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Autore: lydiamdonutcare    16/05/2015    1 recensioni
‶ Alcune famiglie possono vantarsi di essere perfette, altre no.
È normale.
Ma quante si possono vantare di essere i famosi Weasley & Potter? O i Longbottom? O gli Scamander?
Quante possono essere perfette nella loro imperfezione? ‶
Anni dopo la fine della seconda guerra magica, c'è una nuova storia da narrare nel nostro amato castello, una fatta di pace, certo, ma non di tranquillità. Ormai anche gli studenti di Hogwarts non sono più quelli di un tempo e, con i tempi che continuano a cambiare, si adattano e mutano. Di sicuro, l'anno del 2023 sarà un anno più che selvaggio per i maghi inglesi ( ed irlandesi ) e, soprattutto, per i figli dei nostri affatto dimenticati eroi!
Protagonisti: Dominique Weasley, Lily Luna Potter, Nymphe Delacour, Bethany & Alice Longbottom.
Pairing "canon": Dominique x James Sirius; Alice x James Sirius.
Genere: Angst, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Alice Paciock Jr, Dominique Weasley, Lily Luna Potter, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: James Sirius/Dominique
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Chapter one: Alice Longbottom and her not so healthy lovelife.

 
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‶ Alice Longbottom è una di quelle bellezze semplici, che non hanno niente da invidiare a modelle o attrici
perché, con la loro naturalezza, non c'è una persona che riesca a resisterle. 
Lunghi capelli biondo grano, occhi castani da cerbiatta e corporatura nella media, seppur un pelino più bassa,
Alice riesce sempre a conquistare la fiducia e l'apprezzamento altrui anche grazie al suo carattere.
Schiettezza e cinismo occasionale a parte, se cerchi una persona con cui sentirti sempre a tuo agio, quella è lei. ‶

L’intero Clan dei Potter / Weasley è arrivato con quasi venti minuti d’anticipo a King’s Cross – sì, esatto, proprio venti minuti d’anticipo! Ora vi chiederete: “e che c’è di strano?”. Beh, proprio nulla se si esclude che: non c’è nessuno più impacciato, tanto da perdere tempo inutilmente e rischiare ogni anno di far perdere il treno all’intera famiglia, di Lily Luna Potter; che solo Rose Weasley potrebbe avere così tante cose da portare con sé ad Hogwarts, che proprio la mattina in questione sembra ricordarsele tutte, facendo corse assurde per casa e cercando di far entrare tutto nel baule (senza mai riuscire nell’impresa); che Molly Weasley, così come Louis Weasley, ha un avversione per l’alzarsi prima delle undici, e per far sì che accada ci vuole davvero tanta volontà – che Percy Weasley, o Fleur Delacour nel caso del biondo, proprio non ha; che Roxanne Weasley è così indemoniata ogni primo settembre da rendere impossibile convincerla a smettere con quei comportamenti infantili che urlano “se mi mandate ad Hogwarts anche quest’anno giuro che vi disconosco una volta per tutte!”. In pratica, fare tutto di fretta in questo giorno è praticamente un rito per queste famiglie, le quali insieme ne formano una enorme, che non riuscirebbe a passare inosservata né nel mondo babbano né ad Hogwarts; senza contare che la maggior parte di loro erano designati per essere conosciuti ovunque anche prima di nascere. Ma, comunque, quest’anno sembra essere un eccezione per quanto riguarda i loro orari; che poi sia l’eccezione che conferma la regola oppure no, è un mistero. 
«Sarebbe da segnare questa data sul calendario! Non trovate? “Primo settembre duemila ventitré: il giorno in cui fu detto addio alle vecchie abitudini”.»
Esclama Lily, dopo che anche i suoi genitori e i suoi fratelli superarono il muro-che-fa-arrivare-al-binario-magico – come lo chiamava lei da piccolina – osservando gli altri membri del Clan Potter / Weasley – divisi in piccoli gruppi, sparsi per il binario a parlare o a lamentarsi con i propri genitori, i propri fratelli o le proprie sorelle. Ricordate: famiglia numerosa. 
«Io lo chiamerei: “il giorno in cui la mia dolce sorellina ha deciso di interrompere momentaneamente le vecchie abitudini”…»
Albus è l’unico a risponderle, così, suscitando la risata della stessa Lily ma, stranamente, non di James Sirius – lo stesso che non perde mai occasione di prendere in giro la sorella. Adesso, invece, nemmeno le fa caso; è impegnato a far saettare gli occhi da una parte all’altra della stazione. Quando finalmente scorge tra la folla di maghi Dominique Weasley, si precipita da lei senza dire una parola a Ginny e Harry – ma tanto, ormai, loro hanno perso le speranze, almeno per quanto riguarda il figlio maggiore.
«E… ciao ciao Jem. Avete notato che sono peggio di due gemelli, quei due? Sempre appiccicati! Beh, quest’estate no, ma per altri motivi e ––»
La lingua lunga della giovane Potter proprio non demorde, anche se inutilmente; Ginevra ed Harry Potter sono ora impegnati in un accesa conversazione su come la prima sia stufa di raccogliere indumenti in giro per casa e, Albus, zitto zitto, ha seguito l’esempio del fratello maggiore – raggiungendo però la sua migliore amica, Lydie Dubont, poco più in là. 
«E… grazie a tutti per la considerazione.»
Borbotta tra sé e sé, la rossa, demoralizzata.

