Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
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Autore: Heart    16/05/2015    1 recensioni
Sono passati 3 anni dalla fine del progetto mew. Tutto sembra ritornato alla normalità. Straw,Mina, Lory, Puddy e Pam frequentano ancora il caffè, dove spesso e volentieri passano il loro tempo libero. Fino a che un giorno la tranquillità viene spezzata da una notizia drammatica.
[""] Un solo attimo e la giornata si era trasformata nell’inferno.
Alla fine del disastro s’iniziò a risentire le voci, i vigili del fuoco erano arrivati e anche la polizia e i vari organi statali. Strawberry che grazie ai suoi poteri aveva creato una barriera intorno a lei era illesa, Ringo ne fu felice.
-Tesoro, tu resterai qui. Tra poco arriveranno i soccorsi, io devo andare ad aiutare le altre persone- disse all’improvviso la rossa. La piccola sgranò gli occhi a quell’affermazione, non voleva lasciarla.
-No, ti prego non mi lasciarmi!- Urlò disperata.
-Starò bene, sono una mew mew è il mio compito aiutare gli altri- spiegò, inginocchiandosi per guardarla sul viso.
-Mah- cercò di dire Ringo.
-Ti voglio bene sorellina- disse rialzandosi, prese la spilla e in poco tempo si trasformo in Mewberry. Ringo la vide allontanarsi sempre più…un’altra scossa si fece sentire e chiuse gli occhi.
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ichigo Momomiya/Strawberry, Nuovo Personaggio, Ryo Shirogane/Ryan
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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3

Acqua Mew

{Seconda parte}

 

-Io sono MewRingo-.

Tutti rimasero in silenzio a quella scoperta. Come era possibile? Ringo non era una mew mew e non aveva nessun tatuaggio. Ryan ripreso da quello shock, si avviò verso i laboratori per controllare meglio. Le altre lo seguirono, lasciandola sola. Ringo accorta che tutti erano andati via, chiuse gli occhi mentre una lacrima le scendeva sulla guancia.

-Mi dispiace Berry, volevo un'altra reazione invece ho sbagliato tutto.- Disse, mentre le lacrime si facevano più prepotenti, alla fine annullò la sua trasformazione per cadere piano a terra e scoppiare a piangere.

-Chi sei realmente?-Chiese Mina, ma appena formulò la domanda la ritirò. La ragazza non era in grado di rispondere.

-Ringo. Stai calma noi non ti faremo del male.- Iniziò a dire Kyle, inginocchiandosi per aiutare la piccola.

-E' tutta colpa mia-, disse lei, con la voce interrotta.

Un ciondolo cadde al suolo, facendolo vedere a tutti. Non era come gli altri: aveva delle piccole ali ai lati.

Ryan tentò di prenderlo, ma una barriera lo respinse.

-Acqua Mew! Acqua Mew!- Esclamò all'improvviso Mash. I ragazzi si voltarono verso il piccolo robottino. Com'era possibile che fosse lì? Non e che si trattasse di qualche suo frammento? Solo allora Ryan si accorse con stupore, che quando Ringo lo aveva afferrato intorno a lei si fosse formato una barriera. Lei possedeva l'acqua Mew.

-Hai un frammento dell'acqua mew?- Domandò Ryan.

Ringo riprese la spilla e si alzò velocemente.

-Scusatemi io non dovrei essere nemmeno qui.-Continuò con il pianto, mentre le ciocche dei capelli l'avvolgevano.

-Che significa?-Domandò Pam.

Ringo la guardò negli occhi. La modella a quegli occhi si ritirò un attimo indietro. Quello sguardo, quegli occhi pieni di energia adesso si stavano affievolendo. Chi era realmente quella ragazzina e perchè aveva tanto in comune con una delle sue migliore amiche?

Ritornò ai suoi passi e le porse una mano. Era troppo spaventata e sconvolta per parlare.

Pam con l'aiuto di Kyle portano Ringo in una delle stanza del caffè, intanto le altre mormoravano parole senza senso. Ryan era sceso in laboratorio ad analizzare i dati. L'acqua mew aveva reagito al suo dna e questo significava che anche lei era stata esposta a quell'esperimento, ma i risultati erano tutti negativi. L'unica opzione era che Ringo si era trasformata perchè c'era qualcosa che la collegava ad essa, ma cosa? Ritornò su e trovò l'amico parlare con la modella.

-Come sta?-Chiese.

-Si è addormentata.- Rispose l'amico, mentre si appoggiava al muro. -La cosa è piuttosto ambigua. Ringo non è una mew mew, ma si può trasformare come le altre. Non ha né tatuaggio, né segni rivelanti . Potremo farle delle analisi.- Ryan annui e si preparò per quelle esami, Kyle gli stava dietro e Pam non li lasciava nemmeno per un attimo. Arrivati di fronte alla stanza sentirono dei sussurri. L'aprirono e trovarono una Ringo che piangeva probabilmente per un sogno.

-Ti prego non mi lasciare. Ti prego!-Gridò forte.

