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Autore: ParaRioter    15/05/2015    1 recensioni
Questa fanfic è una Joshley, lo dico prima... xD
La storia è ambientata al intorno al 2014, dopo il Self-Titled tour, ma le date non sono specificate. La storia si incentrerà su loro due e su come i due Farro rientreranno nelle vite dei tre.
Dal testo:
"Lei non lo aveva notato: si era fermata e adesso guardava i due con aria perplessa. Jeremy le disse qualcosa, poi i tre tornarono a camminare, dato che avevano seminato i fan esaltati dietro l’angolo, fin quando non trovarono una macchina piuttosto spaziosa, dalla quale uscì un autista che aprì loro le portiere. Josh era rimasto lì, a guardarli andare via, senza dire una parola: erano almeno tre anni e mezzo che non li vedeva"
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hayley Williams, Jeremy Davis, Josh Farro, Taylor York, Zac Farro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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SHADOW OF THE DAY


Osaka era forse una delle migliori città al mondo dove trascorrere il Capodanno. L’anno era volato troppo in fretta, pensava Josh. Se il tempo fosse più lento, si avrebbe più consapevolezza di ciò che si fa e a cosa si va incontro, invece nel giro di dodici mesi Josh era stato capace di rovinare quello che era riuscito a ricostruire in molto più tempo. Ormai il tour stava finendo e le possibilità che il rapporto fra lui e Hayley tornasse quello di quando si erano appena rincontrati erano davvero scarse. Come preannunciato dalla cantante, a raggiungerli in città sarebbe stato Chad, tanto per completare l’opera.                                                                                                               
Dopo qualche ora di viaggio in cui ognuno stette per gli affari propri e Josh e Hayley fecero di tutto pur di non stare troppo vicini, il tourbus fermò a qualche chilometro fuori dal centro città, che i cinque raggiunsero con un taxi. Ad aspettarli, o meglio, ad aspettare Hayley di fronte alla stazione c’era Gilbert, appoggiato su un muretto e con un’espressione preoccupata, che si tramutò in un sorriso a trentadue denti non appena intravide Hayley incamminarsi verso di lui. La rossa gli saltò in braccio e i due restarono appiccicati per diversi minuti, mentre Josh sistemava la macchina fotografica per immortalare alcuni particolari del famosissimo centro culturale ed economico di Osaka, Minami, e per tenere impegnata la mente. Le strade erano così affollate ed illuminate che a volte Josh si confondeva e perdeva di vista gli altri. Le decorazioni erano il pezzo forte: alberi di Natale interamente costituiti da migliaia di minuscole lucette bianche e abbaglianti, alti quasi sei metri, dominavano il posto; era tutta una danza di luci e colori e Josh non sapeva nemmeno da che parte incominciare a fare foto. Lampioni e insegne a caratteri giapponesi che auguravano Buone Feste e bancarelle piene di ogni cosa facevano da contorno ad un paesaggio da togliere il fiato, mentre l’animo si divideva fra la meraviglia e la paura di perdersi in mezzo a un baccano tale. Chad e Hayley restavano sempre parecchi metri indietro perché, come due bambini, si fermavano davanti ad ogni negozio e boutique e restavano a fissarli anche per cinque minuti consecutivi, fin quando Taylor, Jeremy o Zac non li trascinavano via. Erano davvero uguali, Josh se lo ripeteva spesso. Forse per questo erano perfetti insieme. Loro non litigavano quasi mai, sicuramente, cosa delle volte impossibile ad Hayley e lui. La sera trascorreva tranquilla e nel frattempo al gruppo si era aggiunta Kat, con l’immancabile piccola Bliss. Una festa davvero romantica quella del Capodanno, quasi alla pari di San Valentino e la cosa peggiore che potesse capitargli era di trascorrerla da solo, mentre di fronte ai suoi occhi la ragazza che amava era felice con qualcun altro. Purtroppo non si può volere tutto dalla vita e a volte bisogna scegliere. Era per il bene di tutti, e adesso la cosa era più grande di loro. I Paramore non erano più un gruppo di ragazzini scalmanati che facevano tutto tranne che rispettare le regole del business, ma una band seria, con dei contratti ben stabiliti e una fama a livello mondiale da dover gestire e il tutto raggiunto in sua assenza. A maggior ragione non poteva arrivare e far crollare tutto di nuovo.                                                                                                                                                
Nel frattempo la mezzanotte si avvicinava e alcuni mercanti sistemavano tutto l’occorrente necessario per il grande spettacolo di fuochi d’artificio annuale. Dopo aver pagato il biglietto, giunsero finalmente in cima allo Tsutenkaku, il più famoso edificio del posto, da cui avrebbero ammirato il tutto. Zac e Taylor, non appena saputa l’altezza della torre, ovvero 103 metri, erano sbiancati in volto e non avevano più aperto bocca. Così, mentre salivano, Jeremy teneva per un braccio Taylor, e Josh faceva la stessa cosa con Zac, per prevenire qualche crisi per via delle vertigini. La vista da quella terrazza era mozzafiato, e solo guardare di sotto e vedere tanti puntini al posto delle persone ti faceva un certo effetto.                                                           
–Sto bene- borbottò Zac, e allontanò il braccio dalla sua presa per conservare un poco della dignità che gli era rimasta. Josh rise e poi volse il suo sguardo ad Hayley che se ne accorse immediatamente e si allontanò. Chad non era lì, stranamente, nonostante mancassero solo pochi minuti al conto alla rovescia. Josh, come sempre senza premeditarlo, si avvicinò ad Hayley e, nonostante lei lo avesse notato, i due restarono in silenzio per qualche secondo.                                                                                         
–Questa città è favolosa…- disse Josh                                                                             -Mi sembra di averla già sentita questa- rise Hayley, abbassando lo sguardo.      –Forse è il panorama che ci ispira a riconciliarci.- sospirò lui                                   -Non so dove sia finito Chad. Mi ha detto che doveva scendere a prendere una cosa.- la naturalezza con cui lo menzionava fu una cosà che lo colpì in pieno petto, ma era quello che voleva. Intanto, sul megaschermo di fronte a loro apparve il conto alla rovescia e Josh e Hayley si scambiarono immediatamente un’occhiata fugace.              
“10”
 