 
;;

«Quindi, di nuovo qua, eh?»
Il tono di voce di Dominique sembra meno dispiaciuto di quanto dovrebbe esserlo, dato che il suo migliore amico – nonché suo cugino – è costretto a ripetere l’ultimo anno scolastico, ma è difficile biasimarla; dal suo punto di vista, questa è semplicemente un’opportunità per passare altri nove mesi e più con il suo Jem, prima che lui parta per far parte di quella squadra di Quidditch dove gli hanno offerto un posto in prova. Già, persino James Potter II è riuscito a trovare lavoro alla velocità della luce, senza nemmeno uno sforzo, semplicemente grazie alle sue capacità fisiche. Non appena l’ha saputo, oh!, Dominique!, all’inizio era invidiosa – perché lei aveva già iniziato a chiedere presso delle famose riviste magiche, inglesi o meno, se l’anno dopo avrebbero potuto prenderla in considerazione, senza mai un responso positivo – ma anche furiosa, nel vero senso della parola. Quel giorno quasi lanciava un incantesimo senza perdono sul povero James, che aveva un’espressione confusa a dir poco; certo, anche lui, poteva avvisarla prima che lo venisse a sapere da mezza Hogwarts, no? Ma, nel giro di qualche settimana, la bionda e il moro tornarono ad essere inseparabili come al solito. Tutto bene quel che finisce bene! 
«Contenta, Dom? Avrò un altro anno a mia disposizione per sabotare ogni tuo appuntamento!»
E ride sotto i baffi che non ha, James, non appena la bionda lo fulmina con lo sguardo; alla fine però, è lei la prima a scoppiare a ridere. Ormai, non si arrabbia più, non davvero. Lo conosce troppo bene per prendersela ad ogni sua battuta di cattivo gusto o ad ogni pugno che dà al ragazzo del momento, e sa bene che alla fine è tutto per il suo bene. 
«Sei un’idiota James Sirius Potter! Lo sai vero?»
Esclama con lo stesso tono scherzoso del cugino, dandogli dei colpetti totalmente innocui sulla testa; poi, cinge il suo collo con il braccio destro. La mano di James va subito a cercare quella di Dominique. Per qualche motivo, James Potter si sente davvero James Potter solo quando è con lei, ed è così da sempre. Quest’estate ha persino pensato che forse lei non è l’unica ragazza al mondo capace di capirlo, che forse Alice… – invece no; è davvero l’unica. 
«Beh, sono il tuo idiota, cuginetta.» Per qualche secondo, sembra calare il silenzio attorno ai due – in realtà, c’è il solito chiasso di ogni primo settembre, ma loro sembrano non sentirlo. Dom sorride, non parla. «Su, andiamo a goderci il nostro ultimo anno. Beh… ultimo, si spera.» Dice, alla fine James, guardandola dritta nei suoi bellissimi occhi color ghiaccio, che lui ama tanto. Lei continua a sorridere, ed è lei a fare il primo passo verso il treno, seguita subito da Jem – che, insieme al suo baule, carica sul treno anche quello della ragazza, da vero gentiluomo. 

