16/05/2015
1 recensioniDio quanto mi fa male la testa… Apro lentamente gli occhi, maledicendo in tutte le lingue del mondo il sole che penetra dalla finestra e mi cade dritto in faccia. Cerco di alzarmi, sempre con molta calma, e con passi lenti arrivo in cucina dove trovo le ragazze gia vestite e belle pimpanti. MA COME CAZZO FANNO? Fermo Francesca, che sta per aprire la bocca, di sicuro per urlare.
Io:”Prova a dire una sola parola e giuro che non camminerai piu sulle tue gambe.” Dico cercando di essere minacciosa. Ma vi pare che Francesca faccioquellochevoglio mi dia ascolto??
F:”BUONGIORNO RAGGIO DI SOLEEE!!! Come ti senti??”
Io:”Una merda..” Dico sedendomi sulla sedia, poggiando la testa sul tavolo.
K:”Prendi un’aspirina e vai a farti una doccia.. Vedrai che ti sentirai meglio!” Dice rassicurante
Mi dirigo in bagno, aprendo l’acqua calda e infilandomi nella doccia. Speriamo che mi senta maglio per oggi..
FRANCESCA’S POV
K:”Sta un merda..”
Io:”Ce l’aspettavamo infondo.. Pero dai è divertente!” Dico cercando di trattenermi.
Katia mi guarda male, ma anche lei non riesce a nascondere un piccolo sorriso divertito.
Sento squillare il mio telefonino, corro a prenderlo e trovo una chiamata persa da Ferdi. Lo richiamo e aspetto un paio di secondi
F:”Buongiorno dormigliona! Non dirmi che dormivi?”
Io:”In realtà, che tu ci creda o no, sono sveglia da un pezzo!”
F:”Strano ma ci credo! Comunque ci ha chiamato Giuseppe, oggi non apre il bar perché ha avuto un problema..Quindi noi ragazzi pensavamo di andare a fare colazione. Volete venire?”
Io:”Oh meno male! Non avevo proprio voglia stasera… Comunque il tempo che Anna ritorni in se e usciamo! Dove e a che ora?”
F:” Tra mezz’ora al bar fuori da voi!”
Io:”Ok a dopo ciauuuu!” Stacco e corro in cucina per avvisare Katia.
K:”Ok allora vado a truccarmi.” Dice correndo.
Vado in camera di Anna, trovandola sul letto a dormire. AH DAVVERO??
IO:”ALZA SUBITO IL CULO DA QUEL LETTO.” Dico urlando facendola cadere dal letto.
A:”Ti conviene correre.” Iniziamo a correre per tutta la casa mentre Katia ci guarda divertita, e anche rassegnata del fatto che siamo due deficienti.
K:”Dai ragazze! Ci stanno aspettando.”
A:”Chi?” Domanda interrogativa
Io:”Biancaneve e i sette nani… secondo te? I ragazzi no?”
A:”Senti ho ancora i postumi della sbornia ok??”
Io:”Il fatto che ti ubriachi solo con metà birra è preouccupante…” Ricevo uno sguardo maligno da Anna. Bhe se ci pensi pero…
K:”Dai smettetela e usciamo.”
IO e A:”SI MAMMAAA!” Urliamo per poi uscire di casa.
Katia ci guarda con una faccia rassegnata, a volte mi dispiace per lei… E’ capitata in mezzo a 2 pazze..
Arriviamo davanti al bar trovando gia tutti e 4 i ragazzi
IO:”Giornoooo!” Dico sorridendo
F:”Finalmente! E’ da mezz’ora che aspettiamo!”
Le ragazze mi guardano sott’occhio
Io:”EEEEH No eh! Questa volta non è colpa mia! La signorina qui” indico Anna “Ha avuto un risveglio manco l’alba dei morti viventi!”
A:”Entriamo prima che ti picchio davanti a tutti!” Dice guardandomi male facendomi pero un piccolo sorriso divertito.