Josh si avvicinò ancora.                                                                                                
“9”
Jeremy giocava con Bliss mentre prendeva la mano di Kat e le rivolgeva un sorriso dolce.                                                                        

"8”                      
Taylor e Zac si scambiavano qualche occhiata piena di vergogna per essere lì sopra senza una ragazza e per giunta insieme, scena che a primo acchito faceva alludere a qualcosa di molto diverso dalla realtà.                                              
“7”
Hayley continuava a guardare insistentemente il paesaggio, sperando che Josh si allontanasse da un momento all’altro, invece di rendere tutto più complicato e confusionario.                                                       
“6”
Josh si trovava in un bivio, costituito da due parti molto conosciute e piuttosto contrastanti fra loro: ragione e sentimento. A chi doveva dare ascolto?                   “5”
Il tempo scorreva e di Chad non si vedeva nemmeno l’ombra, si sarebbe perso un momento abbastanza importante con Hayley.                                     
“4”
Il freddo pizzicava sulla pelle e Hayley si strinse nel suo cappotto nero il più possibile, con la speranza di sparirci dentro.                                                 
“3”
Ora o mai più diceva la parte irrazionale di Josh, quella a cui non aveva mai dato ascolto. Perché avrebbe dovuto farlo questa volta? Eppure, prima di rispondere alla domanda, ecco che vinceva la parte indesiderata.                   
“2”
-Suppongo… che in momenti come questi ci sia una specie di protocollo da seguire- disse
–Come?- chiese allarmata lei. Josh si avvicinò, accarezzandole il volto e avvicinandolo al suo.                                                                                                  
“1”
Hayley non ebbe il tempo di ragionare e muoversi di un millimetro.                
"0"
Josh aveva appena concluso l’anno di Hayley e aperto quello nuovo sugellandolo con un bacio che sapeva soprattutto di lacrime, quelle che scesero lungo il volto di entrambi, forse consapevoli che quello sarebbe stato sul serio l’ultimo.
“Buon Anno Nuovo!”                                                 
La scritta a led, in inglese per essere compresa da tutti, apparve sullo schermo, mentre il rumore dei fuochi d’artificio e la luce che ne seguì creava lo scenario perfetto di una favola destinata a non avere un lieto fine ma a cui entrambi vollero credere fin quando non sarebbero cessati. Fu probabilmente il bacio più lungo della sua vita, considerata la durata dei fuochi a Capodanno. E non gli importava che tutti li vedessero, che i loro amici fossero a pochi metri da loro, aveva la sua Hayley adesso, e lei aveva il suo Josh.                                                       Come tutte le altre cose, la magia si ruppe e svanì, custodendo in segreto il bacio e tutta la dolcezza e il dolore in esso contenuti. Josh la guardò un’ultima volta, vedendo il suo volto riflesso negli smeraldi lucidi di pianto della rossa, per poi correre via senza voltarsi indietro.

