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Autore: Chekkumeto    15/05/2015    4 recensioni
Iron Man ha superato le sue crisi di panico e ora è senza armature, Barton sta superando i postumi del controllo mentale con (più o meno) l'aiuto di Natasha, Thor è impegnato altrove e a Rogers tocca l'arduo compito di tenere unita la squadra.
Una nuova missione chiama a raccolta i nostri eroi, un nemico dagli strani poteri trama nell'ombra e tesse intrighi. Niente battaglie epiche questa volta, solo una caccia all'uomo. E qualcuno emergerà dalle sabbie del tempo, per portare scompiglio nella vita di uno dei nostri eroi.
Il male vincerà? O i suoi intrighi saranno smascherati?
Parecchio Clintasha. Accenni alle altre coppie canoniche.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clint Barton/Occhio di Falco, Natasha Romanoff/Vedova Nera, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Uao! Ma siete tantissimi! Siamo veramente molto molto felici delle recensioni e di tutte le persone che ci seguono :-D per premiare la vostra gentilezza abbiamo deciso di farvi due regali: gli aggiornamenti non saranno più ogni due settimane, bensì ogni settimana, precisamente ogni sabato! E inoltre vi suggeriamo di controllare questa storia nei prossimi due/tre giorni, perché potreste trovare una sorpresa :-D

Vi ringraziamo ancora e vi auguriamo una buona lettura.

Chekkumeto&Lawrence_Victory



CAPITOLO 2

In cui Rogers fa nuove amicizie e Fury ha dei dubbi sul futuro del pianeta



Appena arrivati all'Avengers Tower, Tony fece accomodare Steve sul divano del gigantesco salotto e dal bar prese snack salati e due calici di un cocktail analcolico color verde acido.

Il Capitano guardò il bicchiere inarcando un sopracciglio.

-Che cos'è?-chiese perplesso.

-E' un cocktail... Sai, succhi di frutta, concentrati e roba simile mescolati insieme... trovo strano che tu non li conosca, siete praticamene coetanei- esclamò il miliardario.  -Questo è kiwi, mela verde e pompelmo [nota: si chiama Capoverde]. Suona strano, ma ti assicuro che è buono-.

Non molto convinto il capitano ne assaggiò un sorso e dovette ammettere che quel chictail, o come si chiamava, era davvero delizioso.

-Ci vuoi del ghiaccio? o ti sei portato il tuo?- Scherzò Tony.

-No, grazie- rispose Rogers, troppo impegnato a godersi la bibita per capire la battuta.

Tony bofonchiò qualcosa, scocciato.

-Stark, Capitano- salutò pacatamente Banner, uscendo dall’ascensore.

-Dottore, benvenuto. Posso offrirle un drink?-chiese il padrone di casa, prendendo al volo un altro bicchiere di cocktail verde.

-Oh...non è alcolico, vero?-chiese il dottore, accettando l'offerta.

-No, siamo in servizio-bofonchiò Stark, citando il capitano.

-Lo provi dottore, è delizioso, a parte il colore orrendo- esclamò il capitano.

-Ehm...già...-mormorò Banner.

Subito Steve si accorse della gaffe.

-No!...cioè, volevo dire...è brutto come colore di una bibita...è un bel verde sulle altre cose...a lei sta benissimo...-tentò di recuperare Cap.

Bruce inarcò un sopracciglio.

-Non nel senso...bah...lasciamo perdere-bofonchiò il vendicatore, imbarazzato.

Stark, che non aveva detto una parola durante lo scambio, ora sorrideva divertito.

-Ahi ahi, il Capitan Perfettino che si perde in un bicchiere... di succo di frutta- ridacchiò, guadagnandosi un'occhiataccia.

-Anche lei è qui per la missione, dottore?- chiese Rogers, per togliersi dall'impiccio.

-Sì, anzi, sono stato io a consigliare a Fury di riunire la squadra per questo lavoro. Vi informerò tutti quando arriveranno anche Barton e Romanoff-spiegò.

-E Point Break?-chiese Stark.

-No, Thor non poteva venire...- cominciò Banner.

-Meno male... so che ha un modo "particolare" di manifestare il suo apprezzamento per le bevande- Lo interruppe Tony.

-... L'abbiamo contattato con questo strano aggeggio che ci ha dato l'ultima volta, ha detto che deve sedare certe rivolte- continuò il dottore esibendo uno strano aggeggio simile ad un diapason dai riflessi dorati.

