiacchierare animatamente con il tassista, un anziano quanto vivace Babbano. Sua madre spiegava che Severus avrebbe iniziato il collegio e mentre lei tesseva le lodi della sua intelligenza a un perfetto sconosciuto, lui lo colse, quello sguardo di inconfondibile orgoglio materno. Gli occhi di Eileen non erano mai stati così vivi come in quel momento. Se Severus si sentiva accaldato, cercò di non darlo a vedere: non voleva sbottonarsi il cappotto sformato e mostrare la ridicola camiciola che portava sotto.

Ci sarebbe stato tempo di cambiarsi dopo, appena salito sul treno.

Giunsero a King's Cross e attraversarono il passaggio per il binario 9 e ¾. Il vapore del treno aveva già iniziato a spargersi lungo il binario, mentre le famiglie si salutavano e gli adulti facevano le ultime raccomandazioni. Severus allungò il collo, passando in rassegna tutti i volti delle undicenni presenti, cercando ansiosamente quei distintivi capelli rossi abbinati a due occhi verdi come l'oceano. Cercava lei: Lily Evans.

Qualche giorno prima, Severus aveva trovato una lettera del Preside di Hogwarts indirizzata alla sorella Babbana di Lily. Insieme, lui e Lily l'avevano letta e ora Severus non stava più nella pelle dalla voglia di scoprire come la Babbana si sentisse ad essere stata rifiutata da quella scuola che lei considerava niente di più che una sciocca bugia.

“Chi stai cercando?” la voce di sua madre lo riscosse dai suoi pensieri e Severus iniziò a balbettare una scusa, per poi bloccarsi quando finalmente la scorse.
    Era bellissima...

Prima che sua madre potesse indagare oltre, si diresse col baule allo scomparto bagagli. Ritornò indietro e un brivido freddo gli percorse la schiena: Eileen stava guardando di sottecchi alla famiglia Evans. Quando i suoi occhi si posarono nuovamente su suo figlio, Severus desiderò fuggire. Desiderò essere già sul treno: a Hogwarts, molto lontano da Londra, lontano dall' adesso.

Negli occhi di Eileen c'era confusione, dubbio e (lì lo stomaco di Severus si strinse in una morsa sgradevole) un accenno di delusione.

“Hai qualcosa da dirmi, Severus?” Il sopracciglio alzato di sua madre gli fece venire la pelle d'oca e non per la prima volta, sudò freddo. Era un cipiglio che Severus conosceva bene: Eileen lo usava nelle sue discussioni con Tobias, quando era irremovibile nelle sue opinioni.

“Madre-” tentò.
    “È una Babbana, Severus” sibilò, indignata, Eileen.
Gli occhi di Severus lampeggiarono e lui replicò, contrariato, “No, non lo è. Lily è una strega, come te.”

Se Severus le avesse tirato un pugno per capriccio, le avrebbe fatto molto meno male.

Eileen guardò suo figlio, quel ragazzo che stava facendo ciò che lei aveva fatto quando aveva deciso di sposare Tobias: si stava ribellando alla tradizione.

Eileen sentì gli occhi riempirsi di lacrime perché no: non il suo bambino. Eppure in cuor suo, lei sapeva che qualcosa del genere sarebbe, prima o poi, successa. Come evitarlo, quando lei e Severus erano così simili.

Proprio come Severus scappava da casa quando la discussione tra lei e Tobias si faceva più accesa, così lei era scappata dalla casa dei suoi genitori, un giorno in cui le urla di suo padre e dei suoi fratelli si erano fatte intollerabili.

Quel giorno, lei aveva conosciuto Tobias.

Fu naturale, per Eileen, innamorarsi di quel ragazzo laborioso, dal viso sporco dell'olio di qualche macchinario nella fabbrica vicina a Spinner's End, e forte delle sue convinzioni. Mentre la sua famiglia si avviava verso il buco nero della bancarotta, Tobias, con la sua dedizione verso il lavoro e i suoi sogni in grande, sembrava il rifugio ideale per una giovane donna alla ricerca di un futuro migliore.

Si erano sposati dopo che Eileen era stata diseredata (a Eileen l'ironia non era sfuggita) dalla famiglia Prince che non poteva accettare di vedere il proprio sangue sporcato da un Babbano di umili origini. Lei non se ne era dispiaciuta e, insieme a Tobias, aveva vissuto parecchi anni felice, fino a quando non era giunto Severus e suo marito aveva iniziato a incolpare il bambino dei sacrifici che doveva compiere per riuscire a sfamare le loro tre bocche e a provare rancore verso di lei per avergli impedito di volare alto come lui aveva sempre sognato.

Il punto di rottura era arrivato in un pomeriggio di ottobre, quando il sole stava calando e il cielo era tinto d'arancione. Tobias era entrato in casa su una barella, trasportato da quattro dei suoi colleghi più robusti: era ferito ad una gamba e il bendaggio di fortuna che gli avevano fatto non riusciva a fermare completamente lo sgorgare del sangue.
    Eileen aveva cacciato fuori di casa tutti quanti, con la promessa di chiamare il medico, ma una volta sola, si era affrettata a cercare tra i suoi libri di Guarigione qualcosa che potesse salvare la gamba a Tobias.