-Perché?- chiese Taylor, fissando l’amico seduto sul marmetto di una vetrina di un negozio ancora illuminato.                                                                                          –Perché la amo e non posso farci niente.-                                                                     -Non è una scusa che vale. Non più, lo sai.-                                                                     -Mi dispiace-                                                                                                                           -No. Non ti dispiace affatto baciarla, Josh. Tu pensi di poterti comportare così all’infinito, tanto lei sarà sempre qui ad aspettarti. A te non importa di come si senta, di come soffra ogni volta che tu hai questi scatti di gelosia.-                           -Non sono affatto geloso! Che stai dicendo, Taylor?-                                                   -Invece si, non pensare che io sia un idiota. Jeremy potrà anche darti corda perché pensa sia giusto così ma io no. Ho visto troppa sofferenza e troppi cuori spezzati a causa dell’incoerenza, adesso basta. Devi finirla una volta per tutte. Devi lasciarla in pace e non lo dico perché ti odio ma per il suo bene. Ti ha fatto comodo l’idea di potertela prendere quando volevi perché sai che non oppone mai resistenza e diventa debole quando ci sei tu. Tu conosci tutti i suoi punti deboli, Josh, e, di proposito o non, li usi contro di lei e non mi piace. Adesso come credi che stia? L’hai fatta sentire amata e le hai fatto credere che ci fosse una possibilità per voi due e poi hai cambiato idea.- sembrava furioso, nonostante il suo tono fosse calmo e controllato.
–Io…ti giuro, non avevo nessuna di queste intenzioni, voglio il meglio per lei e voglio che sia felice, anche se con Chad. È solo che delle volte non riesco a controllarmi e sento il bisogno di stringerla e averla accanto a me.-
-Già. Perché hai paura di restare solo. Hai paura che lei ti abbandoni e chiuda i battenti a qualsiasi possibilità di tornare insieme. Tu dipendi da lei e lei dipende da te. Solo che lei sta lavorando su questo aspetto e sta cercando di diventare autonoma, tu non ci metti niente di tuo e questo mi rattrista parecchio. Perciò fidati di me quando ti dico di lasciar perdere. Davvero, non puoi più far niente ormai. Chad ha intenzioni serie e… e non credo che cambierà idea.-                      
-Di che parli?- Josh avvertì che il tono di Taylor era cambiato drasticamente, era diventato un avvertimento il suo.
-Josh, rinuncia a lei. Adesso, finché sei in tempo.- con l’ultima frase confermò che il discorso era chiuso e si allontanò, tornando da Zac e gli altri e lasciando Josh in preda ai sensi di colpa e la preoccupazione crescente per le sue ultime parole. 
  
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