Dopo una decina di minuti, dal vagone completamente vuoto trovato in precedenza, agitano le mani dal finestrino per farsi notare dai rispettivi fratelli, e dai genitori – così che non possano arrabbiarsi dopo, via gufo, per non aver ricevuto l’ultimo saluto; nemmeno stessero partendo per la parte opposta del mondo… – che si affrettano a strillare tutte le raccomandazioni possibili non appena intercettano i figli, finendo con salutarli alcuni minuti dopo.

«Dove diavolo è Albus quando serve? Mpf.»
Lily Luna rotea gli occhi più volte, quasi da dare l’idea di essere strabica, prima di salutare anche lei Ginny & Harry e di salire sul treno nello stesso vagone del fratello maggiore e della bionda cugina, trascinando il baule con poco entusiasmo. Fortunatamente arriva Louis Weasley in suo soccorso, che le risparmia la fatica di alzare quella specie di baule – che ricorda più un armadio dalla pesantezza – facendolo al suo posto. Lily e Louis, una volta seduti rispettivamente davanti a James e Dominique, si salutano con un abbracciano frettoloso. Peccato che la piccola di casa Potter non rimanga a lungo seduta; dopo aver sentito il treno partire, si alza con la sua solita goffaggine, facendo scomodare tutti e tre per farla passare.
«Jem, io vado a trovare Alice, Nymphe e Bethany. E magari anche Albus e la sua amica.» 
Alice & Bethany Longbottom, Nymphe Delacour e Lily Luna Potter. Oh queste quattro. È da ben prima dell’inizio di Hogwarts che dove va una vanno tutte, quindi chiamarle inseparabili è dir poco. Poi, appena è iniziata la scuola per loro, prendere il treno tutti insieme – i Potter, i due Weasley, Lydie e quelle tre – è stata una cosa spontanea, che dura ancora oggi.
«Ti va bene, vero? O forse è meglio che appena le trovi resti io lì da loro quest’anno? E’ uguale, davvero.» Aggiunge Lily, con gli occhi fissi su quelli di James Sirius, che sembra nuovamente cupo – come prima di vedere ‘Nique. Louis e Dominique, invece, sembrano – e sono – molto confusi; difatti, si lanciano occhiate che vogliono dire “e ora che ci siamo persi?”. Non che sia difficile, perdersi qualcosa in questa famiglia.
«Tranquilla. Lo sai che la cosa non mi fa né caldo né freddo, Lils, davvero!» Scrolla le spalle, sorridendo. Per qualche secondo, l’ha quasi convinta. Peccato che lo conosca troppo bene per pensare davvero che si sia già dimenticato di tutto ciò che è successo l’estate appena passata con la bionda delle Longbottom. Jem sarà anche un rompipluffe patentato – parole di lui stesso – ma ha un cuore d’oro; un cuore che sente anche più del dovuto.
«D’accordo, come vuoi tu.» Lily Luna ricambia il sorriso, ma il suo è molto diverso da quello di Jem. E’… dolce, rassicurante. Dopodiché, apre la porta del vagone successivo, alla ricerca di Nemo–– ah no!, errore mio.