-... e questi bicchieri in cristallo di Boemia sono un regalo di Pepper- proseguì Stark come se Banner non avesse aperto bocca.

-Peccato, quindi questa volta non ci sarà il nostro Pikachu nella squadra!- esordì Barton, facendo irruzione nel salotto, seguito a ruota dalla rossa partner, ancora visibilmente indisposta.

-Barton, Romanoff, vi aspettavamo- esclamò Steve alzandosi, reggendo in una mano il suo bicchiere e nell'altra il vassoio con i cocktail, che porse ai due.

-Abbiamo avuto un contrattempo- tagliò corto Natasha, fulminando Barton.

-Uhuhu...attenzione! Il mirabolante duo è in crisi?-chiese Stark, in risposta un bicchiere gli sfiorò il naso a tutta velocità per poi infrangersi contro il muro.

-Romanoff! Quel bicchiere... -cominciò Tony, ma incrociando lo sguardo dell'assassina si zittì come un topolino.

-Avete finito di spettegolare, signorine?-esclamò la secca voce del direttore Fury.

-Ehi, monocolo. Anche tu a questo party?-ridacchiò Stark.

-E' ora di spiegarvi la missione. Barton, Romanoff, dopo devo parlarvi in privato-esclamò Nick.

-Attento capo, oggi tira una brutta aria in paradiso-rise il miliardario.

-Che vuoi dire?-borbottò Fury inarcando un sopracciglio.

-La coppia è scoppiata-rispose Stark.

Il direttore continuava a non capire.

-Il ragno e il falco hanno litigato-sospirò Tony.

Fury alzò lo sguardo al cielo.

-Avengers: l'ultima linea di difesa. Che dio ci aiuti-borbottò.

Tutti quanti raggiunsero la sala briefing.

Fury si piazzò in piedi davanti al proiettore olografico.

Barton si appollaiò sulla ringhiera della scala.

Gli altri si accomodarono sui pouf rossi e oro.

-Che diavolo è questa roba, Stark?-chiese il Capitano, sollevando disgustato la massa di morbido tessuto.

-E' un pouf, Vecchia cariatide-borbottò il padrone di casa, stizzito.

-Color Iron Man-aggiunse Steve-Megalomane.

-Stark, Rogers! Posso avere la vostra attenzione o siete troppo impegnati a bisticciare?- esclamò il direttore.

-Sissignore-risposero in coro, mettendosi seduti (Rogers con non poche difficoltà).

Perfino Tony sapeva che con il “grande capo” non bisognava scherzare troppo.

-La situazione è molto, molto grave. Un pazzo che si fa chiamare “Thunderwhite” ci ha lanciato una sfida:da tre giorni a questa parte ha annunciato un attentato ogni 24 ore, se non lo troviamo entro questa scadenza fa una strage di civili in un posto affollato…-spiegò Fury, palesemente irato.

Un brusio si levò dal gruppo.

-Cosa...civili? Ma è orribile…

-Perché ancora non l’avete preso?!

-Cosa stiamo aspettando, troviamo questo bastardo!-gridò scattando i piedi Captain America.

-Lo so, è terribile, ma ora calmatevi, non ho finito-continuò Fury. -Sul luogo dell'attentato lascia un indizio sulla prossima città. Sono già state colpite Edimburgo, Bruxelles e Ottawa. Stessa dinamica: un esplosione in pieno centro abitato, nessuna traccia di ordigni, gas o sostanze esplosive-

-Credete che siano soggetti “Extremis” lasciati detonare, come quelli di Aldrich Killian?- interruppe Tony. Dalla faccia sembrava molto turbato.

-Lo abbiamo escluso. Lo S.H.I.E.L.D. ha controllato tutta la documentazione sul progetto: nessuna cavia è rimasta in vita e i creatori della formula hanno fatto tutti la stessa fine. Tranquillo Stark: Pepper non corre più alcun pericolo- spiegò comprensivo Nick.

-Comunque non sono stati registrati picchi di temperatura. Inoltre ho analizzato il primo cratere. c’è qualcosa di molto strano: Sono perfettamente circolari e il terreno sembra carico di elettricità statica-si intromise Banner.

-Quindi di che può trattarsi?-chiese Barton, pensieroso.

-Secondo me è tecnologia aliena-rispose il dottore.

Tutti sgranarono gli occhi.

-Oh avanti...dopo New York vi sembra così assurdo?-replicò Bruce, guardandoli di sottecchi.

-E va bene...il dottor karma ha ragione. Dobbiamo considerare tutte le possibilità-lo sostenne Tony.

