Uao! Ma siete tantissimi! Siamo veramente molto molto felici delle recensioni e di tutte le persone che ci seguono :-D per premiare la vostra gentilezza abbiamo deciso di farvi due regali: gli aggiornamenti non saranno più ogni due settimane, bensì ogni settimana, precisamente ogni sabato! E inoltre vi suggeriamo di controllare questa storia nei prossimi due/tre giorni, perché potreste trovare una sorpresa :-D
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Chekkumeto&Lawrence_Victory
CAPITOLO 2
In cui Rogers fa nuove amicizie e Fury ha dei dubbi sul futuro del pianeta
Appena arrivati all'Avengers Tower, Tony fece accomodare Steve sul divano del gigantesco salotto e dal bar prese snack salati e due calici di un cocktail analcolico color verde acido.
Il Capitano guardò il bicchiere inarcando un sopracciglio.
-Che cos'è?-chiese perplesso.
-E' un cocktail... Sai, succhi di frutta, concentrati e roba simile mescolati insieme... trovo strano che tu non li conosca, siete praticamene coetanei- esclamò il miliardario. -Questo è kiwi, mela verde e pompelmo [nota: si chiama Capoverde]. Suona strano, ma ti assicuro che è buono-.
Non molto convinto il capitano ne assaggiò un sorso e dovette ammettere che quel chictail, o come si chiamava, era davvero delizioso.
-Ci vuoi del ghiaccio? o ti sei portato il tuo?- Scherzò Tony.
-No, grazie- rispose Rogers, troppo impegnato a godersi la bibita per capire la battuta.
Tony bofonchiò qualcosa, scocciato.
-Stark, Capitano- salutò pacatamente Banner, uscendo dall’ascensore.
-Dottore, benvenuto. Posso offrirle un drink?-chiese il padrone di casa, prendendo al volo un altro bicchiere di cocktail verde.
-Oh...non è alcolico, vero?-chiese il dottore, accettando l'offerta.
-No, siamo in servizio-bofonchiò Stark, citando il capitano.
-Lo provi dottore, è delizioso, a parte il colore orrendo- esclamò il capitano.
-Ehm...già...-mormorò Banner.
Subito Steve si accorse della gaffe.
-No!...cioè, volevo dire...è brutto come colore di una bibita...è un bel verde sulle altre cose...a lei sta benissimo...-tentò di recuperare Cap.
Bruce inarcò un sopracciglio.
-Non nel senso...bah...lasciamo perdere-bofonchiò il vendicatore, imbarazzato.
Stark, che non aveva detto una parola durante lo scambio, ora sorrideva divertito.
-Ahi ahi, il Capitan Perfettino che si perde in un bicchiere... di succo di frutta- ridacchiò, guadagnandosi un'occhiataccia.
-Anche lei è qui per la missione, dottore?- chiese Rogers, per togliersi dall'impiccio.
-Sì, anzi, sono stato io a consigliare a Fury di riunire la squadra per questo lavoro. Vi informerò tutti quando arriveranno anche Barton e Romanoff-spiegò.
-E Point Break?-chiese Stark.
-No, Thor non poteva venire...- cominciò Banner.
-Meno male... so che ha un modo "particolare" di manifestare il suo apprezzamento per le bevande- Lo interruppe Tony.
-... L'abbiamo contattato con questo strano aggeggio che ci ha dato l'ultima volta, ha detto che deve sedare certe rivolte- continuò il dottore esibendo uno strano aggeggio simile ad un diapason dai riflessi dorati.
-... e questi bicchieri in cristallo di Boemia sono un regalo di Pepper- proseguì Stark come se Banner non avesse aperto bocca.
-Peccato, quindi questa volta non ci sarà il nostro Pikachu nella squadra!- esordì Barton, facendo irruzione nel salotto, seguito a ruota dalla rossa partner, ancora visibilmente indisposta.
-Barton, Romanoff, vi aspettavamo- esclamò Steve alzandosi, reggendo in una mano il suo bicchiere e nell'altra il vassoio con i cocktail, che porse ai due.
-Abbiamo avuto un contrattempo- tagliò corto Natasha, fulminando Barton.