Ora Dominique è più che confusa, ed odia esserlo, perché Dominique Weasley è una maniaca del controllo. Quindi, per lei, sapere le cose a metà o non saperle affatto è un vero e proprio attentato alla sua serenità e alla sua sanità mentale. Il picchiettio delle sue dita invece attentano alla salute di quel povero sedile ed anche, beh, del povero Louis.
«Qualcuno può per favore spiegarmi che succede? Cioè, tu – James! Tu sembri caduto in un improvvisa depressione. E tu Dominique, tu sembri sull’orlo di una crisi di nervi. E Lily prima… lei sì che è stata inquietante con tutta quella calma nel parlare, che quasi sembrava la reincarnazione di un angelo. E oh per Godric! Smettetela con quelle facce, entrambi.» Tra Dom con il suo sguardo stralunato dritto sul fratello e Jem con la sua faccia da cane bastonato… quel vagone stranamente vuoto e così tranquillo, inizia ad essere un po’ troppo vuoto ed un po’ troppo tranquillo. E se c’è una cosa che Louis Weasley odia è il silenzio. Se poi viene da una delle due persone – James – più chiacchierone che conosce, peggio ancora!
«Va bene, proverò un altro approccio. O mi dite che c’è che non va o––» Stavolta però viene interrotto dal Potter, che finalmente si decide a dire qualcosa, in una versione piuttosto breve.
«Sono stato con Alice quest’estate. Ci sono anche andato a letto, ma poi lei mi ha mollato.» Dice tutto d’un colpo, senza pause, senza pensarci troppo. Come se il suo viso ancora spento non dica abbastanza, le reazioni di Dominique e Louis sono da Oscar. La ragazza è rimasta immobile, con la bocca e gli occhi spalancati, e, di fronte a lei, c’è Lou con la stessa identica espressione. Poi, il loro legame fraterno continua, dato che entrambi se ne escono con la stessa frase:
«Hai fatto sesso con una quindicenne?!!» Anzi, entrambi urlano la stessa frase. Sì, anche Louis, il quindicenne per eccellenza.
James maledice quella piccola iena di sua sorella nel secondo in cui se ne escono con questa perla di saggezza. Se solo lei avesse tenuto la bocca chiusa, lui non ci avrebbe pensato di nuovo, e quei due non avrebbero iniziato ad incuriosirsi! Tipica cosa da Lily Luna Potter: fare più male che bene, anche quando l’obbiettivo è il secondo.
Però, Dominique non si ferma lì. «Aspetta un attimo… la migliore amica di Lily! Hai fatto sesso con la migliore amica della tua sorellina! E LEI TI HA MOLLATO!» Controllare il proprio tono di voce, è da sempre chiedere tanto per un Weasley.
«In effetti… Jem, amico, ti sei fatto mollare da una quindicenne!»
A questo punto, James, scuote la testa e cerca di concludere i tanti sussurri dei due con un sonoro: “TACETE!”. Fortunatamente per lui, funziona. Entrambi si azzittiscono subito.
«Oh. Grazie.»

 
;;

Nel mentre che cammina, Lily Luna, si rende conto che forse cercare di fare la sorellina comprensiva non è stata una grande idea. Forse dovevo solo far finta di niente, pensa. Peccato che non rifletta molto prima di parlare, perché se fosse così, si sarebbe accorta che Louis e Dominique erano completamente all’oscuro di tutto. Ma lei quello come poteva saperlo? Sono i migliori amici di James da una vita, è ovvio che lei abbia pensato che mai e poi mai avrebbe tenuto nascosto a loro una cosa del genere. Poi, Dominique, sembra quasi sia la sua sorella siamese! 
Eppure, James Sirius funziona proprio così quando una storia d’amore va male: si chiude a riccio. Forse Lily non l’ha mai notato perché succede così raramente – vedere suo fratello in una storia seria e vederlo uscito spezzato.
Comunque, la rossa continua a sorpassare vagone per vagone per quasi quindici minuti prima che trovi finalmente quello delle sue amiche e anche di suo fratello – come al solito, in compagnia di Lydie, la sua amica francese. In realtà, tutti sospettano che sia molto più di un’amica dal primo giorno che i due si sono detti “ciao” ma sono entrambi troppo idioti per rendersene conto – a detta di Ginevra Potter; esatto, la madre di Albus.
«Finalmente! Ma voi cercarci no? Non sapete che danno ho fatto! Alice, ti prego non uccidermi ma sono abbastanza certa che entro stasera tutti saprà tutta Hogwarts! Cioè, Louis è un pettegolo assurdo e… oh mio Dio, l’ho fatto di nuovo! Maledizione!» Una volta che inizia a parlare è davvero difficile fermarla, l’unico modo è un ben piazzato sguardo assassino; quello che sì che funziona e Alice lo sa bene, perché non dice una parola, nonostante avrebbe potuto lanciarle maledizioni su maledizioni. La fulmina e basta, sperando si fermi nell’immediato. Esattamente, nemmeno Nymphe, Bethany, Alice ed Albus sanno nulla di ciò che era accaduto fino ad una settimana fa. Anzi, già è stato strano che sia riuscita, Lily, a tenere tutto segreto per così tanto tempo. 
«Scusa Ali. Davvero, mi dispiace…» Si morde la lingua prima di fare altri danni.
Alice, per tutta risposta si morde il labbro e rotea gli occhi, prima di alzarsi ed avvicinarsi alla ragazza.
«Tranquilla. Però… ora taci. Voglio essere io a dirlo a mia sorella e anche a Nymphe.
E Albus… non è che potresti portartelo via? O meglio, portarteli via.» Dice tutto in poco più di un sussurro, perciò l’unica ad udire le sue parole è Lily, come giusto che sia. «Cioè, lui è suo fratello… non voglio che mi giudichi per ore. Anche se ne avrebbe motivo.» Il primo pensiero di Lils è che come ragionamento faceva acqua da tutte le parti, dato che anche lei era sua sorella, ma in effetti, pensandoci bene, lei era anche la migliore amica di Alice. Non si era arrabbiata a notizia saputa e non si sarebbe arrabbiata mai; non ci riusciva e basta. Albus, al contrario…
«Poi di qualsiasi altra persona non mi interessa. Che Hogwarts si fotti.» Aggiunge, fredda. Alice è sempre stata la Longbottom meno delicata, tra le due gemelle.
La rossa annuisce, saluta velocemente le ragazze e tira via Albus e Lydie con una scusa.