E dopo alcuni attimi vediamo arrivare l’innominabile… Maurizio. Lo vedo arrivare dall’altro lato della strada, intento ad attraversare, mi guarda, mi sorride e io non ne capisco il motivo, ma non ricambio, però continuo a guardarlo con quello sguardo quasi incazzato. Quel moro di merda sta per attraversare, ma da lì è un attimo…
***********
Ci troviamo tutti nella sala d’attesa, con facce del tutto diverse da quelle di un attimo prima. E io, seduta su quella scomoda sedia arricciavo tra le dita i miei capelli troppo ansiosa, anzi, spaventata da quello che avrei potuto scoprire di lì a poco. Sento dei passi veloci, quasi come se la persona stesse correndo. Mi giro e perdo un battito rivedendo un viso che mi sembra familiare, ci metto un po’ a riconoscerlo, poiché ho voluto dimenticare tutto ciò che mi ricordasse quel moro. Mi alzo dalla sedia con lentezza andando incontro a Marilena, la madre di Maurizio.
Mar: “Francesca, vero..? Da quanto tempo.” Dice lei incerta… Forse mi ha dimenticato, ma come biasimarla? Sono sparita da quando il figlio mi ha ferita…
Io: “Si, sono io. I medici hanno detto che tra poco ci daranno sue notizie… Spero solo siano buone..”
Mar:"Tranquilla, ce la farà, Maurizio è forte.” Dice per tranquillizzarmi, ma capisco dai suoi occhi che è molto più preoccupata di me.
Dopo pochi minuti vediamo il medico arrivare con passo lento ed una faccia che non promette niente di buono. Si avvicina a noi e ci dice che non è niente di grave e che si riprenderà presto. Tutti noi siamo sollevati, abbraccio Ferdinando nascondendo la testa nell’incavo del suo collo che profumava di buono. La paura di perderlo, ora che l’ho avuta così vicina, mi fa ricredere del piano.
Io: “Non sono tanto sicura di voler continuare con questa farsa. La paura di perderlo, anche come amico, mi ha fatto capire che non ho il coraggio di farlo soffrire come lui ha fatto soffrire me.” Dico io, sussurrandolo piano sul suo collo.
F: “Capisco… Tranquilla, va tutto bene, non preoccuparti…” Dice con tono rassicurante mentre con una mano mi accarezza la schiena, e con l’altra intreccia le sue dita nei miei capelli.
Medico: “Potete entrare a vederlo, ma solo una alla volta.”
Per prima entra Marilena, mentre noi aspettiamo di nuovo su quelle scomodissime sedie. Quando esce, si avvicina a me, abbassandosi per guardarmi negli occhi.
Mar:”Vuole vederti..” Mi dice con un sorriso tra il rassicurante e il contento.
Mi alzo, insicura, ma nonostante questa insicurezza raggiungo la sua camera d’ospedale, ed eccolo lì, più pallido del solito, che mi guarda entrare con sguardo stanco.
Io: “Hey…” E mi avvicino al suo lettino, sedendomi al suo fianco.
Io: “Come ti senti..?” Dico ancora abbastanza preoccupata per la sua salute.
M: “Sono stato meglio.” Dice con tono stanco.
Io: “Mi hai fatto preoccupare, lo sai?” Dico guardandolo dritto negli occhi, trattenendo le lacrime che minacciano di uscire. Lui mi prende la mano, intrecciando le sue dita con le mie. Io ritiro la mano quasi come se scottasse. Mi guarda interrogativo.
Io: “Maurizio io--” E neanche il tempo di parlare che lui mi interrompe.
M: “Ah si, giusto..! Tu ora hai Ferdinando!” Dice con aria altezzosa, quasi cattiva, come per ferirmi.
Io: “Prego..?” Domando guardandolo, alzandomi dal letto con fare stizzito.
M: “Non fare la finta tonta si vede da un miglio che ti piace. Credi che non l’abbia capito..?” Dice lui girando lo sguardo nel mio, guardandomi quasi come se fosse superiore.
Io: “Se questo è quello che hai capito, allora non hai capito un cazzo di me.” Poi, con un piccolo ghigno divertito, dico: “E dire che sono stata così scema da pensare che tu fossi cambiato… Invece sei rimasto il solito stronzo che ricordavo..!”
Esco furiosa dalla stanza, sbattendo la porta. Mi avvicino a ferdinando guardandolo con sguardo irritato al massimo.
Io: “Altro che ripensamenti. Qui ci vuole qualcosa di /Molto/ più grande di quello che avevamo progettato.”
Mi guarda tra il sorpreso e l’eccitato, sappiamo entrambi che ci sarà da divertirsi...!