-Ringo calmati, si tratta solo di un sogno.- Cercò prontamente di calmarla Pam. Ma la piccola si dimenava, gridava parole senza senso, il suo dolore era forte e la sofferenza che prima non era uscito fuori stava sfociando tutta in una volta.

-Ryan su sbrigati!- Urlò il cuoco, intanto fermava Ringo.

Ryan con un abile mossa, catturò un braccio della piccola e uscì fuori una siringa dalla tasca. Nel momento in cui l'ago stava per entrare una forte energia si sprigionò dal corpo di Ringo. I tre sentirono una voce uscire da lei.

Lasciatela!

L'energia era talmente forte che li scagliò contro le pareti, il caffè vibrò per un attimo.

Non permetterò a nessuno di toccarla!

Con questo ultimo avviso scomparve.

-Ragazzi che cosa è successo?- Mina, Lory e Puddy giunsero in fretta al piano superiore, quando arrivarono trovarono gli amici privi di senso.

-Non ci sto capendo più nulla!-Affermò la ballerina.

-Calmati Mina, cerchiamo di fare piano- , disse prontamente Lory cercando di far attenzione dove mettere i piedi.

-Ragazze il ciondolo di Ringo sta brillando.- Annunciò Puddy. Toccò il pendente e la luce la contagiò, si sentiva piena di energia.

-Puddy...che hai ?-Domandarono le due rimaste.

-E' una strana energia. Mi sento rinata e come se le forze si fossero rinnovate.-Spiegò la Mewgialla.

-Credo che la nostra soluzione è Ringo. Ha un aura così pura, lei ci salverà- mormorò Lory.

-Ma siete fuori di testa? Non vedete che stato sono loro?-Indicò gli altri a terra.

-Mina non guardare con gli occhi, ma con il cuore. Ringo è la nostra speranza-. Spiegò decisa Lory.

Sì, ne era convinta. Quella ragazzina era arrivata per un motivo e lei ci credeva al destino.

-Io sono con te Ringo.- Disse.

 

Io sarò sempre accanto a te, Ringo. Sussurrò una voce accanto alla piccola.

 

 

Erano passati altre due settimane e Ringo era effettiva una mew mew, anche se non usciva in missione come le altre. Le analisi su di lei, non portavano in nessuna parte. Ryan e Kyle lavoravano giorno e notte per sciogliere quel dilemma. Ma ogni volta che tentavano di toccarla, quella barriera usciva fuori. Chissà chi era che la proteggeva con tanta costanza.

In quel momento la ragazzina era osservata dalle altre, mentre lavorava come cameriera. Le poche informazioni che avevano su di lei, non erano abbastanza e lei non voleva parlare. Era come se dietro ci fosse una promessa.

Il clima del caffè era instabile. I nemici non avevano più attaccato, e se lo avrebbero fatto non potevano far nulla. Le loro spille erano diventate di pietra.

Ormai il tempo passava e la chiusura della struttura si avvicinò. Le ragazze erano negli spogliatoi che si cambiavano, intanto i due ragazzi parlavano in cucina.

-Kyle non so può che pesci prendere, le anali non indicano nulla. Quella ragazza è spuntata dal nulla e se fosse una nostra nemica? Non sappiamo neppure chi sono loro-, disse Ryan.

-Meglio non fasciarsi la testa prima di romperla Ryan. Me lo sento, presto avremo le nostre risposte.- disse il cuoco.

-I giorni passano e non scopriamo nulla. E poi...- si fermò.

-Lo so. E da un poco che non abbiamo sue notizie.- disse Kyle.

 

 

 

-No!-Urlò una voce.

I ragazzi drizzarono le orecchie e si precipitarono dove provenivano le urla. Trovarono Ringo urlare contro un telefono, piangeva. Era disperata.

-Sto arrivando!-Chiuse la chiamata e si precipitò fuori, ma prima che attraversasse il portone principale, Pam l'afferrò.

-Che succede?-

Ringo si girò di scatto.

-Mia sorella sta morendo!- Esclamò.

-Dove si trova?- Chiese.

-Ospedale di Tokyo.-Disse.

-Facciamo prima in macchina, su sali.

La corsa in ospedale fu frenetica. Le vie erano piene e Pam dovette prendere diverse scorciatoia per giungere in più fretta possibile. Alla fine arrivano a destinazione. Ringo non chiese nemmeno informazioni e prese l'ascensore e schiacciò il pulsante verso il quarto piano, in breve giunsero e andarono direttamente verso l'aria destinata alla rianimazione. Pam la seguiva senza fiatare, quando voltarono di nuovo si fermò di scatto. Ringo arrestò il passo e si schiacciò contro il vetro della sala, per poi buttarsi tra le braccia di una donna. La conosceva. Perché non ci era arrivata prima?

-Non è possibile- mormorò avvicinandosi al vetro.

Dentro la sala c'erano diversi dottori che cercavano di salvare la vita alla persona che stava per morire. Pam non piangeva mai, ma in quel momento i suoi occhi si riempirono di lacrime.

