Quella notte Stiles si contorceva nel letto. Come sempre ultimamente. Faceva incubi su incubi e a volte faticava a svegliarsi. Doveva continuamente urlare. E continuamente il padre gli doveva far rendere conto di dove era e che stava bene. Quella sera in particolare,lo sceriffo faceva il turno di notte. Da quando aveva saputo della licantropia della fidanzata di suo figlio e del fatto che alcuni eventi sovrannaturali potevano esser spiegati,si era messo al lavoro per risolvere dei casi irrisolti. Perciò non era a casa. Ma Stiles non era sicuramente solo. Infatti un passero solitario,armato di muscoli e giacca di pelle,faceva avanti e indietro verso il suo balcone,cercando di non addormentarsi. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per Stiles,anche rinchiuderlo dentro un freezer se era necessario a farlo star bene. Stiles nella sua mente,stava sognando una normale giornata scolastica. Aveva preso il suo zaino e con la Jeep si era avviato a scuola. Aveva salutato Lydia,Scott ed Allison passando per il corridoio. Solo quando si sedette al suo posto,cominciò a guardarsi attorno e ad accorgersi che lui si era diplomato da tempo. Solo dopo si risvegliò nel suo letto con un sobbalzo. Derek,che era accanto a lui, si svegliò. Aveva chiuso gli occhi per un secondo soltanto.
“Tutto bene?” gli chiese.
“Si,solo un sogno. Un incubo.” Rispose sospirando.
 Derek iniziò a carezzarlo ovunque e a guardarlo profondamente.
 Stiles invece lo guardò aggrottando le sopracciglia. “Ma tu che ci fai qui?”
In un battito di ciglia,iniziò ad urlare a squarciagola e finalmente a svegliarsi. Derek,che lo controllava da sotto casa,saltò subito dentro la camera,passando dalla finestra. Saltò sul suo letto e lo strinse fortissimo a se.
“Ssssh. Era solo un sogno. Va tutto bene.” Continuava a ripetergli dondolandolo a se.
 Gli prese poi la testa fra le mani e lo guardò negli occhi. Ma non erano più occhi,ne erano marroni come al solito. Erano neri. Di un colore nero pece come la polvere di un druido. Ma comparvero solo per un secondo. Come un riflesso in una pozzanghera d’acqua. Ma erano riusciti a far preoccupare e spaventare il mannaro.
 ***
 Quando fu salito il sole,Derek chiamò Wendy e le raccontò l’accaduto. L’alfa si precipitò da lui. Mentre Stiles si stava vestendo,i due parlarono in soggiorno.
“I suoi occhi erano neri. Tutto l’occhio e non mi piaceva affatto.” Spiegò Derek.
 Derek stava seduto scomodamente,mentre Wendy teneva stretta una tazza con del caffè dentro. “Sapevo che c’era qualcosa che non andava.” Sospirò.
 A quel punto Derek sbottò. “Tienitelo per te,mi raccomando!” esclamò alzandosi.
 Wendy fece lo stesso. “Sta calmo. Non sei l’unica persona che tiene a lui.” Commentò. “E non fare il geloso possessivo. Hai rotto con questa storia.”
Subito dopo la sua esclamazione,il mannaro le diede un forte schiaffo. Non lo aveva mai fatto cosi. Senza pensarci. Stiles si era già affacciato per vedere la situazione e forse lo aveva anche previsto. L’alfa e il beta iniziarono ad alzare le mani l’uno contro l’altro,facendosi male.
 Ma alla fine,Wendy lanciò un grande ruggito che atterrò Derek,proprio come era successo con Peter.
“Lui è mio!” esclamò la ragazza a denti stretti.
 Derek non potette fare nulla. Ormai i ruoli si erano invertiti. Riuscì soltanto a rialzarsi e darle un pugno,che lei riuscì a bloccare con facilità. In quel momento il mannaro notò un anello luccicante,l’anello di fidanzamento. Un vuoto si creò in lui. Allora era vero,si sarebbero sposati e Stiles non sarebbe più stato suo. Le farfalle riniziarono a volare nel suo stomaco,proprio come la prima volta: quando aveva visto Stiles e Wendy nel bosco. Stiles stava guardando e non sapeva che dire. Non poteva di certo cambiare quello che provava per Wendy.
 Derek lasciò il pugno di Wendy e corse fuori,seguito da Stiles che nella sua mente cercava una spiegazione da dargli. Era accaduto tutto così velocemente. Il beta invece stava perdendo il controllo. Era arrabbiato e le sue zanne si fecero spazio sul suo palato. Stiles si piegò su di lui.
“Che ti succede? Avanti controllalo.” Gli disse Stiles.
“Non ci riesco.” Rispose Derek. I suoi occhi brillavano da nero a blu e sembrava non fermarsi.
 Allora Stiles si avvicinò di più. “Trova la tua ancora.” Sussurrò.
“Tu eri la mia ancora.” Mormorò anche l’altro,tra il dolore interno e quello esterno.
 Ma poi,guardandolo negli occhi,che stranamente divennero di nuovo neri come la notte prima,si calmò e prese un respiro.
 "Lascia che ti dica una cosa a cui nessuno crede, ma che ti do la mia parola sia la verità. Ti innamorerai altre volte. Accadrà di nuovo. E sarà meraviglioso e straordinario proprio come la prima. E forse sarà anche ugualmente doloroso. Ma accadrà di nuovo, te lo prometto. E fino ad allora...sii tu la tua ancora." Gli spiegò Stiles.
 Qualcosa in loro era cambiato,ma forse per Stiles non era una cosa positiva.