-Uhuhu...attenzione! Il mirabolante duo è in crisi?-chiese Stark, in risposta un bicchiere gli sfiorò il naso a tutta velocità per poi infrangersi contro il muro.
-Romanoff! Quel bicchiere... -cominciò Tony, ma incrociando lo sguardo dell'assassina si zittì come un topolino.
-Avete finito di spettegolare, signorine?-esclamò la secca voce del direttore Fury.
-Ehi, monocolo. Anche tu a questo party?-ridacchiò Stark.
-E' ora di spiegarvi la missione. Barton, Romanoff, dopo devo parlarvi in privato-esclamò Nick.
-Attento capo, oggi tira una brutta aria in paradiso-rise il miliardario.
-Che vuoi dire?-borbottò Fury inarcando un sopracciglio.
-La coppia è scoppiata-rispose Stark.
Il direttore continuava a non capire.
-Il ragno e il falco hanno litigato-sospirò Tony.
Fury alzò lo sguardo al cielo.
-Avengers: l'ultima linea di difesa. Che dio ci aiuti-borbottò.
Tutti quanti raggiunsero la sala briefing.
Fury si piazzò in piedi davanti al proiettore olografico.
Barton si appollaiò sulla ringhiera della scala.
Gli altri si accomodarono sui pouf rossi e oro.
-Che diavolo è questa roba, Stark?-chiese il Capitano, sollevando disgustato la massa di morbido tessuto.
-E' un pouf, Vecchia cariatide-borbottò il padrone di casa, stizzito.
-Color Iron Man-aggiunse Steve-Megalomane.
-Stark, Rogers! Posso avere la vostra attenzione o siete troppo impegnati a bisticciare?- esclamò il direttore.
-Sissignore-risposero in coro, mettendosi seduti (Rogers con non poche difficoltà).
Perfino Tony sapeva che con il “grande capo” non bisognava scherzare troppo.
-La situazione è molto, molto grave. Un pazzo che si fa chiamare “Thunderwhite” ci ha lanciato una sfida:da tre giorni a questa parte ha annunciato un attentato ogni 24 ore, se non lo troviamo entro questa scadenza fa una strage di civili in un posto affollato…-spiegò Fury, palesemente irato.
Un brusio si levò dal gruppo.
-Cosa...civili? Ma è orribile…
-Perché ancora non l’avete preso?!
-Cosa stiamo aspettando, troviamo questo bastardo!-gridò scattando i piedi Captain America.
-Lo so, è terribile, ma ora calmatevi, non ho finito-continuò Fury. -Sul luogo dell'attentato lascia un indizio sulla prossima città. Sono già state colpite Edimburgo, Bruxelles e Ottawa. Stessa dinamica: un esplosione in pieno centro abitato, nessuna traccia di ordigni, gas o sostanze esplosive-
-Credete che siano soggetti “Extremis” lasciati detonare, come quelli di Aldrich Killian?- interruppe Tony. Dalla faccia sembrava molto turbato.
-Lo abbiamo escluso. Lo S.H.I.E.L.D. ha controllato tutta la documentazione sul progetto: nessuna cavia è rimasta in vita e i creatori della formula hanno fatto tutti la stessa fine. Tranquillo Stark: Pepper non corre più alcun pericolo- spiegò comprensivo Nick.
-Comunque non sono stati registrati picchi di temperatura. Inoltre ho analizzato il primo cratere. c’è qualcosa di molto strano: Sono perfettamente circolari e il terreno sembra carico di elettricità statica-si intromise Banner.
-Quindi di che può trattarsi?-chiese Barton, pensieroso.
-Secondo me è tecnologia aliena-rispose il dottore.
Tutti sgranarono gli occhi.
-Oh avanti...dopo New York vi sembra così assurdo?-replicò Bruce, guardandoli di sottecchi.
-E va bene...il dottor karma ha ragione. Dobbiamo considerare tutte le possibilità-lo sostenne Tony.
-Sappiamo qual’è il prossimo obbiettivo?-chiese Natasha.
-Non ancora, i miei uomini mi informeranno appena avranno risolto l'enigma che ci ha lasciato ieri. Ma ormai mancano cinque ore al prossimo attentato. Ho qui dei video dei precedenti attacchi: Stark, falli analizzare a quella tua diavoleria parlante, forse scopriremo qualcosa di utile-ordinò il direttore.