Il telefono squillò e la riportò alla realtà. Non riusciva a parlare, i suoi occhi erano fermi dentro quella sala.

-Pam sei in linea?-Chiese la voce di Mina.

-Dovete raggiungermi.- Mormorò con la gola secca.

-Perché?-domandò la ballerina.

-Ascoltami una buona volta Mina!-,chiudendo la comunicazione.

Furono i minuti più lunghi della sua vita. Chissà se loro avrebbero avuto la sua stessa reazione.

Adesso capiva tutto. I suoi genitori si erano allontanati per saperne di più, invece Ringo non si era mossa un momento.

Gli altri arrivarono dopo venticinque minuti e la trovarono seduta in una di quelle scomode sedie di plastica. Il suo colorito era pallido e le mani le tremavano.

-Pam che ti succede?- Kyle prontamente le afferrò le mani. La ragazza crollò e pianse. Non si era mai comportata in quella maniera, di sicuro c'era qualcosa che non andava.

Quando si riprese chiamò gli amici e li portò vicino al vetro di quella stanza, dove la piccola Ringo non si era staccata nemmeno per un momento.

-Lei si trova qua.- Disse.

-Lei chi?-Domandò Ryan.

-Strawberry.- disse piano. In un momento tutti fissarono la finestra.

I loro occhi non credevano a ciò che vedevano.

La loro Strawberry era su un lettino, pallida e in tubata.

-Non può essere!-Esclamò Mina, portandosi le mani alla bocca.

-Che cosa le successo?-disse Lory, mentre confortava Puddy.

-Mi ha protetto.- Disse all'improvviso una voce dietro alle loro spalle.

Il gruppo si girò e trovarono Ringo con il ciondolo in mano.

-Le avevo detto che non mi doveva lasciare, ma lei mi ha sorriso. Era il suo compito proteggere le persone, era così luminosa e bella. La mia Berry sembrava che fosse la luce stessa. Quel giorno tutto si disintegrò. Ho perso lei e mio padre.- Raccontò Ringo.

-L'unico ricordo che ho di lei è questo ciondolo- afferrando la mela che portava al collo.

-Dov'è successo?- Mormorò Kyle.

-Strawberry era venuta da me, ad Hokkaido. Mi aveva detto che aveva bisogno di cambiare aria e di riflettere, da un poco di tempo si sentiva confusa. Mi ha parlato di voi e del suo segreto, quella stessa mattina mi regalò questo ciondolo e mi promise che mi avrebbe sempre protetto. Quel pomeriggio il terremoto ci prese e ci separò. Mi donò l'acqua mew e se ne andò. Alla fine mantenne la sua promessa, ma l'unica cosa che volevo era che lei restasse accanto a me.-

-Ringo, tesoro...tu non hai nessuna colpa- disse la madre di Strawberry.

Gli altri la guardarono, lei sapeva chi fosse realmente sua figlia.

-Non mi guardate in quella maniera. Una madre sa sempre chi è sua figlia. Anche con due orecchie in testa e una coda. La mia Strawberry è unica al mondo è lo saputo fin dall'inizio.-. Disse, mentre raccoglieva le lacrime in un fazzoletto. - I dottori dicono che presto si sveglierà, ma ci vuole del tempo. Forse sentendo le vostre voci ...potrà uscire da quell'oblio.- Disse uscendo.

-E' colpa mia, infine. Berry non sarebbe in quelle condizioni se io non l'avrei pregata di andare in quel centro commerciale.- affermò Ringo scoppiando nuovamente a piangere.

-Non è colpa tua. Forse è solo nostra che non l'abbiamo capita, spingendola lontano da noi- disse Lory abbracciandola, per poi essere seguita da Puddy, Mina e infine Pam.

Kyle osservò Ryan.

Il biondo aveva lo sguardo perso nel vuoto. Quello sguardo lo aveva già visto.

Di sicuro si sentiva in colpa, ma lui aveva speranza, Strawberry non sarebbe morta. La sua missione ancora non si era compiuta.

-Riprenditi presto, amica mia.

 

 

 

 

 

 

 

 

Nota dell'autrice:

Salve.

Si lo so, scusate il ritardo.

Ma ho un problema con gli occhi e non riesco a scrivere. Anche adesso ho un prurito pazzesco e non dovrei essere davanti allo schermo, ma ci sono. Questo capitolo doveva essere scritto la settimana scorsa, ma non avevo idee per il continuo. E' stato un parto scriverlo. Ogni volta mi fermavo a una frase. E' breve, ma meglio di nulla. Finalmente si è scoperta dov'è la nostra Mewberry chissà come finirà.

Nota ho cambiato il titolo, be la volete la verità. Questa trama risale a tanto tempo e già lo so, ma per tempo e anche per via delle altre fiction non lo scritta . Avevo fatto il banner e avevo scelto anche il titolo, ma poi lo lasciata andare. Oggi le ho dato un titolo diverso, ma ritrovando quell'appunto ho voluto riprenderlo, credo che ci stia bene.

Alla prossima.

Heart

 

 

 

 

 

 

  
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