 
;;

«Io giuro che oggi non vi capisco. E poi cosa mai vorrebbe Dominique da dire che è un emergenza?
E di che diavolo stavi parlando prima? Giuro che se mi state nascondendo qualc––»
Sono sul quel treno da poco più che mezz’ora e Lily vorrebbe già tornarsene a casa, a prendere il sole con Duff – il suo cane. Ancora non ha perdonato tutti i presidi di Hogwarts mai esistiti per aver negato di portare cani come animali domestici.
«Alby, giuro che se non ti tappi la bocca immediatamente ti prendo a calci!» Lydie Dubont: subito candidata alla presidenza da Lily Luna Potter! «Qualsiasi cosa fosse, saranno fluffle di tua sorella e della sua amica, o no?!»
«Oh Albus, ti ho mai detto che amo la tua ragazza! Cos… ah, volevo dire amica! Scusate. Però, ammettetelo che non sareste una brutta coppia!»
Il moro decide di tacere, con un’espressione in viso che urla “adesso ti uccido” ma anche “adesso sprofondo d’imbarazzo nell’oceano pacifico”. Lydie, invece, borbotta qualcosa di non ben definito in francese.
Ho capito, è meglio che tacci. Dici, Lily?

 
;;

Dopo che il duo Potter ha lasciato il vagone, con Lydie a loro seguito, ci sono state diverse reazioni da parte di Bethany e Nymphe. Per prima cosa, Nymphe ha dovuto svegliare l’altra Longbottom dal suo sogno ad occhi aperti – ancora nessuno riesce a capire come faccia, a volte, ad entrare quasi in stato di ipnosi; poi, sempre la bionda, si è decisa di chiedere alla diretta interessata che stesse succedendo. Adesso, quest’ultima, si è finalmente decisa a parlare.
«Ricordate che quest’estate ho passato più tempo da Lily del solito? E voi due avete anche iniziato a lamentarvi perché ne passavo meno con voi – cose simili?» Nymphe ha le braccia incrociate sotto al seno, sopracciglia inarcate; Bethany invece è semplicemente confusa. Comunque, entrambe annuiscono. «Bene… ehm. Io e James.»
Aspetta delle risposte, prima di continuare a parlare, risposte che tardano ad arrivare a causa di alcuni Serpeverde che entrano nel vagone. Sembra quasi che il karma sia ancora arrabbiato nero per come Alice abbia spezzato il cuore del povero Grifondoro in così poco tempo, dato che tra i ragazzi dalla divisa argento e verde c’è proprio il suo ex ragazzo, Lorcan Scamander. Sì, esatto, il figlio della bizzarra Luna Lovegood è proprio un Serpeverde. Ed esatto, è anche l’unico ragazzo che Alice abbia mai avuto. E, sì, anche lui fu lasciato da Alice e non viceversa. È così difficile immaginare la biondissima Grifondoro come una ragazza che spezza cuori con tale facilità, ma la verità è che ha paura che qualcuno spezzi il suo – per questo che non riuscirà mai a far durare una relazione. Per paura di essere lasciata, quando tutto sembra farsi duro, è lei a fare quella scelta. 
«Tu e chi cosa?!» Il karma continua ad esserle contro, dato che Lorcan prima di aver aperto la porta sembra proprio abbia sentito le sue ultime parole.