Ci era riuscita, anche se a un caro prezzo: aveva dovuto rivelare a Tobias la sua natura di strega.
    Suo marito non l'aveva presa per niente bene. Eileen aveva scoperto che il marito aveva finto un incidente affinché il dottore gli amputasse la gamba e poter ricevere, così, un ingente sussidio che avrebbe migliorato il suo stile di vita.
    Grazie a lei, invece, era rimasto zoppo; era diventato uno storpio ancora in grado di lavorare e guadagnare una miseria per mantenere due scherzi della natura.

Nonostante i loro litigi fossero parecchio accesi, Tobias non aveva mai alzato una mano contro di lei o Severus, di cui neppure si curava. Eileen non aveva dubbi che ciò fosse a causa della magia, ma non se ne rammaricava. Al contrario, era sollevata di non aver mai dovuto incantare suo marito. Beh, tralasciando il Distillato Soporifero quella mattina.
    Era stato necessario. Questo era un giorno speciale per Severus: per un intero anno scolastico avrebbe potuto lasciarsi indietro Spinner's End e i litigi dei suoi genitori... Eileen non voleva che il primo giorno di suo figlio a Hogwarts venisse rovinato da quello scorbutico di suo marito.

Intanto, Severus si era reso conto dello sguardo lucido di sua madre e imbarazzato, allungò un braccio per prenderle la mano.
    “Lei non è lui. Lily è buona, così buona che vuole bene perfino a sua sorella, la più stupida e irritante delle Babbane” rivelò Severus, scuotendo la testa mentre sorrideva incredulo.
    Eileen gli passò una mano tra i capelli, accarezzandolo.
    “Va bene, Severus. Mi fido di te.”

Se suo figlio avesse desiderato un giorno abbandonare Spinner's End per rincorrere un futuro migliore, lei lo avrebbe lasciato fare. Anche se quel futuro si fosse rivelato una chimera, Eileen lo avrebbe lasciato andare. Ma al contrario della sua famiglia, Eileen avrebbe aspettato suo figlio e lo avrebbe accolto sempre a braccia aperte.

Al fischio del treno, Severus salì sullo stesso vagone su cui era salita Lily.
    Sarebbe diventato un grande Serpeverde, di ciò sua madre era completamente sicura: come gli aveva detto, Eileen aveva fiducia in lui ed era certa che la sua ambizione lo avrebbe portato lontano.

Mentre il treno partiva, il vapore che aveva emesso si fece così denso che Eileen non riusciva a vedere le famiglie vicine e tutt'attorno era un gran vociare di arrivederci e promesse di scriversi.
    Quando la nuvola di vapore si diradò, Eileen scorse il treno svoltare l'angolo, prima che sparisse alla vista. Una sola lacrima le scese lungo la guancia: tirando su col naso, tirò fuori la sua bacchetta e si Smateriallizò a Spinner's End.

Non era la vita ideale che si era immaginata quando aveva lasciato i Prince, ma non poteva andarsene: non poteva rischiare che Tobias usasse la sua brutta abitudine di parlare troppo per mettere in pericolo Severus.
    Quanto si vergognava di non poter offrire di più a suo figlio. Sapeva di non essere esattamente materna: non lo aveva mai coccolato, dopotutto e le uniche cose che era riuscita a tramandargli brillantemente erano l'orgoglio di mago e una spiccata abilità in Pozioni.

Eileen non aveva idea, quel giorno, che molti anni dopo ci sarebbe stato un padre, inginocchiato di fronte a suo figlio sul binario 9 e ¾, che avrebbe rassicurato l'undicenne sullo Smistamento del Cappello Parlante, sostenendo come nonostante fosse un Serpeverde, Severus Piton fosse anche l'uomo più coraggioso che lui avesse mai incontrato.

Per il momento l'unica cosa che lei poteva fare, mentre aspettava di rivedere suo figlio dietro la nuvola bianca provocata dal treno, era assicurarsi che Severus avesse sempre un tetto sicuro a cui tornare, se mai avesse dovuto ritornare.
    Nonostante lo scarso valore, Eileen avrebbe lottato con arguzia e sagacia contro Tobias affinché Spinner's End rimanesse nelle mani di Severus.




Note di Lady Lunete:
Prima di tutto, chiedo scusa alla GiudiciA. Questa storia doveva essere postata entro il 10 Maggio (Festa della Mamma, appunto), ma visto che ho avuto problemi con la connessione ADSL lei è stata gentilissima e ha prorogato il Contest. Grazie infinite per la tua pazienza ^^

Inoltre, mi scuso per la strana formattazione. Il tab era requisito dal Contest, ma visto che è la prima volta che lo uso, è venuto fuori un pastrocchio.

Problemi tecnici a parte, spero che  la storia vi sia piaciuta e Buona Festa della Mamma in ritardo! ^^'


PS: Tra le recensioni si può trovare il giudizio della GiudiciA Nuel. Ho già provveduto a correggere tutti gli orrori di grammatica che c'erano ^^'
 
  
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