-C'è una cosa che non torna...-esclamò Natasha -Come può organizzare attacchi di questa portata, in così poco tempo e in città così distanti?-
Banner scosse la testa-Non possiamo escludere che abbia un bel numero di complici...per ora non abbiamo indizi a riguardo-
-Riunione terminata, partiamo per il Triskelion appena Stark scopre qualcosa-
Fury uscì lanciando uno sguardo eloquente a Occhio di Falco e Vedova Nera, che lo seguirono.
-Jarvis? Esegui un controllo incrociato su tutti i video con il software di riconoscimento facciale e prendi nota di qualsiasi anomalia-ordinò Tony.
-Subito signore-rispose l'AI.
-Credo...che il mio aiuto qui non sia necessario. Dottore, le va un altro checktail?-chiese Steve, a disagio davanti a tutte quelle stranezze tecnologiche.
-Volentieri-rispose l'altro, e si avviarono verso il soggiorno.
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-Agenti-esordì il capo dello SHIELD.
I due rimasero immobili, sul divano, davanti al direttore; sapevano cosa li aspettava.
-Ho sentito una voce riguardo a quanto accaduto a Mosca-continuò assottigliando lo sguardo-Avete una spiegazione?
-Sissignore, vede, io stavo facendo la mia missione...-
-Io e Maria eravamo preoccupate, capisce, New York...-
-...ero quasi riuscito a portarla a termine quando è sbucata lei, che non doveva essere lì...-
-...lui non era più lo stesso, ha fatto un sacco di errori da principiante in quella missione...-
-...e ha attirato le guardie, quindi siamo dovuti scappare...-
-...c'è stato un combattimento, lui ci ha quasi uccisi lanciandoci da una finestra...-
-E' stata tutta colpa sua!-conclusero le spie in coro.
-Ehi! Uno alla volta! Mi state facendo venire mal di testa!-sbottò il direttore.
-Scusi, signore-risposero, mesti.
-Quindi. Romanoff, non è stato carino spiare Barton. Se avevi dei dubbi avresti dovuto parlarne con lui. Barton. Lei era preoccupata per te, anche tu avresti fatto lo stesso per lei-disse il direttore, ora più calmo-Siete la mia squadra migliore, non tollero che i vostri problemi personali interferiscano con il vostro lavoro. Chiaritevi e poi andata ad aiutare Stark.-
I due agenti abbassarono lo sguardo, imbarazzati.
Senza aggiungere altro, il direttore li lasciò soli.
I due rimasero immobili ancora per qualche secondo.
-Scusa Nat, capisco che fossi preoccupata per me, mi dispiace...-bofonchiò Clint.
-Ci sei arrivato finalmente- rispose secca lei.
Barton la guardò storto -Credo che la battuta giusta sia “Scusami anche tu Clint, torniamo amici come prima”- disse in falsetto.
-Non ho nulla per cui scusarmi-.
-Capisco di aver fatto male i miei calcoli quando ti ho lanciata giù dalla finestra, ma ho cercato di rimediare...-
-RIMEDIARE? QUELLO TU LO CHIAMI RIMEDIARE?- ringhiò lei alzandosi in piedi.
-CERCAVO DI SALVARTI LA VITA!-.
-SACRIFICANDO LA TUA-.
-NON C'ERA MODO DI SOPRAVVIVERE ENTRAMBI!-
-IO... TU... SEI UN IDIOTA!- Rispose la ragazza per poi uscire sbattendo la porta.
Clint rimase solo con la sua rabbia. -STUPIDA DONNA!!- gridò affranto.
Maria Hill, che aveva sentito l'ultima parte della conversazione (come probabilmente tutti nella torre), rivolse uno sguardo eloquente al direttore dello SHIELD accanto a lei. Fury iniziava a pensare che il mondo non fosse poi così al sicuro.
Eccoci qua! Speriamo che il capitolo vi sia piaciuto e vi abbia divertiti come ha divertito noi scriverlo :-D
A presto, e ricordate di controllare per la sorpresa :-D
Chekkumeto&Lawrence_Victory