«Seriamente Godric? No, dimmi, che diavolo ho fatt–– oh okay.» Con gli occhi alzati al cielo, che ovviamente non può intravedere, Alice sussurra queste parole, per poi sospirare e posare il proprio sguardo su Lorcan. Oh, Lorcan. Il suo primo ragazzo, la prima persona a cui sia mai stata davvero legata. Non innamorata, non ancora; sono stati insieme per troppo poco tempo perché ciò sia possibile e, per lei, innamorarsi di qualcuno non è facile o veloce. Anche solo provare ad uscire con qualcuno è un’impresa, per la giovanissima Alice che, appunto, continua a ripetersi di essere troppo giovane per delle relazioni – in cui alla fine ci è cascata comunque, per ben due volte. 
In tutta questa scena, Bethany e Nymphe sono completamente immobili ed in silenzio.
«Scusami.» Questa parola proprio nessuna se l’aspettava, detta da Lorcan. «Non dovrei interessarmi di queste cose… non sono fatti miei. Sei libera di uscire con chi vuoi, che sia quel decelebrato di Potter o meno.» Quest’ultimo e lo Scamander non sono mai andati molto d’accordo, comunque, ma queste parole fanno tirare un grosso sospiro di sollievo alla diretta interessata. Così come si rassicura a veder l’uscita di scena di Lorcan e degli altri Serpeverde, che lasciano il vagone dopo l’intervento del biondo.
«Okay, questo è stato dannatamente imbarazzante! Ma anche dannatamente divertente. Oh Dio… sono una cattiva amica per pensarlo?» Parla Nymphe, finalmente, abbandonandosi ad una risata; viene imitata anche dalle altre due. Alice è felice che non l’abbiano presa male e mai prima di ora ha apprezzato l’umorismo della Delacour. 
«Comunque Ali, ci hai fatte spaventare! Io già pensavo a chissà cosa… sapere che si trattava solo di voi due è stato rassicurante! Anche se non ho capito. Vi siete già lasciati?»
«Beth, è qui che sta il problema. L’ho lasciato io. Dopo che abbiamo fatto sesso.»
Entrambe le ragazze incurvano le labbra in delle smorfie non ben definite – niente di buono, comunque. «Che c’è?»
Ora è Nymphe a sospirare, alla domanda dell’amica bionda. «Davvero Ali? Persino tua sorella sembra aver capito!»
Ella si fa forza, ed inizia a trasformare in parole i suoi pensieri… nel miglior modo possibile (ovvero quello molto imbarazzante e con molte pause). «Ehm… Ali… quello che vuole dire ‘Phi… beh… orgoglio maschile. Ti faccio capire: voi avete fatto… tu–sai–cosa, ecco, e poi tu lo hai lasciato. Come se già non fosse abbastanza per James Potter essere lasciato, tu… tu lo hai fatto – cioè!, lo hai lasciato dopo aver fatto… tu–sai–cosa.» Ma niente, Alice è ancora più confusa di prima. E Bethany che pensava di essere lei l’ingenua fra le due. 
«Oh Dio mio Alice! Non puoi lasciare un ragazzo dopo averci fatto sesso! È come urlargli che fa schifo nel farlo! Il che rende il rifiuto molto più insopportabile per uno come James! Possibile che non sai collegare i punti, mon trésor?» Meno male che esiste la schiettezza di Nymphe.
«Ah...»