-Sappiamo qual’è il prossimo obbiettivo?-chiese Natasha.

-Non ancora, i miei uomini mi informeranno appena avranno risolto l'enigma che ci ha lasciato ieri. Ma ormai mancano cinque ore al prossimo attentato. Ho qui dei video dei precedenti attacchi: Stark, falli analizzare a quella tua diavoleria parlante, forse scopriremo qualcosa di utile-ordinò il direttore.

-C'è una cosa che non torna...-esclamò Natasha -Come può organizzare attacchi di questa portata, in così poco tempo e in città così distanti?-

Banner scosse la testa-Non possiamo escludere che abbia un bel numero di complici...per ora non abbiamo indizi a riguardo-

-Riunione terminata, partiamo per il Triskelion appena Stark scopre qualcosa-

Fury uscì lanciando uno sguardo eloquente a Occhio di Falco e Vedova Nera, che lo seguirono.

-Jarvis? Esegui un controllo incrociato su tutti i video con il software di riconoscimento facciale e prendi nota di qualsiasi anomalia-ordinò Tony.

-Subito signore-rispose l'AI.

-Credo...che il mio aiuto qui non sia necessario. Dottore, le va un altro checktail?-chiese Steve, a disagio davanti a tutte quelle stranezze tecnologiche.

-Volentieri-rispose l'altro, e si avviarono verso il soggiorno.


---

-Agenti-esordì il capo dello SHIELD.

I due rimasero immobili, sul divano, davanti al direttore; sapevano cosa li aspettava.

-Ho sentito una voce riguardo a quanto accaduto a Mosca-continuò assottigliando lo sguardo-Avete una spiegazione?

-Sissignore, vede, io stavo facendo la mia missione...-

-Io e Maria eravamo preoccupate, capisce, New York...-

-...ero quasi riuscito a portarla a termine quando è sbucata lei, che non doveva essere lì...-

-...lui non era più lo stesso, ha fatto un sacco di errori da principiante in quella missione...-

-...e ha attirato le guardie, quindi siamo dovuti scappare...-

-...c'è stato un combattimento, lui ci ha quasi uccisi lanciandoci da una finestra...-

-E' stata tutta colpa sua!-conclusero le spie in coro.

-Ehi! Uno alla volta! Mi state facendo venire mal di testa!-sbottò il direttore.

-Scusi, signore-risposero, mesti.

-Quindi. Romanoff, non è stato carino spiare Barton. Se avevi dei dubbi avresti dovuto parlarne con lui. Barton. Lei era preoccupata per te, anche tu avresti fatto lo stesso per lei-disse il direttore, ora più calmo-Siete la mia squadra migliore, non tollero che i vostri problemi personali interferiscano con il vostro lavoro. Chiaritevi e poi andata ad aiutare Stark.-

I due agenti abbassarono lo sguardo, imbarazzati.

Senza aggiungere altro, il direttore li lasciò soli.

I due rimasero immobili ancora per qualche secondo.

-Scusa Nat, capisco che fossi preoccupata per me, mi dispiace...-bofonchiò Clint.

-Ci sei arrivato finalmente- rispose secca lei.

Barton la guardò storto -Credo che la battuta giusta sia “Scusami anche tu Clint, torniamo amici come prima”- disse in falsetto.

-Non ho nulla per cui scusarmi-.

-Capisco di aver fatto male i miei calcoli quando ti ho lanciata giù dalla finestra, ma ho cercato di rimediare...-

-RIMEDIARE? QUELLO TU LO CHIAMI RIMEDIARE?- ringhiò lei alzandosi in piedi.

-CERCAVO DI SALVARTI LA VITA!-.

-SACRIFICANDO LA TUA-.

-NON C'ERA MODO DI SOPRAVVIVERE ENTRAMBI!-

-IO... TU... SEI UN IDIOTA!- Rispose la ragazza per poi uscire sbattendo la porta.

Clint rimase solo con la sua rabbia. -STUPIDA DONNA!!- gridò affranto.

Maria Hill, che aveva sentito l'ultima parte della conversazione (come probabilmente tutti nella torre), rivolse uno sguardo eloquente al direttore dello SHIELD accanto a lei. Fury iniziava a pensare che il mondo non fosse poi così al sicuro.


Eccoci qua! Speriamo che il capitolo vi sia piaciuto e vi abbia divertiti come ha divertito noi scriverlo :-D

A presto, e ricordate di controllare per la sorpresa :-D

Chekkumeto&Lawrence_Victory




   
 
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