Do you want to be my girlfriend?

Ormai era giù di morale, non riusciva a seguire la lezione, si distraeva con niente. Fortunatamente l'ora era quasi finita, non mancava molto.
La professoressa continuava a spiegare come una forsennata, non un momento di pausa. "Che palle!" pensò "Voglio andarmene. Chissà come sta Ymir...dopo vado a trovarla, deciso. Dovrei portarle qualcosa? Quando una persona è malata le si fa un regalo, no? Ma cosa? fiori? Cioccolata? Una coperta? Ma cosa sto dicendo! Me li tirerebbe in faccia. Sono proprio una stupida!" Non si rese conto di avere praticamente urlato l'ultima frase.
-Christa c'è qualche problema?- la professoressa era visibilmente frustrata.
-No, nessuno, mi scusi.-
-Bene, allora non ti rifiuterai di riassumere tutto quello che ho spiegato fino adesso,no?-
-Certo, certo, ehm...allora...- la sua voce era tremante "ci mancava pure questa." pensò
DRIIIIIIIIN
-Salvata dalla campanella.- la professoressa si alzò dalla sedia e andò via dalla classe. Si poteva sentire il suono dei suoi amati tacchi 15 allontanarsi nel corridoio. "Eh già, salvata dalla campanella, finalmente qualcosa di buono". Ripose i libri nello zaino e si avviò verso l'uscita.
Mentre camminava per il corridoio tutti si giravano verso di lei a guardarla e farfugliavano qualcosa a bassa voce. "Ma che diavolo sta succedendo?". Era arrivata all'uscita e dietro di lei si era formata una folla di studenti, tutti sulle spine per qualcosa che Christa non riusciva a capire. "Tutti pazzi oggi".
Aprì la porta e si bloccò sulle scale che davano al cortile. Davanti a lei Ymir, in piena forma, con un cartellone con su scritto 'Christa! Vuoi essere la mia ragazza?', in faccia un sorriso un po' impacciato, cosa strana da vedere su di lei che faceva sempre la dura. 
Il silenzio le avvolse, nessuno tra i compagni di scuola osava interrompere quel momento tra loro due. Tutti aspettavano un segno di Christa che, immobile, osservava Ymir e il cartellone, sbalordita. Finalmente si decise e, senza dire una parola, prese un quaderno e scrisse un grande ' Si ', poi corse verso la mora, le salto in contro e la baciò.
Urla e applausi provenivano da ogni ragazzo che osservava la scena euforico. La tensione di Ymir svanì completamente e si concedette a quel bacio, da prima imprevisto poi sempre più dolce, per poi lasciarsi abbandonare all'abbraccio della sua Christa.
                           




ANGOLO DELL'AUTRICE

La ff mi è stata ispirata dall'immagine che ho messo alla fine.
Inoltre ringrazio moltissimo la mia amica Rachele senza la quale questa storia non ci sarebbe.
So che leggerai: grazie mille bella per il tuo aiuto.
Se volete lasciate una recensione, sia positiva che negativa, per farmi sapere che ne pensate.