 
;; 

Quando i due Potter, più Lydie, raggiungono finalmente il fratello e i due cugini, la prima cosa che Lily fa è sospirare, lasciandosi cadere con poca delicatezza nel suo posto, scomodando, come di norma, i tre già seduti. Albus e Lydie, invece, si siedono in due dei quattro posti stanziati da quelli di Lily, James, Dominique e Louis di solo qualche decina di centimentri. E, come quasi tutti si aspettavano, il silenzio si impossessa del piccolo vagone. L'unico confuso da questo qua è Albus, che fa saettare i suoi verdi occhi da una parte e l'altra della stanza, da un parente all'altro, facendoli poi fermare sulla sua amica francese.
«Lydie, ma secondo te hanno mangiato qualcosa di altamente tossico che ha fuso i loro neuroni?» In tutta risposta, il Potter, si becca un'occhiataccia sia da Lydie che da tutti gli altri – che sfortunatamente non sono riusciti a non ascoltare. Lily invece porta subito le mani alla bocca, come spaventata che le parole possano uscire senza il suo consenso.

 
;;
 
Il resto del viaggio fu più che silenzioso, un po' per tutti. Nessuno si è osato di dire più una parola inerente ad Alice e James, né Nymphe e Bethany da una parte, né Dominique, Louis e Lily dall'altra. Conoscendo Albus, lui sicuramente non si sarebbe fatto problemi a parlare, se solo qualcuno lo avesse messo al corrente. E invece no, hanno tutti preferito non dirgli una parola – e per fortuna! In realtà, nemmeno a Lydie hanno detto nulla, ma a lei poco importava. Aveva subito capito che stavano nascondendo qualcosa, sì, ma aveva imparato a farsi i fatti suoi nel corso degli anni ad Hogwarts e, in questa occasione, ha ripetuto più volte ad Albus di imparare anche lui. Forse è finito per non fare più domande grazie anche alla francesina, e ancora sostiene di non avere una cotta per lei! Pluffate, secondo qualsiasi essere umano dotato di vista e un minimo di sesto senso.

«Godric, grazie! Siamo arrivati. Loù, svegliati, su.» Esclama Lily Luna, già in piedi in mezzo al vagone, essendo appena tornata dal bagno. Tutti si erano preoccupati molto prima di mettersi le divise, lei, invece, ha aspettato fino all'ultimo minuto – naturale!
«Su, andiamo!» La voce strillante della rossa arriva anche anche a Dominique, che, proprio come il fratello, si alza e sbadiglia sonorosamente, con il suo baule ben saldo tra le mani. Loro due sono i primi a scendere dal treno, seguiti da Albus e Lydie. Infine, anche Lily e James mettono piede per terra.
«Sorgi e splendi, Jem! Sono sicura che ci saranno molte altre delusioni d'amore.» Dopo aver detto questo, quasi si aspetta un'altra torva occhiata o peggio, ma no; le sorride e le dà un bacio sulla guancia. Nel suo modo contorto, Lily cerca solo di essere di supporto e suo fratello lo sa bene.

ANGOLO AUTRICE!
Ma buongiorno a tutti! Qui è lydiamdonutcare che vi parla. Allora, io ho questa fanfic in porto da un bel po', ma solo ora ho il coraggio di pubblicarla! Ammetto che è molto confusionaria e poco studiata, ma è solo un esperimento, per cui amerei tante recensioni. Insomma, ditemi che ne pensate! Se vi è piaciuta, se vi ha fatto schifo, se pensate che manchi qualcosa o che qualcosa sia di troppo... tutto quello che vi passa per la mente!
Non sono sicura di continuarla ma, se succederà, vi avviso da subito che ogni capitolo avrà un personaggio al centro. Le protagoniste sono Nymphe, Alice, Dominique, Lily e Bethany, certo, ma non saranno le uniche ad avere capitoli interi dedicati a loro. Questo per esempio, pur essendo Alice!centric, ha avuto anche tanto James Sirius, inevitabilmente sconvolto nella sua storyline.
Ci saranno tanti personaggi inventati, tanti tanti, perciò anche tante coppie originali! Spero davvero di poterla continuare per poterle scoprire tutte e per innamorarmi pian piano di ogni personaggio 
— di cui farò scoprire sempre di più, man mano.

Perdono qualsiasi orrore ( errore ) di grammatica, ma sto facendo tutto abbastanza di fretta. Spero solo di poter ricontrollare tutto più tardi, se la connessione mi darà una mano!
xoxo, lydiamdonutcare o, semplicemente, Claudia.
   
 
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